L’Autonomia-del-clan


Ego Perron teme per l’Autonomia e per il sistema creato dall’Union valdotaine. Intuisce che la nostra piccolezza conta per lo Stato come il due di picche. Invita perciò a un’azione comune al di là di ogni interesse personale e partitico per difendere quelli del suo clan politico che spaccia come gli interessi di tutta la Valle d’Aosta. Guardiamoci intorno e soffermiamoci sui servizi pubblici, non voglio elencarli ancora una volta perché il limite dell’operato politico di questi ultimi trent’anni è sotto gli occhi di tutti, basta citarne uno: i trasporti. Possiamo definire la nostra una Regione civile e funzionante? NO e questo NO è ancora più doloroso in quanto siamo o siamo stati la Regione più ricca d’Italia: cosa ha fatto l’amministrazione regionale per dare ai suoi concittadini un servizio di trasporto efficiente? Niente su niente! Interessata all’Aosta-Martigny ha sempre considerato la linea Aosta-Torino come un appannaggio dello Stato (alla faccia dell’Autonomia!) e per questo non ha mai chiesto la delega per il trasporto ferroviario a differenza di tutte le altre Regioni italiane. Non ha mai voluto investire per il miglioramento del servizio e ancora oggi che la situazione si è fatta drammatica, preferisce scaricare le colpe sullo Stato invece di contribuire con le sue casse per riempire il vuoto economico che si è creato con la crisi. Meglio investire in un’università che non sa di nulla, in un aeroporto che non serve a niente… e hanno la sfrontatezza di chiederci un’azione comune per difendere l’Autonomia? NO! Che la crisi se la gestiscano da soli e che affrontino una volta per tutte le loro responsabilità e che affondino nei loro avidi errori. (Spero che i partiti di opposizione non commettano l’errore di fungere da stampelle all’Union). Noi si volta pagina.

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20 commenti su “L’Autonomia-del-clan”

  1. Stefano R. Says:

    i partiti d’opposizione ad oggi sono solamente lo specchio dell’Union, fanno parte di quel gruppetto che per trent’anni, a turno, ha governato. O qui si cambia pagina in qualche modo o la prossima sicilia siamo noi.

  2. paul Says:

    Condivido le sue osservazioni anche se per certe cose non sono d’accordo con lei.
    negli ultimi la valle è diventata un “vespaio”: rancori, ricatti, veleni a destra e manca… da parte di tutte le forze politiche e di tutti gli esponenti politici..
    mentre noi continuiamo ad azzuffarci tra di noi nella nostra piccola casetta il nemico da fuori è pronto ad abbatterla….
    Tralasciando tutti gli sbagli e gli sprechi di denaro dei decenni passati siamo consapevoli tutti quanti che nel caso ci “toccassero” l’autonomia (e quindi anche il nostro sistema finanziario “speciale”) ne risentirebbe praticamente il 90% della popolazione valdostana… meno soldi, licenziamenti, calo dei consumi, emigrazione di massa dei giovani,…insomma a livello socio-economico sarebbe un “disastro”….
    So che può sembrare utopia ma forse sarebbe l’ora che tutte le forze politiche tornassero a dialogare, che si mettessero da parte rancori e veleni personali e si trovassero delle soluzioni congiunte…
    ne va del nostro futuro!

  3. roby65 Says:

    Paul è probabile che accadrebbe ciò che dici in termini di occupazione e economia, ma la tua idea è davvero utopica. Come pensi sia possibile dialogare con chi è contiguo alla n’drangheta? O con chi ci ha ridotto così e magari domani pretenderà di dettare legge come ha fatto per 40 anni? Non vedo vie d’uscita a meno che la maggioranza della popolazione prenda coscienza di ciò che accadrà e alle prossime elezioni farà scelte diverse da quelle degli ultimi 40 anni.

  4. libero Says:

    I soldi mancano già ora e i licenziamenti sono già in atto (forestali) i giovani in gamba se ne vanno perché qui se non sei affiliato non fai carriera se va bene sopravvivi, a livello socio-economico al disastro ci hanno portati questi politici, pertanto non saranno loro a cambiare la situazione che è già critica, non conosciamo neppure a quanto ammonta il nostro debito pubblico, ma credo che sia alto. Come per la Sicilia, questa autonomia è stata intesa come la giustificazione di un gruppo di potere che ha fatto di trutto per conservarlo, senza puntare a un vero sviluppo, piuttosto al clientelismo che ha riempito i palazzi pubblici. Con i tagli avremo forse solo la liquidità per pagare i numerosissimi impiegati assunti in cambio di voti. L’ha voluto la democrazia che premia la maggioranza!

