Digressione 39
Con il risultato conseguito dal Movimento 5 stelle (non da Grillo), forse la classe politica la smetterà di gridare all’antipolitica. Perché il programma in tasca i grillini ce l’hanno eccome! E forse cercherà di capire tutti quei cittadini che sono stanchi di questa partitocrazia. Immobile, incapace di riformarsi. Provare a capire cos’è il Movimento 5 stelle non è facile, proprio perché è una novità assoluta, una sperimentazione altra dalla struttura burocratica della politica tradizionale. Non c’è un’ideologia, non c’è un centro, non c’è neppure omogeneità, è una pratica che cresce strada facendo e può essere imprevedibile. Ci sono e ci saranno errori: la sperimentazione sul campo non può evitarli, ma la ricerca di un sistema partecipativo e di rappresentanza nuovo farà la sua strada, impossibile stabilire a priori l’obiettivo. Questa spinta fa paura a chi è abituato al tran tran ormai ossidato del fare politica. Fa paura tutto ciò che non rientra nei parametri soliti e quindi incomprensibili. Dalla diversità ci si difende. Quando le difese invece dovrebbero essere poste altrove, contro l’immobilismo, i privilegi, la pigrizia, l’abitudine… perché la politica è vità e movimento. L’antipolitica è questa classe dirigente, un’anima morta arrovesciata su se stessa, incapace di interpretare con la freschezza del pensiero i nuovi germogli che nascono dal basso e a costo zero.
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8 Maggio 2012 a 16:38
Analisi lucida e pertinente. Quello che in altri post definivo (per me) “tentazione” ora è convinzione.
8 Maggio 2012 a 16:45
Bho! Vedremo cosa sapranno fare con “il loro programma (?)”… ma il mio giudizio non cambia. Tra l’altro l’ottima “performance” elettorale non ha intercettato l’astensionismo che è il vero vincitore di queste elezioni.
8 Maggio 2012 a 17:36
In italia non si può dire la verità che subito i trombonisti mediatici, non certamente super partes, si imbestialiscono. Se su 962 comuni che andavano alle urne, un movimento che da mesi è all’attenzione dell’opinione pubblica, che da tempo ha più esposizione mediatica dell’ attuale maggior partito italiano…e porta al ballottagio un candidato e ne elegge solo un altro in un piccolo comune di 6000 abitanti, effettivamente, questo non un boom! Al massimo può essere una “sorpresa”.
Allora il Pd cosa dovrebbe fare? Scendere in piazza con le fanfare? Il Presidente è preoccupato perchè un eventuale successo di questo movimento farebbe fuggire gli investitori internazionali. Il loro “megafono”, qualche giorno fa, ha detto che non dobbiamo restituire il debito pubblico estero. Forse lo abbiamo dimenticato?
8 Maggio 2012 a 17:42
“Tra l’altro l’ottima “performance” elettorale non ha intercettato l’astensionismo che è il vero vincitore di queste elezioni.”
E penso che questo sia ancora più allarmante per PD, PdL e compagnia…
Credo che il Movimento a 5 Stelle abbia il prezioso compito di responsabilizzare i partiti: speriamo che abbiano imparato la lezione!
8 Maggio 2012 a 17:48
Dinanzi alle novità, piccolissime ma in sé significative (grillini e astensione), subito spuntano i conservatori, quelli che non vogliono cambiare nulla, e urlano “al lupo, al lupo” (gli investitori internazionali se ne andranno) per spaventare tutti quanti. E’ la reazione (reazionaria) della partitocrazia, altro che cambiamenti!
8 Maggio 2012 a 17:53
Non essendo “giovane”come i grillini…
spero che il loro programma non sia solo uccidere la misera democrazia che ci è rimasta.
Troppi falsi populisti nella seconda repubblica…
8 Maggio 2012 a 18:04
Un movimento che è nato poco più di due anni fa, che non riceve contributi pubblici, che non ha pregiudicati tra le sue file, che ha un’età media intorno ai trent’anni, con un tasso di scolarità elevatissimo, che ha puntato tutto sulle nuove tecnologie, ignorato dai media fino a ieri (altro che ” da mesi è all’attenzione dell’opinione pubblica”) se non apertamente osteggiato, denigrato, deriso. E non è un boom questo? Ah be’, allora è tutto molto più chiaro.
8 Maggio 2012 a 18:22
@ Fiatosprecato
Va bene tutto, ma dai un’occhiata qua. A volta esagerare fa male!
http://iltafano.typepad.com/il_tafano/2012/05/elezioni-proviamo-a-separare-i-fatti-dalle-pugnette.html#.T6k8sCeDIYA.facebook
8 Maggio 2012 a 18:27
La partitocrazia è ormai proprio sorda, muta e cieca. Non si rende conto di rappresentare ormai solo più se stessa e quei cittadini che vanno ancora a votare turandosi il naso (per senso civico, se ascoltassero la loro coscienza non lo farebbero!)
