Cilecca!
Siamo quattro gatti, ma il traffico del nostro capoluogo è quello di una metropoli. Non c’è dubbio che la gestione della viabilità ad Aosta non sia da prendere ad esempio per essere esportabile altrove (Europa?). Da quando c’è il parcheggio pluripiano, acquistato dalla Regione a peso d’oro e soggetto di inchieste giudiziarie, il casino intorno allì’ospedale pare raddoppiato. Molti cercano una sosta alternativa, magari meno cara e più comoda, infatti i posti auto coperti non sono mai al completo, al massimo arrivano alla metà di quelli disponibili. Provate a pensare a quando inizieranno i lavori per il nuovo ospedale, a come sarà la viabilità della zona già ora vistosamente compromessa. All’inquinamento atmosferico e sonoro a cui saranno sottoposti gli abitanti del quartiere e i degenti dell’ospedale. Al disordine delle auto in cerca di un parcheggio e alle strade impraticabili. Non c’è che dire, anche questa volta i nostri amministratori hanno fatto cilecca, così come per l’aeroporto, il parco archeologico, la Porta Pretoria, la segnaletica, il sito internet…
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13 gennaio 2014 a 07:12
Vigili dove siete?
13 gennaio 2014 a 14:30
Ma il bello deve ancora cominciare. Mettiamo il cuore in pace per almeno (ma io non ci credo) altri sei anni.
13 gennaio 2014 a 17:42
ma qualcuno, questi li vota. Perchè non lo so: hanno dimostrato tutta la loro incompetenza ed il loro dilettantismo. Dobbiamo pensare a corsi di formazione per votare?
13 gennaio 2014 a 21:31
Non abbiamo ancora visto niente..! Aspetto il morto nell’autoambulanza che non riesce a passare per raggiungere il Pronto soccorso. Poi vediamo che giustificazione daranno i nostri esimi rinco…!
14 gennaio 2014 a 08:47
Dove è perché questi prendano voti penso che ormai sia chiaro . Riguardo alla viabilità è un problema comune a tante cittadine con un centro storico antico attorno al quale si sono sviluppate. Certo che gli ospedali , invece di dotarli di un parcheggio , di solito si tende a spostarli in periferia dove i posti macchina non mancano; ma poi come farebbero coloro che tirano i fili a rubare uno sproposito sopra i suddetti parcheggi?
14 gennaio 2014 a 09:00
L’altro giorno leggevo il blog relativo a quello sciagurato operatore turistico che sperava che i clienti non rompessero troppo le palline per poter andare a sciare. Lo avete giustamente criticato perché non è questo il modo di fare se si vuole vivere di turismo. Ma mi chiedo anche cosa possa pensare della Valle d’Aosta una persona che legge questo blog. Qui scrivete che Aosta ha un traffico da metropoli. Ma state scherzando? Ma ci siete mai stati, non dico in una metropoli, ma anche solo in una media città? Secondo me fate bene a criticare e a denunciare le cose che non funzionano (anzi per questo vi ammiro e vi sostengo), ma a spararla sempre grossa si rischia di distorcere la realtà e a farla apparire, a voi stessi e a coloro che non la conoscono e leggono questo blog, più brutta di quella che non sia realmente. L’altro giorno ho letto che noi viviamo in “quest’angolo buio di mondo”. Traffico da metropoli, angolo buio di mondo… voglia di enfatizzare e usare iperboli per dare maggiore risalto al proprio messaggio, oppure indice di tendenze depressive? Davvero ritenete di vivere in una realtà così brutta?
14 gennaio 2014 a 10:53
@Giupremo
Una considerazione sul traffico di Aosta: il traffico è peggiore di quello di una metropoli, e Aosta si salva soltanto perché è piccola; però ci vuole meno tempo ad attraversarla a piedi che in auto. Questo perché gli automobilisti valdostani, oltre ad essere gente che prende l’auto per fare ottocento metri, sono anche di un’imbranataggine totale. Guardati intorno e vedrai.
