Questione di correttezza!
I giornali non amano Patuasia. Pazienza, ma di fronte alle inesattezze mi girano le scatole. Dunque aostasera.it stampa un articolo sul caso Sorbara, dicendo che in seguito alla pubblicazione su alcuni settimanali locali della intercettazione telefonica di un dialogo dell’assessore comunale Marco Sorbara con Roberto Raffa, condannato per droga e legato ad ambienti ‘ndranghetisti, la minoranza ne ha chiesto la revoca dall’incarico. Sbagliato! La prima a pubblicare l’intercettazione è stata Patuasia con un articolo firmato dal giornalista Roberto Mancini che ha curato l’intera sequenza di puntate dedicate alla ‘ndrangheta made VdA. Questione di chiarezza e correttezza! Patuasia notifica sempre le frasi prese dai giornali, peccato che i giornalisti non facciano quasi mai altrettanto. Il fatto che io scriva senza compenso non delegittima l’importanza del mio ruolo di informazione e riflessione.
This entry was posted on 17 Maggio 2013 at 12:30 and is filed under Chiarezza, Critica, Cultura morta, Disonestà, Giornalismo, Intercettazioni, Mala informazione, Malumore. You can subscribe via RSS 2.0 feed to this post's comments.
Tag: Aostasera.it, Comune di Aosta, Intercettazioni, Mala informazione, Marco Sorbara, Patuasia, Roberto Mancini, Roberto Raffa
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17 Maggio 2013 a 12:38
qualunquemente, immancabilmente e potentemente cazzu cazzu !!
17 Maggio 2013 a 12:51
E’ tutta da vedere se gli organi di “informazione” ufficiali conoscano Patuasia. Siamo sicuri che anche nelle redazioni dei vari giornali e siti di notizie non sia stata applicata la censura stile piazza Deffeyes?
17 Maggio 2013 a 13:02
Nessun tentativo di oscurare Patuasia, ho semplicemente ripreso la mozione depositata dai gruppi consiliari di minoranza che a loro volta non citano Patuasia!!
17 Maggio 2013 a 13:02
L’avevo notato anch’io ed è giusto dirlo. Ma non ti preoccupare. Che magari in qualche paese di fondo valle non arriva ma i lettori di Aosta sanno benissimo che la notizia è stata pubblicata su patuasia. Aostasera: che figura di zerda.
17 Maggio 2013 a 16:22
Quale estensore del testo della mozione ammetto l’imprecisione: ho scritto quello che Aostasera ha riportato. Di certo non per sminuire il ruolo di Patuasia, che leggo abitualmente e che svolge l’importante funzione di voce libera, ma utilizzando un cliché abituale quando non si intende rivelare la propria fonte. Confesso, infatti, che il testo integrale della sentenza mi era già pervenuto prima che Roberto Mancini ne parlasse in questo blog.
17 Maggio 2013 a 16:24
Vergogna estesa anche verso i gruppi consigliari di minoranza!
17 Maggio 2013 a 16:29
Signor Vietti lei dice che aveva già avuto il testo della sentenza prima che uscisse su patuasia, mi dice perché non ha fatto l’interpellanza subito e ha aspettato che fosse pubblicata prima sul blogche non ha citato e poi sui giornali locali?
17 Maggio 2013 a 16:30
vergogna perchè la cosa principale non è la mozione contro Sorbara … ma non aver citato Patuasia…. su… non se la prenda…
17 Maggio 2013 a 16:54
Signor sanglier77, la mozione è importantissima e mi fa piacere che la minoranza si sia mossa, ma qualcosa mi dice che se Patuasia non avesse pubblicato l’intercettazione di cui hanno parlato i settimanali (ho letto l’articolo sulla Gazzetta matin, la Vallée non so) e, se la stessa non avesse deflagrato sui social, la cosa sarebbe rimasta lì… sospesa come le foglie in estate. Non me prendo, questione di chiarezza oltre che di correttezza.
17 Maggio 2013 a 21:49
Anch’io credo che senza le discussioni di Patuasia difficilmente si sarebbe arrivati alla mozione, nonostante molto fossero in possesso della sentenza.
Ma l’importante è che il Consiglio comunale sia ufficialmente chiamato a discutere della questione.
Ancora un bravo a Patuasia e a Mancini per l’inchiesta,erano anni che in VdA non ne vedevo di così.
E il fatto di non essere pagati aiuta, quanti giornali valdostani dipendono dalle inserzioni pubblicitarie della Regione? Tutti probabilmente… Il web costa meno e quindi è più libero.
18 Maggio 2013 a 11:23
Per questo motivo e cioè l’eccessivo politically correct, nonché una certa pigrizia cronica delle opposizioni, che è necessaria una presenza grillina in Consiglio regionale. Loro l’interpellanza l’avrebbero fatta subito!
18 Maggio 2013 a 12:42
Non credo di svelare segreti affermando che la scelta delle date in cui presentare iniziative in Consiglio comunale sia dettata anche da valutazioni di “interesse” elettorale. Se il caso Sorbara fosse stato tirato in ballo il mese scorso (ricordo che il Consiglio comunale di Aosta si riunisce una volta al mese), forse oggi non se ne ricorderebbe nessuno; a ridosso della data delle votazioni, probabilmente rimane nella memoria degli elettori e ne convince qualcuno ad esprimersi diversamente.
Certo, una corrente di pensiero più pura (il riferimento ai grillini è puramente casuale) prevede che non vi siano mediazioni di questo tipo, troppo vicine a ragionamenti di casta o di calcolo opportunistico.
Scusate, sono vecchio e non sempre la mia logica corrisponde alle fresche idee dei neopolitici.
