Perla nera 3
Difficile la vita di una blogger! Difficile soprattutto perché il mondo ha preso una direzione contraria rispetto a quello che si credeva la strada giusta. Dopo l’ex consigliere regionale, Luciano Caveri, che mi querela perché ho citato le sue stesse frasi, dopo l’assessore comunale, Marco Sorbara, che mi querela perché ho postato una sua conversazione, di dominio pubblico in quanto facente parte della sentenza “Tempus Venit”, dopo il giornalista di 12vda, Angelo Musumarra, che mi fa un esposto all’Ordine dei giornalisti perché rispondo alle sue insinuazioni diffamanti adesso è il turno di un certo Stefano Mandalari che mi scrive: “Dato che sono una persona corretta… la informo che in caso di cancellazione di tutti i riferimenti a Mandalari Stefano dal suo sito e con relative scuse pubbliche sempre sullo stesso entro la serata di oggi non farò consegnare alla polizia postale tramite il mio legale delle copie stampate relative alla mia persona su patuasia. Distinti saluti Mandalari Stefano“. Cosa avevo pubblicato su Patuasia? Alcune sue affermazioni violentemente razzistiche nei riguardi degli zingari e del ministro ecco: ” sparargli e problema risolto… io disponibile... basta fare delle leggi adeguate”. (Leggere post: Perla nera e Perla nera2). Secondo l’offeso io dovrei chiedergli scusa e di che? Magari nel frattempo si è ricreduto e ha capito che aveva scritto una cosa tremenda, magari ha cancellato il suo commento e la cosa mi farebbe molto piacere, ma allora perché tanta aggressività nei miei riguardi? Perché non scrivermi di togliere l’articolo in seguito a sincero pentimento? La rabbia invece tradisce un’indole che del pentimento non conosce traccia. Il mondo va al contrario. E gira in quella direzione così in fretta che chi scrive frasi razzistiche contro gli zingari si sente pure difeso dalla polizia postale! Mi gira la testa!
This entry was posted on 28 ottobre 2013 at 16:35 and is filed under Bruttezza, Cattiveria, Cultura morta, Degrado morale, Denuncia, Mala Educazione, Razzismo. You can subscribe via RSS 2.0 feed to this post's comments.
Tag: Angelo Musumarra, Aosta, Cécile Kyenge, Luciano Caveri, Mandalari Stefano, Marco Sorbara, Razzismo
You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.
28 ottobre 2013 a 16:58
Boh? Ma questo cosa vuole?
28 ottobre 2013 a 17:03
Solidarietà totale a Patuasia.
Salgo sul tavolo, dico ad alta voce: “Capitano, mio capitano…” e invito i patuasianti a farlo con me
28 ottobre 2013 a 17:05
Ormai il mondo gira veramente al contrario… magari quest’anno a Natale andremo in spiaggia a Varazze.
28 ottobre 2013 a 17:06
Grazie signora Sully!
28 ottobre 2013 a 17:16
Salgo sul tavolo anch’io!
28 ottobre 2013 a 17:20
Ma questa è bella! Tizio scrive pubblicamente qualcosa senza esserne costretto e poi protesta se altri danno evidenza al di lui pensiero…
Succedesse a me, ringrazierei.
Non conta cosa Tizio ha scritto, è la mancanza di logica nel richiedere a distanza di mesi una cancellazione di ciò che è stato scritto e firmato.
28 ottobre 2013 a 18:28
Non ti curar di lor ma guarda…e mena!
28 ottobre 2013 a 18:35
Patuasia è mai stata amica su FB del signor Mandalari? Se la risposta è negativa, significa che il post di Mandalari era pubblico, quindi visibile da chiunque e, di conseguenza, pubblicabile a piacere.
Ovvio che il discorso si applica anche se Patuasia e Mandalari erano amici, ma il post aveva comunque impostato come Privacy “pubblico”.
28 ottobre 2013 a 18:44
A quanto risulta il signor Mandalari non è più utente su FB pertanto risulta impossibile provare quanto detto (sia per lui che per Patuasia). Detto questo nel post “Perla Nera” c’è un print screen di una condivisione di un link dove è visibile l’impostazione Privacy (Pubblica), il che lascia supporre che effettivamente anche gli altri post siano stati pubblici.
Poi credo che una persona abbia diritto a chiedere la rimozione di un post (danno alla propria immagine), certo è che potrebbe farlo senza minacciare nessuno. Ritenti Stefano, sarà più fortunato! 🙂
28 ottobre 2013 a 20:59
.solidarietà e stima a Patuasia. Mi domando come e con che argomenti possano ( Sòrbara . .. e gli “altri”)sostenerne dette querele. Tanta presunzione da considerarsi “nel giusto” facendo e dicendo cose aberranti. Non si può tollerare ancora .
