Due città a confronto
Trento e Aosta sono due capoluoghi di alttettante regioni a Statuto speciale, oggi Trento festeggia il Muse, il Museo delle Scienze; 24 ore di eventi di grandi rilievo per presentare al mondo la nuova architettura di Renzo Piano. Esperimenti, giochi scientifici, laboratori creativi, ecc… dedicati alle famiglie saranno invece i protagonisti di domani. Trento investe in Cultura. Aosta investe in partite di calcetto in piazza Chanoux. Il bar Narbonne nella piazza accanto, riscopre il karaoke. Trovate le differenze!
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27 luglio 2013 a 22:11
Non sono neppure capaci di copiare … non occorre andare a Trento per vedere come si fa turismo in un paese di montagna … basta andare a Chamonix … non meglio andare negli Emirati Arabi o in Russia per cercare turisti ..
27 luglio 2013 a 22:19
Sì, qui abbiamo avuto piano piano…….. anche la festa dei calabresi…! o meglio di tutti!
Sarà che la differenza sta nella cultura della nostra classe politica o nella sua ingordigia..!
27 luglio 2013 a 23:00
la grande vergogna è Aosta e il suo “ventre molle”. . . QuestA triste CITTÀ ANONIMA capoluogo di regione AUTONOMA .! Questa sera ho seguito un servizio su Etroubles e ho l’impressione che nei paesi sì faccia di più e meglio. D
unque credo che dovremo lottare (arrivano presto le comunali ) per togliere “il fango” dal nostro comune . Se vogliamo una città diversa il primo grande cambiamento SARÀ L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE. E torniamo al punto delle COMPETENZE. .
27 luglio 2013 a 23:58
@ lilli
togli il “fango” dal comune e lo mandi in regione (vedi ultime elezioni) :-*(
28 luglio 2013 a 13:15
“La piazza può essere:
– Un posto in cui sostare per godere il sole o l’alternativa ad una casa troppo stretta o troppo vuota.
– la succursale della propria bottega, un luogo di esposizione di opere d’arte, o il luogo ideale per il mercato.
– E’ il luogo dove le emozioni private possono trasformarsi in manifestazioni di massa o in grandi festeggiamenti, o in espressioni dell’orgoglio municipale.”
Da qui mi chiedo perchè continuare a criticare una manifestazione, tra l’altro ben organizzata, che ha coinvolto migliaia di cittadini ed esercenti.
Aggregazione non è solo cultura legata a grandi architetti o artisti piu o meno conosciuti. Aggregazione è ANCHE sport e musica, e volerlo negare è mancanza di intelligenza e di elasticità mentale.
http://www.associazionesanlazzaro.it/bacheca/bach-0350-piazze.htm
28 luglio 2013 a 13:52
Signor Bah, la questione non è l’aggregazione in sé, ma la qualità della stessa unita al luogo deputato. Dunque per me un campionato di calcetto fra squadre che riuniscono i bar di una cittadina, non è evento così qualificante da giustificare l’uso di una piazza aulica. Così come non è qualificante per la piazza Narbonne l’uso del karaoke a uso e consumo di qualche sfigato. Che si facciano altrove. Se poi lei non riesce a trovare le differenze fra le due scelte proposte dal nostro capoluogo e la città di Trento che offrono due immagini ben diverse su come esercitare la cultura e di conseguenza come promuovere un turismo qualificato beh… che altro dirle se non che è privo di senso continuare la conversazione.
28 luglio 2013 a 14:03
Il territorio valdostano ormai è stato ripartito in due dall’UV: Aosta ed hinterland ai bacan calabresi: il contado ai bacan valdostani. I bacan calabresi ora puntano alla Regione. Di UV ce ne sono addirittura 4 (UV, UVP, Alpe, Renouveau). Il PD è in fase comatosa. UV e UVP sono al “redde rationem” (Caveri), l’unica cosa che a loro interessi (la vendetta). Si va avanti a furia di vendette tribali da quando è comparso sulla scena politica un certo Rollandin: Louvin, Perrin, Caveri … . Per il futuro nessuna prospettiva. Che cosa ci aspettiamo da questa situazione pre… istorica? Il materiale umano a disposizione è questo.
28 luglio 2013 a 14:06
p.s.: mi sono dimenticato di Viérin padre e figlio: gravissimo.
