Colpo al cuore
Se dove passava Attila non cresceva più l’erba così è pure dove passa Augusto. Dopotutto il premio Attila non è gli è stato dato a caso. L’erba che non crescerà più sarà quella dell’Alpe di Cortlys dove sorgerà l’ennesima centrale idroelettrica. Che quel particolare paesaggio abbia un valore in sé non frega all’assessorato alle Attività produttive. Che quel sito sia stato scelto dal Fondo Ambiente Italiano “per il valore eccezionale che ha non solo per la comunità scientifica, ma anche per tutta la comunità di riferimento – residenti, attività turistiche, agricole, villeggianti, visitatori – che oggi possono godere non solo della bellezza del paesaggio, ma anche di una serie di iniziative a fini aggregativi.“, non frega niente ai nostri amministratori regionali. L’idea che hanno dello sviluppo economico è ancora quella primitiva dello sfruttamento intensivo delle materie prime. Nessuna contemporanea sensibilità ha preso il posto dell’antica durezza del pioniere. La Regione ha concesso l’autorizzazione a costruire, incanalare, arricchirsi alla società The Power Company che con la scusa dell’energia rinnovabile e sostenibile compirà uno scempio nell’alpeggio selezionato dal FAI come un Luogo del cuore da tutelare e da proteggere.
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21 dicembre 2013 a 16:28
Valle d’Aosta, natura go home. Io non ci vengo più da tempo, solo cantieri a qualsiasi quota, montagna artificiosa e spesso nei bar ti guardano storto se chiedi un caffè perchè hanno altro da fare, frequento altre valli dove si punta sulle ciaspole anzichè sugli sci e dove c’è gente che fa volentieri10 minuti a piedi dal parcheggio per salire a casa per mantenere intatto il villaggio e dove negli alpeggi si sale ancora a piedi e con lo zaino in spalla invece che con il suv, dove si porta a spasso il cane a piedi invece che seguendolo con il pajero…ecc.
21 dicembre 2013 a 19:49
La capisco signor Giovanni…