28 ottobre 2013 a 21:10
Vero signor Ugo che una persona può chiedere la rimozione di un post, ma c’è modo e modo. Nel mio caso sono stata intimata a cancellare i miei post oppure a essere denunciata presso la polizia postale, inoltre mi è stato richiesto di porgere delle scuse pubbliche. Io non devo chiedere scusa a nessuno, semmai è chi si sente offeso a doverle al ministro Kyenge. Ecco, l’arroganza, l’aggressività verbale e la prepotenza non mi sono mai piaciute. Vuole querelarmi, lo faccia, ci sarà da ridere!
28 ottobre 2013 a 21:27
Mandalari Stefano Aosta, 28 ottobre 2013
Come scritto sopra ho richiesto la cancellazione di contenuti fb di mia proprietà pubblicati senza permesso e/o richiesta alcuna.
Il discorso non è il contenuto dei miei pensieri, ma il modo.
Se volete prendere qualcosa a casa di un’altro si chiede… e cmq l’impostazione era privata.
Io ho consultato attentamente un legale prima di muovermi.
Non essendo io personaggio pubblico non è consentito avvalersi della legge in merito alla libera informazione o al diritto di cronaca.
Non sono una persona che ha interesse ad avere pubblicità in nessuna forma.
Ora ho formalizzato la richiesta anche pubblicamente e provveduto a stamparne una copia.
(art. 10 del codice civile e degli artt. 96 e 97 della legge 633/1941
e questa è la sola violazione per aver pubblicato l’immagine del mio profilo senza autorizzazione…. )
28 ottobre 2013 a 21:40
@Ugo: aggiungerei che se sia per S.M. che per Patuasia è ora impossibile provare quanto detto, non è così per la Polizia postale, che nel caso di una querela potrà probabilmente accedere ai dati originari su FB.
28 ottobre 2013 a 21:52
“Capitano, mio Capitano…”
Non mollare, coraggiosa prof, difendi il blog dai prepotenti.
28 ottobre 2013 a 22:12
Il nome dell'”intimidatore” mi ricordava qualcosa. Magari è una banale omonimia, ma allo stesso nome risponde un “quasi” consigliere regionale, la cui lista non è entrata in consiglio (forse ancha a causa del suo limitato numero di preferenze) alle ultime Regionali.
28 ottobre 2013 a 23:51
Credo che alla polizia postale lei, signor Mandalari, dovrà dimostare che la sua affermazione-minaccia riguardo al ministro Kyenge non è un’incitazione al razzismo un reato che mi sembra un po’ più grave e difficile da difendere. In quanto all’impostazione, controlli meglio perché quello che io ho postato era di dominio pubblico.
29 ottobre 2013 a 00:15
Credo che, onde evitare di parlare sul nulla, la cosa migliore sia leggere quello che dice la policy di Facebook sulla Privacy.
https://www.facebook.com/about/privacy/
“Seleziona l’icona se vuoi usare l’impostazione Pubblica. Se scegli di rendere pubblico un contenuto, sarà proprio così: tutti, anche coloro che non sono su Facebook, potranno visualizzarlo o accedervi.
Con l’espressione “Informazioni pubbliche” (o “Informazioni visibili a tutti”), si intendono le informazioni che decidi di rendere pubbliche, nonché le informazioni sempre disponibili pubblicamente.
SCEGLIERE DI RENDERE PUBBLICHE LE PROPRIE INFORMAZIONI SIGNIFICA ANCHE CHE TALI INFORMAZIONI POTRANNO ESSERE ASSOCIATE A TE (ad es. nome, IMMAGINE DEL PROFILO, foto di copertina, diario, ID utente, nome utente, ecc…) anche al di fuori di Facebook; potranno essere visualizzate se qualcuno effettua una ricerca su Facebook o su un motore di ricerca pubblica;
saranno accessibili per i giochi integrati in Facebook, le applicazioni e i siti Web utilizzati da te e dai tuoi amici; e
saranno accessibili a chiunque utilizzi le API di Facebook, ad esempio l’API grafica.
A volte non potrai selezionare il pubblico di destinazione quando pubblichi qualcosa (ad esempio quando scrivi sulla bacheca di una Pagina o commenti un articolo che usa il nostro plug-in dei commenti). Ciò è dovuto al fatto che alcuni tipi di notizie sono sempre pubbliche. Come regola generale, considera che, se non vedi un’icona di condivisione, significa che le informazioni saranno pubbliche.
Quando gli altri condividono informazioni su di te, possono anche scegliere di renderle pubbliche.”