8 Maggio 2012 a 18:42
Signor Bruscia, fatti e non pugnette: a Genova non ha vinto il primo turno il candidato di Bersani che lo ha sostenuto per dovere di coalizione.
8 Maggio 2012 a 18:50
Non gongoli troppo signor Bruscia, perché il suo partito non lo fa. Ha tenuto perché, oltre ad avere una base affezionata ha un’organizzazione capillare: l’essere il primo partito è un conforto di poco conto (le percentuali non sono esaltanti), primo perché adesso sarà l’unico a sostenere il Governo e gestire l’impopolarità che ne consegue, due perché il PdL è morto. Vittoria di Pirro e me ne dispiace, ma ancor più mi dispiace la chiusura mentale che deriva dalle affermazioni dei suoi dirigenti nei confronti del Movimento 5 stelle: due anni di vita scarsi, nessun finanziamento pubblico e questi risultati che nonostante quello che sostiene Tafanus sono straordinari. Cercare di capire il perché invece di trincerarsi dietro le solite frasi fatte?
8 Maggio 2012 a 19:18
Capisco che molti non riescano a parlare/scrivere efficacemente del M5S. Prima di farlo bisognerebbe sapere esattamente cos’è. Non si può analizzarlo con i solito riferimenti che si sono utilizzati fin’ora per i partiti. Non è un partito, non è comandato da un segretario. Grillo non ha parola nelle liste che si sono presentate e che si presenteranno. Il programma viene scritto da ogni meetup autonomamente analizzando il proprio territorio, questo è uno dei punti di forza. Quando capirete cosa avete davanti allora forse sarete 2.0
8 Maggio 2012 a 20:15
Il risultato complessivo del movimento 5 stelle alle amministrative è sicuramente molto incoraggiante per tutti coloro che militano e simpatizzano all’interno dei gruppi locali.
I trionfalismi (in questo concordo pienamente con i Sigg.ri Bruscia e Protasoni) al di là delle efficaci battute ad effetto di Grillo, non fanno parte del nostro modo di essere e sono sostituiti dall’impegno che, da oggi in poi, sarà speso sul territorio per informare correttamente i cittadini.
Cittadini che chiamiamo a conoscerci per scambiare suggerimenti e soprattutto critiche.
Il PD è andato bene. Anche per aver appoggiato alcuni candidati qualificati in certe città.
Lasciamo lavorare serenamente tutti i nuovi eletti e poi tireremo le somme tra sei mesi magari, prima di azzardare previsioni.
E’ certo che i risultati di rilievo in alcune città capoluogo, di una nuova forza politica, nata 2 anni, che spende per le elezioni qualche migliaio di euro, autofinanziati,dovrà far riflettere sulle dichiarazioni di chi aveva denunciato il falso rischio che la politica senza finanziamento ai partiti sarebbe rimasta una cosa riservata ai ricchi.
8 Maggio 2012 a 23:32
E’ iniziata la quarta fase gandhiana del movimento. Ci vediamo in parlamento ragazzi (e allora non potrete piu’ fare i vostri interessi ma finalmente inizierete a rispondere direttamente a dei cittadini; chissa’ che non si ritorni a respirare un po’ d’aria fresca)!
9 Maggio 2012 a 06:47
Se Grillo si presentasse con il noto aplomb da City londinese di Fabio Protasoni, il M5S avrebbe ottenuto pochissimi voti: Patuasia, è così.
Provo disgusto e avversione verso Lega e UV; verso Grillo/M5S non provo nulla, ha i voti temporanei di chi fugge dalle tematiche importanti.
La politica serve a risolvere i problemi della società.
Purtroppo ci sono i partiti che agiscono non per fini politici, ma per ottenere voti e per conseguirli sparano cazzate propagandistiche 24/24 + 7/7.
Il pueblo non dedica tempo ad approfondire la demagogia che indico, ma si fa sviare da fatti tipo i tanti politicanti e quanto guadagnano: temi seri ma numericamente insignificanti al fine dei problemi veri tipo un’Europa allargata in modo errato, una mancanza di coordinazione economica tra Stati omogenei (la questione non è se salvare la Grecia o meno: è che non doveva essere nell’euro), la derisione delle regole del liberismo economico e così via.
Più che sorridere, io rido delle definizioni che si cerca di dare del M5S: non ha ideologia,è imprevedibile, è una pratica che cresce, e via così, scrive Patuasia.
Ma la politica è una cosa seria e non la si può affrontare pensando solo solo solo solo alla metodologia di approccio, ci vogliono i contenuti.
Sempre Patuasia dice che c’è un programma: se quello del M5S è tale e (periodo ipotetico dl terzo tipo) avesse il 51% dei voti ci sarebbe da trasferirsi Berna.
