Un passo dopo l’altro


Riceviamo questa lettera. “Sul fatto che L’Hélène Imperial mercoledì 9 in consiglio abbia cambiato completamente atteggiamento e idea restando nell’UV con una dichiarazione di fedeltà assoluta, in cambio della sua assunzione come dirigente alla struttura ospedaliera e della sorella a vda structure, avvenute entrambe  poche ore dopo la votazione, non dite niente? Credo che neppure in Sicilia si arrivi a cosi tanta vergogna e spregiudicatezza, un insulto ai tanti valdostani in questo momento disoccupati. Grazie.”. Chi nasce unionista nasce con il posto fisso. Su questa vincente strategia politica l’Union ha sempre decretato il suo successo elettorale. I suoi ideali che qualcuno vorrebbe fossero l’antifascismo e l’autonomia, sono stati barattati in cambio di un potere ben consolidato. L’antifascismo si è trasformato in una alleanza con la destra e l’autonomia in una occasione ghiotta per fare affari e conservare le clientele. Il caso della signora Imperial è emblematico di questa politica che riguarda un po’ tutti i partiti, ma soprattutto quelli che stanno al governo per troppo tempo. Se non vogliamo più che venga premiata la fedeltà al posto della meritocrazia (Imperial sarà anche brava, ma quante come lei?) bisogna far sì che non si crei mai più un sistema di potere come quello unionista. Che la politica diventi più aperta ed elastica e che siano soprattutto i cittadini a svolgerla. Abbiamo una elezione politica a breve, i candidati che hanno la chance di andare in Parlamento sono quattro: due per il centrodestra e due per il centrosinistra. Ancora non si conoscono i candidati unionisti-stellafioriti (Rudy Marguerettaz e Albert Lanièce?), ma abbiamo già i nomi di quelli del centrosinistra: Patrizia Morelli per il Senato e Jean-Pierre Guichardaz per la Camera. Due buoni candidati che possono mettere in seria difficoltà l’Union. Patuasia è concreta. Ha i piedi per terra, sa che le cose non si cambiano dall’oggi al domani. Che la Storia dell’uomo è lenta perché sempre in salita. E’ fatta di passi uno dopo l’altro. Vincere alle politiche sarebbe ferire gravemente il leone. Vincere alle regionali sarebbe dargli il colpo di grazia. Poi la Storia continua…

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14 commenti su “Un passo dopo l’altro”

  1. Helene Says:

    Gent.ma Sig.ra Nuvolari,
    Vorrei fare presente a lei ed a chi le ha scritto la lettera pubblicata in questo post quanto segue:
    – io sono stata assunta in data 9 gennaio 2013 all’ASL, per il fatto di avere superato 25 mesi prima un concorso in cui mi classificai quarta. Soltanto dopo che sono stati riempiti i 3 posti disponibili in organico ( per cui il concorso era stato bandito) ed aver assistito alla partenza dalla S.C. di ulteriori 2 colleghi negli anni successivi al concorso, l’ultimo dei quali il 1 gennaio 2013, trovandosi quindi al di sotto di 2 unità nell’organico, l’ASL ha proceduto ad assunzione dalla graduatoria, che, mi spiace per chi le ha inviato la lettera, mi vedeva prima esclusa;
    – ho deciso di cessare con il mese di maggio prossimo la mia attività politica ed ho deciso di farlo restando in questi pochi mesi che mancano nelle fila dell’UV, anche soltanto per rispetto di chi mi ha votato nel 2008 in quel partito;
    – quanto a mia sorella, chi le ha scritto la lettera dovrebbe informarsi meglio, poiché lei lavora in uno studio privato di professionisti e non è stata assunta presso VDA Structure come erroneamente affermato nei contenuti del suo post.

  2. Tueno de la Bouteucca Says:

    Patricià Morellì è un buon candidato per chì? Per chi ce lo fa a fette col francese?

  3. patuasia Says:

    Signora Hélène, la ringrazio per la precisazione: fa sempre bene il diradarsi della nebbia in quanto aiuta a vedere meglio. Detto questo mantengo intatte le mie cosiderazioni riguardo al suo partito.

  4. Michelle Imperial Says:

    Un posto fisso in una struttura pubblica non mi dispiacerebbe affatto ma ho deciso invece di provare a intraprendere l’ardua carriera di avvocato e sto aspettando i risultati dell’esame di stato dato a dicembre. Le notizie riportate nella lettera sono quindi false e tendenziose e fatte solo per colpire personalmente chi ha deciso di concludere la sua carriera politica con coerenza. Mi auguro che la campagna elettorale di chi vuole proporsi alle prossime elezioni abbia un programma serio fatto su argomenti che interessano la comunità. I pettegolezzi infondati lasciamoli al bar.

