Scempio alla Porta Pretoria!
Questo diceva l’ex assessore Viérin: “Il recupero della Porta Pretoria – ha precisato l’assessore regionale alla cultura, Laurent Vierin – e’ propedeutico alla valorizzazione dell’area est della citta’ romana dove gia’ abbiamo lavorato al restauro del teatro romano, dopo 24 anni di lavori, e alla riqualificazione dell’area diventata polo di attrazione e di spettacoli”. Obiettivo del restauro e’ ricomporre l’immagine architettonica originaria della Porta Pretoria, attualmente compromessa da una stratificazione urbana che in circa 2000 anni e’ cresciuta di circa 2,50 metri.”
E secondo voi questa sarebbe la Porta romana ricomposta?
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1 giugno 2013 a 17:31
Quando si dice: la sobrietà!
1 giugno 2013 a 19:33
Chi è la bestia che l’ha progettato, prima di tutto? L’ennesimo esempio di come, prima di parlare di futuro, di protagonismi, di modernità, i politici valdostani dovrebbero scrollarsi di dosso il provincialismo che li ammorba.
Ancora ricordo il “culo-così” fatto al ragazzo che ci aveva scritto su qualcosa di simile a “Siria libera” (il Paese non lo ricordo di preciso)… Questo è mille volte peggio.
Disgusto per una città splendida rovinata da dei politici (e dei cittadini) che non merita.
1 giugno 2013 a 19:36
Fa schifo!
1 giugno 2013 a 23:19
“Obiettivo del restauro e’ ricomporre l’immagine architettonica originaria”
Ricomporre o Compostare?
comunque bisogna anche vedere come e se sarà finito.
2 giugno 2013 a 09:17
Ho gia’ avuto con l’arch. Gaetano De Gattis, responsabile del servizio regionale, appassionato del proprio lavoro, sin dall’inizio delle discussioni sul progetto, che consideravo demenziale l’intervento. Ho avuto con lui più discussioni, ma non e’ servito a nulla! Non che avessi la pretesa di convincerlo, ma almeno un dubbio …
La ricomposizione architettonica della citta’ romana non esiste: e’ un falso. Anzi, la citta’ romana non esiste piu’ e non possiamo e dobbiamo ricostruirla. Esiste una citta’ costruita su quella romana, ma anche medioevale, rinascimentale, seicentesca, ecc. E’ questo il bello. Chi ha voglia di capirne le stratificazioni, lo può fare. Chi si accontenta di ciò che si vede, anche. Ma per favore, un buco enorme in uno dei punti più belli della città …. Non sarebbe stato meglio mettere mano a p.zia Plouves?
4 giugno 2013 a 15:01
“Alla rivoluzione che chiamerò inevitabile, quella che stringenti motivi tecnici ed economici hanno imposto, s’è accompagnata la rivoluzione che chiamerò inutile o addirittura balorda, regalataci in molti casi dal truculento guappismo dei novatori coûte que coûte, dallo sconsiderato padreternismo dei tira linee quattordicenni: sì, età mentale quattordici.”
Carlo Emilio Gadda, Romanzi e racconti.
4 giugno 2013 a 15:50
probabilmente l’autore di questa beltà è lo stesso che ha ideato il muro che copre la chiesetta romanica di via St. Martin de C. nel complesso degli scavi archeologici….una delle 7 più brutte meraviglie del mondo
4 giugno 2013 a 19:53
Non ci posso credere!
De Gattis, lavoro da canis.