In merito all’utilizzo dell’immagine del profilo (utilizzata secondo Mandalara in modo improprio), Facebook dice:
“Informazioni sempre disponibili pubblicamente
Le informazioni elencate di seguito sono sempre pubbliche e, di conseguenza, trattate come informazioni che l’utente ha deciso rendere pubbliche.
Immagini del profilo e foto di copertina
Grazie a queste immagini, i tuoi amici e parenti potranno riconoscerti più facilmente. Se preferisci non rendere pubbliche queste foto, puoi sempre eliminarle. A meno che non le elimini, quando aggiungi una nuova immagine del profilo o foto di copertina, la foto precedente rimane nell’album delle immagini del profilo o delle foto di copertina.”
29 ottobre 2013 a 00:16
Ovviamente si parte dal presupposto che il post fosse pubblico e questo solo la Polizia Postale lo potrà accertare con sicurezza. Ma se Patuasia sostiene di non essere mai stata amica di Stefano Mandalari, il post era pubblico per forza.
29 ottobre 2013 a 07:34
In effetti questo Stefano Mandalari alle regionali del febbraio scorso si è candidato nel PdLvaldostano, imitazione cinese di quello nazionale visto che impone a persone letterate di firmare papiri in cui si impegna a mai criticare l’UV per far parte di un direttivo regionale cui hanno invece libero accesso sia chi distribuisce le punteggiature come fossero sementi in un campo, sia chi storpia la lingua di Dante.
Stefano Mandalari ha ottenuto 24 preferenze, diconsi 24, a febbraio in un’imitazione cinese che è stata estromessa dal Consiglio regionale perché era evidente tanto agli alberi di mele di Saint Pierre quanto ai gatti in Vens che la linea spazzolascarpe dell’UV era frutto di insipienza politico/culturale di chi non ha mai capito nulla del compito di un contenitore liberale in VdA.
Torno su Mandalari, della cui esistenza in vita apprendo ora: non condivido nulla della Kyenge che reputo persona priva totalmente di lungimiranza, visto che utilizza l’impatto mediatico del colore della pelle solo per uscite demagogiche a difesi degli sbarchi a Lampedusa, mentre, se avesse statura politica, utilizzerebbe il suo momento per impostare il problema Africa in modo globale (aiuti mirati a quel continente da parte di Stati mirati del primo mondo e coinvolgimento dei paesi del Golfo in virtù di una solidarietà panaraba che esiste solo di facciata): non si può continuare con l’attuale cortomiranza.
Sono critico verso la Kyenge, ma la mia opposizione è motivata e a prova di Tribunale.
Spero che la magistratura valuti le uscite sulla Kyenge di siffatto Mandalari, che bene avrebbe fatto a soprassedere su questioni formali riguardanti la divulgazione da parte di altri del suo pensiero, di cui avrebbe dovuto essere lieto trattandosi del suo modo di vedere le cose.
Comportandosi così si è dimostrato non liberale ma parte dell’imitazione cinese del PdL che dimora in Valle e che permette al servilmente silenzioso assessore Paron di sbarcare il lunario.
29 ottobre 2013 a 09:52
Quindi l’ultimatum è scaduto?
Il passaggio che segue (fonte Facebook) è importante.
SCEGLIERE DI RENDERE PUBBLICHE LE PROPRIE INFORMAZIONI significa anche che tali informazioni:
– POTRANNO ESSERE ASSOCIATE A TE (ad es. DIARIO) ANCHE AL DI FUORI DI FACEBOOK;
– potranno essere visualizzate se qualcuno effettua una ricerca su Facebook o su un motore di ricerca pubblica;
– saranno accessibili per i giochi integrati in Facebook, le applicazioni e i siti Web utilizzati da te e dai tuoi amici; e
saranno accessibili a chiunque utilizzi le API di Facebook, ad esempio l’API grafica.
A volte non potrai selezionare il pubblico di destinazione quando pubblichi qualcosa (ad esempio, quando scrivi sulla bacheca di una Pagina o commenti un articolo che usa il nostro plug-in dei commenti). Ciò è dovuto al fatto che alcuni tipi di notizie sono sempre pubbliche. Come regola generale, considera che, se non vedi un’icona di condivisione, significa che le informazioni saranno pubbliche.
Quando gli altri condividono informazioni su di te, possono anche scegliere di renderle pubbliche.
29 ottobre 2013 a 09:57
Il post era pubblico. L’ho letto anch’io e non ho nemmeno un profilo Facebook :-()
29 ottobre 2013 a 10:06
Signor tagueule, l’ultimatum è scaduto e da uno che posta:
“Hqcs Best Price
14 ottobre tramite cellulare
L’unica amnistia che io accetto è un colpo di pistola nelle tempie… altri margini di trattativa nn ci sono… e se per voi è estremismo… benissimo… allora adottatevi un carcerato.”