  5. patuasia Says:

    Grazie signora Michelle Imperial per la chiarezza e auguri per la sua carriera di libero avvocato, speriamo in una libera Valle d’Aosta. 🙂

  6. giancarlo borluzzi Says:

    Vedo che è giorno di precisazioni, anche se su fatti diversi.

    Non entro ulteriormente in merito allo sposalizio, da parte di Protasoni prima e di Patuasia poi, del ritornello lanciato da Silvio Berlusconi secondo cui si deve votare chi ha possibilità realistiche di vincere prescindendo dal voto quale attestazione o di una fede o del non condividere i piatti principali che il menù della politica fa trovare in tavola.

    Non entro neppure in merito al fatto che la Morelli è uscita dall’UV non ritenendola più sufficientemente integralista e al fatto che il Guichardaz (che non ho mai incontrato e la cui candidatura, a detta di persona autorevole che conosco da tempo e da me incontrata casualmente un’ora fa in Aosta, è passata portandosi dietro malumori) appartiene all’area con l’hobby dello scardinare l’economia per danneggiare i più poveri.

    Vorrei invece protestare per l’insostenibile definizione di “area di centrodestra” relativa ai candidati, ancora non ufficializzati, che saranno appoggiati dall’UV.

    Non basta che personaggi come Zucchi, Lattanzi e Paron, che, se fosse funzionale al dimostrarsi gregari dell’UV, accetterebbero senza battere ciglio anche l’essere definiti nipoti di Mubarak, rifiutino di presentare il simbolo più votato del centrodestra nazionale al fine di aiutare il Leone per poter definire di centrodestra l’accoppiata contrapposta a quella per la quale ora pare battere il cuore patuasiano.

    E’ una definizione magari comoda, ma forzata e fuorviante: il PdL valdostano col marchio Lattanzi è una rozza imitazione made in China del partito nazionale di riferimento.
    Inoltre, l’UV è antinazionale e contraria alla persona singola con le sue effettive specificità che dovrebbero essere modificate dai disegni di una politica anacronistica e tribale.
    In tale coppia di candidati, ancora ignoti ma graditi dall’UV e appoggiati dall’imitazione made in China predetta, non ci sarà nulla di centrodestra non appartenendo l’UV a tale area e costituendo le contorsioni di Lattanzi e Zucchi una mera espressione non della politica ma del più riprovevole servilismo applicato alla medesima.

  7. patuasia Says:

    Questi, signor Borluzzi, sono dettagli che a me non interessano. L’union valdotaine appoggiata dalla Stella alpina, dalla Féderation autonomiste e dal Pdl (traditore o meno PdL rimane) è una aggregazione di centrodestra che a lei piaccia o no.

  8. Paul Says:

    visto che siamo in tema di lavoro, assunzioni, ecc e visto che finalmente di questi tempi tutti i nodi vengono al pettine vogliamo parlare del reclutamento del personale nelle società partecipate e controllate?
    nel pubblico impiego vero e proprio ormai si è alla frutta, le assunzioni, sia a tempo determinato che indeterminato, vengono fatte con il contagocce e decine di persone che hanno superato un concorso (gli idonei) rimangono in una graduatoria senza possibilità di essere assunte (per poi rimanere beffate visto che dopo 3 anni la graduatoria scade) mentre qualcun altro, senza aver superato neanche uno straccio di selezione, viene prontamente assunto nelle numerose società partecipate regionali!! (che sono finanziate con soldi pubblici!!).
    Visto che sono tempi di magra e visto che, giustamente, bisogna evitare di bandire 100.000 concorsi… non sarebbe meglio utilizzare le graduatorie vigenti e bandire “concorsi unici” che valgano sia per gli enti pubblici sia per le società partecipate?
    in questo modo si garantirebbe la trasparenza e, soprattutto, la meritocrazia
    speriamo che il prossimo governo abbia la volontà (dipende molto da chi ci sarà al potere!) di “metter mano” anche su tale questione…

  9. pierre Says:

    sicuramente le società partecipate sono la strada migliore per farsi gli interessi propri, soldi pubblici ma con potere discrezionale assoluto.

  10. robin hood Says:

    Vero! verissimo. Dal Casinò alle più piccole società di funivie è tutta una mafiaccia schifosa. e ce ne sarebbe da dire, o meglio da “dossierare”!! chissà che prima o poi qualcuno non si metta a raccogliere gli innumerevoli casi di assunzioni (e licenziamenti) immotivati….le forniture sempre dalle stesse ditte e via dicendo.