Questo a livello nazionale.
Localmente, i grillini hanno denunciato misfatti, fatto coraggioso in questa landa di conigli, ma una collocazione politica vera non l’hanno ancora evidenziata.
Sparare che ci si presenta alle regionali serve a galvanizzare i depressi, ma… prima vedere cammello.
Se qualcuno replica, pregasi essere precisi e non limitarsi a fare propagande partigiane Bruscia-style.
9 Maggio 2012 a 07:06
dei grillini una cosa è certa, vogliono fare politica non per farsi gli affari propri ma per la vera politica. Cosa che già succedeva negli anni 70. E’ la deriva dei partiti che ha rovinato tutto. Sicuramente alcune loro idee dovranno scontrarsi con la dura realtà della pubblica amministrazione ma sicuramente in questo momento sono indispensabili.
9 Maggio 2012 a 07:14
@pierre quali idee ritieni indispensabili?
9 Maggio 2012 a 07:36
Il riconfermato sindaco di Verona Tosi ha dato, secondo me, la definizione più corretta delle 5 stelle: “a parte Grillo -ha detto- i grillini sono brave persone che credono nella politica come servizio”. Speriamo che abbia visto giusto.
9 Maggio 2012 a 08:23
@Sully
Speriamo, perché è nello stile di Tosi avere pronta una buona parola per tutti. Vorrei sentirgli dire le stesse parole con M5S all’opposizione nel suo comune.
9 Maggio 2012 a 09:35
@Stefano Ferrero
Grillo può non piacere – come non piace a me – ma negare che il suo movimento sia un fenomeno politico, è negare l’evidenza. Ho solo cercato di riportare i fatti e di rimettere con i piedi per terra certi “sognanti” simpatizzanti. Se, in questa tornata elettorale, circa 200.000 di miei concittadini ha dato il voto al M5S, significa che essi non possono essere trascurati, ma considerati possibili interlocutori, nella misura in cui le loro intenzioni e le loro proposte saranno confrontabili, se non compatibili con quelle del mio partito. E questo, secondo me, Bersani dovrebbe dire, prima di decidere quale progetto di coalizione è da perseguire per la tornata elettorale nazionale. Mi pare anche evidente che la politica vera, del fare, per Grillo incomincia ora, con le responsabilità che la forza gli impone. Se ha – come dice – un programma – è ora di sbandierarlo e confrontarlo con quelli dei partiti
Credo, inoltre, che seppur questo weekend abbia interessato una parte considerevole dell’elettorato, i risultati che ha dato sono relativi ai Governi locali, molti dei quali sono liste civiche, che non possono essere ricondotte ai partiti, ma principalmente alla figura del candidato. Per cui estrapolare dai risultati di ieri, previsioni per l’anno prossimo è difficile e rischioso di brutte figure.
Personalmente, come lei ben saprà, sono lieto che il Pd non sia stato travolto dall’ondata antipolitica e che abbia sostanzialmente mantenuto le posizioni degli ultimi tempi. Ciò significa che i suoi elettori sono capaci di una lealtà alla bandiera degna di un partito vero. Sono parimenti felice che la destra sia affondata e il centro non abbia convinto gli elettori in modo tale da realizzare quel ricatto della terza forza che si era proposto. Sono felice che il velato, ma chiaro appoggio ai “moderati” del Cardinal Bagnasco, non abbia sortito buon esito, segno che gli italiani non abboccano più tanto facilmente.
Un cordiale e costruttivo saluto
9 Maggio 2012 a 09:52
Con tutto il rispetto verso Fabio e George W., ma qui siamo di fronte a un tentativo del PD di concupire i grillini con corteggiamenti da tombeurs de femmes.
Da un lato si parla di superare il classico concetto di predominio dei partiti e delle loro logiche, dall’altro George W. e Fabio cavalcano però lo status quo col loro cuore rivolto ad alleanze e coalizioni.
Fate il filo in modo più discreto….
9 Maggio 2012 a 10:13
@ giancarlo borluzzi
L’Italia è un paese conservatore e lei ben lo sa.
I cambiamenti avvengono molto lentamente. Il voto dell’altro ieri è stato un cataclisma per i partiti, in particolare per quelli di centrodestra, egregio Gcb, ma non ha segnato un cambiamento apprezzabile sul piano politico e culturale. Questo risultato è stato un test importante in particolare per il Pd che sta appoggiando un governo impopolare per il proprio elettorato. Sostanzialmente ha tenuto (non era scontato),senza cedere ai grillini, all’astensionismo, a Sel.
