La bella gioventù!
Questa immagine comunica spensieratezza e gioia. Certamente i tre si stanno divertendo in quel di Cervinia in una giornata fantastica sulla neve. Proprio una bella gioventù! Chissà che significa il numero 113 sulla motoslitta?
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26 aprile 2013 a 21:23
Penso che sia il numero della motoslitta che appartiene certamente ad un noleggiatore ……. Non penso che ne abbiano tante, ma siccome il numero 13 porta sfortuna, hanno aggiunto 1 davanti cosi’ cambia tutto ……………………….. ! ………………………..
26 aprile 2013 a 22:10
E’ la locandina de ” il lavoro più bello del mondo “, adesso va tanto di moda. Beato lui e buon lavoro .
26 aprile 2013 a 23:10
Il suo blog è apprezzabile per molti aspetti ma non per tutti. Quest’ ultimo post rientra fra quelli meno apprezzabili.
Lei pubblica una foto offrendo un’ interpretazione suggestiva, “la bella gioventù” sottolineando implicitamente tutta una serie di giudizi: Si divertono con i soldi nostri, giocano invece di lavorare, abusano di mezzi e strumenti. Certamente quella offerta da Lei è una interpretazione possibile. Da questa stessa immagine si possono tuttavia trarre altre interpretazioni. Nelle stazioni da sci può accadere che vengano rubati gli, oppure che si rompa un attacco oppure ancora che uno sciatore, pur non infortunato, debba essere trasportato a valle perchè stanco o perchè non in grado di scendere.Tutte queste ragioni giustificano un trasporto a valle con la motoslitta da parte degli addetti alla sicurezza che sono forze dell’ordine e pisteurs.Gli utenti trasportati possono anche vivere con allegria il trasporto, non necessariamente devono avere volti da funerale.
Un’altra interpretazione possibile è che il poliziotto stesse trasportando colleghi o superiori in abiti civili e che quindi fosse motivato da esigenze di servizio. Dov’è scritto che il lavoro deve essere afflittivo altrimenti non è lavoro?La colpa sembra infatti stare in un sorriso…..
La foto di per sé non ci dice se è abuso, se è trasporto di utenti, se è trasporto di funzionari. Se quindi ha un video o altre foto o almeno la testimonianza di chi ha fatto la foto li pubblichi a sostegno della sua tesi, altrimenti ammetta che la sua è una tesi preconcetta e che altre verità sono possibili.
27 aprile 2013 a 10:13
Signor muntagnin, le immagini spesso sono documenti inappellabili, altrettanto spesso stanno alla interpretazione di chi le guarda, pertanto ogni “giudizio” è valido fino al suo riscontro con la realtà. Aspetto che lo scatto venga smentito con prove concrete. Purtroppo il testimone non può parlare, sa com’è… non viviamo in un paese così civile e moralmente ineccepibile, questa prudenza è quindi del tutto giustificata.
27 aprile 2013 a 17:25
Gentile muntagnin,scio frequentemente in quel di Cervinia,e mi dispiace deluderla dicendole che questa foto rappresenta molto bene la situazione sulle piste e nei rifugi!
27 aprile 2013 a 21:29
Da tempo si parla sia a proposito che a sproposito della Casta Politica. Caro e gentile muntagnin lei ci dovrebbe spiegare perchè non si debba denunciare un altro tipo di casta, come quella ad esempio che rappresenta ed esercita la gestione del potere…comunque! Non sempre il potere deriva dall’essere titolare di un’auto blu con tanto di scorta. In Italia – la terra dei cachi – la divisa ha sempre esercitato una certa “emozione” per chiunque l’abbia indossata. Un’emozione che il più delle volte è sconfinata nell’abuso di potere. La Storia Nazionale è li a dimostrare quanto la casta della divisa abbia giocato brutti scherzi anche nelle istituzioni “democratiche”.
28 aprile 2013 a 16:49
Non si capisce perché in questo caso sia necessario l’onere della prova inversa. Mi spiace ma le ipotesi di muntagnin sono assolutamente legittime. Le garanzie devono valere per tutti altrimenti si cade nel pettegolezzo.
28 aprile 2013 a 17:22
Anche le ipotesi di Patuasia sono legittime, la fotografia apre diversi scenari e il più facile e diretto è quello a cui pensa la maggioranza, ma non è detto che sia quello giusto. Per questo sarebbe opportuna una smentita provata
, invece mi sembra che ci sia stato un commento che avvalora l’ipotesi.
