Pronti… attenti… via!
Chi abbiamo in gara? Nella maggioranza una coalizione: Union valdotaine, Stella alpina-Lega nord, Fédération autonomiste, che tace su Sorbara e che ha taciuto su Lavoyer e ancora su Rollandin. Che accetta i pregiudicati, gli amici dei pregiudicati… dunque sappiamo con chi abbiamo a che fare, tutto il resto è aria fritta; nella minoranza una nuova forza politica, l’UVP che fino a pochissimi mesi fa era complice della maggioranza sia nelle scelte politiche e amministrative sia nel silenzio sulla questione etica. Oggi si presenta come forza di cambiamento, come se anni e anni di una certa politica si potessero risciacquare con una manciata di belle parole e un logo copiato. Abbiamo il PD – Sinistra unita, il primo un partito che ha condiviso molte scelte unioniste, ma che da cinque anni (non pochi mesi) ha svolto un ruolo di opposizione e ha saputo cucire in una lista tutte le componenti della sinistra valdostana. Un’operazione non facile e che va nella direzione opposta a quella subita a livello nazionale. Abbiamo ALPE, che non è precisamente una costola dell’UV come lo è invece l’UVP, in quanto al suo interno c’è una folta componente ex verde che con l’UV è sempre stata molto critica. E’ dunque sbagliato mettere questi due partiti autonomisti sullo stesso piano. ALPE ha lavorato bene, i suoi consiglieri hanno fatto quell’opposizione seria, corretta e misurata propria di una forza moderata e che, dati i numeri, ha comunque contato poco nelle scelte concrete. Un’opposizione che personalmente avrei voluto più vivace e fuori dai soliti canoni, ma questa deriva anche dalle varie personalità espresse e che, in quanto tali, non si possono criticare più di tanto. Abbiamo il M5s, una novità che non sappiamo ancora quantificare e qualificare, ma, e continuo a dirlo, darebbe quel tocco di colore necessario, proprio perché fuori dai vecchi schemi della politica, al Consiglio. Sia per la maggioranza sia per la minoranza future. Abbiamo una destra, il PdL che sta con Berlusconi e questo basta e avanza per dire di che partito si tratti. Abbiamo LeAli che è una nuova forza che si contrappone a quella di Zucchi-Lattanzi-Paron, di cui so veramente troppo poco per parlarne, ma per il semplice fatto che va contro alla triade, mi ispira una certa simpatia. Poi ci sono i candidati. I signori delle preferenze e i cittadini. Se l’elettorato è veramente stanco della vecchia politica può dare un contributo decisivo per il rinnovamento, votando non i soliti vecchi tromboni che ci sono in tutte le liste, ma dando il voto alla società civile o ai politici di ultima generazione. Vedremo se l’elettorato saprà essere giovane nelle scelte e coerente con i suoi desideri o se anch’esso è un vecchio dinosauro capace solo di blaterale al vento.
This entry was posted on 20 Maggio 2013 at 04:23 and is filed under Analisi spicciola, Elezioni, Politica valdostana, Uomini politici. You can subscribe via RSS 2.0 feed to this post's comments.
Tag: Alberto Zucchi, ALPE, Andrea Edoardo Paron, Augusto Rollandin, Claudio Lavoyer, Elezioni regionali 2013, Fédération Autonomiste, LeAli, Marco Sorbara, Massimo Lattanzi, Movimento 5 stelle valdostano, PD-Sinistra Unita, PdL valdostano, Union Valdotaine, Union Valdotaine Progressiste
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20 Maggio 2013 a 06:26
@ Patuasia.
Se si svuota un vaso di Nutella e lo si riempie di terra lasciando l’etichetta, cosa c’è dentro, Nutella o terra?
Se si prende il simbolo del PdL nazionale (sulla linea del quale qui non mi soffermo) e lo si appiccica su un contenitore di vetro nel quale c’è la sostanziale sudditanza “cieca, pronta e assoluta” (per dirla con Guareschi) nei confronti dell’UV, cosa c’è nel vaso, PdL o una colf del Leone rossonero?
