Un luogo opaco
Che l’ospedale sia un centro di potere sono in pochi a saperlo, in genere chi ci lavora e i politici. La gente comune lo associa alle malattie, alle cure, al dolore, alla sofferenza e alla speranza di una guarigione. Ma l’ospedale è un luogo ai più misterioso e molto complesso: intorno girano molti, moltissimi soldi pubblici. Anche il nostro Parini è un luogo di potere. A confermarlo sono state le recenti visite preelettorali del presidente della Regione, Augusto Rollandin, che, accompagnato da fedelissimi primari, ha incontrato durante l’orario di lavoro i dipendenti per chiedere se tutto andava bene. Una delicatezza un pochino fuori luogo, ma assolutamente puntuale con i tempi. Che l’ospedale sia anche un luogo non proprio trasparente lo ha dimostrato la passata inchiesta denominata “Operazione bisturi”, dove sono emerse numerose anomalie nella libera professione intra moenia. Attualmente gira voce di un concorso per un posto nel reparto di Chirurgia vascolare, reparto che registrerebbe un organico pieno. (Poco tempo fa è stata assunta a tempo indeterminato la consigliera unionista Imperial.). Ci si chiede il perché, dal momento che ci sono indicazioni precise di riduzioni della spesa. Forse sarebbe più utile utilizzare le risorse per rafforzare altri settori più deboli o potenziare la prevenzione sul territorio che l’assunzione di personale, magari non così indispensabile.
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11 giugno 2013 a 23:17
…come si dice………piove sempre sul bagnato..!!!!!! Chissa’ come mai?!in ogni caso sono d accordissimo con te..utilizzare bene i fondi per cose utili e non sprecarli a loro piacimento.Creare nuovi posti di lavoro e darne a chi non ce l ha…questa sarebbe una buona cosa da fare!
12 giugno 2013 a 10:14
Buongiorno, vorrei solo precisare che la dotazione organica della SC Chirurgia vascolare, anche dopo l’assunzione della Dott.ssa Imperial, è carente di 3 unità mediche. Non so chi Le abbia fornito l’informazione di “organico pieno”, ma non è affatto così. Prova ne siano le notevolissime quantità di ore straordinarie svolte dai medici attualmente in servizio. Di conseguenza, il concorso programmato è più che mai legittimo, oltre che necessario
Stefania Riccardi, direttore generale Azienda USL Valle d’Aosta
12 giugno 2013 a 12:41
Oggi bella intervista di Cristian Pellissier alla dr.essa Riccardi.
Belle domande (bravo Cristian!), ma le risposte sono capolavori.
Due perle:
Caso Musso: “forse abbiamo sbagliato la tempistica”.
Caso Pierini: “ci abbiamo pensato molto, forse dovevamo pensarci di più”.
Fanno corsi di comunicazione Mediaset per esprimersi così.
12 giugno 2013 a 15:56
ma la tempistica o “il pensarci di più” sono quelli di un politico o quelli di un direttore d’azienda? Mi sembra che Stefania Riccardi si riproponga dicendo che Lei è disposta a “servire” qualsiasi assessore.
12 giugno 2013 a 16:13
Signora Riccardi, lei mi dice che l’assunzione di un nuovo medico nel reparto di chirurgia vascolare è necessaria, in quanto il reparto è carente di tre unità mediche, le credo. Mi può spiegare come mai non ci sono assunzioni per gli operatori socio-sanitari dove risultano vacanti ben 79 posti in ruolo?
12 giugno 2013 a 16:15
Mi scusi ,ma nel 2013 pensare che uno dei 4 più importanti capitoli di spesa pubblica della valle d’Aosta con un budget di oltre un quarto di millione di Euro ( per non far conto del “costo ” del futuro ospedale ) possa non essere luogo di pesante esercizio del potere politico è un ingenuità che non mi sento di concedere a nessun adulto in buona fede che sia anche solo bi.neuronale. Chiunque se ne stupisca o è un idiota totale _ e allora si rivaluti il diritto di voto _ o ” ci marcia”.
Quindi che sia chiaro , ai cittadini valdostani ,, ma italiani più in generale , interessa solo il proprio tornaconto immediato per poi “scandalizzarsi ” ufficialmente ma ben lungi dal considerare la Res Publica una Loro preoccupazione.
L’importante , in fondo , è poter sfogare la rabbia per cjò che non funziona con qualche operatore , impiegato infermiere o medico che sia ma MAI assolutamente MAI prendersi carico di nessuna assunzione di responsabilità ( a rischio di doversi sputare in faccia allo specchio per come si è votato o per la propria codardia)
E poi comunque con una telefonata al ” padrino ” di turno qualche leccac…o che ti favorisca lo trovi sempre per saltar le file.
Non dica più la prego che sono in pochi a saperlo dica che sono in tanti a non VOLER riconoscere di essere dei vili o dei corrotti.
In una regione con una popolazione pari ad un quartiere di una città dove un ruttino fatto a Courmayeur giunge a Pont Saint Martin prima che la bocca di chi l’a emesso si sia chiusa , non si sa solo quello che non si vuole sapere !
12 giugno 2013 a 16:19
errata corrige … con un budget di oltre un quarto di miliardo di Euro .
12 giugno 2013 a 20:34
Grande Zimara 😃!!!
12 giugno 2013 a 20:42
…e grandissimo patuasia😃..!!la realta’ e’ questa…che qualcuno in quattro e quattr otto ottiene il posto fisso..mentre qualcun altro rimane precaria a vita con tutte le conseguenze a seguito es.non potersi fare un mutuo per una casa !!
12 giugno 2013 a 20:58
Gentile Dottoressa Riccardi, siccome sono diffidente per natura ho voluto cercare sul sito istituzionale dell’USL e della Regione i dati relativi al personale della struttura diretta dal Dott. Flavio Peinetti, trovando l’elenco dei medici in servizio al 31 dicembre 2011 (manca infatti la dottoressa Imperial, assunta successivamente) e un laconico rimando all’art. 16, c. 2 del decreto legislativo n. 33 del 2013 (quello sulla trasparenza delle pubbliche amministrazioni), ma non la dotazione organica dell’Azienda (i dati evidentemente sono in fase di elaborazione, visto che il sito non li riporta). Lei mi risponderà che il suddetto decreto lascia un certo margine di tempo per la pubblicazione delle dotazioni (mi pare sei mesi), ma poiché è stata così sollecita a riscontrare il mio post Le chiedo cortesemente di renderli noti ai lettori del blog, così da poterne verificare la veridicità senza dover attendere il mese di settembre. In ogni caso mi preme sottolineare come in USL vi siano carenze ben più rilevanti tra gli amministrativi (quasi 100 unità), tra gli infermieri (quasi 200), tra gli oss (oltre 100), rispetto ai medici (42 unità in meno rispetto alla dotazione teorica). Con questo non voglio dire che i concorsi dei dirigenti medici non si debbano fare, anzi, ma in una situazione economica che impone delle scelte di spesa ponderate l’eventuale disagio dovuto alla mancanza di operatori deve essere distribuito in maniera equanime tra tutti. A leggere i giornali (e a dare una veloce scorsa alle liste di attesa) mi pare che molti altri settori siano in sofferenza e costretti a fare gli straordinari. Più avanti magari sarebbe interessante approfondire la tematica della libera professione dei radiologi, categoria che se fosse stata per tempo implementata e rafforzata, non costringerebbe oggi l’USL ai salti mortali.