29 aprile 2013 a 01:48
Lungi da me aver sostenuto che non si devono criticare altre caste oltre a quelle politiche, evidentemente la mia argomentazione non è stata compresa e quindi provo a spiegarla ulteriormente. Ciò che intendo sostenere è che uno scatto fotografico ci fornisce un’istantanea di un lasso di tempo brevissimo e quindi l’interpretazione degli eventi che si trae da una foto lascia sempre spazio a più interpretazioni possibili. Se osseviamo la foto dell’attentatore di Roma ferito e schiacciato a terra dagli agenti, potremmo anche pensare ad un abuso delle forze dell’ordine. Se fossimo totalmente privi degli altri dati quella foto potrebbe essere accompagnata da qualsiasi didascalia suggestiva tesa ad indirizzare il giudizio.Tutti però sappiamo che oggi quell’uomo è stato ferito e bloccato dopo aver esploso 6 colpi di pistola e ferito un passante e due carabinieri,di cui uno in modo grave e quindi interpretiamo quella foto non certo come un abuso.Oggi a Torino,prima del derby,ci son stati tafferugli e sul web sono visibili video in cui le forze dell’ordine distribuiscono manganellate.Se io traessi una foto da quel video ,magari ingrandita per escludere il contesto, raffigurante un poliziotto che colpisce qualcuno con il manganello potrei benissimo connotarla ed utilizzarla per descrivere violenza ed abuso da parte della polizia,inventando nella descrizione qualsiasi contesto,dalla manifestazione studentesca a quella sindacale,alla protesta dei disoccupati e chi più ne ha più ne metta.Potrei anche postare quella foto senza descrivere alcun contesto,confidando nel fatto che pochi si chiederanno il perchè di quella manganellata e se è abuso oppure uso legittimo della forza, sapendo che molti proietteranno su quella immagine il giudizio preconcetto, aprioristico della violenza poliziesca. Non è assolutamente vero che una immagine sia “documento inappellabile”.Per produrre un documento “quasi inappellabile” servirebbe un video,che altro non è che una composita sequenza di migliaia di immagini, almeno 25-30 a secondo…..
Conoscendo le ipotesi possibili non ho escluso la possibilità dell’abuso,ho semplicemente detto che dalla foto postata si possono trarre altre ipotesi sulla realtà rappresentata!
Gli abusi non piacciono neppure a me, ma mi piacciono ancor meno i giudizi aprioristici ed i preconcetti. Su una foto come questa,non conoscendo i fatti e non potendo trarli dalla medesima foto l’unica cosa saggia da fare è sospendere il giudizio. Voler giudicare prevalente una ipotesi su di un’altra non è altro che proiettare su un elemento oggettivo,la foto, un desiderato psichico della nostra soggettività che ha a che fare con un sentimento, in questo caso di risentimento,di odio,di negatività verso una categoria di persone.Di fatto non si vede più la foto per quel che è ma per quel che vorremmo che fosse…..
29 aprile 2013 a 09:21
Buongiorno,pur apprezzando lo sforzo x difendere una categoria sostenuto dal sig muntagnin,preciso che il giorno della foto in questione ero al bar dove si intrattenevano i soggetti inclusi nella foto,e poco prima le due ragazze stavano proprio vantandosi con altri amici di aver “vinto” un giro in motoslitta…
Credo che ogni categoria abbia al suo interno gente che col proprio comportamento ne screditi i valori,e credo inoltre che come sostenuto da altri una foto sia comunque un’immagine che ritragga seppur in un lasso di tempo breve una realtà,molte volte inconfutabile.
è talvolta triste,come nel caso in questione,riscontrare la realtà dei fatti.
29 aprile 2013 a 09:36
@libero Il “commento che avvalora l’ipotesi” equivale al famoso “me l’ha detto mio cugino”. Quali prove porta al riguardo? Nessuna, è un’affermazione cosiddetta “de relato”. Sa quante nostre foto potrebbero essere “interpretate” se viste al di fuori del loro contesto naturale? Rimango d’accordo con l’analisi di @muntagnin ma per carità, è la mia opinione personale.
29 aprile 2013 a 10:25
Nemo forse è lei e muntagnin che postano commenti che equivalgono al “me l’ha detto mio cugino”…perché ripeto,scio sovente a Cervinia e ciò che ho postato equivale a ciò che i miei occhi hanno visto.
