Siamo tutti rollandiniani?
Signori chi non la pensa come Raimondo Donzel, Carmela Fontana e Jean-Pierre-Guichardaz è rollandiniano! Centoz è rollandiniano. Io sono rollandiniana, il resto del mondo che si dissocia dai tre moschettieri è rollandiniano. ‘azzo! ‘azzo! ‘azzo! Lo vogliono dimettere, invece gli fanno campagna elettorale. Doppia personalità? Stato confusionale? Senilità precoce? Non credo a quanto sta accadendo. Donzel e i suoi fidi stanno massacrando il PD per la gioia dei grilli che hanno sempre visto il PD come il nemico numero due. (Non credo, infatti, che se ci fosse stato il Congresso PD, Stefano Ferrero avrebbe esordito con un: qui siamo tra amici!). Per la gioia dell’UVP che vede il suo elettorato lievitare (i tre passeranno alla Gabella? A questo punto è una domanda che va posta). Per la gioia di Alpe che spera anch’essa in qualche briciola di elettore e naturalmente per la soddisfazione della maggioranza che vede sfaldarsi l’opposizione. Ma quale Renaissance, qui è la Restauration! Quella che a breve non vedrà più traccia di un qualsiasi partito nazionale in Consiglio! Ottimo risultato, grazie Donzel, sei stato grande. Non so, a volte penso che l’autosospensione sia tutto un pretesto per tenere sotto scacco il partito. Cosa ha detto di così grave Centoz?
Aveva espresso interesse per un’alleanza trasversale per le elezioni europee. Ero critica, poi ho capito che poteva essere una bella opportunità: il PD aveva l’occasione di imporre un suo candidato forte, portarlo in Parlamento, irrobustirsi all’interno dell’alleanza. Ha criticato i gruppi per il loro abbandono dell’aula durante gli ultimi Consigli Valle, e allora? Ha semplicemente esposto il malcontento generale che altri suoi colleghi così incollati a palazzo non avvisano. Ha proposto di privatizzare alcune società partecipate. Orribile proposta! Ma non si va dicendo da anni che l’economia valdostana non decolla a causa di un controllo capillare della Regione? Sulla lamentela che La Renaissance è stata scritta senza l’apporto del partito non mi pronuncio, in quanto non sono a conoscenza di come sono andate le cose e poi è un punto marginale. Per il resto condivido la posizione di Centoz, sono quindi rollandiniana uhaaa uhaaa uhaaaa!
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14 aprile 2014 a 18:52
Condivido parola per parola quanto detto da Centoz al congresso U.V.P.; anche perché la strategia elaborata dal trio Viérin, Donzel, Chatrian (la congiura di Palazzo, con tanto di campagna acquisti per affossare Rollandin) è con le chiappe a terra.
Tanto fumo, nessun arrosto. Ora, nessuna strategia alternativa.
Visto che il Consiglio regionale sembra diventato il regno dei giochi, delle tattiche, degli attacchi e delle difese, curva nord contro curva sud, che valga per gran parte dei modesti giocatori in campo un coro da stadio : “andate a lavorare!”
14 aprile 2014 a 20:28
Il livello del dibattito politico è drammaticamente basso. Si gioca agli acquisti e si usano parole roboanti come cambiamento e rinascimento! Come se lo shopping fosse una novità! Ma che si sono bevuti? Hanno perso completamente il senso della realtà! Il Pd poi è allo sbando completo. Donzel non si capacita di non essere più un segretario di non essere più un papabile assessore e tra un po’ neppure un consigliere. C’è altro da fare nella vita no? E per fortuna che a non volere mollare l’osso sarebbe solo Rollandin! Secondo i grilli è da troppi anni che sta in politica ed è ora che vada in pensione, sacrosantissimo! Ma il loro amico Laurent è forse nato ieri? Questi si contraddicono una parola via l’altra e neppure se ne accorgono. Mi sa che vivono dentro a un film di supereroi! Però 9 mesi per stilare un documentino di due paginette non è da super poteri! 😉
14 aprile 2014 a 20:28
se non proprio rollandiniani almeno riniani.
14 aprile 2014 a 21:00
Siamo proprio una Regione straniera. Prima la “restitution” di Laurent Vierin (quando era Rollandiniano, o almeno Assessore di quella Giunta), poi la “renaissance” quando è passato all’opposizione di Rollandin (ma non tanto dei suoi metodi) e, adesso, come dice Pat alla Restauration (che non è un posto mensa, anche se …).
Ci manca solo l’accenno all’Evo medio (in senso simbolico), alla rivoluzione francese (ma abbiamo le “régiment des soques), le “soldat valdotain” in Piazza Chanoux,per ricordare i martiri della guerra mondiale valdostana e la Resistenza.
Quella di Chanoux naturalmente e non quella di Lexert.
E anche la nostra, finchè riusciremo a tenere duro.
14 aprile 2014 a 21:27
E mentre Renzi ci spazzerà via come foglie al vento i nostri sono qui a gabellare e bambanare per un posto in Consiglio…!
