Tornata!
Ho lasciato la Valle 20 giorni fa, speravo di trovare i resti dello scoppio di qualche bubbone tipo quello dei contributi regionali dati ai partiti (Salzone invece di postare continuamente su fb foto con bambini africani che fa buono e non impegna dovrebbe dirci come sono stati spesi i soldi dati alla Stella alpina!), invece solita fuffa e un tuffo al cuore. La Fédération si rinnova ed elegge come presidente onorario la mummia Lavoyer! Il volo Aosta-Roma non decolla. Pare che la compagnia svizzera Darwin Airlines che si era aggiudicata l’affidamento verrà ceduta alla compagnia di bandiera degli Emirati Arabi, la Etihad Airways. La ferrovia è diventata un rebus sui soldi della Legge di Stabilità: ci sono o non ci sono i fantomatici 521 milioni di euro? E se sì saranno dati alla Valle? E basteranno per rifare l’intera linea? Nel frattempo che i trasporti si adeguinino alle esigenze di un turismo evoluto ecco che Paron spara ideogrammi sul sito del Comune Aostalife.it. – Obiettivo strategico – dice, proprio come la candidatura di Aosta a Capitale europea della Cultura. Una “finestra sul futuro” che vuole acchiappare i turisti cinesi, ma che offre informazioni vecchie (per fortuna poi corrette). Quella di Paron rimane un’innovazione al contrario, altro che interpretazione del futuro! Patetico come sempre. Il tuffo al cuore è dovuto alla dichiarazione della Corte costituzionale che nega l’esito del referendum anzi lo stesso referendum. I rifiuti non sono materia che possa riguardare le Regioni, ma spetta allo Stato. Va bene. Ma i valdostani hanno deciso e la loro volontà non può essere trascurata né da Roma né da Aosta. Lo voglio vedere Rollandin che difende lo Stato!
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4 dicembre 2013 a 20:56
La Corte ha deciso da un punto di vista giuridico, ma il referendum ha un valore sopratutto politico. Andare contro la volontà, , chiaramente espressa, delle persone che abitano la zona è un atto di inaudita gravità.
Certo, il mio timore è che questa situazione di stallo sul destino dei rifiuti in valle faccia il gioco di qualcuno; obbligare lo stato ad intervenire per poi usarlo come scudo nel caso in cui prenda decisioni chiaramente impopolari. Mi auguro che il mio sia solamente un timore infondato.
4 dicembre 2013 a 22:09
ben tornata in questa valle di lacrime!
5 dicembre 2013 a 03:16
certo L’Union che apprezza un decisione oggettivamente “centralista” la voglio vedere.
Però questi sono capaci di tutto.
5 dicembre 2013 a 08:26
Come dicono i nostri cugini d’oltralpe, plus ça change, plus c’est la même chose. Se non crolla la giunta oggi, non aspettarti chissà che cambiamenti.
5 dicembre 2013 a 09:52
Beh ma ti sei persa anche la telenovela del Bon Chauffage 2013… mai allontanarsi dalla Valle per troppo tempo! The show must go on.
5 dicembre 2013 a 11:02
Sul volo Aosta-Roma alcune personali considerazioni, visto che Patuasia ha fatto questo riferimento.
Il 31 maggio pv la Darwin si chiamerà Etihad Regional, branca europea della Etihad (non Edihad, che non è comunque la compagnia di bandiera degli Emirati, i quali hanno solo compagnie di questo o quell’emirato: Etihad per Abu Dhabi, Emirates per Dubai che possiede una seconda compagnia chiamata Fly Dubai, Air Arabia per Sharjah) e ragionevolmente offrirà voli in “combinata di biglietto” con quelli provenienti da Abu Dhabi.
Etihad vola su Malpensa e Fiumicino: se c’era il collegamento Aosta-Roma con Darwin, questo si sarebbe tramutato nella possibilità di biglietti Abu Dhabi-Aosta con ipotetico stop gratuito a Roma all’andata o al ritorno per qualunque utente asiatico che con Etihad avesse raggiunto la capitale degli Emirati, Abu Dhabi appunto, per poi proseguire.
Un’adeguata pubblicità avrebbe aperto il mercato valdostano a non pochi asiatici.
Invece l’attuale realtà è quella di uno scalo con due terminali, dei quali uno manco completato e opera di una grande firma che non vedrà il suo progetto terminato così come pensato non solo per defunzione ma anche perché perché in corso d’opera è stato richiesto da un unionista di tagliare un piano della costruzione come fosse una fetta di salame non incidente sul risultato visivo finale.
Tale volo ragionevolmente sarà operato a se stante, non collegato cioè a biglietti per altre destinazioni e quindi sarà carissimo per l’utente e anche per mamma regione, che pare avesse già stanziato 450 mila euro per la Darwin solo per il periodo dal 30 settembre a fine anno. Cioè 5000 euro al giorno per un miniaereo il cui costo del volo per Roma sarebbe stato il triplo di quello da Caselle.
Anzi, il costo complessivo di un AR Aosta- Roma, somma del contributo giornaliero per sedile pagato dallo Stato italiano tramite la partita di giro con la privilegiata VdA + costo del biglietto, sarebbe stato pari alla buona offerta di un AR Roma – Jakarta.
Ma Aosta-Roma sono 300 e rotte miglia, Roma-Jakarta quasi 7000 miglia.
Perché tale demenziale collegamento imbratterà la Valle?
Perché i politicanti valdostani possano dormire un po’ di più al mattino prima di andare a Roma e tornarci in giornata.
5 dicembre 2013 a 13:52
la questione rifiuti, francamente è al momento una delle cose più nefande che ci sono in giro….
5 dicembre 2013 a 16:50
A proposito del pronunciamento della Corte Costituzionale circa l’incostituzionalità della nostra legge sullo smaltimento dei rifiuti, quella del referendum propositivo del novemnre 2012 per capirci, mi pare di ricordare che il ricorso del Governo nazionale che attivò la Corte, FU ESPRESSAMENTE SOLLECITATO, attraverso una lettera inviata al Ministero dell’Ambiente, da Augusto Rollandin e Manuela Zublena. Durante la campagna elettorale delle “regionali” di maggio 2013, fotocopie di quella lettera sono state esibite, se non sbaglio, in un comizio di ALPE. E nessuno ha mai smentito nulla.
Tale lettera, se autentica (e credo proprio sia autentica!) dimostra il cinismo dell’Union e dei suoi fedeli alleati: strenui difensori della autonomia (a parole) nei giorni pari, biechi centralisti che chiedono (per iscritto) allo Stato di cassare un referendum sulle competenze della Regione nei giorni dispari.
Una cosa semplicemente vergognosa!
Credo che tale lettera, certamente protocollata, si debba trovare e pubblicare integralmente!