Quelli che vanno al mare
Anche il Comitato del NO si esprime per l’astensione, rivelando assenza di autonomia di pensiero, ma l’ essere voce dei partiti della maggioranza. Oggi possiamo battezzarlo: Comitato di quelli che vanno al mare. Per quelli del SI’ le cose sono andate esattamente al contrario: sono stati Alpe e il PD ad aderire, in un secondo tempo e insieme a moltissime associazioni, in primis Valle Virtuosa, per dare vita al Comitato del SI’. Questo dimostra come la polemica messa in scena dall’Union che vede nel referendum un attacco alla sua supremazia, sia totalmente fasulla. Sono così confusi e incapaci a sostenere le loro ragioni che Perron nel suo editoriale sul Peuple scrive: Plus le temps passe et plus je constate, en écoutant le comité du non, qui d’ailleurs est composé toujours par les mêmes personnes qui conduisent toujours les mêmes batailles politiques contre tout le système et contre tous les choix, l’inutilité du prochain passage électoral proposé par les partisans du référendum. Un passage coûteux, inutile et qui risque d’arrêter le processus vers la bonne solution sur un énorme problème qui touchera tous les Valdôtains et toutes les Communes dans deux ans.
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20 ottobre 2012 a 10:12
Ho un dubbio feroce: perché gli astensionisti devono avere lo stesso spazio di chi vota sì o no nelle tribune elettorali? Durante le elezioni non mi risulta che sia previsto che si esprima chi dice di non andare a votare. C’è qualcuno che conosce la risposta? Il CORECOM cosa ha da dire?
20 ottobre 2012 a 14:25
Sudano dixit: “Contrastare le scelte di chi ci amministra significa anarchia.”
Da quando il referendum è espressione di anarchia?
20 ottobre 2012 a 16:52
… il Signor Perron afferma che tra due anni ci saranno grossi problemi con l’immondizia. Sapendo che i tempi di costruzione del pirogassificatore sono di circa 3\4 anni (salvo sorprese e perizie suppletive) significa che comunque avremo il problema previsto dal Signor Perron.
Che faremo?
20 ottobre 2012 a 19:04
semplice ce la teniamo un paio d’anni a casa in attesa che sia pronto il pirogassificatore!
22 ottobre 2012 a 16:26
Condivido la perplessità del signor Marburg, perché mai chi si astiene deve avere spazio? Che il referendum venga visto come principio di anarchia prova ancora una volta di come quei signori siano “fascisti dentro”. Una raccolta differenziata seria e senza indugi ci permetterebbe di avere i tempi necessari per affrontare definitivamente il problema.