28 luglio 2013 a 15:37
In Trentino hanno sempre saputo utilizzate meglio i denari a disposizione. La loro capacità di promuovere il territorio, anche sotto il profilo turistico, non ha nulla a che vedere con quanto fatto in Valle. Qui siamo passati dal fastidio nei confronti del turista che veniva a sporcare, quando navigavamo nell’oro, ad un’offerta mediamente rozza ora che il denaro scarseggia. Concordo con Courthoud, sino a quando Rollandin sarà in gioco assisteremo ad una guerra tribale senza esclusione di colpi, tra le varie fazioni dell’UV in campo. Terminata l’infinita carriera politica del nostro imperatore, molte divisioni non avranno più ragione di essere ed allora potremo trovarci con un blocco UV che da solo regge tranquillamente la maggioranza. Il materiale umano che si profila per il futuro non da adito a molte speranze. Siete sicuri che la regione in mano laurent Vierin sia meglio della situazione attuale? In piazza al posto del calcetto, interminabili gare di tsan…
28 luglio 2013 a 16:30
La differenza c’è eccome ma continua a sfuggirle che la Piazza è prima di tutto dei Cittadini. Un evento come quello di Trento non esclude un evento come quello del torneo di calcetto… che lei vuol dequalificare a tutti costi ma che invece ha portato un po’ di sano buonumore e lavoro alle attività del centro. Mi spiace per lei, Aosta non è abitata solo da laureati in architettura, cultori delle bellezze classiche e scienziati. Se ne dovrà fare una ragione, penso.
28 luglio 2013 a 16:42
Che Aosta non sia abitata da amanti della Bellezza lo so da un pezzo, ma non me ne faccio una ragione perché la Bellezza è un buon motivo per vivere e per convivere in pace. Non sono io a dequalificare il torneo di calcetto, è il torneo stesso che si pone non proprio ai primi posti della classifica degli eventi che fanno parlare di sé. Quanti giornali nazionali e internazionali lo hanno rilevato? Nessuno, dunque di cosa stiamo parlando? Di una robetta fatta in casa per gli amici e per i parenti degli organizzatori, roba da parrocchia che non merita l’uso di una piazza importante come piazza Chanoux e con questo chiudo il dibattito che ormai gira intorno a se stesso senza apportare nessuna novità su cui discutere.
28 luglio 2013 a 18:21
Lascerei un po’ da parte il discorso del calcetto in piazza, che può rappresentare un’eccezione. Anche piazza Duomo a Milano mi pare che talvota ospiti eventi “leggeri” e se vogliamo un po’ fuori contesto. Certo la piazza andrebbe rivalutata, su questo non c’è dubbio alcuno, eventualmente penso collocando qualche opera d’arte di pregio. Il calcetto, ripeto, può portare qualcosa in termini economici, su questo non vi è dubbio, e una volta tanto far incontrare persone con interessi e visioni della città diverse. Diventasse la regola, nel senso che ogni mese ci fosse un torneo il discorso sarebbe ben diverso ovviamente. Direi che la posizione di Bah possa essere condivisibile e ragionevole.
28 luglio 2013 a 18:37
Certo che siamo proprio dei poveretti! Se per far funzionare i bar del centro dobbiamo aver bisogno del calcetto, propongo di aggiungere l’altro elemento che piace tanto agli italiani e che fa il paio con il calcio, la f..a. Un bel torneo di escort farebbe incassare tutti gli esercizi commerciali della città e dintorni. A chi l’onore di organizzarlo?
28 luglio 2013 a 18:49
@libero
Insomma, che la situazione in centro non sia rosea è risaputo, se poi il calcetto una volta l’anno non va bene, benissimo, si organizzi qualcos’altro, ma si cerchi di popolare questa benedetta piazza che il più delle volte ospita crocicchi di persone che confabulano a mo’ di carbonari…
28 luglio 2013 a 19:25
@Bah:
“Un evento come quello di Trento non esclude un evento come quello del torneo di calcetto”
Il problema è che noi abbiamo solo il calcetto (o il karaoke, o Miss Sangioggoeggiacomo…)…
28 luglio 2013 a 19:49
http://www.trentinolibero.it/cronaca/cronaca/cronaca-di-trento/4879-muse-mangiasoldi-in-azione.html
C’è pure quanto sopra da considerare.