Che dovrei aspettarmi?
29 ottobre 2013 a 10:22
Perfetto candidato nel PdL valdocinese.
29 ottobre 2013 a 10:24
@giancarlo borluzzi
Mi sa che lei confonde (o vuole confondere) qualche uscita televisiva (sempre molto breve e organizzata in forma di comunicazione dall’interpretazione giornalistica) con l’azione politica del ministro Cécile Kyenge. In questo senso mi sembra che lei cerchi di manipolare il lettore. Mentre lei sa bene che:
1) l’azione politica è complessa e solo una parte arriva alla conoscenza dell’opinione pubblica;
2) lei non è interessato nemmeno a quella parte dell’azione politica che arriva alla conoscenza dell’opinione pubblica.
Quindi invito chi fosse MINIMAMENTE interessato (per onestà intellettuale anche di critica) all’azione politica del ministro Cécile Kyenge a seguire almeno il suo profilo twitter che risulta allo stato attuale una fonte primaria.
Scusate l’OFF TOPIC che non protrarrò oltre per non distrarre la discussione sull’atto alquanto sgradevole contro Patuasia.
29 ottobre 2013 a 10:31
@Patuasia
Tieni duro che, anche in un mondo che accetta di andare al contrario, si possono incontrare persone con la schiena dritta.
Vi siete fatti un giro su Twitter?
😉
29 ottobre 2013 a 10:36
A tutti gli internauti consiglio il gruppo Facebook “Per un Mondo più Pulito ritorna in Vita Zio Benito”
29 ottobre 2013 a 10:51
@ taguele.
Ammetto di essere estraneo tanto a facebook quanto a twitter, ma leggo tutto il resto.
Ciò premesso, dico:
a- sono d’accordo con 1).
b- processo agli interessi in 2). Non ho preclusioni conoscitive.
c- ribadisco che non risulta alcuna effettiva azione dirompente della Kyenge, consistente in azioni che impongono la messa effettiva all’ordine del giorno del problema Africa da un punto di vista propositivo e pianificato almeno a livello europeo.
Non mi riferisco all’ottimizzazione del problema boat people, fatto marginale rispetto a una doverosa azione rivolta all’Africa nel suo complesso: in mancanza di un “intervento globale” esiste Lampedusa, tramite la quale neanche in 100 anni si può risolvere la problematica, limitandosi al massimo a generare tensioni nel sud dell’Europa.
E questa spinta verso un “intervento globale” nella Kyenge non la vedo: non possono bastare eventuali dichiarazioni di intenti su twitter, ronzio d’un ape etc.
Ho guardato ora twitter/Kyenge: in un attimo non si può giudicare, comunque non ho visto nulla di eclatante.
L’ultimo cinguettio, poi, è di 17 ore fa e non lo condivido: riguarda la donna birmana sulla quale ho idee completamente diverse da quelle che i media vogliono insufflare nei lettori, idee formatesi in me percorrendo in più occasioni il Myanmar.
Patuasia, niente mele renette: la dinamica ha spinto a queste precisazioni OT.
29 ottobre 2013 a 15:41
da precisare che il sito “Per un Mondo più Pulito ritorna in Vita Zio Benito” è tra i preferiti di S.M.
29 ottobre 2013 a 19:10
Tagueule grazie, l’humour è l’unico antidoto a queste miserie.
Lei è un grande poeta!
“un poeta senza pari, proprio come…..”
29 ottobre 2013 a 23:02
Come bene avete notato… ho recepito 24 voti per il semplice fatto che… quando mi hanno chiesto posti di lavoro o casa popolare ho detto la verità. .. non potevo… non posso e non potrò allo stato attuale dell’economia dare queste cose… chi promette queste cose mente… la mia corsa politica non era di bandiera ma di contenuti (taglio dei consiglieri, dirigenti e impegno in sede europea per fondi di investimento di promozione turistica a livello internazionale della regione Valle d’Aosta)
Per quanto riguarda Patuasia, noto che continua a citare senza permesso anche il mio nuovo profilo.
Vedremo cosa deciderà il garante della privacy… e io a differenza di molto di destra e sinistra rispetto davvero le decisoni della giustizia. ..
Per chi invece definisce il Pdl valdostano cinese… bhè spiacente… noi teniamo molto alla nostra autnomia e Silvio nn è certo il nostro guru (chieste allo stesso le dimissioni con lettera a mio nome privata ma aimè nn ascoltata)
Io cerco di fare politica semplicemente perché se tutti criticano e nessuna agisce nn cambierà mai nulla.
