Meritocrazia!
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Tag: Andrea Ferrari, Furto, Meritocrazia, Regione autonoma Valle d'Aosta
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29 agosto 2013 a 20:22
Tanto per rimanere in argomento sulle recenti nomine dei dirigenti regionali alcuni commentatori si sono lamentati di Rocco e Vicquery. Mi sono preso la briga di leggere gli atti di queste nomine e, da quanto scritto, saranno forse poco opportune, ma c’è di peggio.
Ho letto per esempio la nomina del sig. Franco Pagano a dirigente dell’Assessorato ai lavori pubblici.
http://www.regione.vda.it/amministrazione/delibere/ui/documento.aspx?vis=vis&tipo=d&id=595494
Dalla lettura si capisce che il signore, a differenza di Ferrari, di concorsi non ne ha mai fatti e che lo stesso sia stato nominato dirigente nonostante all’interno della Regione (lo dice la delibera stessa) ci sia almeno un dirigente assunto per concorso con i requisiti necessari per ricoprire quel posto (e che ha presentato la propria candidatura).
Ma per assicurare la continuità con l’azione amministrativa la Regione preferisce prendere un esterno pur avendo le risorse all’interno, pagandolo profutamente.
Quindi mi sono preso la briga di verificare qual’è la complessità dell’ufficio che deve dirigere il dirigente. Orbene, da questo link si vede che l’ufficio è composto dal dirigente, da un dipendente il cui titolo di studio richiesto per l’assunzione è il diploma di maturità e un altro per il quale è richiesta la terza media.
http://appweb.regione.vda.it/dbweb/Rubritel.nsf/StrutturaGiuntaWeb/3469BF991D737B9BC1257705004B1E40?OpenDocument&Expand=6.1.15&BaseStructure=6.1.15&ViewType=G
Forse non così complicato da dirigere, dal dovere ricorrere ad uno specialista esterno, pagato quasi 80.000,00 euro (con un costo a carico della Regione che sarà perlomeno del 25% più alto considerando i contributi).
http://www.regione.vda.it/amministrazionetrasparente/personale/dirigenti/retribuzionedir_i.aspx
Spero che l’opposizione chieda conto in Consiglio di questa nomina.
29 agosto 2013 a 22:30
Grande! In effetti la delibera dice… “esperienza maturata in ambito giuridico economico”. Più chiaro di così: una conferma sul campo.
29 agosto 2013 a 22:42
ogni deliberazione (e quindi ogni incarico o conferma del medesimo) dovrebbe essere dettagliatamente motivata, pena l’illegittimità dell’atto. Tutti gli incarichi, dalla riforma della pubblica amministrazione in poi, contengono motivazioni del tutto generiche e sommarie, parole vuote e alle volte fuorvianti, analoghe a quella della deliberazione relativamente al caso in esame. In presenza di una commissione di controllo (de légalité) probabilmente queste deliberazioni verrebbero tutte annullate. Ora, con la soppressione di questa commissione, occorrerebbe un oneroso ricorso al TAR. Una delle preoccupazioni principali della Giunta, al momento della stesura della deliberazione da parte del coordinatore competente (l’unionista e politica Badéry) è pertanto anche quello di evitare ricorsi al TAR da parte di qualche scontento con un po’ di iniziativa personale. Si rischierebbe troppo (forse). Ecco che allora si capiscono tante scelte o riconferme. Non so cosa succederebbe con una Giunta “rivoluzionaria”. Ma questa è pura fantascienza.
30 agosto 2013 a 11:39
Impossessarti indebitamente di cose altrui, nel mio lessico quotidiano è = rubare. Ora che a suo tempo, questo signore abbia superato con pieni meriti o dubbi un concorso, trovo fuori luogo che la giunta Regionale, affidi proprio a costui un incarico di prestigio, motivandolo come soggetto con una esperienza nel settore legale!? Evviva! Ora comprendo il perché di un mio grande amico, é divenuto guardia pesca, dopo una vita da bracconiere……….! A Palazzo, mi sembra di entrare nel covo della Banda Bassotti
30 agosto 2013 a 14:45
con l’accusa di peculato incrementerà ancora l’esperienza in campo legale…
30 agosto 2013 a 16:42
@ Pirate valdotain
Ma Vicquéry il concorso lo ha mai fatto? Ha fatto l’esame di francese?
30 agosto 2013 a 18:51
@ Pirate valdotain e @ Bruno Courthoud
Probabilmente ai tempi dei controlli preventivi di legittimità un atto come questo non avrebbe ricevuto il visto, per rendersi conto di ciò basta analizzare alcuni visti negati da parte della Corte dei Conti sugli atti delle amministrazioni dello Stato (per le quali, a differenza, di Regioni ed enti locali, non sono mai stati completamente eliminati).
ll sistema attuale che ha come soli rimedi l’autocontrollo del dirigente e l’eventuale ricorso giurisdizionale è francamente un po’ debole per vari motivi che non sto ad elencare (uno su tutti l’alto costo della giustizia amministrativa, ma il discorso è lungo).
Poi in caso di danno alle casse pubbliche ci sarebbe la Procura della Corte dei Conti, ma anche in questo caso i poteri di intervento sono limitati.
In sintesi gli atti annullati dai TAR o le condanne della Corte dei Conti sono talmente poco probabili che non c’è nessun reale disincentivo ad evitare atti mal motivati (e poi per la Corte dei Conti c’è l’assicurazione, che non copre solo il dolo, difficilissimo da provare).
@ Gelindo da Cogne
Vicquery quando è stato assunto dal Ministero dei Lavoro un concorso probabilmente l’avrà fatto, il passaggio a dirigente invece dovrei approfondirlo.
30 agosto 2013 a 19:35
A Pirate Valdotain
Non conosco assolutamente l’arch. Franco Pagano, di cui è questione. O l’architetto in questione è un genio non riconosciuto fin dall’atto della sua prima nomina nel 2013 (dirigente di terzo livello), oppure ha santi in paradiso, ipotesi molto più probabile. Il suo curriculum è analogo a quello di quantità di giovani architetti (molti dei quali sarebbe molto più corretto chiamare ormai geometri con laurea, vedasi Lavoyer), i quali cercano di sbarcare il lunario tra scuola e un po’ di professione. Per la professione è essenziale essere membro di una qualunque commissione edilizia comunale, anche quella di un modesto comune come Saint-Rhemy-en Bosses. Anzi, in questo caso forse è proprio questa la chiave per capire il perché della nomina. Avrà come superiore diretto Raffaele Rocco, coordinatore in odore di santità. Piano piano … è il futuro della Valle d’Aosta.
Per quanto riguarda Vicquéry, volete che cominci a lavorare alla sua veneranda età? Probabilmente nelle partecipate non c’era più posto. Comunque pare che sappia menare le mani, un modo senz’altro molto utile per coordinare e convincere i dipendenti, anche se un po’ spiccio.
Rocco meriterebbe un discorso tutto a sé, è anche lui il futuro della Valle d’Aosta. L’allora Assessore Franco Vallet mi diceva che gli aveva risolto alcune difficoltà già prima della riforma della Pubblica amministrazione. Non conosco, anche se immagino, quali tipi di difficoltà.
30 agosto 2013 a 21:34
Per avere incarichi di alto profilo in Regione basta fare 2+2. Spiego:
Vierin M. – Malcuit- Fea-Pagano ed il conto torna….!
Gli amici degli amici del pallone!
Ma mi fanno proprio ridere mentre qualcuno dorme….e da anni!