Periferia sud sud


Sono proprio delle nullità! Eppure nel posto che occupano ci dovrebbero essere le migliori intelligenze, ma sembra che il mondo giri alla rovescia: chi ci governa intelligente non è. Un esempio. C’era una manifestazione, i Carnavals des Montagnes, organizzata malissimo e addirittura fuori tema con le Majorettes Folk di Padova, la Fanfara dei Bersaglieri di Melzo, gli Sbandieratori di Asti e di Padova… , ma l’idea era eccellente e l’ho sempre detto. “Il carnevale di montagna appartiene a specificità culturali che sono differenti rispetto ad altri carnevali. Le maschere interpretano i luoghi che sono strettamente legati alla loro storia geopolitica. Un raduno di maschere provenienti dalle montagne di tutto il mondo sarebbe stato unico, straordinario, ma occorreva per realizzarlo un’organizzazione attenta alla filologia, scrupolosa nella selezione e soprattutto colta.” Questo scrivevo due anni fa. Sarebbe stata fantastica per il decennale una grande mascherata con mostre a tema e con le protagoniste provenienti da tutta Europa o, per stare in economia, dall’ Italia. Magiche e terrifiche. Tradizioni secolari che si confrontano unite dal gelido inverno. Storie da raccontare nella notte illuminata dal fuoco sacro dei Krampus. Suggestioni uniche. Magia da ricordare. Cultura da assaporare insieme a un piatto caldo di polenta concia. Sì, sarebbe stato bello, ma invece di migliorare una manifestazione che avrebbe potuto diventare, se studiata con lo scrupolo e l’intelligenza di un antropologo, unica in ambito europeo ecco che il Comune di Aosta decide di eliminarla. Non ci sono i soldi, spiega l’assessore comunale Patrizia Carradore, “purtroppo con i tagli subiti abbiamo dovuto rivedere la nostra programmazione e puntare su quegli eventi che ci vedono coinvolti in un gioco di squadra con l’Amministrazione regionale e che possano creare un reale indotto economico per la città, cosi come è successo per il Capodanno in piazza”. (aostasera.it)  Aosta cultura partenopea vince – Aosta cultura alpina perde. Meglio Mediaset che lo spirito del territorio.

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5 commenti su “Periferia sud sud”

  1. bruno courthoud Says:

    Cara patuasia, io penso che sarà sempre peggio, prescindendo dal caso particolare dei carnavals. Basta pensare a qual è la base sociale che ha prodotto questa maggioranza de veulla per rendersene conto: il ceto operaio o già operaio calabrese, alcuni valdostani valdostani di periferia in via di estinzione, un ceto medio, soprattutto commercianti, che ha in mente solo la pecunia. Hanno tutti votato UV e dintorni e rappresentano la maggioranza dei cittadini di Aosta. Giustamente, si sentono valdostani anche loro, e ben venga un’UV, l’UV n. 1 di Rollandin, che raccolga i loro voti. Ma quale è il loro livello culturale? Che cosa ne sanno di quelle che erano, nel bene e nel male, le tradizioni di montagna e della loro storia? Nulla, e nessuno ha voglia e interesse ad informarli. Il loro livello culturale è quello delle TV di Berlusconi che nessuno, men che mai Berlusconi, ha interesse a migliorare. Ecco che allora vanno bene gli spettacoli come quello dell’ultimo dell’anno in piazza, c’era gente, quella che solitamente guarda la televisione, e i vari bar hanno fatto affari (è quel che più conta). Aosta è (e forse è sempre stata) una cittadina già rurale e poi operaia, la cui maggioranza degli abitanti ha sempre espresso una cultura media men che mediocre. Penso che questa tendenza sia destinata a peggiorare (la mediocrità è molto prolifica, l’eccellenza è invece di pochi). E se per governare bisogna avere la maggioranza, bisogna andare a cercarla nella mediocrità, come ha fatto Rollandin con la sua UV n. 1.

  2. raz-les-bolles Says:

    molte sono le magnifiche tradizioni carnevalesche nell’arco alpino, che risalgono alla notte dei tempi e che richiamano culti precristiani. I carnevali di montagna (di qua e di là dalle Alpi, anche senza spingersi a culture troppo lontane, come quelle dell’Italia centro-meridionale) sono interessantissimi. Per restare vicini, si vada a vedere questo spettacolare carnevale del Vallese (Loschental), con le maschere chiamate Tschaggatta: http://www.valais.ch/it/Attivita-esperienze-inverno/Tradizioni-usanze/Carnevale/Tschaggatta-e-Sculture-di-maschere.html. Ma il comune di Aosta non tiene i soldi…. Uahhahaha!!!!!
    sì è vero, qui da noi è meglio buttare centinaia di migliaia di euro nel cesso, lanciando programmi di promozione turistica di una natura che i governanti e i loro “socii” distruggono giorno dopo giorno, o studi su studi su studi di marketing che non lasciano NIENTE ma che fanno lavorare tipografie, pseudo esperti di comunicazione, pseudo esperti di sviluppo locale, grafici e compagnia bella. A casa, devono andare questa banda di incapaci ignoranti e trafficoni!!

  3. patuasia Says:

    Ho letto che anche Strade del cinema non sarà più finanziato, una manifestazione bella che aveva saputo conquistare l’interesse anche fuori valle, brava Carradore non c’è che dire! La signora preferisce spettacoli culturalmente più bassi, forse per sentirsi a proprio agio.

  4. Nemo Says:

    Comunque stasera Blob ha fatto festa trasmettendo a raffica spezzoni del “sobrio” capodanno valdostano andato in onda su Rai 1. Gran bella pubblicità. Ma si sa, sono comunisti…

  5. maicol Says:

    anche i romani garantivano panem et circenses, ma si sa noi siamo di fiera origine salassa.


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