Per quanto riguarda le mie dichiarazioni sul ministro erano provocatorie, sullo svuotacarceri una affermazione durissima per smuovere pe coscienze e quindi cominciare tutti a spingere verso nuove carceri e nuovi poliziotti e non più delinquenti in strada, su Mussolini perché molto a fatto per modernizzare il paese sbagliando in tante altre. .. quello che c’è da prendere di quel periodo è solo quello e il resto nn va ripetuto.
Ci fossero ancora persone come Pertini… oggi non avrei avuto bosogno di denunciare un blog… perché tutti avrebbero avuto il rispetto di chiedere. .. ma grazie alla sinistra e alla destra degli ultimi 20 anni ci troviamo in un mondo dove tutti pensano di poter fare e usare come vogliono le cose degli altri
30 ottobre 2013 a 10:23
L’italiano usato nel post delle 23.02 da Stefano Mandalari lo qualifica come perfetto nel direttivo regionale dell’imitazione cinese del PdL dimorante in Valle.
30 ottobre 2013 a 11:13
Non dice “ho ottenuto 24 preferenze”, bensì “ho recepito 24 voti” …
“allo stato attuale dell’economia (sic)”: ergo, in altra fase congiunturale posti di lavoro e case popolari a gogò da Mandalari, basterà chiedere a lui.
Ma Lattanzi e Zucchi, le loro 802 e 680 preferenze, le hanno ottenute promettendo ciò che Mandalari non poteva visto lo “stato attuale dell’economia”?
In tal caso, secondo il Nostro, Lattanzi e Zucchi mentivano…
Apprendo che la versione cinese del PdLnostrano “tiene all’autonomia” partitica anche se da anni ha l’hobby di allinearsi a ogni uscita dell’UV nei cui obiettivi si identifica.
Che cattivone Silvio Berlusconi: non ha “ascoltato” il contenuto della lettera di Stefano Mandalari!
Sarebbe forse preferibile se, anziché operare per il fine soggettivo dello “smuovere le coscienze”, il Nostro verificasse se i lettori sono preparati a recepire il suo modo di coniugare il verbo avere.
.
Gli apprezzamenti su due personaggi tra loro non esattamente coincidenti come Mussolini e Pertini, e questo a distanza di due righe, dimostra l’encomiabile elasticità di giudizio del Nostro.
Siccome non frequento facebook non mi pronuncio sulle ultime due righe; ma sottolineo che chiunque dovrebbe essere lieto se altri fanno da megafono a propri punti di vista.
30 ottobre 2013 a 13:44
Io ho detto la verità in campagna elettorale. .. e parlo di quello che dico e faccio io… menzionare altri senza che possano dire la loro è fuori luogo. ..
Berlusconi non vi piace. .. avete solo da fare la stessa cosa che ho fatto io… anche se nn si dimette per lo meno i cittadini esercitino il loro diritto sacrosanto ad esprimersi direttamente con la persona in questione. ..
Per altro torno a dire che non voglio essere menzionato su questo blog.
Continuerò a cercare il rispetto del mio diritto alla privacy con ogni mezzo legale non essendo io personaggio pubblico…
Giusto per onestà… prima di dare un contributo (anche se minimo visti i risultati alla campagna elettorale) avevo fin da subito detto che a prescindere. .. non avrei accettato incarichi pubblici non avendo un’età e un’esperienza tale da potermi prendere responsabilità simili. .. disponibile invece a mettere le mie idee al servizio della regione ma gratuitamente e in anonimato… io campo del mio fare… e non ho ne avrò voglia di vivere sulle spalle dei contribuenti. .. la politica ha un senso molto più nobile di una poltrona. .. ma mi rendo conto che dopo 20 di marciume… questa idea sia andata persa…
Come dico sempre le bandiere non hanno senso… i progetti invece sono importanti. ..
Quello che davvero detesto… è doverne parlare con persone che non posso vedere. .. e il peggio è che oramai non si scrive per migliorare. .. ma solo per criticare tutto e tutti… io vado avanti per la mia strada con tutti i miei limiti e errori. ..
Diceva ironicamente che se ci fossero più soldi allora casa e lavoro per tutti? Ne sarei felice. .. sapere di persone che non riescono ad avere di che vivere non mi piace. .. ma grazie a questi 20 anni romani di destra e sinistra ci siamo dimenticati il vero senso di stato… che è proprio quello di benessere generale. ..
Non vedo l’ora di essere cancellato in toto da questo blog.
30 ottobre 2013 a 17:01
Signor Stefano Mandalari, lei si è candidato alle elezioni regionali? Allora è diventato un personaggio pubblico. E quindi quello che lei ha affermato è ancora più grave.
