Attenti al trucco!


Seguite questo ragionamento perché è molto curioso, dà luce a come si procede normalmente in Valle d’Aosta. Dunque, nuovo piano regolatore a Brusson: il sindaco, Giulio Grosjacques, dice che le seconde case sono più che sufficienti e questo ci fa tirare un sospiro di sollievo, ma attenti al trucco! Il pensiero del sindaco prosegue nella direzione di dare spazio a nuovi alberghi nelle zone individuate dal Comune, e qui si arriva al punto! Le fresche strutture alberghiere, dice, creano nuovi “equilibri funzionali”, che significa? Che i novelli alberghi consentiranno la costruzione di nuove strutture residenziali e chi erigerà un albergo di tipo tradizionale avrà il diritto di edificare un’abitazione nelle vicinanze! Sappiamo bene e per esperienza che gli alberghi nel futuro potranno trasformarsi in altrettanti condomini, se aggiungiamo questa triste abitudine ai “nuovi equilibri funzionali” che prospettiva si profila per il territorio del Comune di Brusson?

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12 commenti su “Attenti al trucco!”

  1. raz-les-bolles Says:

    il personaggio è abilissimo nel girare frittate, come il suo socio in affari e collega sindaco di Champdepraz, e alcuni loro amici ben ben inseriti nell’ambientino. occhio.

  2. Enrico Says:

    Basta nuovi alberghi.
    Basta nuove case.
    La Vallée sta diventando sempre meno interessante per il turismo (e per chi ci abita).

    BISOGNEREBBE RECUPERARE L’ESISTENTE, E DOVREBBE ESSERE LEGGE SU TUTTI I PIANI REGOLATORI.

  3. patuasia Says:

    Sono perfettamente d’accordo, ma chi ci governa la pensa diversamente. Si è puntato tutto sull’edilizia e quindi si deve costruire per far andare avanti l’economia e mantenere le clientele. Un punto di vista primitivo e mafioso, ma la Valle d’Aosta non ha saputo esprimere altro a parte le solite lamentele sulla minacciata autonomia!

  4. noncacciounalira Says:

    Mi ricorda la storia del “sentiero trattorabile”….

  5. noncacciounalira Says:

    e anche quella del miglioramento fondiario…

    o meglio una un po’ più vecchia risalente ad un certo ulisse ed una città da espugnare…come si chiamava ? Ah, non si possono dire certe parole sul web 🙂


  6. Purtroppo il duo Berger/Grosjacques rappresenta una delle mani del solito noto.

    Centraline idroelettriche, appalti per opere pubbliche, posti di governo e sottogoverno rappresentano il territorio di caccia ideale per questi “gatto e volpe”.

    Certo è che se non ci fosse una legge regionale per finanziare gli alberghi con milioni di euro a tassi irrisori, che si presta ad essere poi aggirata con varie furbizie, non verrebbero adottati anche questi provvedimenti che favoriscono speculazioni, sempre a danno di un territorio montano devastato dal cemento.

  7. Ugo Says:

    Quello che mi chiedo è: ma non hanno amici calabresi che costruiscono ferrovie? Tutti nell’edilizia? Eccheccazz…

  8. thinker Says:

    Brusson (il feudo) Il termine feudo, derivato dal termine germanico vieh (pecunia) oppure dal termine in latino medievale feudum a sua volta probabilmente derivato dal termine germanico fehu (possesso di bestiame), indicava un diritto, concesso da una persona più ricca e potente, in cambio di un servizio fornito in modo continuativo. Sotto questa definizione, invero molto generica, si collocano due istituzioni sostanzialmente diverse, la più antica e originaria, afferente al diritto privato; e la seconda, di natura pubblica, entrata nell’uso nel XII secolo e durata fino all’età moderna.

  9. Mistinguet Says:

    Patuasia ci ha preso in pieno: prima hanno modificato la legge per permettere di trasformare facilmente gli alberghi in résidance e adesso attraverso sindaci compiacenti si cambiano i piani regolatori e si da la stura alla loro costruzione finanziandoli con mutui a tasso agevolatissimo. Tanto si potranno poi trasformare in alloggi.
    Attenzione, Attila è tornato, se non lo fermiamo coprirà la Valle di cemento!

  10. bruno courthoud Says:

    ma siete convinti che sia Grosjacques l’autore del piano regolatore? come ha detto qualcuno siamo nel feudo degli Challand ed eredi, legittimi o no.
    Io, quando imbocco quella valle tedesca (o se vogliamo lombarda) mi faccio sempre il segno della croce. Non vi dico che cosa ci trovarono i cappuccini durante la loro prima missione nel seicento! La relazione erita una lettura.
    Dal punto di vista strettamente tecnico, il discorso sugli equilibri funzionali sarebbe lungo (come sul PTP), ma il risultato è questo.

  11. noncacciounalira Says:

    Mi pare che l’opinione generale è che in VDA il medioevo non sia ancora finito … altro che 2012 😦

  12. alessandro Says:

    Tanto poi qualcuno si trova…. come a Courmayeur, leggere tutto l’articolo:

    http://www.altomilaneseinrete.it/wordpress/?p=1958


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