Polli in batteria cercasi
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Giovane politico, bell’aspetto e belle speranze, con alle spalle un’esperienza di governo cerca polli dotati di buona capacità di corsa per nuovo partito politico. Astenersi galli e galletti, il pollaio è uno solo. “E’ finita l’era dell’uomo solo al comando”, questa una delle prime dichiarazioni uscite dal quartier generale dell’UVP subito dopo l’ufficialità dei risultati elettorali. È davvero curioso leggere tali dichiarazioni da parte di un leader che ha fatto del suo personalismo lo scheletro di un intero partito politico. Il 25% delle preferenze, 6000 voti di scarto con il secondo eletto, rappresentano un trend decisamente incline ad un’era per nulla differente da quella che si vorrebbe finita.
Questi numeri suggeriscono una linea di comando talmente inequivocabile che forse sarebbe meglio ammettere di esserlo, assumersi il peso della leadership e la responsabilità delle scelte che questa comporta; a cominciare dalla scelta dei propri compagni di squadra, che necessariamente devono essere consapevoli del ruolo di gregari che spetta loro. Altri galli, magari anche vecchi e spennacchiati, non possono far parte della corsa; troppo alto il rischio che possano in qualche modo mettere in ombra il leader.
Ora, non ho nulla in contrario al concetto di leadership politica, anzi la scienza politica si basa sulla capacità di leadership di alcuni soggetti in grado di far convergere sulla loro persona e grazie al loro personale carisma il consenso delle masse, ma preferirei non essere preso in giro da chi, vendendosi come rottamatore di un sistema, si limita in realtà a creare un sistema identico a suo uso e consumo; la chiosa dell’amico Martinet sulla celeberrima frase di Andreotti (“il potere logora chi non ce l’ha”), ben sintetizza l’esito elettorale.
Auguri quindi al piccolo leader maximo del leone dorato ed ai suoi portatori d’acqua, che nell’ottica di una opposizione costruttiva e volta alla stabilità del Sistema Regione pensano solo a quanto sarà complesso governare con un solo voto di scarto. Anche chi ha dato la fiducia a un pollo non è contento di veder eletto un corvo.
Tag: Elezioni regionali 2013, Laurent Viérin, Leone dorato, Union Valdotaine Progressiste, Valle d'Aosta
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30 Maggio 2013 a 07:52
non sarebbe meglio aspettare sei mesi e poi verificare sul campo se è così oppure no? perchè voler giudicare prima? uvp ha preso impegni chiari di nuovi metodi di comportamento, aspettiamo sei mesi e poi giudichiamo in base a cosa ha fatto.
30 Maggio 2013 a 10:53
io la vedo in modo diverso: in una coalizione di 15 consiglieri eletti, l’elettorato ha premiato la persona che più di tutte ha contrastato efficacemente lo strapotere di Rollandin. A lui onere e onore di leadership del suo partito e anche della coalizione. Se riuscirà a mantenere compatta l’opposizione o se cercherà di accentrare su di se più potere possibile, non lo si può certo ipotizzare a due giorni dal voto.. Penso che gli elettori debbano essere critici nei confronti dei propri rappresentanti politici, però le critiche devono essere fatte sull’operato delle persone e non su ipotesi e congetture di fatti che devono ancora avvenire..
30 Maggio 2013 a 10:58
Si sono viste foto di Laurent Vierin con un boccale di birra dopo le elezioni.
Penso che il Nostro dovrebbe astenersi dall’andare all’October Fest perché ha dimostrato di non saper reggere la birra quando ha scritto quanto riportato su La Stampa di oggi, pagina 44, virgolettato attribuito a Laurent che così vaneggia: “… il crollo dell’Uv – mista componente socialista di Milanesio e corrente neo fascista di Borluzzi-Diemoz , che…”.
Vaneggia e mente sapendo di mentire agevolato dal fatto che le persone cui si rivolge bevono tutto.
UNO – alle regionali del 1998 mi presentai in AN con Sylvie Diemoz di Roisan – 1976 – che conosceva Laurent perché, come lui, fece il liceo classico ordinario (Laurent, del ’75, era un anno avanti). Da quasi 15 anni, laureatasi in scienze politiche, Sylvie risiede in Lombardia.
Anni fa Patrizia Diemoz, ragioniera con una decina d’anni più dell’omonima Sylvie, era in Forza Italia, poi è passata credo nella Stella Alpina e poi all’UV, in cui si è candidata in queste elezioni risultando la meno preferenziata.
Non ci possono essere persone più opposte politicamente di queste due donne che in comune hanno solo il cognome.