18 Maggio 2013 a 12:50
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza? Innanzitutto, prima di assegnare medaglie di cartapesta (chi ha scritto prima…chi ha scritto meglio ecc) è bene sapere che per avere le motivazioni della sentenza Tempus Venit, che sono atti ormai pubblici, basta andare alla Cancelleria penale dibattimentale del tribunale di Torino, pagare qualche spicciolo di diritti di segreteria e farsene dare una copia. Dico questo senza togliere alcun merito a chi per primo lo ha fatto, o se l’è comunque procurata e l’ha pubblicata, ma solo per spiegare metodo e procedura a chi non sa ‘come funziona’ l’acquisizione di certi atti rispetto ad altri ‘secretati’. Pubblicare le motivazioni di una sentenza e prendersi la briga di chiosarne i passaggi è un atto sicuramente meritorio, e degno di rilevanza giornalistica, ma non è propriamente ‘fare un’inchiesta’. Ben diverso è riuscire a procurarsi ordinanze di custodia cautelare, contenenti intercettazioni e altre attività investigative. Anche in Valle tutti o quasi i cronisti che sono riusciti a entrarne in possesso hanno pubblicato, (senza mai violare il segreto istruttorio essendo le ordinanze già state notificate ai destinatari) ampi stralci di ordinanze con tanto di intercettazioni (penso all’affaire Maccari, all’inchiesta sulla mafia al Casinò, ma anche a vicende poco note come la presenza della ‘ndrangheta negli ambiti politici aostani negli anni Novanta ecc). Forse qualcuno qui se l’è dimenticato? Mi auguro di no…Una cosa non ho capito: Silvia Savoye dice di aver ripreso nel suo articolo su Aostasera la mozione di Vietti, che non cita Patuasia; Vietti dice di aver riportato nella mozione quello che Aostasera ha scritto…per favore cercate almeno di mettervi d’accordo!!!
18 Maggio 2013 a 13:13
. . . Sarebbe interessante sapere qualcosa di più su eventuali avvisi di garanzia derivanti dall’acquisizione di vari documeoti da parte della Procura sull’affare “ex mont blanc” . . . Magari prima delle elezioni.
18 Maggio 2013 a 13:27
@gentelibera
Cronologia:
Aostasera riporta il contenuto della mozione (che era già stata scritta)
Io dichiaro di aver commesso un’imprecisione ed assolvo Aostasera che ha riportato correttamente quel che io ho scritto (prima).
18 Maggio 2013 a 16:31
Vorrei chiudere la questione, chiarendo a mia volta che non sono in cerca di medaglie: ho rinunciato a una professione non per cercare patacche virtuali, solo perché ho un gran brutto carattere! 🙂 Il senso delle puntate sulla ‘ndrangheta (e spero di cogliere l’obiettivo di Mancini) è stato non solo quello di dare un’opportuna informazione che nella sua quasi totalità ha presentato il problema con la gravità dovuta, ma anche quello di avvicinare i cittadini ai documenti pubblici, in questo caso gli atti della sentenza Tempus Venit. Seguendo il principio che una democrazia adulta non ammette ignoranza. Nessuna inchiesta, ma spirito di servizio. Mi fa piacere che l’opposizione, in questo caso, sia uscita dal suo correttissimo torpore e abbia tirato fuori i denti e le unghie nella giusta tempistica come ci si aspetta sempre.
18 Maggio 2013 a 17:53
Aggiungerei, a margine della questione, una piccola osservazione. Sorbara è stato proposto quale candidato alle prossime elezioni regionali da un movimento che si chiama UV, addirittura dai suoi vertici. E’ impossibile pensare che i vertici dell’UV non fossero a conoscenza delle “amicizie pericolose” di Sorbara, quindi i vertici medesimi sono da ritenersi corresponsabili e “contigui” all’operato di Sorbara. In questi casi direi che è insignificante nome, programma, collocazione politica del movimento, ma direi che il movimento è di per sé, NON votabile, pena la complicità anche di chi vota. Ricordo che recentemente la parlamentare Sonia Alfano, che si occupa del problema a livello europeo come Presidente di una apposita Commissione, ha avuto l’incarico di predisporre un provvedimento che obblighi gli Stati a predisporre una rigida disciplina dei partiti al fine di evitare commistioni tra politici e mafie varie. In attesa di tale legge di là da venire, cominciamo con l’isolare partiti e movimenti che ospitano tra le loro fila persone più o meno sospette di “contiguità”, dovunque esse si nascondano.
18 Maggio 2013 a 18:22
Infatti, non solo i vertici sapevano e sanno, ma condividono le “amicizie pericolose”! Il caso Tropiano la dice lunga no?
18 Maggio 2013 a 18:32
Certo, e parimenti NON votabili dovrebbero essere i partiti e i movimenti che stringono patti e alleanze con chi condivide “amicizie pericolose”; anche in questo caso i relativi elettori non possono dire: “io non ne sapevo niente” e lavarsi così le mani: sono complici, punto e basta.
18 Maggio 2013 a 18:35
Chi vota per un partito che condivide anche solo una briciola con la criminalità organizzata è complice. E chi vota per un partito che sostiene un partito coinvolto è altrettanto complice. Che si sappia e che chi di dovere se ne assuma le responsabilità!
18 Maggio 2013 a 19:54
l’impegno che possiamo assumerci in questa settimana che ci separa dal voto è quello di far conoscere “PATuASIA” a chi ancora crede che la nostra Valle sia “l’isola felice”….Quando leggi questi post cominci a vedere una realtà che NON TI PIACE.. La consapevolezza di ciò che accade è il primo passo verso un possibile cambiamento. NON SI PUO’ PERDERE QUESTA OPPORTUNITA’……
18 Maggio 2013 a 22:06
rai news24 la ragnatela invisibile. grazie Sig. Mancini.