Muffa e vermi!


Sulla Gazzetta Matin leggo di un gioco-concorso chiamato “Il Grande Fratello in Consiglio regionale” dove i 35 candidati più votati dai lettori formeranno il nuovo Consiglio regionale virtuale. In pole position oggi si piazzano Augusto Rollandin e Mauro Baccega. Seguono a ruota Piero Prola, Giuseppe Isabellon, Gerardo Beneyton, Aurelio Marguerettaz… non c’è che dire: ai valdostani il formaggio che sa di muffa e fa i vermi piace molto!

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4 commenti su “Muffa e vermi!”

  1. Mistinguet Says:

    Se le suonano e se le cantano da soli! Nel senso che comprano e fanno comprare ai compari le copie del giornale per inviare il tagliandino. E poi, se si pensa in mano a chi è Gazzetta Matin, chi è così ingenuo da credere alla correttezza del sondaggio?
    Aggiungo, non esserci in quell’elenco è un punto d’onore!

  2. roberto mancini Says:

    Non mi piace.
    Si possono taroccare i risultati organizzando gli “amici” attivisti e i clientes.
    Ad ogni “elezione” di questo tipo, Baccega si piazza bene. Mica per caso è socio di qualche agenzia di pubblicità che garantisce la raccolta di spazi al giornale?
    Ci vuole più attenzione per le agenzie pubblicitarie: le vere casseforti dell’editoria sono loro.
    Poi può anche essere un espediente sleale per suggestionare a priori l’elettorato.
    Cosa dice il Corecom sulla legittimità di queste iniziative? Ha l’autorità per intervenire?
    Eventualmente per controllare le schede?
    Non c’è un cittadino che faccia un esposto a questo organismo?
    Così, per curiosità.


  3. Caro Roberto, il piacere o non piacere è una questione di gusto. Baccega non credo sia più socio di Pubblimedia, ma anche se lo fosse, Pubblimedia non garantisce proprio un bel niente a Gazzetta Matin, visto che – basta leggere il collophon del giornale – è LG PRESSE Srl la concessionaria di pubblicità per Gazzetta Matin e per il quotidiano online Newsvda.it. Se hai dubbi in merito, sai bene che sono sempre a disposizione, ormai mi conosci bene.
    Inoltre, le agenzie pubblicitarie, nonostante la crisi, rimangono le casseforti dell’editoria. Senza pubblicità, non c’è un solo giornale al mondo registrato in tribunale e con tanto di giornalisti contrattualizzati, neanche online, in grado di sopravvivere.
    Il Corecom controlla quello che è di sua competenza e non i giochi. “Il Grande fratello” è un gioco (che esordì nel 2008!) e tale rimane. I giornali, per stare in piedi (perché cercare di migliorare i contenuti non è più sufficiente), si inventano le iniziative più disparate: dai gadgest fino ai concorsi. Il Grande fratello è una iniziativa, piaccia o no, che per circa due mesi ci porta qualche migliaio di copie in più.
    Se qualcuno ha dubbi sui risultati e la correttezza non del “sondaggio” come erroneamente indicato in altro commento, ma sul “gioco”, invito a venire in redazione a contare i tagliandi: è tutto in archivio.

  4. roberto mancini Says:

    Caro Luca,

    grazie delle spiegazioni, i miei dubbi riguardavano solo il carattere del gioco.
    Mi chiedevo se in periodo elettorale anche un’iniziativa di questo tipo non debba ricadere sotto la giurisdizione del Corecom.
    Forse un presidente con una concezione estensiva dei propri compiti potrebbe sostenerlo?
    Non saprei, non ho una risposta:
    la cosa mi interessa unicamente come quesito teorico.
    Concordo anche sul resto:
    le agenzia di pubblicità sono le vere casseforti dell’ editoria, spesso le padrone.
    Da approfondire anche il fatto se Baccega, autore di recenti e sensazionali exploit elettorali, sia ancora socio Publimedia.
    I dubbi non erano diretti alla correttezza del tuo giornale, ma alla possibilità che un gruppo di “amici” ed attivisti possa influire sul voto/gioco, organizzandosi militarmente.
    Come credo avvenga, con evidenti risvolti di influenza psicologica, sui lettori/futuri elettori.
    Insomma, per essere un gioco, penso possa avere ripercussioni serie sull’opinione pubblica .
    Però non saprei quantificarle in termini certi, purtroppo non sono Mannheimer.


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