29 aprile 2013 a 12:01
@mikey Vede, non era mia intenzione mettere in dubbio la veridicità del suo post e/o della sua testimonianza ma mi pare evidente che lei continui ad ignorare la sostanza. Il fatto che lei abbia visto o meno episodi disdicevoli mentre sciava a Cervinia non porta nessun elemento nuovo per accertare che la foto del post sia paragonabile a quanto da lei visto. O è lei che ha scattato la suddetta foto e sa per certo chi erano i personaggi ivi rappresentati, dove andavano, perché erano sulla motoslitta ecc. ecc., oppure il fatto che “Hanno visto cose i miei occhi che voi umani…” non ha nessuna rilevanza. Ripeto, non è per polemizzare con lei ma è così che funziona se si vuole essere corretti e obiettivi.
29 aprile 2013 a 12:12
@Nemo
Guardi che questo non è un tribunale. Le immagini sono rappresentative ed evocative. E da questa loro caratteristica ne può scaturire un confronto utile e civile non sulla foto, ma su quello che rappresenta. Non ci vedo niente di strano. Quello che “sembra” succedere in quella foto, nella realtà accade? Se sì, allora si deve discutere.
29 aprile 2013 a 12:39
Signor muntagnin il suo discorso sulla fotografia non fa una grinza e lo condivido appieno, però e mi dispiace ammetterlo, a parte la sua teoria sul reale valore documentario di un’immagine non ho ricevuto smentite, anzi due testimonianze che consolidano lo scatto. Signor Nemo e lei quali prove porta al riguardo per confutare la tesi? Nessuna. Invece qui si trovano una fotografia e due testimonianze verbali. Aspetto una prova da parte sua. Il resto è teoria.
29 aprile 2013 a 12:46
Grazie signor tagueule per aver ricordato agli utenti che questo non è né un giornale né tantomeno un tribunale (ci mancherebbe) è un blog, cioè uno spazio privato aperto alla discussione collettiva. La fotografia pubblicata apre un dibattito sul corretto uso dei mezzi e delle istituzioni pubbliche non è un esposto alla Procura. Se qualcuno di competenza riterrà necessaria un’indagine lo farà indipendentemente da Patuasia che ricopre altro ruolo.
29 aprile 2013 a 13:04
@nemo Sono assolutamente d’accordo con te. Nella realtà accade? Sì. Vogliamo discuterne? Perché no. Quella foto prova qualcosa? No. @patuasia Portare prove di che? Forse non riesco a spiegarmi e me ne assumo la colpa. Ma a me gli atteggiamenti da santa inquisizione non sono mai piaciuti. Mi pare fosse un discorso di merito che muntagnin cercava di evidenziare. Né io né lui neghiamo che certi atteggiamenti condannabili avvengano. Però personalmente ritengo che in mancanza di altri dati certi quella foto non dimostri proprio un bel niente. Mi scuso per questa mia opinione così ottusa. Saluti.
29 aprile 2013 a 23:36
Buonasera,
con la mia famiglia ed i miei figli siamo frequentatori di Cervinia e le sue splendide piste, paese che adoriamo. Ormai posso dire che conosciamo abbastanza persone autoctone e turisti. Devo dire purtroppo una cosa…o forse due. Le signorine sulla motoslitta non erano certo infortunate; per quello c’è il servizio piste; ne’ tantomeno gli avevano rubato gli sci.
Sembrava piuttosto una “gita” di piacere col numero 113..le signorine son frequentatrici.
