Il Progressista!


Qualcuno su questo blog mi ha rimproverata di avercela troppo con quelli dell’UVP che tanto fanno per cambiare il sistema. Rispondo che quelli dell’UVP, a parte coloro che ci credono veramente ma non fanno certo parte del vertice, gli altri questo sistema l’hanno governato per lunghi anni, con la presidenza di Dino Viérin padre e con l’assessorato alla Cultura e Istruzione di Laurent Viérin figlio. Dunque gli attuali progressisti sono altrettanto responsabili del disastro nel quale siamo precipitati. Troppo facile tirarsi indietro cinque minuti prima del tracollo. Troppo facile addossare le colpe ad altri e promuoversi oggi come i salvatori della Petite Patrie. L’obiettivo, in realtà, non è altro che riprendersi il potere politico ed economico ora in mano all’antico nemico. Questione di clan come ho sempre detto. La presunta diversità è, appunto, solo presunta, i fatti raccontano altro. Raccontano di un codice etico nell’Union Valdotaine Progressiste di cui i fondatori sono molto orgogliosi come Claudio Bredy:Siamo i primi a dotarci di questo strumento, un codice etico supportato da uno statuto chiaro e trasparente che fissa l’organizzazione interna“. Questa novità impegna gli aderenti al dialogo, al rispetto della persona, privilegia la meritocrazia al clientelismo, ama la trasparenza e si oppone ai conflitti di interesse. Un codice tanto bello quanto banale e che non si è mai applicato concretamente. Eppure la dissonanza fra teoria e fatti l’avevo resa pubblica più volte, mai presa in considerazione da nessuno. Di cosa parlo? Del conflitto di interessi dell’ex consigliere Luciano Caveri che non ha mai creato imbarazzo. Direttore dei programmi RAI regionali e consigliere di maggioranza e di minoranza poco prima delle elezioni, Caveri riceve dallo Stato un assegno vitalizio di 5.475.47 euro mensili per 20 anni di contributi in qualità di parlamentare a cui si aggiungono altri lauti stipendi pagati sempre dal pubblico. Così ben servito avrebbe potuto facilmente rinunciare al doppio stipendio, conferendo alle parole la robustezza dei fatti. Ha rinunciato? NO! Qualcuno dei giacobini-progressisti glielo ha mai chiesto? NO! Caveri si è preso tutto il malloppo senza un minimo di vergogna. Nessuno dei suoi colleghi è mai arrossito. E allora di che diversità vanno cianciando?

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17 commenti su “Il Progressista!”

  1. Giuseppe Rollandin Says:

    Non è vero quanto dice Claudio Bredy: “Siamo i primi a dotarci di questo strumento, un codice etico supportato da uno statuto chiaro e trasparente che fissa l’organizzazione interna“ xkè il PD dal 2007 ha il suo statuto ed il suo codice etico che vanno anche oltre ma quello che più importa è farli rispettare altrimenti sono una presa x i fondelli.
    .

  2. Bisker One Says:

    Mica poi così stupefacente. Adesso che sono “dall’altra parte” (!!!) criticano aspramente tutte le scelte di cui loro stessi si sono resi complici quando non si erano “separati” dal Partitone; ipocrisia allo stato puro, ovviamente. E tra l’altro si stanno preparando, tutti quanti, con o senza la P, a fare un bel rimpasto. Già, non si può certo rischiare di andare a bagno sul bilancio, no? E’ davvero un peccato che l’asse ALPE-piddì non abbia abbastanza numeri per poter fare a meno degli pseudo-secessionisti.

  3. gloria84 Says:

    Tutto nella trasparenza come afferma il codice del cazzo dell’UVP!

  4. libero Says:

    Vi ricordate quanti soldi ha buttato nel cesso Vièrin? Premio Mogol ad esempio? Giusto per far contenti quattro sfigati locali e far contento il “poeta” che sembra che di soldi non ne abbia mai a basta?

  5. exit paul Says:

    Sommessamente: ci sarebbe un gran bisogno di etica, più che di codici etici (anche dalle parti del P.D.)

  6. Gelindo de Cogne Says:

    D’accordo. Però nei rapporti con l’UVP farei valere il principio IL NEMICO DEL MIO NEMICO E’ MIO AMICO.

  7. patuasia Says:

    Signor Gelindo de Cogne, fino a ieri consideravo valida la frase e la conseguente linea tattica di Mao-tse-Tung, oggi non più. E’ alquanto evidente l’obiettivo di Viérin junior di sostituire il vecchio leone: passare dalla padella alla brace non è un passo che mi interessa.

  8. Il Pretoriano Says:

    @Giuseppe Rollandin
    Ma di quale codice etico parla Lei, quello di Epifani (PD) che si è fatto aumentare lo stipendio del 18% dico DICIOTTO % d’amblé, in un sol colpo..! Perché non va a dirlo agli operai di Mirafiori che il sindacato rosso CGIL ha portato loro in dote un aumento medio negli ultimi 20 anni di 120,00 euri in tre anni..!
    Da sparare immediatamente e la FIOM zitta…!

    Per cortesia non parliamo di etica nei partiti e nei sindacati annessi.