Laurent conosceva perfettamente Sylvie perché in mia presenza lui le telefonò più volte.
Come si possono raccontare palle del genere, Laurent?
DUE – dire poi che io farei parte di una “corrente neofascista dell’UV ” non è neppure da “La sai l’ultima ?”, è ben peggio e irriferibile…
Se poi Laurent facesse riferimento a mio figlio Federico candidato nel PdL alle comunali aostane del 2010 sarebbe ugualmente da censurare: nato il PdL uno doveva metterci il naso dentro per vedere quale linea seguiva.
Visto che gli inetti (fortunatamente ora spazzaturati dagli elettori) che avevano il PdL in mano non capivano nulla di nulla e Roma non si interessava del partito in Valle, tutti i 3 Borluzzi 3 hanno fatto battaglia contro il PdL valdostano, così come ora lo stanno facendo affinché anche Paron tolga il disturbo e si candidi al limite nell’UV.
Morale: Laurent dimostra o di non reggere la birra quando scrive oppure di avere tale disistima dei suoi aficionados da ritenerli bevitori delle cazzate che ha scritto.
Laurent: sai che ho stima di te come persona anche se ritengo maltrattato il water in cui si gettassero le tue idee; ma qui hai proprio superato le colonne d’Ercole del buon senso comune.
30 Maggio 2013 a 11:22
Signor Pierre_1, cerchiamo di essere realisti e prendiamo le parole che in politica spesso rimangono tali e non precedono mai i fatti, per quello che sono: mera propaganda. Un esempio: nel regolamento etico di UVP si dà battaglia contro il conflitto di interessi, nei FATTI hanno accettato quello di Caveri che era nello stesso tempo un politico e responsabile della programmazione RAI3. Sono contro l’uomo solo al comando, ma la differenza abissabile fra Viérin e il secondo in lista dimostra nei FATTI che questi è un uomo con un potere molto più grande rispetto a quello degli altri, potere che indubbiamente eserciterà. Che non si è speso per nessun altro che non fosse se stesso. Che ha usato il suo esercito personale per la sua “incoronazione” a leader indiscusso. Non è un’interpretazione è quello che è emerso nella realtà. Si giudica sempre il presente e il passato, che senso ha rimanere in panchina a guardare?
30 Maggio 2013 a 11:27
Signor Edoardo Conta, il politico, leader indiscusso, del movimento che, come dice lei, ha contrastato lo strapotere di Rollandin, non è nato ieri, quindi fare delle ipotesi non è così avventato.
30 Maggio 2013 a 11:55
ragione Patuasia, però se invece che fare spesso ipotesi ponessimo obiettivi precisi e poi verifichiamo in modo obiettivo mi sembra più produttivo. per quanto riguarda il comportamento etico era normale che sarebbe stato per i nuovi candidati, Caveri non c’è più, il conflitto di interessi si è spento da solo.
30 Maggio 2013 a 12:04
Signor Pierre-1 lei la fa troppo semplice. Non si applicano le regole solo per gli attori principali, ma per tutti i protagonisti di un dato spettacolo. E poi, Caveri ha fatto due campagne elettorali in pieno conflitto di interessi, ma questo non è stato visto da nessuno dei ribelli. Una cecità che a me risulta essere grave e sintomatica di un rigore che non c’è. E, per dirla tutta, Caveri si sta preparando per un posto in Europa, luogo che, data la sua natura di uomo di mondo, privilegia alla Valle d’Aosta.
30 Maggio 2013 a 12:50
In un attimo di eccessiva stima per sè stesso e di sicurezza di vittoria, Caveri ha chiesto di divenire amministratore delegato del Casinò.
Poi amici fidati han fatto 4 conti e gli hanno ricordato, che entro l’anno, bisognerà licenziare circa 300 persone in esubero dal carrozzone rossonero.
Candidatura rientrata, meglio l’Eu con le supercazzole dei “popoli senza stato”.
Fa fine e non impegna.
30 Maggio 2013 a 15:37
D’accordo con Edoardo Conta, Alpe non ha radici anch’esse nell’Union? In questi anni non ha fatto da stampella alUV, ha fatto opposizione.
Il pd che invece non ha radici unioniste? Cerca sempre di far la stampella, tantopiù con questo segretario Donzel, se non lo avessero sbattuto fuori dall’alleanza sarebbe ancora lì a leccare il culo a Rollandin, Era d’accordo col piro (anzi l’avevan proposto loro), poi passati all’opposizione si son opposti.
Banderuole della politica.
