Troppi Sorbara per cambiare davvero


Riprendo l’argomento Marco Sorbara perché è importantissimo in quanto denuncia la pessima gestione della politica nel Comune di Aosta. Dunque la minoranza in Consiglio ha rilevato un comportamento anomalo da parte dell’assessore alle Politiche sociali e ha chiesto le sue dimissioni. Sorbara invece denuncia alla Magistratura chi lo ha criticato politicamente. Notate una qualche differenza di stile fra lui e il querelato Gianpaolo Fedi? Carlo Curtaz riprende l’assessore per non aver discusso la faccenda in Consiglio che è l’unico luogo deputato per le contese politiche e non le aule dei tribunali, inoltre fa notare all’Assemblea che la natura clientelare che detta il metodo dell’assessore, non è quella che dovrebbe regolare un assessorato. Sorbara, a querela archiviata, chiede scusa al Consiglio, ma tace sul resto. Nessuno della maggioranza ha ripreso la faccenda da questo punto di vista. Anche qui le diversità fra maggioranza e minoranza sono vistose. Mario Vietti riporta l’argomento sul nocciolo della questione e cioè che Sorbara non pare ravvedersi circa il suo comportamento più odioso: la politica intesa e vissuta come ricerca e conservazione del consenso. Sorbara e la maggioranza che lo sostiene, continuano a far finta di niente. Iris Morandi chiede ai presenti un salto di qualità del pensiero che deve sganciarsi dai rapporti personali e guardare solo al risultato politico. Lo sforzo richiesto è eccessivo e i vincoli di amicizia che intercorrono fra i consiglieri e assessori sono troppo forti per questo salto di dignità. Sorbara resta. Come la politica vecchio stile. Troppi sono i politici corrotti dalla banalità del male.

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4 commenti su “Troppi Sorbara per cambiare davvero”

  1. marburg Says:

    Il Sorbara chiede scusa, è pentito… ma solo per aver sporto querela e solo dopo che la querela è stata archiviata. E chiede scusa solo al suo collega (absit iniuria verbis) Fedi. Patuasia/Nuvolari non merita le scuse, nemmeno quelle. Cancellata! E la cosa curiosa è che il suo nome è cancellato anche dai due principali media della Valle: per la Stampa e per il GR è solo “una blogger aostana”. Perché questa riservatezza?
    E la censura del Sindaco, anche quella mi pare arrivi un po’ tardi: lo ha saputo solo adesso dalla minoranza che il suo assessore aveva querelato consigliere e blogger? Non poteva ricordarglielo prima che avrebbe dovuto portare la questione in Giunta?
    Ci hanno tutti la partenza lenta!

  2. marburg Says:

    Mi correggo: la Stampa cita la Nuvolari con nom et cognom.

  3. Eleonora Says:

    E’ una vergogna. Mi sento indignata e umiliata come cittadina a farmi rappresentare da una persona che ha avuto chiari e certi rapporti con la ‘ndrangheta, ma anche a farmi rappresentare da delle persone che accettano questa cosa come se fosse normale.

  4. exit-paul Says:

    La totale assenza di senso etico e di dignità da parte di troppi consiglieri del Comune di Aosta, preoccupati non del bene pubblico o dei valori di democrazia e libertà, ma solo di salvare la poltrona del loro amico di merende Assessore è il segno tangibile della povertà culturale e dell’analfabetismo politico di chi sarebbe chiamato a governare una città.
    Constatazione amarissima: con gente così, non c’è futuro!
    Né qui, né altrove.


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