Aria di montagna!
L’Arpa ha cambiato le strumentazioni e i dati dell’aria sono preoccupanti. Per Legambiente, per gli amministratori invece no: l’inquinamento sarebbe pari a quello degli anni precedenti. Evviva! Allora possiamo respirare metalli a pieni polmoni. Già, perché a nessuno viene in mente che sarebbe necessario non mantenere costanti dei valori di criticità, ma ridurli! Leggo dal comunicato dell’associazione Legambiente: lo Zinco passa da 197 Ng/m3 del 2011 ai 233 nel 2012; il Ferro schizza da 436 Ng/m3 nel 2011 a 1310Ng/m3 nel 2012, triplicando il valore; il Nickel, il cui valore obiettivo per legge è pari a 20Ng/m3, raddoppia, passando da 28 a 54 Ng/m3 (si tratta di un metallo classificato come cancerogeno di classe 1 dall’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro). In forte aumento anche il Cromo (da 86 Ng/m3 nel 2011 a 267 nel 2012: anche qui una triplicazione del valore misurato) e il Manganese (da 84 a 122 Ng/m3). La nuova AIA prevede un abbassamento dei limiti delle emissioni consentite alla CAS soltanto dopo la fine degli interventi previsti per l’abbattimento di esse, ossia nel 2015. Il che significa che per altri due anni dobbiamo aspettarci valori simili, e, per quando riguarda le deposizioni atmosferiche, in crescita.“. Secondo la Cogne i dati in aumento ci sono perché la strumentazione è più efficace. Cioè ieri erano più bassi perché gli strumenti erano meno funzionali. Cioè ieri abbiamo respirato la stessa quantità di veleno che respiriamo oggi. Fantastico, nessun peggioramento in atto! Di miglioramento però non se ne parla!
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5 marzo 2013 a 17:32
Peggio della Cina. E senza nemmeno il tasso di crescita della produzione cinese. IN VALLE D’AOSTA S’INQUINA PER ESSERE PIU’ POVERI.
5 marzo 2013 a 17:33
Grazie Zublena.
5 marzo 2013 a 19:25
Sarà per questo che la signora Pirovano é sempre in giro per il mondo a gareggiare nelle maratone.
5 marzo 2013 a 22:52
terrificante…
6 marzo 2013 a 10:17
brava legambiente che da tempo è sul pezzo.
a suo tempo con l’Espace Populaire avevo invitato ad Aosta la regista del documentario “donne contro l’ILVA”, che molto ci aveva fatto riflettere (vedi http://lasvoltadonnecontroilva.wordpress.com/ )
qui http://www.carmillaonline.com/archives/2013/02/004625.html#004625 trovate invece un’analisi sulla situazione di Taranto.
sarebbe interessante sentire la politica valdostana su come pensa di salvaguardare i diritti dei lavoratori e la salute pubblica.
buone resistenze
alexandre glarey
7 marzo 2013 a 09:30
OFF TOPIC
Leggo sulla Stampa il titolo: “La Regione rischia di dover pagare
un risarcimento di 21 milioni di euro per lo stop al pirogassificatore”. A fianco, la fotografia di Valle Virtuosa in festa per la vittoria del referendum. Faccio 2 + 2 e mi chiedo: perché La Stampa, contrariamente al contenuto dell’articolo, vuol dare l’immagine che la responsabilità di un eventuale danno per i cittadini valdostani (21 milioni l’eventuale penale) sia a carico di chi ha sostenuto il referendum? Perché non una bella foto di Rollandin o della Zublena o di uno a caso di quelli che hanno sostenuto l’utilità di un’opera inutile?
7 marzo 2013 a 09:52
Mi sembra di aver letto l’anno scorso (molto prima del referendum) : il pirogassificatore si fa’ perché’ l’ho deciso io. Perciò’ se ci sono danni da pagare che li paghi lui, non i valdostani.
8 marzo 2013 a 12:09
Grazie Zublena & co. io, mia moglie, mia figlia, i miei parenti ed amici ringraziamo.