Anche Sel e Idv hanno retto, senza brillare in un momento in cui hanno potuto giocare la carta dell’opposizione. Qualche voto è stato rosicchiato loro dal M5S. I centristi restano al palo. La Lega ne esce con le ossa rotte. Anche il Pdl viene spazzato via dal voto. Risultato che senza dubbio sarà stato notato da tutti i valdostani, che senza dubbio chiederanno conto della “famosa alleanza” gestita e voluta da Rollandin e Perron. Cosa ne sarà ora di questa credibilità pidiellina spazzata via in campo nazionale, che ci porta ad una considerazione inevitabile: con le quote di sbarramento il Pdl rischia davvero di rimanere fuori dalle camere, alle prossime elezioni.
I loro voti sono finiti in parte nell’astensione, ma per lo più ai grillini. Del resto il M5S si presenta con la stessa caratteristica populista e leaderistica dei loro vecchi capi. Anche molti slogan di Grillo riecheggiano vecchi stereotipi della destra (mafia, tasse, razzismo, omofobia). Dunque a conti fatti lo scenario politico non è cambiato di tanto. La frantumazione della destra – vero egregio Gcb? – e le liste unitarie del centrosinistra favoriranno il passaggio di molte giunte al Centrosinistra, ma lo scenario culturale non subisce molte variazioni.
L’unica vera novità è l’ulteriore frammentaione in liste e listarelle che, se confermata alle politiche, renderà il Paese ingovernabile. Se il futuro dell’Italia sarà in direzione della Francia o della Grecia, dipenderà soltanto da noi.
9 Maggio 2012 a 13:32
Siamo allo studio del test elettorale, ma sia il signor Bruscia che il signor Protasoni sono certi che l’afflusso di voti nel M5s provenga dal PdL. Una teoria che ha la funzione di mettere in guardia l’elettorato di sinistra più incazzato e lo invita a non ingrossare le fila di un Movimento che è formato soprattutto da ex berlusconiani e leghisti. Peccato che questa visione strumentale non è aggiornata, infatti sembra che il voto dei grillini abbia pescato soprattutto nel grande bacino delle astensioni e che il pidiellini e leghisti, invece, questo bacino lo abbiano rinforzato. In ogni caso il M5s è aperto a chiunque e non rientra nella vecchia divisione ideologica ormai obsoleta: ci sono obiettivi concreti e trasversali che toccano chiunque li voglia affrontare con serietà e onestà. Questi sono i principi sui quali si vuole costruire una reale e nuova politica.
9 Maggio 2012 a 13:45
Perché un tono polemico? E per quale motivo attribuire delle intenzioni politiche ad una teoria. Io non ho certezze ma mi interessa ragionare. lo studio dei flussi elettorali non è certo una scienza ma serve a cogliere tendenze. In proposito ci sono stati dei sondaggi prima e ci sono le elaborazioni dell’istituto Cattaneo. Queste si riferiscono ai soli elettori di Parma (per ora) e delineano una apporto a M5S, in quella città, in particolare di Lega e IDV oltre che dall’astensione. Dice anche tutti hanno subito l’astensione tranne, è ovvio, M5S…
Capire serve per giudicare. Se si giudica prima si fanno pasticci.
A parte questo sai che non sono d’accordo nell’immaginare la politica senza principi e idee di fondo e che averne non significa affrontare i problemi o darsi obiettivi in modo disonesto e poco serio. Io sono di sinistra e questo mi aiuta a fare politica non il contrario.
Obiettivi per costruire una reale e nuova politica? Parliamo di quelli. Forza.
9 Maggio 2012 a 14:00
Vede, signor Protasoni, io non mi fido più dei principi di fondo. Avevo maturato i primi dubbi già nell’adolescenza quando sapevo di compagni che menavano le mogli. Da allora ho continuato a chiedermi se sono più giusti i principi di fondo o se è più giusto il comportamento reale, quello che si esprime ogni santo giorno. Sono arrivata alla conclusione che non mi interessano le grandi motivazioni ideali, ma l’apporto semplice e costante nel rinnovamento di se stessi in primis e della collettività. Ho militato in Alpe che aveva come slogan il nuovo modo di far politica, ebbene ho ritrovato tutto lo stereotipo del vecchio partito: grandi proclami sulla partecipazione, ma le decisioni venivano, e probabilmente è ancora così, prese nelle case o negli studi di questo o di quel vip. Alla base i compitini nelle commissioni, compitini che poi venivano regolarmente messi nei cassetti. Negli anni che sono stata prima in Aosta viva e poi in Alpe ho visto andar via molta gente prima motivata e poi delusa come la sottoscritta. Un patrimonio di energie disperso a causa dei soliti giochi interni di partito. Occorre cambiare davvero e i grillini hanno fatto scelte nuove e importanti fra cui la rinuncia al finanziamento pubblico, quelli di Alpe non sono stati neppure capaci di devolvere la metà del loro stipendio al partito! Tu la chiamerai demagogia, io la chiamo segno distintivo di un’umanità diversa nel profondo a partire dalla gestione dei soldi: la vera prova del nove! Se c’era un tono polemico, mi scuso.
