Questione di stile


Sua maestà.

Sa Majesté Roi – Gan

Da noi, nella Valle d’Aosta ricca e pigra, si tagliano i contributi per incentivare lo studio universitario. Le scuole non hanno mai goduto di molta attenzione; la carenza o meglio l’assenza, di palestre, di laboratori, di computer… ne sono una prova tangibile. In Burkina, uno dei paesi più poveri del mondo, il sogno del re dei Gan, una fra le diverse etnie che popolano il Paese, è quello di portare il liceo fra i suoi villaggi. Notate qualche differenza di stile?

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One Comment su “Questione di stile”

  1. giancarlo borluzzi Says:

    Sono situazioni diverse.

    Un battimani al re dei Gan perché, nella realtà in cui troneggia sotto un albero, la vita delle persone si snoda in modo intuibile e l’unico modo per migliorarlo dal punto di vista culturale è l’intervento pianificato “dall’alto” da maestà tipo questa.

    Ma in Italia la cultura (questa è la mia visione, osannante alla persona singola che ritiene lo Stato un potenziale rompiballe che più si defila meglio è) dovrebbe essere, nella sua versione scolastica, un fatto bisex tra Stato e soprattutto famiglia: questa dovrebbe instradare i figli, non lavarsi sovente le mani affidandosi allo Stato che, ovviamente, offre a tutti lo stesso prodotto come se tutti fossero uguali, con insegnanti in primis interessati a sgomitare per avere un reddito fisso statale e in secundis per incrementarlo.
    E’ la cultura di sinistra che deifica la scuola; io penso che il compito di quest’ultima debba essere semplicemente quello di “affiancare”.

    Ciò detto, in parte OT, e venendo al risvolto valdostano, quanto Patuasia scrive è sacrosanto nel senso che sottolinea l’inettitudine unionista nel maneggiare i privilegiatissimi trasferimenti statali.

    Aggiungo, per dare ragione a Marburg utilizzando quello che definisce il mio refrain, che tra gli sprechi di mamma UV ci sta pure il liceo classico cosiddetto bilingue (quello osannato dalla nipote di Max Lattanzi): ieri sera il TGR delle 19.30 ha detto che il liceo classico ordinario avrà 67 studenti al primo anno 2014/15, mentre a quello della Spirli si sono iscritti in 11 (undici): erano solo 6 l’anno scorso e hanno impedito la creazione della quarta ginnasio; non so se quest’anno ci sarà, certo questo è uno spreco ideologico forzato per fare lieti i noti pallonari nostrani.


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