31 ottobre 2013 a 08:12
“Ab uno disce omnes”: conoscendone uno li conosci tutti, scriveva Virgilio.
Nel nostro caso, l’uno è il Mandalari, tra i tutti ci sono Maxlatt e Paron.
31 ottobre 2013 a 10:32
Mi scusi ma faccia un paragone: lei rivendica il diritto di essere “provocatorio” consigliando un omicidio e si ritiene libero di farlo e non passibile di denuncia o provvedimento; Patuasia riporta, senza modificarlo, un suo pensiero che è stato accessibile a tutti (almeno temporaneamente) e che lei ha scritto e pubblicato perché fosse letto da altri (posso affermare che lei non lo avrebbe scritto se fosse stato un segreto).
Si rende conto della differenza? Vorrei dire basta con la pseudo filosofia che ogni pensiero è lecito perché è mio. ci sono cose giuste e sbagliate. Ma giuste o sbagliate ad un livello più alto che la giustizia, la politica, la religione, l’ideologia. Anche più alte che la morale. Quel livello più alto c’è, non si può più negare. Il soggettivismo, l’individualismo (e con loro solitudine, depressione e forme varie di disturbi), l’idea che “io dico quello voglio e non vi permettete di criticarmi” ha imboccato socialmente e culturalmente la strada di un inevitabile declino. Lei non crede che usare un’espressione così violenta sia sbagliato anche in privato, anche se nessuno lo viene a sapere? Anche se detto provocatoriamente? Qual è il limite della provocazione? Oppure lei pensa che si debba avere un’immagine pubblica e una privata e che in pubblico si possa essere moderati e in privato violenti? Come la pensa? Si faccia conoscere da noi elettori valdostani, magari le prossime elezioni, anziché “recepire” 24 voti a causa della mancanza di case da distribuire ne recepisce di più per la fiducia che accorderemo alle sue idee e ai suoi valori. Infine: Facebook non è una casa e non è uno spazio privato. Non ci si nasconde su Facebook, si fa l’esatto contrario: si esibisce, si mostra, si condivide. Lei non è un minore da difendere. Lei sarebbe un adulto che sceglie e che dovrebbe essere cosciente delle sue scelte. Non mi sembra che, affidare le conseguenze delle proprie scelte ai tribunali, possa portare consenso sui valori e le competenze.
31 ottobre 2013 a 11:11
Signor/a tagueule… l’abbraccerei.
Voglio dimostare qui la mia buona volontà. Signor Mandalari so che le dà un gran fastidio che questo blog conservi la prova di quanto ha scritto contro gli zingari e contro il ministro Kyenge e su come desidera risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri, lei è un commerciante e questa immagine di “giustiziere” potrebbe danneggiarla da qui il suo desiderio di cancellarne la memoria. Per dimostrarle che non nutro astio verso la sua persona, ma verso le sue “intemperanze”, la invito a riformulare la sua domanda. Non con una intimidazione, neppure con una richiesta insensata di scuse pubbliche da parte mia, ma con la buona educazione che dovrebbe esserci fra essere umani civili e comprensivi.(Che è già qualcosa). Sarei grata se lei mi chiedesse scusa per il tono minaccioso che ha usato nei miei confronti e, soprattutto, se le scuse le rivolgesse verso il Ministro e verso gli zingari che certo, come qualsiasi essere umano non meritano di morire per essere ciò che sono. Poi potrà scomparire, come desidera, da questo blog.
31 ottobre 2013 a 20:47
Vengo ora dallo studio legale dove abbiamo stampato quanto io scritto su fb… la parte da lei riportata era sugli zingari e non sul ministro.
Visto con piacere che è stato detto che io avrei detto di sparare sul ministro e non è così lasci pure tutto qui in bella vista… avevo glissato sulla cosa… ma dato che vuole le mie scuse… allora tengo bene a precisare che non ho mai scritto di sparare al ministro… come si dice carta canta…
Abbiamo provveduto a stampare tutto quanto riportato in questo blog a mio carico. .. e domani sarà presentata denuncia formale presso i carabinieri per diffamazione. .. in genere non mi piace arrivare a tanto… ma dato che per lei dopo che uno le chiede di essere cancellato in toto dal suo blog è normale fare quello che si vuole. ..
Potrà dire di aver subito una nuova minaccia. .. il fatto è che io non minaccio… informo su come procedo quando qualcuno pensa di poter fare quello che vuole con le mie cose….