9 Maggio 2012 a 14:45
E’ vero comunque che il risultato di queste elezioni deve essere valutato alla luce del fatto che hanno riguardato solo alcuni comuni.
Ma sono convinto che da qui alla fine dell’anno l’orientamento degli elettori sia destinato ancora a grandi fluttuazioni.
Già dopo la mazzata della prima rata dell’IMU di giugno e con l’economia in caduta libera (Monti non ce la farà…) a dicembre ci sarà un’altra Italia, siatene certi, molto diversa dall’attuale anche nell’orientamento elettorale.
Per ora, per contraccambiare il flirt con il PD “scoperto” dal Sig. Borluzzi posso dire che assieme alle insuperabili costine sulla griglia della Festa dell’Unità questa volta è stato cotto anche il “terzo pollo”.:-) E forse non solo quello!
9 Maggio 2012 a 15:50
Beh, la vera novità interessante e positiva è che il Pdl prende sonore legnate… e già questo basta per far grande festa. Perde Berlusconi, perde la destra libertina (definirla liberista mi pare troppo) e puttaniera e via dicendo. Il delfino Alfano non convince tantomeno i vari sottodelfini e veline varie. Il berlusconismo…capitolo chiuso? Per dirla alla Trapattoni non voglio dire gatto senza averlo nel sacco, meglio aspettare le politiche. La Lega tiene localmente su Tosi e su alcune personalità che almeno non hanno sfigurato (almeno dal loro punto di vista), ma non credo che a livello nazionale possano ancora essere presentabili.
Capitolo Pd: il Pd tiene e va al ballottaggio con buone percentuali – sembra – solo dove si allea con la Sinistra e con l’Idv, significherà qualcosa? Mah, potrebbe forse valere l’osservazione di Vendola: “La foto di Vasto non basta più, occorre tornare alla società civile”? Beh, staremo a vedere. E staremo a vedere anche M5S che oramai prende percentuali che presuppongono future prese di responsabilità! Non metto in dubbio assolutamente che i loro candidati al ballottaggio non ne saranno capaci localmente, ma devono cambiare disco e mettere un po’ a zittire il loro capopopolo per essere credibili su scala nazionale. Poi vedremo alla prova dei fatti.
Tuttavia, lasciatemelo dire, a me quello che comunque fa piacere è che la Sinistra in Europa ancor più che in Italia, riconquista il suo spazio. In ogni caso succede sempre così: quando le vacche sono grasse si vota la destra liberista (con cui fare i cazzi propri), quando la crisi fa paura si vota a Sinistra per essere tutelati. Questi sono fatti evidenti.
Un po’ meno evidenti sono le sicurezze di Patuasia che maturava i primi dubbi già nell’adolescenza, quando sapeva di compagni che menavano le mogli. Non so quanti anni abbia Patuasia, ma credo che questa sia un’affermazione tipicamente “vetero-femminista” e oltre tutto molto, molto sbilanciata. Come se gli stalker, i violenti di allora fossero accomunati e riconosciuti tali…perchè comunisti e dunque ignoranti. Una proprietà riflessiva che andava molto di modo! Ricordo invece che allora i più gravi fatti di sevizie erano riconducibili massimamente all’ambiente religioso integralista e pseudo puritano.
Un pizzico di coerenza e idee chiare in più e un po’ di egoismo in meno staremmo tutti meglio, sia a destra che a sinistra, a nord e a sud.
9 Maggio 2012 a 17:01
Signor Bruscia mi dispiace deluderla, ma non sono mai stata femminista. Ho sempre portato il reggiseno e non ho mai fatto autoanalisi collettiva, con tutto il rispetto che ho nutrito e nutro verso il Movimento femminista. Lei pare persona molto rigida, ma se questo le può dare sicurezza è giusto che lo sia, ma eviti giudizi affrettati per favore e magari cerchi di capire al di là della sua cortina mentale di ferro. Io non ho detto che i comunisti erano violenti, ho detto che alcune contraddizioni mi facevano sorgere dei dubbi. Lottare per la libertà e poi menare la moglie mi sembrava un comportamento inspiegabile nella sinistra. Le dirò di più oggi non mi interessano i grandi principi che a parole accomunano tutti, mi interessano le azioni e i comportamenti soprattutto individuali. Per quanto mi riguarda la divisione della società in destra e sinistra è un fatto culturalmente chiuso.
9 Maggio 2012 a 17:20
Patuasia ha scritto: “Per quanto mi riguarda la divisione della società in destra e sinistra è un fatto culturalmente chiuso”.
Poveri i miei soldi, avrebbe detto mio babbo, riferendosi al fatto che facendo sacrifici permandarmi a scuola per acculturarmi, ne fossi uscito col dire una frase simile. E il povero Norberto Bobbio già comincia a rigirarsi nella tomba.
