Due città a confronto: Bordeaux


Un esempio di città a misura di cittadino.

Un esempio di città a misura di cittadino.

Di fronte alla grande piazza della Borsa c’è una vasta area che avrebbe potuto essere usata per costruire nuovi immobili, oppure per dare più spazio alla strada oppure per fare dei parcheggi. La scelta fatta è stata quella di creare uno spazio per il tempo libero dei cittadini. Come? Realizzando una grandissima “pozzanghera” che d’estate rinfresca e diverte i bambini, ma non solo loro. (Non conosco l’uso che se fa in inverno presumo una patinoire.). Accanto numerose aiuole decorate con vegetazione a ciuffi per creare un po’ di intimità per chi decidesse di pranzare al sacco. Famigliuole, gruppi di amici, coppie giovani e meno giovani, si siedono sull’erbetta e gustano il cibo preparato a casa. Lo fanno all’ora di pranzo, ma ancor più la sera. Il tutto immerso nella notte illuminata con discrezione. Si parla senza dover alzare la voce. La musica si fa altrove, nei locali giusti. Più in là, lungo il fiume, molti vanno in bicicletta o si spostano sui pattini o semplicemente passeggiano. La città è vissuta pienamente da tutti. La Bellezza sa accogliere e sa unire le differenze sociali e culturali. Ammorbidisce i toni. Incanta.

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7 commenti su “Due città a confronto: Bordeaux”

  1. Elio Says:

    Di Bordeaux in Francia ce ne sono centinaia. Io l’ho girata in lungo e in largo e mi vien voglia (visto che sono in pensione) di andare ad abitarci. Naturalmente il piu’ lontano possible dalle centrali nucleari.

  2. Bah Says:

    Forse non ci avete fatto caso ma l'”arredo urbano” della nostra città è tutta legata alla disposizione dei banchi e delle strutture legate alla Foire millenaria. Se piantassero alberi ed installassero pozzanghere rimarrebbe l’amletico dubbio: “oddio devo cambiare la disposizione dei banchi e soprattutto… i trattori, i furgoni dei paninari ed i tendoni delle proloco poi dove li piazzo?”

  3. bruno courthoud Says:

    douce france!

  4. patuasia Says:

    Signor Bah, quando posto degli esempi di buon arredo non significa prenderli per buoni anche per la nostra città. Ogni luogo ha le sue peculiarità, ma questo non limita il buon uso dell’intelligenza, semmai la stimola. Gli alberi in piazza Plouves darebbero alla piazza un bel respiro e mi riferisco anche all’ossigeno che questi ci offrirebbero oltre che l’ombra in estate, oltre che un miglioramento estetico dell’area. Auto e natura potrebbero convivere. In tempi di vacche grasse sarebbe stato auspicabile ingrandire il già garage di piazza Narbonne scendendo di altri tre piani e liberando così le piazze dalle auto riconsegnandole ai cittadini. Per quanto riguarda il limite della Foire vedo che la Soprintendenza non si è posta il problema circa la Porta Pretoria.

  5. Gelindo de Cogne Says:

    La Porta in tempo di Fiera era bellissima…

  6. Il Pretoriano Says:

    @Gelindo di Cogne
    Adesso la porta in tempo di pace fa schifo..!

  7. bruno courthoud Says:

    adesso la porta non è più una porta e non sarà mai un ponte dei sospiri.


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