Slopping
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Gentile Patuasia,
con il raschio in gola da un paio di giorni per l’inversione termica che mi rende irrespirabile quest’aria in teoria di montagna, le segnalo che in un servizio de Le Iene (andato in onda anche ieri sera) hanno parlato con tono allarmato delle polveri che escono dalle acciaierie, come tanto spesso ci capita di vedere ad Aosta. Il servizio è disponibile anche qui:
Ciò che le indico è dal minuto 7:24 in poi, ha anche un nome quel fenomeno, che pare noto: si chiama slopping. Ma non pare che neanche altrove, purtroppo, intendano risolverlo. In ogni caso, avere un termine tecnico di riferimento credo possa essere utile per fare maggiori indagini.
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1 ottobre 2013 a 00:00
L’aria che respiriamo, come la Peste Nera:
http://ziapoe.noblogs.org/post/2012/12/10/ancora-sulla-peste-nera/
Detto in poesia…
1 ottobre 2013 a 12:11
Un anno fa, il 5 ottobre, il nostro assessore alla sanità annunciava finalmente l’istituzione di un registro tumori in Valle d’Aosta. Eravamo l’unica regione a non averne uno (facevamo coppia con il Piemonte), nonostante fosse previsto fin dal Piano Sanitario Nazionale 1994-1996. E’ una questione di cui si parla da almeno trent’anni, tra l’altro. Sul sito del consiglio regionale ci sono tutte le interpellanze e interrogazioni fatte dalle varie minoranze dagli anni ’80 ad oggi. Comunque, ora dovremmo almeno avere questo registro… forse. Sarà bastato un anno per realizzarlo?
1 ottobre 2013 a 20:26
Nei dintorni della Cogne, e nello specifico in un parcheggio verso quartiere dora, avevo notato il colore incredibilmente rosso della terra, del piazzale intero. Un fatto inquietante !!
Ed un’altra bella visuale si ha percorrendo la tangenziale: i fumi color rosso che si levano dalla fabbrica sono preoccupanti e fanno a pugni con le decine di persone che vedo a qualsiasi ora correre e pedalare sulla pista ciclabile. Ad aosta siamo tutti diventati salutisti, pedalando in gran numero per migliorare il nostro standard fisico, ma lo facciamo respirando quell’aria a pieni polmoni, peccato ! Ah.. però la Cogne dà lavoro e quindi…
E se al posto della Cogne, si creasse un vero polmone turistico / ricettivo cittadino, ben studiato e collegato alla ferrovia ( meglio se funzionante…) siamo sicuri che creerebbe un indotto minore dell’attuale destinazione industriale. Tanto non lo sapremo mai…
2 ottobre 2013 a 15:50
Ho visto anche io il servizio ed effettivamente nelle immagini che sono state mostrate ho notato una similitudine inquietante con quei fumi rossi che escono frequentemente dalla nostra acciaieria.
Pretendere di sapere cosa c’è lì dentro è così difficile? Tutto qui.
3 ottobre 2013 a 21:57
scrivete alle iene! un servizio su Aosta non passerà inosservato