Il guaio è tratto!
Golpe, inciucio, larghe intese, alleanza, cambiamento, sistema, amici, mostro, dimissioni, apertura sì, apertura no, renaissance, bene, male … Fanno, disfano, vanno, ritornano, rifanno… e noi? Noi aspettiamo che la politica si occupi di noi. Ma non sembriamo così interessanti. Anzi siamo ai loro occhi banali, peggio: siamo distanti. La politica gira intorno a se stessa. Ormai è un vortice che a noi che l’osserviamo dall’esterno, fa venire il vomito. Ma chi li capisce più questi? Ieri sera sono rientrate le autosospensioni dei tre moschettieri piddini. La posizione ferma si è allentata con i consueti tarallucci e vino. Ma il guaio è tratto. Il PD di fatto è diviso in due. E Donzel pare un Sansone deciso a portarsi sotto le macerie tutti i filistei. A dare un contributo al casino complessivo arriva la Sinistra Vda, così si esprime il segretario Francesco Lucat: “Le decisioni sulla linea che il nostro gruppo consiliare deve tenere in consiglio regionale, non sono di competenza esclusiva degli organi dirigenti del Partito Democratico“. (aostasera.it). Fortuna che la formazione politica della sinistra in Consiglio si esaurisce qui, altrimenti la lista delle rimostranze, per altro legittime, continuerebbe a esaurimento dei partner. Vincere fa male. Qui e a Roma. Fa venire i sensi di colpa in chi si riconosce, pur non essendolo, nei meno abbienti, nei sofferenti della terra… e, meno onorevolmente, fa male a chi vede vincere un altro al posto suo. E allora vai con i capricci! Qui chi ci gode sono i Viérin e i grillo-talpa. La sinistra si è già giocata la carta dell’Europee, occasione mancata. Adesso ce la mette tutta per farsi fregare le comunali in attesa delle regionali che non verranno.
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Tag: Dino e Laurent Viérin, Elezioni europee 2014, PD valdostano, Raimondo Donzel, Sinistra Unita vdA, UVP
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17 aprile 2014 a 15:40
Una breve osservazione: in realtà, in realtà, alla sinistra, anzi per meglio dire all’area post riformista pseudo rottamatrice del Pd, qualcuno ha fatto intrevedere la possibilità che Aosta potesse essere governata da un sindaco Pd. Nulla di fatto. Ha resistito la linea del trio consiliare abbracciata alla regia Uvp, il cui abbraccio, lo ripeto, si rivelerà nel prossimo futuro mortale.
Una domanda: Patuasia, giusto per dare a Cesare quello che è di Augusto, conviene con me che il significato odierno del “muoia sansone portandosi giù tutti i filistei ” vale, di fatto, non solo per Donzel, ma anche per Rolli?
18 aprile 2014 a 10:12
No, non è la stessa cosa. Se muore sansone-rollandin l’Union continua a esistere perché di fatto ha saputo crearsi una solidità fatta di contributi, ma anche di demenza etnica. Il PD invece ha perso progressivamente la sua identità culturale, non ha saputo crearsene una, lo sta facendo con infinità di sforzi, ma ancora non sta sulle due gambe. Cammina, ma a carponi. Per questo sono molto più preoccupata di quello che va facendo Donzel e i suoi moschettieri con la benedizione degli unionisti progressisti che sono gli unici che ne traggono giovamento.
18 aprile 2014 a 19:47
anni addietro sempre su questi schermi Donzel veniva accusato di inciuciare con l’UV ora il problema è non inciuciare abbastanza … la linea Donzel non è cambiata, quella di alcuni opinionisti sì.
18 aprile 2014 a 21:21
Signor maicol, anche i tempi storici sono cambiati, Allora c’era un’Union unita e non divisa, mi sembra un particolare importante da tenere in considerazione. 🙂
19 aprile 2014 a 05:42
Dare credito a Lucat dovrebbe essere dichiarato fuori legge; chiunque abbia ascoltato i suoi vaneggiamenti per più di dieci minuti ne sarà già persuaso.