Con tutto ripetto e simpatia, non sono di ferro. Io sono di acciaio inossidabile…per ora non sono arrugginito.
🙂
9 Maggio 2012 a 17:23
Quindi secondo te Bruscia la destra e la sinistra divideranno sempre la società in due? Cos’è fa parte del dna? Dell’evoluzione della specie che si ferma su questo dogma?
9 Maggio 2012 a 17:31
Scusami libero, questa cosa sulla sinistra e sulla destra è stata scritta e – non solo da me – ripetuta migliaia di volte. Vedo con rammarico che si è molto distratti. Credo che anche Gcb potrebbe nella sua magnanimità, spiegartelo. Ora basta…è solo “fiatosprecato”.
🙂
9 Maggio 2012 a 18:35
Ho letto il libro di Bobbio, ma non mi sento distratto se mantengo una posizione personale sull’argomento. Chiudo per evitare quello che a patuasia dà giustamente fastidio.
9 Maggio 2012 a 19:32
@fabio protosoni ieri ho avuto occasione di sentire in onda su LA7, l’intervista a due grillini: si captava chiaramente l’onestà delle persone e la voglia di fare, poi probabilmente non riusciranno a fare molto perchè il sistema è fatto per i furbi e non per gli onesti. Quando però confronti queste persone con i nostri politici, che siano Brunetta o Casini oppure La Russa, la differenza salta all’occhio
9 Maggio 2012 a 19:50
Con quelli che citi… Non ci vuole molto per fare un figurone. Mi interessava però capire quali idee o obiettivi concreti ti colpiscono di più. Cosa servirebbe per uscire dalla crisi o per riformare le istituzioni o…,
9 Maggio 2012 a 22:35
oggi come oggi cosa servirebbe sono persone capaci ed oneste che invece di pensare esclusivamente ai propri interessi si preoccupino della cosa pubblica. Ormai quando sentiamo parlare la maggior parte dei politici (non tutti perchè esistono anche persone capaci e disponibili verso la collettività) si capisce chiaramente che stanno solo pensando a non perdere la poltrona. Una cosa che credo risolverebbe molto a costi molto bassi sarebbe la completa trasparenza del sistema pubblico. Qualsiasi cosa un ente pubblico faccia deve essere pubblicato su web. Ciò permetterebbe a chiunque di valutare il comportamento dell’uomo pubblico ed all’uomo pubblico di dover giustificare tutte le sue scelte.
10 Maggio 2012 a 07:21
Cosa fare?
«Hollande taglia i super stipendi – Il presidente della Repubblica guadagnerà il 30% in meno come tutti i ministri. Nelle aziende controllate dallo Stato i manager non potranno guadagnare più di venti volte del dipendente meno pagato».
Così, tanto per dire… E senza nemmeno chiedere consiglio ad Amato…
10 Maggio 2012 a 07:46
Povera Italia, va a picco come la Grecia perchè non c’è consapevolezza, solo acritica propaganda per questo o quel contenitore senza alcuna analisi afferrante i problemi, economici soprattutto in questi chiari di luna.
Il grande George W. Bruscia, kompagno che nel 2012 si celodurizza alla visione di un poster di Rosa Luxemburg ma è anche capace di corrette, ancorchè soggettive, analisi politiche, nel post di ieri delle 10.13 dimostra, col suo ” il PD appoggia un governo impopolare per il suo elettorato”, di non mettere il primo partito italiano (ohè, non per le proposte, solo per voti, compresi quelli di molti che battono le posate sulle pentole nei cortei sindacali) al servizio oggettivo della soluzione dei problemi bensì di ritenerlo un aggeggio confezionato per catturare consensi a prescindere.
Ciò è deprimente ed essendo un comportamento comune a tutti i partiti manda l’Italia a lucciole.
Sempre George W., correttamente afferma che la mia magnanimità è tale da spingermi a sottolineare che destra significa il singolo, la sua libertà, i conti a posto e sinistra il gruppo, una libertà condivisa in un contenitore e conti chissenefrega etc.; però… perchè fare io me o lui, G.W.B., gli illustratori quando è chi parla di politica a doversi a monte dotare della conoscenza dell’abbecedario specifico?
Il M5S? Una metodologia diversa di approccio alla politica con un direttore d’orchestra atipico cui vanno ascritti quei voti che, in quanto tali, non contano nulla: importa una proposta su ogni tema scaturente da reali conoscenze a monte. Per me mancano l’una e le altre.
George e Fabio lo dicono a ragione ma solo per non depauperare la messe elettorale del PD, io lo dico oggettivamente e basta.
