584.827


L’opposizione si sbraccia nel voler mostrare gli scontrini fiscali in regola (almeno si spera), ma nessuno dei consiglieri che trovi scandalosa la spesa di 584.827 euro per i gruppi consiliari. Come se fosse una cifra normale, una cosa ovvia gestire questo pacco di soldi soprattutto oggi in clima di crisi seria e dolorosa per tutti (politici esclusi). Nessuno che abbia alzato il dito per impedire lo spreco o perlomeno sollevare il problema o forse rimettere al mittente la cifra, no! Tutti concordi con il concetto abusato che la democrazia costa. Non è vero! E’ questa politica che costa troppo e per quali risultati poi? Dicono che i soldi ai gruppi servono per la formazione dei consiglieri, per attività di informazione e consulenze, ma le casse dei partiti che ci stanno a fare? Che oltre a pagare i loro lautissimi stipendi dobbiamo anche finanziare la loro pubblicità? Scontrino o no quello che l’opposizione non ha ancora capito o fa finta di non capire, è che non ci frega niente del funzionario onesto che fa funzionare  un sistema marciscente, che giustifica di fatto un reato, perché questa cifra è un vero furto alla collettività.

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11 commenti su “584.827”

  1. Alberto Grange Says:

    Mi auguro che la Valle non sia come il Lazio…..

  2. patuasia Says:

    No, signor Grange, qui le dimissioni non si danno.


  3. Condivido ma, non per spirito di parte in quanto nemmeno più iscritto, se l’informazione in questo paese fosse corretta sarebbe di dominio pubblico che il caso del Lazio è stato fatto scoppiare dai due consiglieri della lista Bonino e che, inoltre, sono stati gli unici (insieme al consigliere di Sel) a votare contro le delibere della presidenza del consiglio della regione Lazio e a proporre, già a inizio legislatura, un’Anagrafe Pubblica degli Eletti. I soldi ricevuti non sono stati spesi (a parte qualche migliaio di euro per iniziative politiche) e si sono detti pronti a rigirarli alla Regione Lazio (273.000 €). Naturlamente non santifico nessuno però mi sembra corretto per dirlo visto che non lo fa nemmeno Floris a Ballarò.


  4. Penso che bisogna essere molto rigorosi per assolvere e condannare in questa vicenda.
    Diverse fonti giornalistiche hanno precisato che le delibere di aumento dei fondi a disposizione dei gruppi consiliari del Lazio sono state adottate all’unanimità cioè votate da tutti.
    Sarebbe quindi opportuno disporre dei documenti on line per poter sostenere il contrario o aver proposto querela contro i calunniatori.

    Cosa vuol dire poi si sono detti pronti a rigirarli alla Regione Lazio? Una decisione alquanto tardiva sull’onda del casino che è successo e che fa pensare che se il magna magna non fosse venuto a galla…

    E poi se uno vuole restituire i soldi lo fa e non si dice pronto a farlo.

    Ecco cosa succede a Torino in Comune per il gruppo consiliare del movimento 5 stelle come risulta dal rendiconto di restituzione dei fondi :
    http://alpvda.org/index.php?option=com_content&view=article&id=349:il-fango-schizzato-da-chi-ci-sguazza-dentro&catid=55:informazioni&Itemid=83

    Nessun proclama con tanto di trombe e il documento messo in rete.

  5. libero Says:

    Adesso a scandali scoppiati si corre ai ripari, mentre prima tutti contenti degli aumenti. Qui da noi si sono limitati a una lieve riduzione dello stipendio, giusto per non sfigurare troppo, adesso sarebbe interessante capire cosa ci hanno fatto con i contributi ai gruppi, quante conferenze, corsi di formazione, pubblicazioni… che giustifichino le spese e comunque non giustificheranno mai un bel niente: rubano già abbondantemente con i rimborsi elettorali che si paghino le attività consiliari con quelli. Sono proprio curioso… ma credo che anche in questo caso sarà scelto il silenzio.

  6. bruno courthoud Says:

    Sono proprio tutti uguali, quelli del “sistema partitocratico”. E’ il “sistema” che non va. Lo hanno ormai capito tutti, eccetto loro. E una pecorella diversa non serve a niente. Occorre cambiare il sistema. Speriamo che un giorno, prima che sia troppo tardi, lo capiscano.

  7. falce e martello Says:

    noo! La Valle d’Aosta non è come il Lazio è più esperta, è già 30 anni che mangia a tutto spiano,vi ricordano niente i nomi di Milanesio, Bondaz,Andrione, L’Imperatore, Vierin,di nuovo L’imperatore e tutto i loro entourage di servi e servette. La politica nostrana ci costa parecchio e noi bravi sudditi pecoroni li lasciamo fare.

  8. giancarlo borluzzi Says:

    Ohibò, nella Valle delle palle succede pure che devo applaudire chi ha per nick “falce e martello” !!!!!

  9. Bisker One Says:

    Il bubbone è già scoppiato in Lazio, in Lombardia, in Sicilia… prima o poi scoppierà anche da noi. Vedremo proprio che scuse si inventeranno i partiti attualmente all’opposizione per giustificare il fatto di non essere al corrente delle ruberie. Quanto alla maggioranza, accamperanno il solito “a mia insaputa”.


  10. Rispondo a Stefano Ferrero in merito alla domanda che pone ribadendo che non sono mosso da alcuno spirito di parte ma solo dal fatto che tanta “informazione indipendente” in questo caso, come in tanti altri, non è stata obiettiva.
    Rimando al sito http://www.radicali.it e a quello di radio radicale


  11. Grazie . A me interessa sempre capire come stanno veramente le cose e non condannare a priori.
    E in questo senso, se siamo più precisi e rigorosi, almeno su certe questioni, possiamo evitare di attribuire le stesse responsabilità a tutti indistintamente quando ci sono delle distinzioni importanti da fare, come in questo caso.


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