Attacco alla scuola!
Rollandin attacca la scuola: “Lascia perplessi che l’ignoranza arrivi proprio dalla scuola” (La Stampa). Ce la mette tutta il Presidente per portare a casa i voti dei cacciatori per le prossime elezioni. Degli insegnanti gli importa ancora poco: sono dipendenti regionali, ma il contratto è ancora ministeriale quindi sono poco ricattabili e controllabili (aspetta che il nuovo contratto passi sotto le grinfie della Regione). I cacciatori invece hanno bisogno di lui: soldi alla festa, calendario il più lungo possibile e fascia delle vittime su cui scaricare la loro passione la più larga possibile. I cacciatori sono voti e Rollandin se la prende con la scuola che li demonizza. . “I bambini devono capire che non è vero che chi caccia è contro la natura e gli animali, se questo è il ragionamento anche gli allevatori sono contro la natura, molti animali allevati poi finiscono nelle pentole”. Dunque i bossoli e i fucili sono natura. Uccidere per piacere e non per necessità è natura. Far fuori un capriolo o un gallo cedrone o una ghiandaia è natura, soprattutto necessario. Questo si dovrebbe insegnare a scuola. Bello! Chissà cosa ne pensa il caro amico di Rollandin, Enzo Bianchi, presenza costante dei Colloqui del Forte! Il rispetto della vita altrui, quella con quattro zampe, è un “cliché senza fondamento”, aggiunge l’Imperatore. Chissà cosa ne pensa l’altro amico, Luca Mercalli, altro convitato di pietra dei dialoghi sull’alterità.
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21 Maggio 2012 a 19:01
Il pianeta è alla canna del gas e questa persona si permette di esaltare la caccia… 30 o 40 anni fa forse la caccia poteva avere un senso, non lo so, non ne sono sicuro, ma ora come ora siamo proprio fuori tempo massimo, questo è certo.
21 Maggio 2012 a 20:13
difatti ora non si caccia più …. si monitora la fauna. Non lasciatevi mai ingannare dal falso linguaggio dei “politici”.
22 Maggio 2012 a 07:07
L’unica cosa che l’imperatore “monitora” sono i voti. 1500 cacciatori con relative famiglie portano quel classico paio di seggi in più in grado di metterlo al riparo dai franchi tiratori in consiglio. Eh, già.
22 Maggio 2012 a 14:42
Bisogna che chi è contro la caccia si faccia sentire dai politici. Ma è mai possibile che poco più dell’1% della popolazione della regione (tanto rappresentano i cacciatori) riesca a infinocchiare il restante 99%??? Prima delle prossime elezioni chi è contro la caccia si faccia sentire: chieda ai vari candidati qual’è la sua posizione sulla caccia: forse questi politicanti sentiranno un po’ di fiato sul collo e cominceranno a diventare meno baldanzosi e arroganti!
23 Maggio 2012 a 00:13
Per non parlare dei 50.000 euro pagati dai contribuenti per foraggiare la festa dei cacciatori…..se penso che mio figlio frequenta una scuola che cade a pezzi, i bagni sono maleodoranti perchè le fognature ormai obsolete, la mensa collocata in un sottotetto non coibentato e senza vie di uscita in caso di incendio (la scala antincendio parte da un piano inferiore e le finestrelle lilliputziane hanno le grate alle finestre…), la palestra inagibile con gli spigoli vivi senza protezioni….insomma mi rincuora constatare che le scuole, per quanto siano trascurate in Valle d’Aosta, riescano ancora a contribuire all’educazione e alla formazione dei nostri figli! Se questa è ignoranza, allora….beata ignoranza!!!!