Il potere logora chi ce l’ha, Andreotti era una maschera di persona, tra gobbe e orecchie enormi, sembrava un marziano, pure Berlusconi non ha più nulla di umano.
30 Maggio 2013 a 17:59
ultron la penso diversamente sul pd, condivido di più la tua tesi sul logorio del potere…
30 Maggio 2013 a 19:45
Ultron sdegnoso
del missipipì
non far lo smorfioso
e baciami qui
Credo che una sua anomala, bassa statura cultural-politica, la avvicini a quella fisica di Brunetta e questa le crei dei comprensibili sentimenti di inferiorità, i quali possono evolvere negativamente in casi psicologici definiti complessi di inferiorità. Quando si presentano…. le alternative sono: una depressione annichilente, o un’aspirazione alla superiorità che in una esasperazione narcisistica si traduce in un opposto complesso di superiorità.
La reazione diviene aggressiva, e ogni atteggiamento è influenzato da questa patologica situazione. Non è la prima volta che lei si lascia andare ad eccessi verbali, atteggiamenti provocatori, mimati in strafottenti atteggiamenti, tutte cose inscrivibili nella sindrome patologica che lo affligge.
Ma lei fa il gioco di chi crede in quello che scrive. Naturalmente non per la qualità dei suoi pensieri, ma per il modo irritante con i quali li presenta. L’irritazione è il suo obiettivo, come quando si sceglie il Pd o una persona come Raimondo Donzel che non è quel voltagabbana che lei descrive cosi volgarmente. Ed è per questo, esimio grullo, che chiunque non sia schierato nella sua (pro tempore) parte del fosso, viene colto da crisi di rigetto per appartenere allo stesso genere umano.
30 Maggio 2013 a 20:01
@ Giorgio Bruscia.
Anziché dimostrare la tua indubbia bontà di penna, dovevi ribattere puntualmente a quanto tale ultron (questo era anche il nome di superlativi obiettivi fotografici della Voigtlander….) ha scritto nelle righe da 3 a 6 del suo ultimo intervento.
Comoda ma non convincente la tua tecnica…
30 Maggio 2013 a 21:00
La politica dell’avi fauna.
Sui risultati delle elezioni si fa un gran parlare di uccelli. Dai polli in batteria della lista UVP (che a dire il vero uccelli non sono) al corvo. Io rimango della mia idea: si tratta del cuculo, uccello dalla curiosa abitudine che è quella di mettere le proprie uova nel nido di altri (distruggendo quelle già e forse legittimamente deposte) e, secondo la credenza popolare, capace di moltiplicare i soldi che hai in tasca ogni volta che ripete il suo verso. Vi viene in mente qualcuno? Probabilmente è vero che si trattava solo di sostituire un uomo solo al comando con un altro (magari proprio non proprio solo perché teniamo tutti famiglia).
Il risultato positivo è che adesso “monsierur le President” è più debole e forse dovrà abbozzare. Si tratta di capire, ma ne avremo il tempo, chi si presterà al compromesso. Perché quattro o cinque anni di opposizione sono lunghi e non tutti sono disponibili a farsi logorare dal non potere, a cominciare da chi ha condiviso per anni le scelte della Giunta in cambio di un Assessorato e si è accorto di non essere d’accordo alla vigilia delle elezioni.
Qualcuno però una lettera a “monsierur le President” la dovrebbe scrivere prima di andarsene e prima che arrivino i gendarmi, prima di farsi ammazzare perché lui è senza armi (e chiedo scusa a Boris Vian per l’impropria citazione).
L’unica consolazione rimane quella di prendere atto che siamo sempre e comunque “autonomisti”. In piena globalizzazione ed emergenza nazionale riusciamo comunque a pensare locale.
Non sono sicuro che sia una soluzione vincente, anche se è vero che, grazie alla politica locale, siamo ormai sempre più una “regione straniera”, isolata anche fisicamente dal malefico mondo esterno: finalmente “maitres chez nous”.
30 Maggio 2013 a 21:15
@ giancarlo borluzzi
Il tuo messaggio di leggere dalla riga 3 alla 6 di ultron-Voigtlander, è la prova che ultron ha uno scarso spessore politico, nel senso che le sue farneticanti pseudo realtà, una volta miseramente cadute, non configurano una politica migliore. Sono irritanti cialtronerie e basta.