Data la sua ostinazione… a prescindere dal suo futuro comportamento nei confronti delle mie cose… ha detto una cosa assai diversa da quello che avevo scritto. .. chiedevo un provvedimento antizingari (per intenderci quelli che dormono nel prato adiacente alla stazione dei pullman)…. volevo evitare di polemizzare. .. ma dato che sono trascorsi già 2 giorni dalla mia denuncia presso l’autorità per la privacy. .. e non sono ancora stato eliminato da questo blog…
Se dovete criticarmi fatelo per il motivo giusto… cioè. .. il mio poco senso di tolleranza nei confronti di chi si comporta come vuole… dagli zingari che non lavorano (non tutti per fortuna) agli italiani carcerati che a mio avviso non devono essere rimessi in libertà solo perché le carceri stanno scoppiando.
Cordiali saluti Mandalari Stefano
31 ottobre 2013 a 23:55
Ha ragione, signor Mandalari, al Ministro ha scritto di “togliersi dai coglioni e problema risolto”, non ha specificato il come, lei spara solo contro gli zingari e contro ai detenuti. Le chiedo scusa, mi sono persa tra i suoi commenti. Chiedo scusa anche agli utenti e correggo subito.
1 novembre 2013 a 00:03
Il soggetto era sbagliato (anche se nel post originale era corretto, quindi è palese l’errore dovuto alla confusione), ma il razzismo di fondo rimane: Kyenge o Zingari lei si è proposto come volontario per sparare a degli esseri umani!
1 novembre 2013 a 05:20
Una domanda sulla tempistica comportamentale di questo candidato nel PdL asservito all’UV in cui milita Paron.
Il 30 luglio 2013 Mandalari scrive delle cose sulla Kyenge (sarebbe interessante sapere se l’unico assessore comunale pidiellino in Valle, cioè Andrea Edoardo Paron, ne condivide contenuti e terminologia); il 12 agosto ne scrive altre sugli zingari (anche qui sarebbe interessante conoscere il parere dell’assessore Paron, visto che Mandalari era candidato con lui alle regionali e visto che sugli zingari si era prima espresso un altro consigliere comunale aostano che ha poi ricevuto il commento di Mandalari).
Tutto questo forbito estewrnare di Mandalari viene evidenziato il 14 agosto da Patuasia in Perla e Perla2, cui seguono commenti degli utenti.
Sono passati due mesi e mezzo e ora leggo su Patuasia delle “proteste” di Mandalari. Queste sono iniziate ora, oppure furono tempestivamente annunciate e solo ora i bloggari ne hanno notizia?
Inoltre e soprattutto: si accorge Mandalari che con i suoi interventi ha rinfrescato a fine ottobre la memoria su quanto esternò il 30/7 e il 12/8 e che dubito fosse rimasto nella memoria di qualcuno?
Ancora inoltre e ancora soprattutto: si rende o no conto Mandalari che chi maneggia Perle 1 & 2 impone l’evidenziazione di quanto da lui scritto sugli zingari? Non si rende conto di muoversi sul filo del rasoio?
Non so come ci si comporta nel caso in cui uno si ritiene diffamato; mi sembra comunque possibile che i carabinieri, cui Mandalari scrive di volersi rivolgere oggi, trasmettano tutto al Tribunale, quindi anche quanto scritto sugli zingari, inscindibile dal contesto.
Contesto che ha creato confusione in Patuasia, che ha afferrato il pensiero di Mandalari in generale, senza però collegare correttamente le di lui conseguenti ricette per ottimizzare ciò in cui si addentra.
1 novembre 2013 a 10:09
Quando vedo e sento ancora una persona chiedere scusa, mi torna una fievole speranza in un mondo migliore.
1 novembre 2013 a 10:26
Mandalari (29-10) – il guru del pdl valdotain non è San Silvio, ma Augusto Arduino sempre sia lodato.
1 novembre 2013 a 14:23
Essendo fatto passare per razzista, attentatore al ministro e fascista mentre non ho mai avuto denuncia alcuna di alcun tipo per nessun reato ora rispondera per quello che ha pubblicato senza mia autorizzazione.
Volevo evitare… perché non mi piace far spendere soldi alle persone per cause in tribunale…
A per concludere. .. ho partecipato domenica alla cittadella dei giovani all’incontro con gli immigrati. .. perché forse è il caso di pensieri a come creare integrazione. .. grazie a due frasi rubate dal mio fb senza autorizzazione mi ha descritto per quello che non sono.
Alle ore 14 e30 di oggi ho presentato regolare denuncia nei suoi confronti presso i carabinieri.
Cordiali saluti Mandalari Stefano.
Poteva evitare il tutto cancellandomi quando chiesto e magari se le interessava davvero la mia opinione sull’immigrazione e razzismo chiedermelo personalmente.