  5. paul Says:

    Libero secondo me sei un po’ troppo drastico nelle tue affermazioni.
    prima cosa per ora non siamo ancora arrivati al disastro (altre realtà italiane stanno molto peggio di noi), la pecca degli amministratori di adesso e di prima è di non aver creato questo sviluppo, o meglio qualcosa si è fatto ma troppo poco (con i soldi che c’erano si poteva fare molto di più)
    sono d’accordo per quanto riguarda il clientelismo, ma non facciamo di tutta l’erba un fascio (in regione si sono fatti anche regolari concorsi ed è entrata gente anche senza spintarella ma grazie al solo merito, più che altro questo clientelismo è evidente nelle società partecipate).
    forse dovremmo farci tutti un bagno di umiltà ( questo è valido per tutti i partiti/movimenti) e trovare delle soluzioni condivise per il futuro, sarebbe l’ora che i giovani, i trentenni e i quarantenni, partecipassero maggiormente alla vita politica e prendessero decisioni strategiche per il loro futuro e quello dei propri figli.
    sarebbe l’ora che i dinosauri (i politici over 60) si ritirassero definitivamente dalla politica e lasciassero spazio a nuove idee siccome le loro non sono più al passo con i tempi che sono ormai cambiati (e non poco!).

  6. Fabrizio Bernabé Says:

    @giorgio Leggete il blog e copiate? http://www.beppegrillo.it/2012/07/commissione_dinchiesta_parlamentare_sul_debito.html
    Bene, sono contento.


  7. @ Fabrizio
    A me non pare che tu dica veramente cosa buona e giusta quando affermi che prima si legge e poi si copia. Questo terminenon si addice proprio al post riportato su Area Democratica.
    Vorrei farti notare che ho potuto scrivere questa similitudine solo dopo che (ANSA) ha postato il 20 LUG -12:49 questo comunicato:
    (ANSA) – REGIONI: ROLLANDIN, CASO SICILIA NON INFLUIRA’ SU AUTONOMIE ”I 400 MILIONI? DICIAMO CHE E’ UN “MIRACOLO DEL SUD”,
    Cordialità


  8. @ Fabrizio

    Non faccio nessuna caccia alle streghe e se considero il vostro Guru un pericolo (ma pure questo mi sembra eccessivo) è solo perchè usa il mainstream per convincere la gente della bontà delle sue idee o parole.
    Ma non ho ancora trovato nulla in ciò che dice grillo, che vada un po’ più a fondo o che dia risposte concrete, tranne quello di attaccare ora un politico ora un altro… penso che sia arrivato il momento anche per lui, di dimostrare che oltre le risate, ci sono anche le proposte serie.

    Prima o poi dovrà fare i conti con un bivio… le proposte, i progetti politici, non possono continuare ad essere trasversali.
    Dovrà fare una scelta o a destra o a sinistra. Perchè, che lo vogliate o no, le due cose non sono ….uguali.

  9. bruno courthoud Says:

    Se destra e sinistra non sono uguali, l’onere della prova spetta alla sinistra, in primo luogo al PD. Al momento abbiamo solo parole. A me farebbe piacere che il PD (ex PCI, DS, ecc.) e i fuoriusciti dell’UV, corresponsabili per anni delle malefatte UV, recitassero il loro mea culpa (tutti possono sbagliare), invece di continuare a difendere un passato indifendibile. Alle prossime elezioni, se andrò a votare, voterò per i grillini e spero in un loro grande successo, non tanto perché pensi che riescano a cambiare le cose (impossibile), ma perché il loro successo obblighi finalmente i partiti a fare un esame di coscienza.


  10. Siamo alle solite…
    Non capisco perchè l’onere della prova spetti sempre alla sinistra. E’ come dire che quando si viene inquisiti – chiunque esso sia – dalla finanza o da Equitalia, l’onere della prova debba spettare…magari anche in presenza di un cittadino onesto…proprio a lui.
    Intanto, prima di fare recitare il mea culpa indiscriminatamente, comincerei a chiedere conto a Pizzarotti: cosa sta accadendo a Parma?

    http://areademocratic.mastertopforum.org/qui-vp7174.html#7174

  11. bruno courthoud Says:

    la fede è fede. Come con gli adepti a una qualsiasi fede religiosa (es. testimoni di Geova, chiesa cattolica, ecc.) è cosa vana e inutile, una vera perdita di tempo, cercare di parlare di problemi religiosi, è cosa altrettanto vana e inutile, una vera perdita di tempo, cercare di parlare o di ragionare di politica con gli adepti a una qualsiasi fede politica, sia essa PD, UV, PdL, tanto per rimanere in casa nostra. Beati coloro che hanno fede, qualunque essa sia.
    p.s. sto leggendo un testo interessante su papa Gregorio VII, che impose al mondo occidentale il Vaticano. L’autore, mutatis mutandis, afferma che potremmo vedere in questo papa il Lenin della Chiesa cattolica.

  12. libero Says:

    Dice Bruno: voterò per i grillini e spero in un loro grande successo, non tanto perché pensi che riescano a cambiare le cose (impossibile), ma perché il loro successo obblighi finalmente i partiti a fare un esame di coscienza. La penso esattamente così e voterò grillini perché è l’unico modo per permettere ai partiti della sinistra di cambiare (forse). Avete notato come ultimamente l’opposizione si è fatta più aggressiva? Paura di essere sorpassata dal M5S? Certo, ecco allora che la teoria di cui sopra trova conferma, se non c’è un movimento critico che può mettere in crisi le pessime abitudini della casta compresa la sinistra, non si va da nessuna parte. Forza grillini valdostani!

