Influenza?
Oggi, in presenza della terza carica dello Stato, la presidente della Camera Laura Boldrini, si è notata l’assenza degli assessori, Aurelio Marguerettaz, Antonio Fosson e Marco Viérin; dei consiglieri Giuseppe Isabellon, Leonardo La Torre, Albert Chatrian, Laurent Viérin, Stefano Ferrero e Roberto Cognetta. Tutti influenzati?
Explore posts in the same categories: Appello, Curiosità, Domande, Uomini politiciTag: Albert Chatrian, Antonio Fosson, Aurelio Marguerettaz, Giuseppe Isabellon, Laura Boldrini, Laurent Viérin, Leonardo La Torre, Marco Viérin, Regione autonoma Valle d'Aosta, Roberto Cognetta, Stefano Ferrero
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28 ottobre 2013 a 09:20
Tutto sommato, chiamandosi scuola della democrazia, se fossero stati presenti sarebbero stati fuori posto. Hanno fatto bene. E poi lavorano tutta le settimana, li vorrai far riposare la domenica, no?
28 ottobre 2013 a 09:25
Almeno i grillini sono stati coerenti con sé stessi: dopo aver definito questa manifestazione una marchetta (ciò che è) non avrebbero potuto presentarsi senza perdere la faccia.
28 ottobre 2013 a 09:32
tutto sommato stavolta non mi sento di accusarli, trovo queste visite delle passerelle inutili e delle grandi pagliacciate. La gente vuole i risultati, è stufa delle parole.
28 ottobre 2013 a 09:49
ma chi è che ha ancora voglia di sorbirsi le chiacchiere ipocrite dei nostri politici? Neanche i politici ….
28 ottobre 2013 a 10:08
Qualcuno qui parla di coerenza dei grillini, allora vorrei sapere chi è stato assunto dopo il bando che è stato pubblicizzato. No, perchè a fare bella figura è facile poi però è necessario mantenere il livello di trasparenza….. o magari anche qui l’assunto è un amico o un iscritto? Non risponderanno? e allora darò per scontato che il silenzio è assenso.
28 ottobre 2013 a 10:12
A parte il rispetto per le Istituzioni che i consiglieri regionali sarebbero tenuti ad avere, osservo che molti frequentatori di questi commenti non sanno chi sia la Presidente Boldrini e che cosa abbia fatto nella sua vita.
Ma, ovviamente, per costoro tutti i politici sono uguali.
28 ottobre 2013 a 10:27
@Orsobruno
Non sono coerenti tutte le volte; qui lo sono stati, e solo perché sapevano che in caso contrario avrebbero perso la faccia.
28 ottobre 2013 a 10:34
Se uno dei denigratori avesse fatto un decimo di quello che ha vissuto la Boldrini forse, e sottolineo il forse, avrebbe la facoltà di parlare. Il rispetto delle Istituzioni è fondamentale, soprattutto da chi di queste ne è parte. Non ci credi? Scendi in piazza con il forcone, non ti metti giacca, gilet e cravatta!
28 ottobre 2013 a 10:48
Grillini: solo il 5% alle elezioni in Trentino…
28 ottobre 2013 a 11:07
La Boldrini è stata invitata affinché ascoltasse le propagande di Rolly e Rini su ciò che è funzionale all’UV.
Chi possiede anche solo un briciolo di capacità di comprensione politica, leggendo i resoconti Ansa di ieri, deduce che Rolly e Rini hanno cercato di “influenzare” la Boldrini sull’ipotetica bontà del principio dell’intesa Stato – VdA.
Penso che la Boldrini abbia perfettamente capito con quali personaggi ha avuto a che fare venendo in Valle (Rini compresa, i di lei fans si mettano il cuore in pace), tant’è che a una domanda insensata del TGR3 sulle regioni “autonome” è con arte sopraffina fuggita per la tangente.
28 ottobre 2013 a 11:16
@ Gelindo.
In Alto Adige i grillini hanno invece il 3% a due terzi dello spoglio.
Commento sugli abiti da Arlecchino indossati dal PD, partito nazionale: in VdA aggiunge al nome anche la traduzione nel qui inesistente francese, mentre in Alto Adige aggiunge al suo nome la traduzione nel localmente esistente tedesco.
Ha paura a sostenere che una visione nazionale è la premessa per affrontare correttamente i problemi anche locali e opta per un pietoso contentino a chi localmente non vede oltre la punta del naso.
28 ottobre 2013 a 11:34
@Exit Paul
Il problema non è la Boldrini. Il problema è il marchettone cosmico all’associazione di tal Luciano Violante, al quale la Boldrini dovrebbe sputare in un occhio. L’essenza dei commenti è questa.
28 ottobre 2013 a 12:09
Il Presidente della Camera è una figura istituzionale, prima di essere una carica politica. Dovere di chi, a qualunque titolo, fa parte delle istituzioni, è quantomeno di rispettarne i pilastri fondamentali. L’alternativa è, come ben espresso da Patuasia, scendere in piazza con il forcone. I grillini non hanno gli attributi necessari per operare una rivoluzione “esterna” al palazzo e mancano delle capacità intellettuali per farne una “interna”. Per ora stanno dimostrando questo, sia a livello nazionale che locale. Andare ad ascoltare la Boldrini, per chi fa parte delle istituzioni non mi pare questo sforzo enorme, anche per chi non ne ama la figura sotto il profilo politico. Si sa che però, di questi tempi, l’ascolto è tabù, surclassato in ogni luogo dallo sproloquio fine a se stesso.
28 ottobre 2013 a 12:49
In effetti l’asse Violante-regione autonoma-Rollandin ( sulla testa del Pd locale, off course…) è un caso da manuale.
Fossi di centrosinistra, metterei brache di latta….
28 ottobre 2013 a 14:25
a proposito dei vari interventi alla scuola di democrazia messa in piedi da Violante & company, lasciamo perdere l’intervento del Ministro dei Beni culturali e del turismo Bray (PD) che ha detto quanto segue, probabilmente ignaro della complessa realtà “de inque”: “La Valle d’Aosta è uno dei modelli da esportare in tutto il paese per quanto riguarda la gestione del turismo. La Valle d’Aosta ha una grandissima ricchezza ed è un esempio già oggi di turismo di successo e di rispetto della natura. Ha creduto molto nel binomio turismo-cultura e nella tutela del paesaggio”. Un esempio da esportare??????? Brrrrrr……rispetto della natura ?????? !!!!!!! ma dove?
ma che film gli han fatto vedere, povero ministro?
28 ottobre 2013 a 14:55
@fausta baudin
Si può anche capire che un ministro non sia onnisciente e Bray mi sembra una persona seria. Ma allora deve prendere a calci in culo i suoi ghost writers perché di questi scivoloni ne fa ogni due per tre… La settimana scorsa, in un incontro a Milano, ha sbagliato il nome di un’istituzione di una regione che ha citato a titolo di esempio in quanto doveva essere “quella che conosco più da vicino”… E meno male! Per quello che ha detto sul modello Valle d’Aosta il significato mi sembra tutto politico e adeguato ai politici de nos antres. Io parlo bene di te e tu cosa mi dai? Beh di questi tempi il governo ha bisogno anche dei peones per andare avanti.