La prima pietra
Della vicenda di Davide Perrin ho come la sensazione che la cosa peggiore che lui abbia fatto non è stato l’acquisto dei voti che la storia ci insegna far parte della tradizione, ma quell’aver dato dei baccanotti ai suoi potenziali elettori. Questo insulto, dato da un “baccanotto”, è una novità e quindi risulta essere più grave. Chi non ha comprato voti scagli la prima pietra! Per farlo ci sono modi diretti e tradizionali come i-soldi-in-busta e indiretti come i regalini di Natale, gli aperitivi, le cene, le lotterie, le feste, le assunzioni, le opere di beneficenza, le paste, l’assegnazione di case, le promesse e i favori vari. “Il consiglio regionale esprime preoccupazione e censura l’adozione di metodi e atteggiamenti lesivi della libertà di scelta e della dignità degli elettori valdostani“. Chissà se lo stesso Consiglio regionale riterrà anche queste ultime pratiche illegittime e antidemocratiche che, oltre a offendere la dignità degli elettori sempre che ne abbiano una, possano avere alterato l’esito della consultazione elettorale? Lo sapremo dal comportamento che i consiglieri adotteranno quando verranno rinviati a giudizio per lo scandalo dei contributi dati ai gruppi.
Explore posts in the same categories: Brutto esempio, Casta, Clientelismo, Corruzione, Degrado morale, Favori, Folclore valdostano, Mala politica, Politica valdostana, Resa dei conti, Uomini politici
Tag: Acquisto voti, Baccanotti, Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Davide Perrin, Voto di scambio
You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.
13 marzo 2014 a 17:05
Per l’UV è inammissibile che un baccanotto chiami baccanotto un altro baccanotto. E’ la colpa più grave. Penso che non aspettino che la prima sentenza per poterlo radiare dall’UV (mandarlo in esilio).
13 marzo 2014 a 21:29
Credo che lì, a Palazzo, sono un pò stati tutti baccanotti, altrimenti con tutti i soldi che hanno gestito in questi ultimi 50 anni, non saremmo in queste condizioni e mi riferisco alla qualità in generale. Abbiamo: Ospedali nel caos, inquinamento alle stelle e stalle dorate, strade pessime, architettura nulla, ferrovie lente, Olimpiadi rifiutate, mafia ovunque, meritocrazia inesistente eccc ma soprattutto grande disparità sociale.
Attenzione però che la corda oramai è fortemente sfilacciata e l’ultimo filo sta per cedere! (aspettiamo notizie dalla Procura sui fondi dei Gruppi).
E dopo, chi verrà, cosa troverà sotto al tappeto? Solo cenere, abilmente nascosta da chi ne ha tratto interesse per il proprio tornaconto.
Ma questi Signori lo sanno che lasceranno comunque dei figli e quest’ ultimi i come saranno visti dai cittadini onesti che sono stati presi per i fondelli dai loro padri?
Li aspetterà l’esilio dorato. Ma sempre di esilio si tratta.
Baccani..!
.
13 marzo 2014 a 22:49
il Consiglio censura i comportamenti che hanno permesso a molti consiglieri (sopratutto di maggioranza) di farne parte- Quindi si AUTO-CENSURANO???!! un PARADOSSO TUTTO ITALIANO…(siamo alla frutta)
14 marzo 2014 a 09:19
@ bruno courthoud
“Penso che non aspettino che la prima sentenza per poterlo radiare dall’UV”
Aspettiamo. Perrin è un giovanottino su cui qualche alto papavero unionista ha investito molto, è stato piazzato alla testa della Sirt (società degli impianti di Torgnon) e poi alle elezioni ha acchiappato numeri di preferenze inverosimili in paesi dove manco sanno vagamente chi sia, fermandosi ad un passo dal sacro soglio regionale. Era chiaramente in qualche cordata, e di quelle pesanti, vediamo se lo scaricheranno così in fretta