  13. gloria84 Says:

    Non mi sembra che l’Italia e la sinistra negli ultimi vent’anni abbiano dato grande prova di sé, queste parole le ha dette Gozi un esponente del PD, fa piacere che ci sia qualcuno che a differenza di Bruscia guardi il trave che ha nel proprio occhio invece delle pagliuzze negli occhi degli altri.


  14. Dice Bruno: voterò per i grillini e spero in un loro grande successo, non tanto perché pensi che riescano a cambiare le cose (impossibile), ma perché il loro successo obblighi finalmente i partiti a fare un esame di coscienza…..

    Molti di voi conosceranno la storiella del marito che arrabbiato verso la moglie bisbetica, per farle dispetto, decide di tagliarsi gli attributi, finendo per punire soprattutto se stesso.

    Fatte le debite differenze, ci vedo una forte similitudine con quanto sta avvenendo negli ultimi tempi nel corpo elettorale. Corpo, che vedo assai confuso nel leggere i messaggi arrivati in risposta al mio, inviato il
    21 luglio 2012 a 17:38.

    Dunque, per tornare all’esame di coscienza, devo dire che da diversi mesi oramai, si susseguono i tentativi da parte di Pizzarotti (per lo più fallimentari) di iniziare a governare Parma. Dopo tante peripezie, ora siamo alla puntata termovalorizzatore. Una giunta, quella di Parma, anziché aspettare fino alla fine dell’anno, per farsi dire quello che dovrebbe già sapere (i grillini lo gridavano su tutte le piazze prima di prendere i voti), dovrebbe partire subito col ristrutturare l’esistente sistema “monnezza”.

    Dalle chiacchiere di Grillo al fare di Pinzarotti c’è davvero di mezzo il mare altro che la coscienza.

  15. Fabrizio Bernabé Says:

    @bruno
    Bravo, questo è il vero spirito del movimento. Grazie!
    Però deve essere chiaro a tutti quelli che ci voteranno che le cose le dovremo cambiare assieme. Altrimenti alla fine noi diventeremo come tutti gli altri partiti e gli italiani continueranno a dare in outsourcing le scelte per la costruzione del loro futuro.
    Ci vediamo in consiglio…e sarà un vero piacere!

  16. libero Says:

    Bruscia prima di stare incollato su Pinzarotti in attesa che cada, dai un’occhiata ai tuoi che non se la passano niente bene, vedi alla voce Bindi!


  17. @libero

    So che voi siete molto sensibili al maschilismo. Per te l’attacco di Grillo alla Bindi si potrebbe definire maschilista? E’ stato definito “maschilista” da Bersani, ma anche da Massimo Donadi dell’Idv e da Ferrero di Rfc. Forse si può definire così in senso lato, in quanto si intravvede omofobia.

    Grillo avrebbe insinuato o svelato l’orientamento sessuale di Rosy Bindi, per dire che è in contraddizione con il suo orientamento politico contrario ai matrimoni gay.

    Credo che questa questione così come divide gli eterosessuali possa dividere anche gli omosessuali. E un eterossessuale non viene chiamato in causa in quanto tale a render conto del modo in cui si è schierato politicamente. Siamo uguali anche nella possibilità di essere conservatori, tradizionalisti, bachettoni.

    Voglio sommessamente ricordare – visto che ogni volta enunciate la scaletta Pci-Pds-Ds-Pd – che le leggi su divorzio e aborto furono fatte negli anni ’70 con la Dc al governo e il Pci e i radicali all’opposizione. E il Pci su queste materie aveva quasi la stessa timidezza del Pd. Era un conflitto che voleva evitare.

  18. patuasia Says:

    Ma è possibile che in quasi ogni post si finisce sempre per andare fuori tema e parlare del PD? Insomma signori, per favore!


  19. Certo, con queste continue “vostre” note indirizzate nei miei confronti e dispensate a piene mani, ormai come asserite, assomiglio ad una persona faziosa che ha fatto della sua faziosità una postazione scomoda. Una posizione forse irritante, ma faccio ragionare, parteggio volentieri, ma cerco di toccare tutte le corde dell’interesse, della curiosità.

    Spero anche di essere avvincente anche nell’astiosità. Ma almeno cerco di praticarla con stile, con tecnica “fegatosa” di chi non si tira indietro. Attenzione: lo faccio sempre per passione e mai per calcolo. Ciò che sempre rende la faziosità produttiva sono la consapevolezza e la “cura”. Mai il fazioso responsabile infatti, vuole danneggiare gli altri, ma solo provocarli.

    Ps. Vi prego di ricordarvelo sempre prima di inveire o prendere per i fondelli quando ignari della realtà descritta sopra, vi sentite trascinati ad usare frasi non consone.


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