A me quegli animali appesi non piacciono proprio.
Comunque i due comuni sono diversi perché, in termini di svegliezza e mentalità al passo coi tempi, i trentini vincono per cappotto contro gli abitanti in Aosta (parlo in generale, ci sono gli aostanoresidenti cerebralmente normodotati).
La facoltà di sociologia di Trento non poteva nascere e vivere ad Aosta, costì manca l’humus a monte.
28 luglio 2013 a 20:32
Mi scusi signor Gelindo de Cogne, forse lei frequenta poco il luogo, perché il problema è l’esatto contrario. Sono pochissimi i giorni in cui la piazza è finalmente se stessa. Capannoni e tendarelle, auto e biciclette la popolano quasi ogni giorno dell’anno. Si informi e vedrà che mi darà ragione.
28 luglio 2013 a 21:40
E poi non dite che non ci sono opere d’arte in Piazza! Avete presente la fontana scavata nel tronco? Pura arte povera (di spirito, però).
29 luglio 2013 a 00:11
Io una netta differenza l’ho trovata stasera.
Ore 23:34 l’ultimo botto dei fuochi ha sancito la fine della festa..!
E come si suol dire passata la festa gabbati li santi…!
E’ mai possibile che a ridosso di in un’area sacra come un cimitero, dove riposano da sempre i nostri cari, si deve assistere ad uno “spettacolo folkloristico” che nulla ha a che vedere con la rappresentazione delle culture e delle minoranze linguistiche della nostra Regione, ma sono piuttosto la rappresentazione di forti interessi legati a qualche onorata! famiglia e del suo “padrino” politico?
A Trento non credo che sparino per più di 20 minuti “saette che risveglierebbero i morti e tutti i santi del Paradiso. Questa è una netta differenza culturale. O no?
29 luglio 2013 a 10:55
@Patuasia
La mia proposta per “gestire” la nostra piazza principale è di prenderne una simile in una qualsiasi città italiana o europea alpina considerata “al passo coi tempi” e di fare esattamente ciò che si fa in tale piazza, così non sbagliamo… e quando dico esattamente dico “esattamente”…
29 luglio 2013 a 10:57
@Il Pretoriano
Il problema della festa e dei fuochi vicino al Campo santo è legato alla pessima urbanistica di questa città, mai disegnata a tavolino, ma venuta su come i funghi nel bosco…
29 luglio 2013 a 11:11
Per fortuna i morti non parlano … .
29 luglio 2013 a 11:37
@courthoud
Magari un giorno verranno su tutti come zombie e senza tante parole ci faranno un c…o così!
29 luglio 2013 a 11:48
speriamo!
29 luglio 2013 a 12:32
@Gelindo
Ma lei crede che se i Bergamaschi o i Sardi avessero voluto organizzare in questi ultimi anni una Festa in onore dei loro santi, l’Amministrazione Regionale gli avrebbe dato tutto sto credito..?
Gli avrebbero dato un sito come quello di Montfleury vicino ad Aosta o gli avrebbero concesso un “orto” magari a Quart vicino al Convento delle Carmelitane scalze? Gli avrebbero detto che lì non si può per il rispetto del silenzio dei defunti, dell’area sacra, ecc.ecc.
Urbanistica o no è sempre una questione di numeri e di ….! ed il Cimitero passa anche in secondo piano nell’ordine del rispetto.
Capito mi hai.!
29 luglio 2013 a 12:49
Per la festa dell’anno prossimo bisognerà anche pensare di spostare il cimitero! Ma se qui, quei quattro calabresi che ci sono, tutelati da Rollandin, l’UV, don Anbino e la Curia, fanno quindici (QUINDICI)! giorni di festa, e un baccano infernale per venti minuti, in Calabria cosa fanno? Per lo meno uno o due mesi di festa e due, tre giornate di botti! Est modus in rebus! Come ha detto qualcuno, tre giorni sono più che sufficienti, e lontano dal cimitero!
29 luglio 2013 a 17:11
E’ impietoso confrontare Aosta e Trento!
Trento ha un polo universitario di tutto rispetto, non mi sembra che si possa dire altrettanto per Aosta!
