Chiarezza
Riprendo da un commento a firma Emanuela.
Art 98 del Testo Unico delle leggi elettorali,Titolo VII:
Il pubblico ufficiale, l’incaricato di un pubblico servizio, l’esercente di un servizio di pubblica necessità, il ministro di un qualsiasi culto, chiunque investito di un pubblico potere o funzione civile o militare, abusando delle proprie attribuzioni e nell’esercizio di esse, si adopera 1) a costringere gli elettori a firmare una dichiarazione di presentazione di candidati 2) a vincolare i suffragi degli elettori a favore od in pregiudizio di determinate liste o di determinati candidati 3) AD INDURLI ALL’ ASTENSIONE e’ punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa.
E l’ art 51 della legge 352/1970 sui referendum sancisce che tale norma si applica anche “…….per proposte di leggi, o voti o astensioni di voto relativamente ai referendum”. Noi abbiamo un Prefetto che, tramite il suo partito, invita all’astensione!
Tag: Legge elettorale, Referendum pirogassificatore, Valle d'Aosta
You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.
2 novembre 2012 a 21:35
Con manifesti affissi negli spazi elettorali. Denunciamolo per abuso di potere.
2 novembre 2012 a 22:48
E abuso d’ufficio, no!?
Si ha il reato di abuso d’ufficio quando un pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, nell’esercizio delle sue funzioni produce un danno o un vantaggio patrimoniale che è in contrasto con le norme di legge o di regolamento. Il bene giuridico tutelato è il buon andamento e l’imparzialità della Pubblica amministrazione, oltre alla trasparenza dell’azione amministrativa.
3 novembre 2012 a 09:32
E la procura? Non esiste più obbligatorietà dell’azione penale in evidenza di reato?
3 novembre 2012 a 09:57
… e che dire di quanto riportato il 22 ottobre 2012, da Aostasera, concernente il divieto di esporre bandiere di propaganda negli ultimi 30 giorni prima del voto? Il tutto poggia sull’articolo 6 – comma 1 della legge 4 aprile 1956, n. 212.
Dopo la pubblicazione di questa notizia, ho notato la scomparsa di parecchie contro il pirogassificatore.
3 novembre 2012 a 09:58
Errata corrige: (…) la scomparsa di parecchie bandiere (…)
3 novembre 2012 a 12:55
quindi i manifesti di viale della pace che invitano ad astenersi sono da rimuovere?
3 novembre 2012 a 13:12
secondo me, sì, sono firmati congiuntamente da UV, Fédération, PdL e Stella Alpina, e quindi anche dal partito del Presidente-Prefetto. Secondo me la Regione andrebbe commissariata e Rollandin dovrebbe prendere immediatamente le distanze dal suo partito e vestirsi da Prefetto. Qualcuno comunichi il tutto al Ministro dell’Interno. L’abbinamento Presidente della Giunta = Prefetto è andato in cortocircuito (prima o poi doveva succedere).
3 novembre 2012 a 13:53
Ehi, qualche avvocato c’è in giro per occuparsi della cosa? Intanto fotografiamo i manifesti che invitano all’astensione e poi facciamoli vedere a chi di dovere!
5 novembre 2012 a 13:09
Ora si capisce perché, nei referendum nazionali, i politici non hanno mai invitato direttamente all’astensione, ma, al massimo, hanno dichiarato che sarebbero andati al mare piuttosto che in montagna. Mi sa che il referendum avrà strascichi anche dopo il risultato. Mi associo all’appello: fotografiamo i manifesti.
5 novembre 2012 a 13:52
So che lo avrete già fatto tutti, ma vederlo scritto sul sito della Camera e della prefettura a me fa un certo effetto. Per il resti sono pessimista e credo non succederà niente, ma spero di sbagliarmi…
Dal sito camera.it
http://goo.gl/Kt3dc
Dal sito prefettura.it
http://goo.gl/C9AOA
Infine un saggio del 2005, ma molto interessante
http://goo.gl/4LUDu
5 novembre 2012 a 13:55
potremmo anche conservarli per le prossime elezioni regionali. Infatti sta scritto: “astenersi è un diritto”!
5 novembre 2012 a 13:58
Fotografiamoli e mettiamoli in rete. Magari si sviluppa un ragionamento utile. Dove avete detto che sono? In viale della Pace? Qualcuno ne ha visti altri in altre zone?
5 novembre 2012 a 17:03
In Pza della Repubblica, ad es. Meritano un servizio fotografico e una conservazione in archivio.