Spesso ci capita a meta’ mattinata di fermarci negli chalets per un te’ o un po’ di ristoro per i bimbi, poi ci spostiamo e segue magari un aperitivo con amici, pranzo e un ultimo caffé prima di finire la giornata sugli sci ( a volte anche bombardino :-)). In compenso,alcuni poliziotti in servizio, ( hanno la divisa…) senza pudore e vergogna li vediamo iniziare gli aperitivi e Spritz dalle 10 del mattino, per poi spostrasi tipo “happy hour” nei vari locali, pranzare nei ristoranti ecc…e poi cosa dire dei digestivi fino alle 3 di pomeriggio? Possibile che in tutti questi anni fraquentando i locali sulle piste li vediamo continuamente intenti in intrattenimenti “sociali”, aperitivi, pranzetti ecc? Mi chiedo, possibile che mentre i miei bimbi o altre persone, rischiano che qualche sconsiderato (e ce ne sono tantissimi, in sci o snow) li “trancino” vivi, questi simpatici signori siano occupati in ludiche degustazioni enogastronomiche? Non conosco la politica valdostana, ma pagherete le tasse pure qui? E la Polizia è un’affare di Stato. Qualcuno un giorno si preoccupera’ di obbligare queste persone a svolgere il loro lavoro facendogli capire che non sono turisti in vacanza ma rappresentanti dell’ordine pubblico? E cosa dovrebbero dire i nostri polizziotti a Milano, Genova ecc? A quando un bambino, o anche adulto che verra’ tranciato da dei pazzi mentre i Signori Poliziotti sono intenti a flirtare con un buon bicchiere di Champagne? Mi spiace scrivere cio’ perché adoriamo la Valle d’Aosta e Cervinia. E ci regalate delle vacanze da favola. Pero’ sarebbe ora di mettere ordine! W Cervinia. grazie. Francesca
30 aprile 2013 a 09:09
@nemo
Ma quella foto, come dicevo prima e poi chiudo per sempre, non deve dimostrare. E’ in un tribunale che “si dimostra” (o a scuola nella lezione di matematica). Quella foto è sufficiente che “rappresenti” un problema. Se lo rappresenta (ma qui siamo anche oltre la rappresentazione perché il problema è ammesso da tutti noi) allora vale discuterne. Giuro che non scriverò più sull’argomento. Saluti
30 aprile 2013 a 10:06
Gentile Signor Ta-geule
temo che chi ha scattato quella foto non solo fosse presente durante il famoso aperitivo ma temo anche che conoscesse le signorine in questione, inoltre se nota il volto di una delle due non par proprio una persona sofferente con gamba rotta. Comunque sono d’accordo con lei, il problema non è la foto, in effetti non dimostra nulla se non un sigolo episodio che puo’ anche passare come una goliardata. Il vero problema è la recidivita’ e la continuita’ con cui questi signori si intrattengono nei bars e il poco pudore con cui lo fanno…come se fossero sopra a tutto e tuttti. Ma lei come si sentirebbe se un suo collega o un suo collaboratore invece di svolgere il proprio lavoro, ogni mattina alle 10 iniziasse a rendersi latitante? Certo che i signori poliziotti hanno diritto alla pausa come tutti i lavoratori ma sovraintendere le piste e la sicurezza in pista dovrebbe essere un lavoro e non un passatempo sporadico tra uno Spritz e uno Champagnino.
30 aprile 2013 a 10:20
@tagueule Mi ripeto e poi chiudo anch’io. Sono d’accordo con te . E’ il modo che non mi piace. in quella foto ci sono delle persone che vengono prese ad esempio di un malcostume ma niente prova che quel malcostume fosse esercitato proprio in quel momento e proprio da quelle persone. Vogliamo parlare del problema? Bene. Facciamolo senza la foto. Tempo fa qualcuno su questo blog si era risentito per una rubrica nella quale alcuni scatti ritraevano persone malvestite o sovrappeso, pur senza rivelarne il volto, per affrontare l’argomento del cattivo gusto o dell’obesità. Qui si vuole parlare di cattive abitudini che potrebbero, in alcuni casi, anche configurare ipotesi di reato, ignorando le minime regole di privacy e garanzia. Tutto qui. Sul resto sfondi una porta aperta, non ho nessuna voglia né intenzione di difendere i furbetti, a qualunque casta essi appartengano. Saluti.
30 aprile 2013 a 17:28
Chiamiamo gli amatori e i propugnatori delle ronde civiche, quelle efficientissime invenzioni che andavano tanto di moda ad Aosta. Facciamoci dare cortesemente dei consigli sul come istituire, in ambiente alto-alpino, una ronda nivale. Lasceremo così le forze dell’ordine al loro compito precipuo, quello di essere al servizio delle Istituzioni.
7 Maggio 2013 a 19:59
Sig. Beuscia,Non servono armatori e propugnatori di ronde civiche…sulle piste abbiamo i pisteur,professionisti del soccorso,vi sono carabinieri,professionisti anche loro dell’ordine e nel coadiuvare soccorsi,la guardia di finanza…
Per bere spritz e vini bianchi nei bar ci siamo giustamente noi turisti,infine per far fare giri in motoslitta esistono i noleggiatori…forse sulle piste questi poliziotti non trovano proprio una collocazione,sarebbe quindi meglio andassero a lavorare…come facciamo più o meno tutti….