1 novembre 2013 a 14:34
Per il discorso pdl… come detto mi interessano i progetti non le persone. .. e non ho guru alcuno… io penso con la mia testa e lavoro in maniera pulita… per creare un futuro sostenibile… vanno tagliati politici, dirigenti e municipalizzate… e vanno date risorse su progetti sani come agricoltura, turismo e imprese… non contributi a pioggia che non producono posti di lavoro duraturi.
Lavorerò sempre in questa direzione. .. e se volete darmi del razzista fatelo… metteteci sotto nome e cognome e sostenetelo in un aula di tribunale. .. per mia fortuna ho amici tunisini, marocchini, egiziani, rumeni di età oltre i 35 che saranno sempre disposti a testimoniare in mio favore… e questo perché io nella vita reale mi do da fare per creare un futuro sostenibile. … qui invece l’unica cosa che ho visto nei miei confronti è il poco rispetto e la denigrazione senza conoscere chi si sta criticando.
Sempre cordiali saluti Mandalari Stefano.
1 novembre 2013 a 18:25
Beh, Mandalari, la sua partecipazione all’incontro sull’integrazione direi è che è stato del tutto fuori luogo nonché ipocrita. Da un lato si propone di uccidere gli zingari, dall’altro si impegna nell’integrazione… C’è qualcosa che non torna!
Resta comunque il fatto che i suoi post erano pubblici e Facebook nella sua policy afferma che i contenuti pubblici sono accessibili DA CHIUNQUE ANCHE AL DI FUORI DI FACEBOOK.
Secondo me la questione si poteva chiudere semplicemente con un ripensamento relativo a quelle vergognose esternazioni e con conseguente richiesta di rimozione.
Ah, dimenticavo una cosa importante: qualche giorno fa anche il Fatto Quotidiano ha riportato cose scritte su Facebook da una persona che aveva impostato la privacy su “Pubblica”… Evidentemente non è reato! Così come non lo è (visto che è arrivata immediata una rettifica quando lei lo ha fatto notare a Patuasia) confondersi tra zingari e Kyenge…
1 novembre 2013 a 19:44
Signor Ugo la mia partecipazione è il risultato di 5 anni di cooperazione con immigrati proprio per arrivare agli estremi. .. ma questo non è stato riportato da patuasia…. è stato preso quello che conveniva per permettere discissioni simili… cmq le impostazioni fb non erano puddliche ma amici degli amici… questo ci è stato confermato dallo stesso sito dopo richiesta del mio legale. ..
Qui potete scrivere quello che vi pare… ma tengo a precisare che la denuncia è stata rivolta non solo a patuasia ma anche verso “tutte le persone che risulteranno responsabili dei reati ravvisati”… quindi anche verso i commenti che mi hanno definito razzista… ovviamente a discrezione del giudice…
Io non sono un’ipocrita ma semplicemente non mi conoscete e avete pensato di giudicarmi per 2 commenti presi senza autorizzazione e pubblicati senza mio consenso…
Continuerò a lavorare per un’immigrazione fatta con coscienza e non fatta per schiavitù. ..
Ogni commento ulteriore sulla mia persona sarà stampato e presentato in sede processuale. .. questo perché qui io nn dovevo neanche esserci… se ci tenevate davvero a conoscere le mie idee… mi scrivevate su fb come fanno tutti… la realtà è che al mondo piace creare mostri a cui lanciare i propri sfoghi per un mondo che non funziona. .. avete scelto la persona sbagliata.
Sempre cordiali saluti Mandalari Stefano. ..
Se alla proprietà di patuasia desse fastidio l’utilizzo dei commenti in sede processuale può evitare il tutto cancellando oggi stesso Mandalari Stefano e tutto quanto di sua proprietà da questo blog.
Resta invariata la denuncia di diffamazione e danni di immagine che verrano discussi in sede processuale.
1 novembre 2013 a 19:56
La vedo dura non interpretare frasi simili come razziste… Io poi non ho espresso nessun giudizio sulla sua persona, ma solo sulle sue affermazioni. “Uccidiamo gli zingari” non mi sembra una frase gandhiana, per intenderci.
Comunque la discussione mi ha stufato, arrivederla… a presto! 🙂
1 novembre 2013 a 23:45
per fortuna gli amici sono rumeni e non romeni.
2 novembre 2013 a 23:15
Con tutto questo -DIRE-SMENTIRE – MENTIRE- DIFFAMARE-DENUNCIARE-INSULTARE,.CHIARIRE-SCHIARIRE…..E POI ANCORA IL -SIGNORE (mi sfugge il nome.,.) cosa ha OTTENUTO? AD OGGI TUTTI SANNO QUEL CHE DICE …E, LA MIA OPINIONE È: usa TROPPE PAROLE, VERAMENTE. VORREI .., COME. DIRE : MI ICE UN PO. ROTTO