Perchè non c’è dubbio che il Pd sia un partito, rispetto ad altri, che si è sforzato di avere una struttura democratica e una trasparenza che sono sotto gli occhi di tutti. Ma, ugualmente, non c’è dubbio che questa locale macchina politica non sia riuscita a trasformare tutto questo in fiducia e in autorevolezza. Siamo in Valle d’Aosta e nel rapporto con i cittadini, si è tentato coerentemente e onestamente di tutto. Chi espone concetti alla ultron è rimasto fermo ai tempi dei dinosauri.
30 Maggio 2013 a 22:53
Bruscia che struscia sulla faccia moscia (di Donzel) touchè a quanto pare. Baciami tu, sullo stivale però, che a baciare sei avvezzo visto che ti “emozioni” come hai scritto con Donzel.
Io ho altre emozioni.
Per mia fortuna non capisco nulla di politica però capisco quando uno vale niente, quando si fa sbattere come bandiera da ogni brezza da levante a ponente.
Quando cambia politica non perchè sia sbagliata o giusta ma più o meno conveniente per la situazione contingente et voilà facile cambiar politica come dar un colpo di frusta.
Io non capisco nulla di politica ma se la politica di Monti fa schifo come quella di Berlusconi per me è da bocciare, non perchè vien da altro indirizzo ora invece è da salvare. I rospi a voi avvezzi li lascio ingoiare.
Non capisco nulla di politica ma se all’indomani del crollo di Berlusconi un tale di nome Bersani avesse avuto il coraggio di prendersi le redini nelle mani anzichè delegare un burattino del fondo monetario internazionale adesso forse sapremmo dove andare a parare e non avremmo il ricatto del vecchio maiale.
Putacaso l’avevo scritto ai termpi della caduta del governo Berlusconi sul blog della Amabile, La Stampa.
Non avendo vieppiù spessore politico, quello che si misura con la lingua sul rasoio, lascio far la politica ai professionisti e qui mi scappa una risata, alla Donzel o Bersani.
Però i mie commenti stupidi e acerbi li metto, alla facciazza tua, fattene una ragione, mio simpatico solone.
31 Maggio 2013 a 04:16
minchia, ci toccherà tutti rispondere in versi adesso ? una cosa io non capisco,come si fa a confondere o pensare che il pd sia la sinistra,o di sinistra.mi dispiace ma tutto il pd sia nazionale che territoriale di sinistra non ha niente.e mi sembra di ricordare,come sottolineava ultron,che tutti i partiti in valle in un modo o nell’altro sono sempre stati la stampella dell’uv.quindi non meravigliamoci molto se domani scopriremo anche nella nostra valle le larghe intese.
31 Maggio 2013 a 08:19
Sto con ultron – Voigtlander 50mm /f.2.8 : lui ha parlato di un Donzel leccante il lombo sinistro (quello destro sarà ritenuto impuro da un già sindacalista della parrocchia Camusso) di Rollandin e su ciò non ho dubbi perché in questo blog ho 74 volte sottolineato 2 leccate di Donzel al Leone e una da parte della Fontana prima che i nostri due eroi cambiassero rotta al loro veliero.
Qui ultron aggiunge che Donzel era pro piro quando imitava Max Lattanzi: non lo sapevo, però il fatto che il nostro Bruscia non l’abbia negato ma si sia limitato a parlare dei francobolli della Costa d’Avorio lo sottolinea come vero (chi tace a ultron conferma ultron).
E qui si evidenzia il doppio dramma: l’unico partito italiano in Valle (non definisco il M5S un partito perché Beppe non vuole) non esprime una sua linea ma punta prima a fare il Lattanzi/Zucchi dell’UV e poi, non gradito, si offre in pasto a UVP e Renouveau.
Questo è il dramma e su ciò George W,. Brush doveva esprimersi, non sui francobolli dell’Africa nera.
Grazie a ultron per aver riferito (io non lo sapevo) dell’ondeggiamento di Donzel sul piro.
31 Maggio 2013 a 13:08
Donzel lo dice continuamente che son di sinistra, per evitare che gli elettori se ne dimentichino, vista la loro politica.
Hanno appoggiato un governo di pura macelleria sociale che ha portato solo disastri, ci ha avvitati in maniera profondissima nella crisi, ha fatto far passi indietro da giganti ai diritti sociali.
Ipocritamente non ci hanno messo la faccia ma la firma.
Però son di sinistra.
31 Maggio 2013 a 13:20
Se l’era pure presa, il Donzel, col nostro parlamentare, del suo stesso partito, reo di esser troppo critico verso il governo Monti.
Ma non era nella cigielle?
31 Maggio 2013 a 13:38
Un gentile invito ai signori ultron, Bruscia e Borluzzi: vi pregherei di non monopolizzare il blog con i vostrri commenti, grazie.