Di questo non si parla, sente, vede!


Diego non sente (scrive pizzini), Francesco non vede e Massimo non parla (magari!).

Francesco Salzone, capogruppo della Stella alpina, è sorpreso e scocciato. Massimo Lattanzi, esponente del PdL, è disgustato dalla provocazione politico-elettorale: di cosa si tratta? Di una risoluzione presentata dai consiglieri regionali di Alpe che chiedeva di rendere pubblici i documenti prodotti dalla Commissione antimafia. Risoluzione bocciata a larga maggioranza! Secondo Lattanzi la trasparenza è una “nota stonata, un prodotto di bassa macelleria”, secondo Salzone “una lezione di moralismo e di grillismo”. Che i lavori della Commissione restino blindati nei cassetti. Che nessuno del volgo sappia. Che le infiltrazioni mafiose proseguano il loro corso non “impetuoso”, nel silenzio ovattato della politica.

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9 commenti su “Di questo non si parla, sente, vede!”

  1. Bisker One Says:

    Certo mettere quella gente nella commissione antimafia è stato come mettere un ladro a dirigere una banca. Per forza, poi, si rifiutano di rendere pubblici i documenti; anche il ladro banchiere si rifiuterebbe di rendere pubblico il bilancio della banca.

  2. bruno courthoud Says:

    questi cosiddetti politici dovrebbero spiegarci: 1) cos’è la trasparenza? 2) hanno idea di che cosa sia almeno la buona educazione nel rispondere? 3) sanno che le risposte, per essere credibili, devono essere motivate in modo corretto e credibile? 4) sanno, senza disturbare nessuno, e tanto meno quello che chiamano il “grillismo” (l’ossessione quotidiana del povero PD e, in particolare, in questa landa periferica, del portaacqua Bruscia), che cosa è una buona amministrazione, o, per lo meno, una amministrazione accettabile? Hanno, credo, una gran paura di essere macellati. O no?

  3. libero Says:

    E’ seplicemente pazzesco! I documenti sulla situazione valdostana riguardo alle infiltrazioni mafiose non possono essere disponibili a tutti e perché? Forse perché le notizie raccolte contrastano con l’immagine idilliaca che della Valle vogliono dare a bere? Ogni sospetto è giustificato da questo comportamento omertoso! Vergogna e vergogna! Sono disgustato.


  4. Ma se la commissione “antimafia” istituita non serve per informare i valdostani sulla situazione della mafia nella nostra regione per che cosa l’hanno istituita a fare?

    Mi piace la definizione di un giornalista americano:
    “Dicesi commissione un gruppo di svogliati selezionati da un gruppo di incapaci per il disbrigo di qualcosa di inutile”.

  5. libero Says:

    Hai ragione Stefano, questa Commissione di inutili ha prodotto inevitabilmente qualcosa di inutile!

  6. bruno courthoud Says:

    Il fatto è che questi “incapaci” (altrimenti detti “politici”) devono ogni giorno inventarsi qualcosa per far credere ai tapini come noi che li pagano e li votano che 1) effettivamente lavorano, che 2) lavorano su grandi problemi. Chi ha assistito anche solo una volta ad una commissione consiliare conosce molto bene il livello di questi “commissari”. La definizione riportata da Stefano calza a pennello.

  7. camosciobianco Says:

    … e se si chiedesse semplicemente di spiegare la ragione per cui gli atti di tale commissione consiliare devono rimanere segreti?

    Non mi pare che, all’atto del suo insediamento, il Presidente della commissione abbia precisato che le informazioni ottenute sarebbero rimaste segrete … o no??

  8. stinsonn Says:

    Non credo che se i documenti della commissione antimafia venissero resi pubblici si faccia un danno ai cittadini. Credo piuttosto che l’opinione pubblica verrebbe a saperne di belle e tutta una serie di “altarini” verrebbero svelati. Nulla da temere. Mi rivolgo a coloro i quali con la mafia se non ci fanno affari, magari ci vanno a braccetto. Della Mafia, come avvenne in Sicilia fino agli anni settanta, ne è sempre stata negata l’ esistenza; la Valle d’Aosta non fa eccezione, come la Lombardia dell’indignato Maroni il quale volle le rettifiche di Saviano in occasione di una trasmissione. Ma allora questo “Padano” ricopriva la carica di Ministro dell’Interno ed ottenne dallo Scrittore di Camorre una specie di smentita pubblica. Noi, non possiamo contare su gente di tanto rango pertanto dobbiamo accontentarci delle esternazione dei ” nostri eroi ” dei quali si stanno analizzando i loro intenti in questo Blog.

  9. tagueule Says:

    @stefano ferrero Dice:
    Ma se la commissione “antimafia” istituita non serve per informare i valdostani sulla situazione della mafia nella nostra regione per che cosa l’hanno istituita a fare?

    Forse per scoprire con chi entrare in affari. Diciamo che più che una commissione potrebbe configurarsi come una ricerca di mercato.


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