Un cuore grande così!
Ci avrei giurato! Franco Napoli, dopo la batosta elettorale, lascia la Féderation autonomiste e non posso non farmi due risate. Il povero pensava di avere tanti amici, dopotutto quante bicchierate ha offerto? Tante e, giustamente, sperava nella tradizionale riconoscenza, perché mangiare e bere a sbafo non è educato. Invece si fa, eccome! Ma lui sperava in un CAMBIAMENTO! Uhaa uhaa uhaaa! Adesso sta guardandosi intorno in cerca di un partito più sicuro. Ma, secondo lui non è un calcolo politico, perché Napoli va solo dove lo porta il cuore. Già, lui lo chiama così: CUORE! Uhaa uhaa uhaaa!
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6 giugno 2013 a 20:11
I politici son soliti utilizzare perifrasi peraltro poco fantasiose, scoppiazzate qua e là:
“vado dove mi porta il cuore” è evidentemente da leggere come “cerco di salvarmi il culo” (prima che la barca tocchi il fondo).
7 giugno 2013 a 10:56
Leggo su Aostasera che il fuggiasco sarebbe vicino Stella Alpina e UVP.
Stupefacente: il primo raggruppamento vive solo per servire l’UV, che è una cosa e detiene il potere a causa dell’inconsistenza politico-culturale dei suoi elettori; il secondo è alta cosa e ancora più estremista nel suo micronazionalismo (che può accettare tra le sue fila uno che di cognome fa Napoli solo perché tutto fa brodo e così lo sottrae alla concorrenza) e combatte fieramente l’UV quale caposquadra di una terna (col PD che umilmente ritiene di non saper camminare da solo e un’Alpe che è omogenea al suo interno solo nella propaganda diretta ai cultori di ogni grattaevinci).
Quindi il dubbio è tra il servitore di Pinco o l’andare da Pallo, avversario di Pinco. Come essere in dubbio se fare una settimana a Cortina o a Ischia.
Questi sono i personaggi della politica valdostana.
Chanoux scriveva che i non autoctoni appartengono all’ “altra razza”, quella inferiore per intelligenza rispetto all’autoctona.
Questo concetto è ritenuto dall’UV una propria “radice” ideologica.
E uno che si chiama Napoli pensa di recarsi nella Stella Alpina servitrice per definizione dell’UV……!!!!
7 giugno 2013 a 11:00
PS. Ovviamente non “alta”, bensì “altra” cosa: quarta riga.
7 giugno 2013 a 14:49
Sì, sì l’avevamo capito ugualmente, egregio Gcb! Vabbè, per te le posizioni ufficiali gli atti, la realtà che da tempo ti sta dando torto, le continue e reiterate smentite da parte di gente responsabile, non conterano mai un caxxo (scusa il francesismo…)
Preferisci suonartela e cantartela da solo.
Se non scrivi il monosillabo Pd 17 volte al giorno collegandolo in maniera alquanto “torbida” ad un eleaborato tuo personale, non raggiungi la tua meta prefissata. Crescerai mai di quel tanto da poter valutare questo fenomeno?
Sono anche stanco di ricordartelo. Nel contempo mi da fastidio farmi riconoscere come il solito “Defensor Fidei”…
7 giugno 2013 a 16:52
Ma siete peggio di Pierino! Mi riferisco ai signori Bruscia e Borluzzi che puntualmente si beccano (e si amano) e vanno fuori tema! Devo mettervi in castigo? 🙂
7 giugno 2013 a 17:04
Un caro saluto anche a Patuasia. 😀
7 giugno 2013 a 17:05
Il fuggiasco dal cuore grande, si guarda intorno e cerca fra i banchi del mercato la frutta più gustosa. I banchi sono per lui tutti uguali, perchè l’obiettivo è entrare nel gioco della politica, se ci riuscirà bene, in caso contrario tirerà un sospiro e si occuperà di moto, di aperitivi e partite a calcetto (mai più in piazza Chanoux, speriamo). Lo ha detto lui stesso, mettendo sullo stesso piano la Stella alpina, partito di maggioranza e alleata con l’Union e l’UVP, partito di minoranza nato da una costola dell’UV. Come può uno guardare con lo stesso paio di occhi due formazioni così differenti, non si capisce. Ma non si capisce neppure l’attenzione dell’UVP verso un politico che è stato fino a ieri un avversario. In realtà non è così strano: la politica è un mercato dove gli ideali si sbandierano solo durante gli appuntamenti elettorali, per il resto contano i voti, le relazioni… e il nostro però neppure in questo caso risulta così appetibile. Il misero si infittisce.
9 giugno 2013 a 16:18
Franco te lo dico col CUORE non cercare nuove collocazioni la politica e i cittadini possono tranquillamente fare a meno di te.
10 giugno 2013 a 18:17
…Ma lui sperava in un CAMBIAMENTO! Uhaa uhaa uhaaa! Adesso sta guardandosi intorno in cerca di un partito più sicuro.”
Oggi se guardasse verso Roma città liberata, capirebbe pure che in un impeto di cambiamento è finita anche l’era del saluto romano.