  11. giancarlo borluzzi Says:

    @ Patuasia.

    Prendo atto della quintessenza hegeliana del tuo abito mentale: il “centrodestra” valdostano (per me un “sinistra-niente”, con l’UV interpretante la sinistra e il tarocco lattanziano assimilabile a un niente che per leccare manco si presenta alle elezioni, caso unico al mondo visto che dietro all’imitazione made in China c’è il partito risultato primo alle ultime politiche) esiste perchè io Patuasia lo penso come tale. Vabbè, oltretutto fa anche comodo così.

    C’è comunque di peggio: il generalizzato considerare la Lega una formazione destroide.
    Prescindendo dalle effervescenze in Pontida, la Lega è oggi caratterizzata dal motto inneggiante al nord e dal volere che gran parte delle tasse della regione più ricca d’Italia resti in loco anzichè contribuire a ridurre un pò lo squilibrio con le regioni del sud.
    Un partito di destra considera sacro il principio della solidarietà nazionale e in tale ottica la Lega non ha nulla di destra.
    E io me, lillipuziano un seimiliardesimo del pianeta Terra, sono considerato di destra come pure la Lega che è il mio contrario.
    E’ una contraddizione.
    Ma si inserisce bene in quel casotto acritico che è oggi la politica italiana e quindi attanagliante anche il suo francobollo valdostano.


  12. @ Al Geniale Gcb

    “Non entro in merito al fatto che il Guichardaz la cui candidatura, a detta di persona autorevole, che conosco da tempo e da me incontrata casualmente un’ora fa in Aosta, è passata portandosi dietro malumori”.
    ******************************

    Riporto questa tua frase per ribadire come la persona che tu sbagliando consideri autorevole, sarebbe invece una persona
    screditata e insignificante. Oppure un infiltrato o una persona che ti avrebbe fatto credere di essere una gola profonda. Dunque autorevole per averti raccontata una stronzata!?

    Nessuno dico nessuno, che ha fatto parte dell’entourage dirigenziale responsabile della “candidatura” di J.P.Guichardaz e Morelli, avrebbe potuto rilasciare ad un personaggio qual tuo, la dichiarazione qui sopra riportata. Al massimo potrebbe essere un frustrato, che ben lungi dall’avere un minimo peso politico, non avrà potuto far valere minimamente la sua proposta!

    Il resto è fuffa, signor Borluzzi, che a me non interessa. In questo contesto faccio mie le parole di Patuasia e cioè: L’union valdotaine appoggiata dalla Stella alpina, dalla Féderation autonomiste e dal Pdl (traditore o meno PdL rimane) è una aggregazione di centrodestra che a lei piaccia o no.

  13. giancarlo borluzzi Says:

    @ A G.W.Bruscia, geniale tra i geniali.

    Era una parentesi in cui ho riferito quanto ricevuto in risposta alla mia curiosità da un interlocutore intuibilmente conoscitore vuoi del candidato vuoi dell’ambiente che l’ha candidato.

    Il mio interesse per un sindacalista di sinistra è superiore solo a quello che riservo ai comportamenti di Lattanzi, Zucchi e Paron.
    Ho inserito in parentesi quanto sentito con le mie orecchie da chi conosco da tantissimo tempo, pur senza avere particolari frequentazioni con lui.
    Lo reputo autorevole perchè oggettivamente è tale; siamo politicamente lontani; ha raccontato cose non vere? Boh, se lo dici tu magari sarà così, ma non ho alcun interesse a verificare chi abbia ragione..

    Noto invece l’insofferenza bruscica verso tutto ciò che non lustra gli stivali del PD come la deformazione valdostana del PdL lustra quelli del Leone.

    Noto poi il non amore che nutri verso di me ed evidenzi definendomi ” un personaggio qual tuo (sic)”: io comunque ho una mia gerarchia relativa agli aspetti da privilegiare nel valutare le persone in politica e secondo queste antepongo G.W.Bruscia, Travaglio e D’Alema (tanto per fare dei nomi) ai tre personaggi del (non) PdL valdostano da me citati poco sopra.
    E questa anteposizione non viene minata dalla tua mancanza di amorosi sensi nei miei confronti, caro G.W.Bruscia che a ogni piè sospinto materializzi un’insofferenza verso chi non è con te analoga a quella presente a suo tempo tra le gerarchie sovietiche verso chi è stato poi spedito in un Gulag.

  14. come stanno le cose Says:

    si sono sbagliati, il posto assegnato per l’Imperial junior era in CVA e non in Vda Structure. L’ardua carriera è stata abbandonata velocemente.


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