  9. giancarlo borluzzi Says:

    Quanto scritto da Il Pretoriano fa cadere le braccia: una fabbrica non è una mucca da mungere e più latte un sindacato munge più il sindacato è bravo.
    Ci sono cost/iricavi aziendali da tenere presenti.
    Prescindendone, si corre verso il fallimento con danni in primis proprio per chi riscuote le paghe più basse.
    Se poi si vuol prescindere dal buon senso e fare demagogia a buon mercato, allora si può dire di tutto, anche quanto sopra da Il Pretoriano.


  10. Mi dispiace, leggendo alcuni commenti, di constatare che si ricade nella politica più retriva criticando chi non ci piace. Vero “exit paul”, vero “Il Pretoriano” ? Il Codice Etico del Pd è un fatto concreto e reale ed è rivolto a tutte le persone che vogliono migliorare la società e se chi firma questi impegni non li mantiene, grazie a questo si può smascherare.

    Mentre chi non si firma nemmeno nei blog (e di cose non etiche magari loro ne avranno fatto a bizzeffe) non sembra avere intenzione di migliorarsi. Nonostante i miei 70 anni sono fiducioso che iniziative come questa del Codice Etico possano contribuire a migliorare il futuro di tutti. Non credo che siano le urla, le accuse, il polulismo gratuito a far sì che la nostra Regione possa riprendere quel ruolo che in Italia le compete.

    Vedrete che piano piano, se non noi i nostri figli vedranno un Paese migliore. Un abbraccio a voi tutti


  11. Visto che il messaggio sul Codice Etico è scomparso subito dall’orrizzonte visivo, mi sento di proporre un UP !

  12. Il Pretoriano Says:

    @g.borluzzi
    Quindi Lei è d’accordo con quanto visto e ben documentato in tv sul caso Epifani.. ! O meglio su quanto il segretario ROSSO non sia riuscito a giustificare o meglio a ben nascondere come nella migliore tradizione menzognera del Partito comunista interplanetario.
    Bene, vista e conosciuta a noi tutta la Sua provenienza politica ora capisco perché siete scomparsi dalla scena nazionale e regionale.!

  13. giancarlo borluzzi Says:

    @ Il Pretoriano.
    Dovevi ribattere al concetto della mucca da mungere, invece sei andato anzitempo a castagne nella tua “replica” di cui non ho capito nulla.
    La bontà del concetto da me espresso e il coraggio del dirlo sono dati oggettivi positivi; i voti non sono il termometro che quantifica la bontà di una linea.
    Su cosa intendi per “provenienza politica” potresti illuminarmi?
    E’ pietoso sfuggire da una replica puntuale e rifugiarsi in battute che dimostrano l’incapacità di addentrarsi nella tematica che non si condivide.

  14. Il Pretoriano Says:

    @g.Borluzzi
    Intanto Lei ed io non siamo né parenti né tanto meno amici e pertanto il Tu non glielo posso concedere!

    Lei ha mal interpretato il mio concetto sul ROSSO. Strano, avrebbe dovuto plaudire al mio “sfogo” perché la vacca da mungere, ovvero “la fabbrica” è sempre stata in mano ai sindacati, tutti, nessuno escluso, con una prevalenza della CGIL poco cara a Lei ed ai suoi commilitoni. I vari sindacalisti hanno “imbambolato” masse di operai per una manciata di lirette prima ed eurini ora, promettendo tutele e benessere per i lavoratori ed ora vediamo a che punto è la nostra industria. O mi sbaglio? Solo i loro aumenti sono stati concessi invocando Comitati e Direttivi che hanno applicato norme nebulose e confuse che neanche loro sono in grado di spiegare (vedi intervista fatta alla segreteria della CGIL per l’aumento concesso al Segretario Epifani
    Poi nella vita si può cambiare ideologia e modi di vedere e LEI mi sembra che abbia saltato il “fosso” se mi da ragione ad uno come Epifani.
    Io mi riferivo a quel codice etico che non alberga né nella ideologia rossa e forse oggi anche in quella nera.
    Saluti.

  15. giancarlo borluzzi Says:

    Il lei, fuori di un blog, è una prassi; in un blog lo è se ci si rivolge a una persona identificata e non a una maschera.
    Il concetto sul ROSSO era tutto fuorché chiaro. Idem quanto riportato nel post qui sopra.
    Risponderei, ma non so a cosa.
    Sarei però curioso di sapere quali sarebbero i miei “commilitoni”.

  16. Il Pretoriano Says:

    @g.borluzzi
    I suoi trascorsi e pensieri politici li conoscono tutti ed anche i sanpietrini ad Aosta..!
    Lei, scrive, scrive, e scrive tanto ma i più fanno fatica a capire quello che Lei dice. Sa perché, perché Lei parla in politichese e la gente ne ha le tasche piene di questi bla-bla-bla che non portano da nessuna parte.
    Mi saluti i suoi pochi commilitoni di oggi!
    E con questo chiudo.

  17. giancarlo borluzzi Says:

    Chiudi senza avermi saputo indicare chi sarebbero i miei commilitoni…


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