10 Maggio 2012 a 07:59
Buongiorno, più che chiedersi chi è l’M5S e cosa propone (basta andare a scaricare o leggere il loro programma) io valuterei la reazione di chi è al parlamento da più di vent’anni. Quelli che gravitano attorno al PdL e alla Lega dicono che questo è un voto dettato dalla rabbia e attribuiscono la colpa alle troppe tasse e a Monti e non propongono nulla di nuovo; quelli che si spacciano a sinistra e di sinistra non sono, leggi PD, sminuiscono il risultato ottenuto dal movimento e anche loro non propongono nulla di nuovo; quelli che stanno al centro seguendo la migliore tradizione DC non prendono alcuna posizione e non propongono nulla di nuovo; forse nelle estremità del parlamento vediamo che qualcuno non sottovaluta la novità, ma non propongono nulla di nuovo; comunque tutti quanti all’unisono stanno dicendo che questa tornata amministrativa non ha valore politico, anche perché se dessero un valore politico a queste elezioni dovrebbero andare tutti a casa.
Il problema non è che cosa propongono di nuovo i cosiddetti Grillini e perché circa il 7/8% di coloro che sono andati a votare li hanno scelti, il vero problema è il nulla c’è stato per venti/trent’anni e che continua ad esserci. Il M5S è un problema per coloro che ci hanno mal governato e che hanno pensato ai loro affari, noi in quanto cittadini della repubblica dobbiamo fare attenzione che questo movimento che da un po’ d’ossigeno alla politica italiana non si trasformi in un qualcosa di pericoloso, ma se ad urlare al lupo è la vecchia classe politica abbarbicata sui loro privilegi allora il problema non si pone.
10 Maggio 2012 a 10:12
Quando sentirò un qualunque grillino fare un’analisi politica seria ( non necessariamente da me condivisa) sulle cause dell’attuale crisi economica e sull’ottica da seguire per superarla/ridurla (o altra analisi su altro tema, con cause e rimedi), allora non mi metterò a ridere leggendo la frase di Pierangelo secondo cui i grillini darebbero “ossigeno alla politica italiana”.
Oggi come oggi sono un nulla propositivo in rapporto al complesso delle tematiche nazionali/valdostane. Questa o quella denuncia circoscritta, anche se ineccepibile, non è una linea d’azione.
10 Maggio 2012 a 11:07
Pierangelo
da questo post si conferma che nel movimento 5 stelle c’è un solo uomo nal comando: Giuseppe Grillo. E l’altro giorno infatti ha pure redarguito quel povero candidato di Genova che era collegato con Ballarò. Lui infatti aveva deciso che non bisogna andare in tv.
Probabilmente perchè in tv fanno domande a cui bisogna rispondere. E qui dò ragione a Gcb laddove scrive: “Quando sentirò un qualunque grillino fare un’analisi politica seria ( non necessariamente da me condivisa) sulle cause dell’attuale crisi economica e sull’ottica da seguire per superarla/ridurla (o altra analisi su altro tema, con cause e rimedi), allora non mi metterò a ridere leggendo la frase di Pierangelo secondo cui i grillini darebbero “ossigeno alla politica italiana”. 🙂
Per esempio si poteva scrivere, egregio Pierangelo, ma non è stato ancora scritto: “Se noi vincessimo le prossime elezioni manterremo la solenne promesssa di non rimborsare il debito pubblico italiano che è in mano di investitori stranieri! Gli italiani dovrebbero essere informati di questi problemii e non delle solite manfrine che vengono dette ad un tot al chilo.
10 Maggio 2012 a 12:15
Bruscia sei sordo, cieco e purtroppo non muto.
10 Maggio 2012 a 15:31
Mi sento un individuo che ama partecipare all’interno di una collettività che condivida valori come meritocrazia, solidarietà e onestà, Bruscia e Borluzzi secondo voi cosa sono di destra o di sinistra?
10 Maggio 2012 a 15:47
Forse non ci siamo capiti, io non sono un grillino e ne lo sarò; ho le mie idee, credo in un ideologia, il Federalismo, ma noto che oggi in Italia oltre al M5S non ci sono idee. Se per voi PD, Pdl, UV, IdVl, Lega, Stella Alpina, e tutte le altre sigle hanno idee allora vuol dire che permettete a coloro che ci hanno portato a questo sfasciume di avere ancora della credibilità! Se la maggioranza la pensa così è giusto fare la fine della Grecia.
Non é una questione di anti o pro politica è una questione di persone e nel M5S non ci sono ancora indagati e teste di legno ma laureati e Cittadini che ancora credono nello Stato; se sbagliano sbagliano in buona fede. Gli altri, alla luce di tutto quello che è successo, devono dimostrare la loro buona fede.
10 Maggio 2012 a 15:56
Ho dimenticato un apostrofo, spero non mi linciate.
10 Maggio 2012 a 16:38
Cara gloria84, per le persone che condividano valori come “meritocrazia, solidarietà e onestà” non c’è posto in questa partitocrazia. L’unica cosa di cui sa farne è strumentalizzarle oppure cercare di fagocitarle al loro interno (per dare un minimo di credibilità al loro rispettivo partito). In ogni caso tenerle lontano dai luoghi che contano veramente. E’ disposta, se del caso, anche a pagarle a fare niente.
10 Maggio 2012 a 16:58
@ gloria84
Patuasia ha scritto: “Per quanto mi riguarda la divisione della società in destra e sinistra è un fatto culturalmente chiuso”.
Dunque sig/sig.ra gloria84, quando scrive che si sente un individuo che ama partecipare all’interno di una collettività che condivida valori come meritocrazia, solidarietà e onestà….. lei si è posto/a per se stesso/a una domanda? Lei cos’è di destra o di sinistra!? O come dice Patuasia lei si ritrova piuttosto in una Società culturalmente chiusa?
Piuttosto ci faccia un’analisi corretta sul fatto che oggi la destra e la sinistra sia una divisione ormai culturalmente inesistente. Lasci perdere per una volta Bruscia e Borluzzi, che se non altro – con le proprie oneste considerazioni – le permettono di disquisire su argomenti non banali. Non vada a “rimorchio”, prenda la sua bella responsabilità e ci renda edotti.
@ libero
Il sottoscritto sarà anche sordo, cieco e purtroppo per te non muto, ma scusa una domanda… ti sei veramente informato? Io non parlo di alcun libro di Norberto Bobbio. Mi riferisco ad una famosa disquisizione del filosofo su destra e sinistra viste in un’ottica più legata ai nostri tempi.
10 Maggio 2012 a 17:02
Bruscia Bobbio ha pubblicato un libro piuttosto piccolo intitolato destra e sinistra che ho letto e che ho trovato interessante, ma questo non significa che lo debba considerare un vangelo. E pure il vangelo…:-)
10 Maggio 2012 a 17:15
@ libero e bruno courthoud
Tratto dall’intervista “Che cos’è la democrazia?” – Torino, Fondazione Einaudi, 28 febbraio 1985
DOMANDA: Quindi possiamo dire che non è corretto parlare di tramonto delle ideologie, ma soltanto di crisi di determinate ideologie, e che non si può fare la politica senza avere dei grandi ideali.
R. Non si può assolutamente. Soprattutto i partiti di sinistra si distinguono di solito dai partiti di destra e dai partiti conservatori proprio perché vogliono trasformare la società. I conservatori sono quelli che vogliono conservare quello che c’è; i partiti di sinistra vogliono trasformare. Per trasformare bisogna farlo in base a principi, in base a degli ideali che giustifichino la trasformazione: bisogna giustificare la trasformazione. La differenza fra il conservatore e il riformatore è che il conservatore non ha bisogno di giustificare la conservazione, invece colui che vuole riformare la società deve giustificare, deve giustificare perché la vuole; e non può giustificarlo se non ricorrendo a dei grandi principi: e questo è Giustizia e Libertà.
DOMANDA: Questo vuol dire anche che l’uomo politico di sinistra deve avere delle qualità ben superiori a quelle del conservatore, il quale deve semplicemente amministrare ciò che c’è?
R. Beh! Non stiamo a sottilizzare su queste differenze. Io ritengo che il politico di sinistra deve essere in qualche modo ispirato da ideali, mentre il politico di destra basta che sia ispirato da interessi: ecco la differenza.
In omaggio a Patuasia chiudo qui
Cordialità
10 Maggio 2012 a 17:19
Due persone sono esperte in funghi.
Il fatto che le tipologie preferite siano diverse non impedisce la possibilità di dialogo tra loro.
E’ poi normale che tali due persone si irritino se qualcuno parla di funghi senza sufficiente conoscenza micologica.
Fuor di metafora, i due fungoesperti sono il grande George e il nulla io me; lui mangia porcini e io vesce, ma ci rispettiamo.
Preferisco un George che mi accusa di fare trapetta alle donne anziane che attraversano la strada e mi permette di rinfacciargli il suo cavalcare la filosofia propagandistica del “compra 4 e paga 1” per catturare voti demagogici, rispetto a chi magari mi è meno concettualmente lontano ma è … sprovveduto in micologia.
10 Maggio 2012 a 17:51
@ Pierangelo
Va beh, ci siamo capiti, i soliti giochini di parole.
Facciamo così: le uniche proposte sensate, oneste, disinteressate, razionali, istituzionali etc. etc. degli ultimi 150 anni provengono tutte dall’M5S che è originalissimo, non si ispira a nessuno, è composto solo da persone oneste, le uniche che hanno a cuore la nazione, mentre gli altri sono tutti puzzoni, ignoranti e servi dei partiti e ci guiderà verso un radioso avvenire.
Va bene così Pierangelo…sei contento?
10 Maggio 2012 a 19:02
Interrompo qui la discussione. Che ognuno torni ad altro felice nelle sue sicurezze. Grazie a tutti.