Confrontare per credere:
http://www.unitn.it/ateneo/842/presentazione-dell-ateneo
http://www.univda.it/didattica
29 luglio 2013 a 20:59
@Il Pretoriano
Ammesso e non concesso che Sardi e Bergamaschi verrebbero presi a pesci in faccia (votano anche loro, mi pare…), non capisco dove sia tutta questa attrattiva nei terreni dove si è svolta la festa “dei Calabresi”, io laggiù non ci metterei nemmeno una roulotte, vista la polvere e l’assenza totale di vegetazione, nonché la vicinanza di un deposito di gasolio (mi pare sia gasolio…). Lei forse non si ricorda che un tempo la Festa dell’Unità era in centro, a lato delle mura romane in zona piazza della Repubblica. Ora almeno le feste più chiassose sono mandate ai margini della città. E questo è il primo punto. Secondo: se ad Aosta si volessero fare dei fuochi d’artificio, dove li si potrebbe fare senza urtare le varie sensibilità? Da nessuna parte! In centro ci sono l’ospedale e un altro cimitero, verso l’aeroporto c’è un altro ospedale, salendo e scendendo si esce da Aosta, per cui sarebbero i fuochi di Quart o di Sarre. A questo punto mettiamo un bel cartello con scritto AOSTA CITTA’ DENUCLEARIZZATA E DEFUOCHIDARTIFICIZZATA. Così almeno le cose sono chiare per tutti una volta per tutte. Ad Aosta non c’è spazio, tra le altre cose, per i fuochi d’artificio, punto e basta, diciamocelo.
30 luglio 2013 a 10:51
@libero dice:
Un bel torneo di escort
LIBERO FOR PRESIDENT
30 luglio 2013 a 11:51
Certo che a criticare siete dei campioni ! 😀
P.s. Se non ricordo male vicino al cimitero, oltre alle zone disastrate, esiste anche una zona sportiva… oddio che scandalo, tutti quei giocatori in calzoncini corti che corrono vicino alle tombe dei defunti!
Vi state arrampicando sugli specchi per dire cose semplici ed alla portata di tutti: quella festa da fastidio a molti solo perchè (e lo sanno anche i morti) è ritenuta un enorme bacino dove pescare voti facili e consensi.
Un piccolo consiglio: siate più costruttivi se volete passare anche per credibili.
30 luglio 2013 a 11:58
@Gelindo
A les Iles di Quart c’è il verde, il lago, lo spazio, il bar, ecc.
Se poi si mette di traverso la LIPU per gli uccelli allora bisogna lasciar perdere.
Unico svantaggio è che bisognerebbe non far pagare l’autostrada per una settimana e Lei sa quanto è difficile questa operazione…!
30 luglio 2013 a 12:14
@Bah
Sia più costruttivo Lei, indicandoci dove farebbe una festa ad Aosta.
La credibilità di una persona passa anche attraverso delle proposte concrete da fare. Comunque a Trento non faranno di certo una festa con fuochi d’artificio e botti a ridosso di un cimitero. Mi creda.
30 luglio 2013 a 13:02
@Il Pretoriano-Bah
A Trento, in occasione della Festa di San Vigilio (non so quanti giorni duri…), vengono sparati dei fuochi d’artificio. Il punto di lancio è in collina, all’interno della ex-cava Italcementi.
A titolo di informazione.
30 luglio 2013 a 15:05
tante parole e tanti campanili, intanto a Trento si investe in cultura, magari magagne sotto ce ne sono, pero il MUSE c’è e Italia ed Europa lo sanno, in Valle d’Aosta si buttano soldi con VIVA e, forse è una fortuna, nessuno al di fuori dei confini della regione se ne accorto
30 luglio 2013 a 15:35
Signor Bah, non so a chi si rivolge quando usa il voi. Su Patuasia ci sono personalità differenti e commenti relativi alle numerose e distanti sensibilità quindi la sua generalizzazione è fuori luogo. Altra cosa che non capisco: se la festa di calabresi, è, come sanno anche i morti, un enorme bacino di consenso, perché allora darebbe fastidio a molti? E quei molti chi sarebbero? Un piccolo consiglio: sia più chiaro ed esplicito (è protetto dall’anonimato può fare questo sforzo) perché le sue osservazioni siano più accettabili.