Tutti alla Gabella!
Una cosa di cui si discute poco sono i rapporti di forza all’interno della minoranza. Centoz con una abile mossa per le europee: la candidatura PD della Christillin, aveva spiazzato gli alleati. Nessun tradimento. L’Europa non è la Valle d’Aosta: niveaux différents! Ma Donzel ha rotto il meraviglioso giocattolo politico, la Guichardaz ora propone un rimpiazzo che non è né carne né pesce e per questo piacerà sia all’assemblea sia agli alleati. Il risultato di questa memorabile azione è la continua subalternità del PD verso il padrone di casa: l’UVP che è il vero vincitore di questo primo ko (secondi i grillini). Una prova? Se si andasse a elezioni anticipate come qualcuno dell’UVP propone, per chi voterebbe la maggioranza dei forestali e dei dipendenti del Casinò? Ma per papà Dino (e figlio), che dell’attuale crisi della Casa da gioco è anche corresponsabile! (Non è stato Presidente della Giunta per ben 8 anni consecutivi?). Paradossalmente si tratterebbe di un voto di scambio! E’ questo il cambiamento? Adesso capisco la fretta di ribaltare il tutto. Le elezioni europee avrebbero dato troppa luce al PD che è un grande partito nazionale e, con un renziano come Centoz, tolto all’UVP il ruolo di prima donna. La mossa di Centoz, quella di presentarsi da solo e con un candidato vincente, avrebbe cambiato gli equilibri interni alla minoranza e conferito maggiore potere decisionale al PD con conseguente visibilità e rischio di riappropriarsi di una fetta di elettorato confluita recentemente nell’UVP. Per Viérin il rischio di venire scalzato dal suo ruolo e sostituito da un renziano vero era troppo grosso. Meglio far cadere tutto subito, mettere in secondo piano le elezioni europee, far confluire su di sé il merito della vittoria e tenere a bada gli alleati che tanto… facessero pure gli assessori, tra breve avranno un bel rinvio a giudizio, mentre lui risulterà immacolato come una vergine. E cosa vuoi che siano un paio di bottiglie offerte? Neanche il valore di trenta denari!
Explore posts in the same categories: Analisi spicciola, Clan dei Viérin, Domande, Elezioni europee, Politica valdostana, Uomini politiciTag: Casinò di Saint Vincent, Dino Viérin, Elezioni europee 2014, Giunta regionale della Valle d'Aosta, Laurent Viérin, PD valdostano, Union Valdotaine, Union Valdotaine Progressiste
You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.
27 marzo 2014 a 17:20
Riflessione magistrale!
In effetti, se ti paghi la consumazione da solo, eviti poi in futuro quanto succedeva nei balli a palchetto:
” l’aranciata l’ho pagata io, la signorina balla con io”.
Con i Vierin, la sindrome di Stoccolma ( detta anche “della Bonnejeanne”, dal nome della studiosa che per prima la scoprì…) è sempre in agguato.
Okkio…
27 marzo 2014 a 17:58
Pezzo magistrale!
Mi chiedo solo se la fame di indipendenza culturale e politica ( dopo 30 anni di alleanza servile che si è digerita persino l’offesa di “Antoine” Gramsci…) che attraversa il Pd non spinga alcuni di noi a sopravvalutare Centoz e i renziani.
Ora, dopo il fatto del cascatone di Rolly ( che è tutto meno che morto…), vedremo come il nuovo gruppo dirigente Pd riprenderà il tema delle europee.
Se la candidatura Christillin era fondata o solo un “balon d’essai”.
Se c’è una strategia coerente di indipendenza politica verso i moviemnti localisti, seppure alleati.
O se, alle solite, ci proporranno un vieriniano “in sonno”.
Certo, la consumazione ( come metafora…) coi Vierin è sempre meglio pagarsela da soli…..
27 marzo 2014 a 18:06
Posso confermare… i miei conoscenti che lavorano al Casinó e alla Foresta da mesi hanno come punto di riferimento i vari laurent, nogara, gerandin…
27 marzo 2014 a 18:59
Allora cosa stanno festeggiando?
27 marzo 2014 a 19:42
ma sono l’unico che non sente l’esigenza di un rappresentante valdostano che vada a piangere miseria anche a Bruxelles?
27 marzo 2014 a 20:48
a me sembra quel vecchio film ” i duellanti “. Ma quello era comunque un bel film, questa è una sceneggiata. Il senso rimane quello del proverbio “dalla padella alla brace” o viceversa.
Ma lezioni di democrazia e partecipazione dal clan Vierin, per favore, no grazie.
27 marzo 2014 a 21:28
La guichardaz propone di pensare x tre gg e ne è valsa la pena, visto cosa stava accadendo.
27 marzo 2014 a 22:34
Chi è stato? Perché lo ha fatto? Manovrato da chi? In vista di che cosa? Qui si naviga nel torbido: questa NON è politica. Chi sa, parli.
28 marzo 2014 a 09:40
@ maicol
“ma sono l’unico che non sente l’esigenza di un rappresentante valdostano che vada a piangere miseria anche a Bruxelles?”
Siamo almeno in due…
28 marzo 2014 a 09:43
Sicuramente in 5: pure io e i miei due figli.
28 marzo 2014 a 15:34
3. Borluzzi ed i suoi figli contano per uno solo
28 marzo 2014 a 16:22
In “democrazia ” no: ogni uomo un voto.