Risposta ovvia e di conseguenza sarebbe bene non glorificare col termine destra (che significa prevalenza del singolo sulla massa) l’imitazione cinese nostrana di un partito nazionale che, nel panorama politico italiano, rappresenta comunque la contrapposizione a Landini e Vendola.
20 Maggio 2013 a 09:00
se si vuole di persone valide ce ne sono in tutte le liste, l’importante è votare per il cambiamento che ce n’è bisogno
20 Maggio 2013 a 09:26
Pensiero pessimistico, o forse realistico. Guichardaz era un nome nuovo per le politiche; ma la gente chi gli ha preferito? I vecchi nomi. Succederà esattamente la stessa cosa per le regionali.
20 Maggio 2013 a 12:03
Signor Borluzzi, se la gente compra il vaso di terra con su scritto Nutella e la trova buona e gustosa come la cioccolata vera allora quella è per loro Nutella. Se poi è la maggioranza a considerarla tale è Nutella per tutti, o quasi: in Italia un terzo. Il discorso sull’individualità sulla massa che dovrebbe contraddistinguere il pensiero filosofico di destra e sinistra, beh, non mi trova d’accordo, ma non è questo il luogo per discuterne. Le dico solo che io sono per una società di individui responsabili, rispettosi del bene comune e solidali con i più deboli. Dove dovrei collocarmi?
20 Maggio 2013 a 12:05
Signor Bisker One, temo che lei possa avere ragione. Se così fosse sarebbe la prova che non sono solo i vecchi politici a essere tali, ma la società che tanto civile non è.
20 Maggio 2013 a 16:01
Cinque anni di opposizione il PD? Rigo ecc? oppositori? Quelli hanno votato a favore del Piro? diciamo che hanno timidamente iniziato dopo sono stati buttati fuori dal comune di Aosta…Patuasia non esageri
20 Maggio 2013 a 18:15
Signor gunner, secondo me non è necessario guardare sempre e SOLO gli errori del passato che io nei miei post ho sempre sottolineato anche con una certa ferocia, ma occorre anche valutare le cose buone del presente, altrimenti non ne verremo mai a capo e ci troveremo sempre un Berlusconi in casa unito ai nostri lamenti e alla nostra rabbia. Io sono per natura una creativa e mi va di valutare ciò che di buono si può costruire. Le cose buone sono una bella lista, una sinistra unita, un buon programma. Ho suggerito di votare per le persone che rappresentano la società civile e che hanno già dato prova del loro impegno e della loro capacità, poi saranno gli elettori a valutare se è proprio il nuovo ciò che realmente desiderano.
21 Maggio 2013 a 00:38
in valle d’aosta il Valdostano non desidera il nuovo, mai il putrido che avanza….è quello che gli procura il lavoro, non siamo in una società civile….forse sono molto più pessimista di Lei!!!! Spero vivamente di sbagliarmi …. ma con tutto quello che ho sentito negli ultimi mesi penso proprio di no!!!! purtroppo aggiungerei
21 Maggio 2013 a 01:55
a livello nazionale ci troviamo un berlusconi perché chi doveva e poteva levarcelo di torno ha preferito non farlo.come si comporterà questa nuova non destra,ma anche non sinistra,valdostana in caso di ordini centrali da Roma ? e cosa ne pensano e quali sono le valutazioni che fanno su come si sta’ comportando il loro partito a livello nazionale ? secondo me per avere un minimo di credibilità dovrebbero rispondere anche a queste domande.
21 Maggio 2013 a 11:01
Io valuto i pentastellati valdostani per il contributo alla chiarezza su questioni sporche che sono sempre state sepolte e mai portate alla luce dalla politica. Hanno fatto un buon lavoro di indagine con i limiti e le possibilità dei comuni cittadini, nessuno di loro è infatti un giornalista o un pm. Hanno dedicato tempo e denaro per fare ciò che altri non hanno fatto e per questo meritano di entrare in Consiglio. Per dare un contributo di onestà e nuova vitalità alla politica. Che poi debbano rispondere alle domande che gli si fa loro sono perfettamente d’accordo, infatti io ancora aspetto che mi rispondano. E consiglio loro di farlo anche in nome di quella trasparenza di cui vanno orgogliosi e che a livello nazionale si opacizza giorno dopo giorno. Che si smarchino da Grillo!