Valdotains, reveillez-vous e mandiamoli tutti a caga..re sti zombi della politica, ferri vecchi arrugginiti, appiattiti oramai da anni su posizioni di privilegio, lestofanti della politica che hanno badato solo ai propri interessi (vedi pompe bianche di benzine, bed & brekfast intestati a familiari con leggi regionali, gabelle costruite e ristrutturate con fondi europei, a fondo perso, riconversioni di aree industriali con fondi di chi? impianti a fune venduti oltr’alpe e poi ricomprati, stalle d’oro (stiamo aspettando i traduttori del patois!, partecipate create ad hoc per sistemare amici e parenti, ecc. e mi fermo qui per rispetto della decenza
Basta, questi ci ci hanno portati alla rovina, si sono magnati la Valle d’Aosta che i nostri nonni e padri hanno costruito con profondi sacrifici e rinuncie.
Abbiamo oramai tutti i pezzi del puzzle al loro posto per fare la revolution de inchie…..!, Almeno proviamoci, per il bene dei nostri poveri figli. Ma almeno le nostre coscienze saranno a posto e soddisfatte.
14 aprile 2014 a 22:10
Quoto Geronimo e il Pretoriano.
14 aprile 2014 a 22:26
Ah, ma allora c’è qualcuno su questo pianeta, non solo organismi unicellulari!
14 aprile 2014 a 22:43
Com’è difficile esprimersi senza lasciarsi trascinare in queste farsesche faide continue!
15 aprile 2014 a 08:40
Un PD saggio a livello centrale commissarierebbe il PD valdostano nominando un veneto o un umbro o un lucano che inserisca la sezione valdostana nel contesto del sentire nazionale, prescindendo dall’attuale dibattito locale che riduce l’azione del PD al chiedersi a quale contendente, l’uno copia carbone dell’altro, sia preferibile lavare i piatti.
Il primo partito nazionale, in presenza di grillini che sono un puro divertissement e di una FI che non esiste grazie a Lattanzi e parenti che gli saltellano attorno allontanando tanti altri, dovrebbe volare alto, non farsi invischiare in miopi logiche da condominio.
15 aprile 2014 a 10:22
Il Pretoriano ha un’ottima vista!
15 aprile 2014 a 21:51
Sono d’accordo con Borluzzi, il PD nazionale dovrebbe fare un salto da queste parti e prendere una posizione chiara perché qui non sono capaci. Lattanzi è stato ben applaudito al Congresso dell’UVP. Volano alte le aquile non i merli.
16 aprile 2014 a 07:14
Scontati gli applausi a Lattanzi al congresso UVP: ha detto quello che gli uvipini volevano sentire, cioè cambiamo la legga elettorale e andiamo a votare.
Con una sola preferenza, tanto in FI, se non indichi Lattanzi, chi scegli in quel nulla cosmico?
Notare che, prima di essere licenziato da Rollandin, Lattanzi non ha mai criticato la legge elettorale attuale, quella che ha estromesso il contenitore berlusconiano dal Consiglio regionale valdostano, caso unico in Italia.
Questo Lattanzi a quale dei due schieramenti appartiene?
Se Rollandin non se lo ricoccola, mi sa che andrà a Jovencan sperando in carezze sotto alberi coi merli sui rami.
16 aprile 2014 a 08:04
Guarda Borluzzi che tutti, compresi i grillini, sono a ricevere carezze sotto gli alberi di Jovençan, dalla padella alla brace!
16 aprile 2014 a 11:57
ma fli stessi Grillini che al congresso dell’UV dicevano “volemose bene”?
16 gennaio 2015 a 16:34
la presunzione di far cambiare con il loro comportamento la politica in VDA ai “grillini” è andata male. Tolte le prime sedute consiliari durante le quali i nostri due eroi sparavano contro tutti e tutto -seguite da donazioni tolte dai loro compensi nonché da interpellanze per questioni di tipo personale o di qualcuno ad essi vicino – sono ritornati nel nulla anche se molti avventori li videro festeggiare spesso in quel di Jovençan presso la nota casa Vièrin e creduto che facessero un passo verso appoggi politici a tale famiglia, la quale era in “odore di maggioranza” prevalendo sul Clan di Rollandin. Invece nulla di tutto ciò: Guste ha di nuovo prevalso su tutti imponendo loro di tornare in Consiglio “allineati e coperti” Furbescamente ha poi provveduto ad elargire qualcosa nei settori più sensibili: a La Torre un po’ di soldi da maneggiare per l’Expo ed ai grillini, sui quali si era riposta fiducia, una “cioccolata”. Triste fine di questi due “rivoluzionari” uno dei quali è stato massacrato dagli articoli del “fedele” Minuzzo dai quali si evince che quanto dicevano in campagna elettorale, circa la loro condotta civica immacolata, non corrispondeva al vero ed il loro attuale ruolo ne conferma la pochezza.