Grazie Union valdotaine!


«Quand on s’indigne, il convient de se demander si l’on est digne». Alla frase dell’Abbé Pierre, Luciano Caveri, consigliere regionale unionista nonché ex deputato, ex assessore al Turismo, ex presidente di Giunta ecc ecc…, risponde dal suo blog che sì i valdostani sono degni di indignarsi in quanto tale diritto è scritto nella Storia. Cos’è la Storia? Per molti è un fossile. Un segno scolpito nella pietra che non subisce mutamenti alcuni. Eppure anche le pietre si trasformano, alcune diventano sabbia. Nello scorrere della Storia il nostro Statuto speciale non ha più una ragione di essere e neppure quella cosa che Caveri descrive come prepolitica e che si fonda sul senso di identità e appartenenza. Quale identità? Quella della neolingua iniettata a forza per riempire il vuoto lasciato da un’altra lingua che madre non è più? Quella delle sagre inventate? Quella dello sfruttamento intensivo dell’ambiente? Quella degli scandali? Quella degli sprechi? In questo siamo perfettamente uguali a tutti gli altri, niente di speciale. Troppo facile e ormai inefficace rivolgersi alla Storia per reclamare un diritto che secondo Caveri avrebbe le caratteristiche del divino: siamo speciali per natura! Una motivazione, questa sì ridicola, che si frantuma facilmente nell’osservazione attenta del nostro attuale essere. Non è alla Storia che avremmo dovuto appellarci, cullati nella manna statale che mai avremmo pensato potesse venire meno, ma al presente. Il presente di ieri che avrebbe dato dignità al presente di oggi. Quel buon governo di onesti e capaci che avrebbe dato un esempio di eccellenza e di capacità al resto del Paese. Conferito quella dignità che ci avrebbe permesso di indignarci contro gli scandali, gli sprechi di risorse, l’immoralità che devastano la Penisola. Avremmo potuto difendere la nostra autonomia con i risultati di una buona politica e al tempo stesso difendere il Federalismo dallo “Stato scialacquatore”, come lo definisce Caveri. Ma non possiamo farlo, perché la Valle d’Aosta è il riflesso in piccolo dello Stato centrale. Un esempio? Il nostro Presidente è un pregiudicato. (E Caveri che se la prende con Roma ladrona, non è quello che voleva la Porta della Valle d’Aosta? E la funicolare”Cablò”? E l’aeroporto e… . Che non si indigni troppo che l’Abbé Pierre si incazza!). I politici unionisti e i loro portaborse che cercano di difendere oggi l’autonomia minacciata di fatto l’hanno uccisa LORO! (Come al nostro interno hanno fatto fuori l’autonomia dei Comuni, delle Comunità montane, dell’economia… tutti i settori della vita pubblica, sociale e imprenditoriale sono asserviti a piazza Deffeyes!). Con quali argomenti potremmo mai difenderla? Con il diritto naturale? La Storia? Sai le pernacchie! No, il processo è irreversibile e l’autonomia della Valle d’Aosta scialaquatrice è segnata, non resta che seppellirla. Grazie Union valdotaine!

Explore posts in the same categories: Autonomia, Folclore valdostano, Futuro, Indignazione, Mala politica, Politica valdostana, Riflessione, Ultimo saluto, Uomini politici

Tag: , ,

You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.

10 commenti su “Grazie Union valdotaine!”

  1. Gaia Says:

    Ridicolo Caveri nelle vesti di moralizzatore!!!uno che riesce a perdere 5000 voti da presidente ha ancora il coraggio di parlare??!!tutti i valdostani ricordano la sua maleducazione, arroganza e prepotenza!una parola condita da dieci parolacce!!blech….

  2. libero Says:

    Ridicolo è il meno che si può dire. Lui, secondo il consiglio dell’Abbé Pierre, non può certo indignarsi contro lo Stato per le minacce contro l’autonomia, la sua gestione del potere non pare sia stata così virtuosa, ricordo la pletora dei reggicoda che lo circondava in ogni suo movimento e la grassa soddisfazione che riempiva il suo faccione.

  3. maicol Says:

    secondo me ricomincia l’eterna pantomima pre-elettorale dell’uv buona di sinistra contrapposta all’uv cattiva di destra ma poi quando si è lì orecchie basse e si vota compatti. speriamo che lucien sto giro resti fuori così potrà coltivare la propria atavica passione di giornalista, il fuoco sacro che gli è valso la nomina a direttore dei programmi rai nonostante l’evidente poca opportunità, non parlerei di conflitto di interessi, essendo anche consigliere regionale. lucien lo dico per te perché in fondo in fondo tvb e voglio solo il meglio per te. 🙂

  4. maicol Says:

    meglio correggere subito un’inesattezza: lucien è responsabile delle strutture di programmazione.

  5. Gaia Says:

    Donzel si è ridotto l’indennità di 100€lordi??!!!ma pensa proprio di prenderci in giro??!!questa cosa la gente la deve sapere, grillini e Patuasia datevi da fare per diffonderla!!😉

  6. Bisker One Says:

    Abbiamo il classico problema: l’elettorato valdostano è lobotomizzato. Votano il Partitone perché i loro padri e i loro nonni votavano il Partitone. Votano il Partitone perché promette loro di sistemare figli e nipoti in posizioni da fancazzista ben pagato. Votano il Partitone anche perché quest’ultimo mette regolarmente in atto tecniche intimidatorie (della serie: o voti noi, o finisci in quellacosamarroneviscidaepuzzolente). Se una crisi d’influenza colpisse di botto l’elettorato valdostano il giorno delle elezioni, lasciando in piedi soltanto quelli che non votano il Partitone (e nemmeno i galletti e altre costole del Partitone) vedremo finalmente cambiare le cose; ma questa è proprio utopia all’ennesima potenza.

  7. bruno courthoud Says:

    Al mio paesello sono circondato, letteralmente, nel villaggio dove abito (-avo), da persone che votano il Partitone. Sono tutti eredi, figli o nipoti, di famiglie che durante il ventennio aderirono e collaborarono con il PNF, traendone i dovuti vantaggi, non certo di partigiani o di silenziosamente contrari al fascismo. E’ una situazione molto diffusa in valle, più di quanto si pensi, o si creda, o si dica (l’essenziale è avere un buon pastore). Dopo la guerra, l’adesione al fascismo, qui da noi, si divise tra adesione all’UV e adesione alla DC. Ma che cos’è l’UV se non la DC locale? In altre parole, l’UV ha raccolto, a livello locale, buona parte di quella che era l’adesione al fascismo. E’ un discorso che, mi pare nessuno, nemmeno la sinistra, vuole storicamente affrontare e riconoscere (troppa vicinanza).

  8. libero Says:

    Un’analisi mozzafiato, che fa a pugni con la retorica dell’Union nata da una costola della Resistenza, sarebbe interessante approfondire.

  9. bruno courthoud Says:

    nata a che fine? per sostituire il nazionalismo di stato con un nazionalismo locale finanziato dallo stato.

  10. maicol Says:

    per alcuni dovrebbe vigere il “divieto di indignazione”. 😉


Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: