Giuseppe e i suoi fratelli
Giuseppe Tropiano e i suoi fratelli sono stati assolti in appello dall’accusa di favoreggiamento con la ‘ndrangheta. Avevano chiesto aiuto agli amici legati all'”associazione culturale” calabrese, ma questo non è considerato un reato. Le mie considerazioni personali nei confronti dei Tropiano non cambiano e vorrei precisare che la mia non è stata una campagna denigratoria e diffamante, ma ha rispettato il verdetto della legge al suo primo grado di giudizio, come ora rispetto l’appello. La legge ha le sue regole e può assolvere un medico che ha causato la morte di un paziente, ma io da quel medico preferisco non andarci. Prudenza non è mai troppa. Se poi come dice qualcuno, per esprimere un parere occorra attendere i tre gradi di giudizio, allora mettiamoci il bavaglio che facciamo prima.
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29 ottobre 2013 a 10:02
Okkio alla “disinformatja”:
ora scriveranno che “la ndrangheta non esiste in VDA”.
Nel giorno in cui l’operazione “Golfo” adombra pure la presenza della Camorra , giunge la sentenza della Corte d’Appello di Torino sulla “ndrangheta”.
Pene confermate agli estorsori, ma assolti i fratelli Tropiano.
Che vuol dire?
Che rivolgersi per una trattativa “separata” ai fratelli Raso ( figli di Micu “Zuccaro”) anzichè subito ai carabinieri non è reato.
Dunque la sentenza, di cui attendiamo le motivazioni, non fa sparire la ndrangheta dalla VDA.
Assolve le vittime dal fatto di aver concorso all’estorsione mafiosa in loro danno.
Okkio eh?
29 ottobre 2013 a 13:54
Quando leggi le motivazioni della sentenza di primo grado, pur essendo un profano, deduci che gli imputati (tutti) ben conoscono il “metodo mafioso”. Il pubblico ministero può chiedere il pronunciarsi della cassazione-? Penso sia doveroso quando si hanno due sentenze così estreme. Anche per smacchiare (eventualmente) gli imputati.
29 ottobre 2013 a 14:05
Sono curiosissimo del dispositivo e delle motivazioni ( che arriveranno tra 90 gg) della sentenza
la Corte d’Appello avrà ritenuto che, qualora si subisca un estorsione mafiosa, semplicemente non sia reato farsi “proteggere” da altri mafiosi ?
Sarebbe un precedente giuridico di enorme gravità, che autorizzerebbe chi subisce minacce ad ignorare i carabinieri e a rivolgersi serenamente al boss più vicino.
In pratica, uno sdoganamento del contropotere mafioso, alternativo a quello statale.
Si potrebbero aprire prospettive esaltanti: ogni azienda con il proprio mafioso di “riferimento”…
Slogan da marketing?
“Un Mangano al giorno toglie i problemi di torno”.
Oppure la Corte invocherà la “non punibilità” sulla base dell’art 384 del cp?
Sarebbe già più comprensibile e meno grave.
Mah, boh, chissà..
Nel frattempo, nessun dorma.
29 ottobre 2013 a 14:22
a me sembra comunque una quasi “legittimazione” di certi usi e costumi di stampo mafioso, come a Mancini. O comunque una legittimazione delle trattative che portino a una pacifica “transazione” senza spargimento di sangue. Legittimazione del pizzo? Staremo a vedere E’ pur vero che lo stato non protegge chi denuncia e i relativi familiari ….
29 ottobre 2013 a 14:43
L’applicazione del 384 cp in questo caso non può comunque prescindere dal riconoscere all’imputato la sua appartenenza socioculturale all’ambiente dove vive e muove la ‘ndrangheta.
29 ottobre 2013 a 15:21
Un chirurgo che non si lava le mani prima dell’intervento non commette reato, ma può causare infezioni.
29 ottobre 2013 a 17:26
Aspettiamo quali sono state le motivazioni: L’importante che gli esecutori siano stati condannati quindi l’estorsione con metodi mafiosi in Valle è esistita, almeno per quello che conosciamo. Quanto ce ne sono state, quante sono in atto? Le facil battute sulla sentenza sono fuori luogo, è risaputo che la verità processuale non sempre corrisponde a quella reale. Ora gli imputati “assolti” festeggiano ed è anche giusto ma attenzione per quanto mi riguarda cotinuino a stare lontani perchè rimane il comportamento eticamente e socialmente censurabile di persone che non ritengono di aver fatto nulla di male a rivolgersi a persone facenti parte o vicine alla ‘ndrangheta o che comunque hanmno cercato un canale con lei per trovarer una soluzione. Chi sa e tace è colluso.
29 ottobre 2013 a 17:35
Ricordo l’assessore Sorbara che ha telefonato a un condannato per traffico di droga, dall’intercettazione si intuisce un’amicizia piuttosto intima fra i due e probabili scambi di favori MA il fatto non costuituisce reato. Da un punto di vista etico e sociale che un assessore che amministra la cosa pubblica frequenti personaggi non proprio immacolati è da condannare o no?
29 ottobre 2013 a 18:04
Io aspetto il dispositivo. Poi ne riparliamo
29 ottobre 2013 a 18:45
Certo Guido, adesso bisogna prima di tutto leggere le motivazioni. Poi magari sarà la stessa procura a riparlarne…che ne dici?
30 ottobre 2013 a 19:32
Dico che si può ipotizzare che l’assoluzione possa derivare dall’applicazione di norme che danno una configurazione particolare al comportamento degli imputati
30 ottobre 2013 a 21:33
Il 384 cp? Il 376?
31 ottobre 2013 a 07:31
ci vedo di più il 384