14 gennaio 2014 a 12:04
@Bisker One
Fino a qualche anno fa vivevo in una città di medie dimensioni che primeggia tra quelle con la maggiore qualità della vita. Se entravo in tangenziale nel momento sbagliato (e i momenti sbagliati coprivano i 3/4 della giornata), potevo metterci anche più di un’ora per fare 10 km, oppure potevo aspettare 20 minuti per riuscire ad uscire dalla tangenziale e ripartire praticamente dal punto di partenza. In confronto a queste situazioni il traffico di Aosta è fastidioso, ma non insopportabile. Comunque concordo con te che c’è troppa gente che usa la macchina anche quando potrebbe farne a meno. Per queste persone il prezzo della benzina non è mail troppo alto…
14 gennaio 2014 a 13:34
Signor Supremo, uno giudica in base alle potenzialità che offre il luogo che analizza. Se vado in una cittadina africana e mi stupisco dei tetti di lamiera, delle auto vetuste e relativo inquinamento sarei una stupida, ma qui ad Aosta, città fra le più ricche in Italia, mi stupisco del traffico, dell’inquinamento, della sporcizia ecc ecc perché con la nostra ricchezza sono assolutamente inammissibili. Angolo buio di mondo? Provi a chiedere dove si trova Aosta quando si trova all’estero e avrà la risposta. E la luce, vede luce intorno a sé? Io poca e non ho tendenze depressive, non ancora, almeno.
14 gennaio 2014 a 15:03
Senza andare all’estero. Firenze: ero militare, anno 1975. Il barista: “lei di dov’è?” Io: “di Aosta”. “Ah, ho capito, vicino a Roma”. Io continuo ad essere convinto, nonostante le notizie “ufficiali” dicano il contrario, che la caserma della Questura di Aosta sia stata progettata per Ostia e viceversa. Nulla di male.
14 gennaio 2014 a 21:49
@Patuasia
La luce oramai la vedono solo sti 4 cialtroni di amministratori comunali, regionali e boiardi di Stato in fondo al tunnel…!
Ad Aosta, nel tunnel del parcheggio Ospedale Parini si sono spenti i sogni di migliaia di cittadini onesti.!
14 gennaio 2014 a 21:57
Sì, in effetti leggendo questo blog sembra che Aosta sia Juarez o Tiguana, con un tocco da favelas brasiliana. Io ho vissuto in cittadine delle dimensioni di aosta, come biella, vercelli o asti e devo dire che aosta mi pare, sotto il profilo della vivibilità, mille anni avanti.
Giudicesupremo non tiene conto di un fattore fondamentale però:con tutti i denari riversati nelle casse regionali negli ultimi 20 anni, aosta dovrebbe avere oggi i pavimenti di marmo come Baden Baden e una vita culturale tipo “village” di New York. Soprattutto per il secondo profilo, al contrario, aosta è culturalmente più vicina a Buronzo. Il cittadino aostano un po’ senziente ha diritto di domandarsi:”scusatemi, ma tutti quei denari dove sono finiti? Come mai non esiste un teatro decente e l’unico che avete fatto, con grande sperpero di denaro pubblico (leggesi splendor), fa cagare?” È lecito, per il cittadino aostano, soprattutto in periodo di crisi, domandarsi il perché di un parcheggio scarsamente funzionale, costato fior di quattrini?
Con tutti quei soldi, vedesi parcheggio, distruzione porta pretoria, mega palazzo inva, spazio archeologico in via s.martin, vaccodromo ecc…costruivamo un museo che avrebbe attirato gente da ogni dove. Allora sì, aosta capitale della cultura. Invece, così, ce la giochiamo con Buronzo (con tutto il rispetto per i buronziani o buronzesi).
15 gennaio 2014 a 14:05
Infatti, signor zazzak, io giudico in base alle potenzialità e Aosta ne avute molte di più di altre piccole città come quelle che lei ha elencato.