SCOOP!


Al Presidente della Giunta non ha voluto dire nulla, ma di fronte all’autorevolezza del settimanale, La Vallée Immondizie, e al blog Patuasia, l’ex assessore Audio Nonsoché, ha rivelato tutto. Proprio tutto!

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14 commenti su “SCOOP!”

  1. Camosciobianco Says:

    … “(ANSA) – AOSTA, 3 FEB – A seguito delle polemiche sorte per aver movimentato ”in maniera anomala” oltre 40 milioni di euro in due anni sui propri conti correnti e su quelli riconducibili a parenti, l’assessore al bilancio, finanze e patrimonio della Valle d’Aosta, Claudio Lavoyer, oggi pomeriggio ha rassegnato le dimissioni. Preso atto della decisione, i capigruppo di maggioranza hanno concordato sull’assegnazione dell’interim al Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ”inteso che e’ volonta’ dell’assessore Lavoyer fornire gli opportuni chiarimenti e notizie al Consiglio e alla Giunta regionale entro i prossimi 90 giorni” …

  2. giancarlo borluzzi Says:

    Pregevole post di Patuasia.

    Per nulla pregevole invece il fatto che in questo blog ci si limiti a denunce corrette e coraggiose ma fini a se stesse, senza un minimo tentativo di capire che si deve andare a monte degli effetti che si denunciano.

    Se c’è un prefetto della Repubblica che ha questo interim (sine die alla scadenza dei 90 giorni) di un assessorato il cui precedente responsabile è in consiglio regionale, significa che a monte i Governi nazionali hanno concesso alla Valle una libertà d’azione che vediamo come viene utilizzata.
    E questa libertà d’azione è figlia del credere romano alle balle etnolinguistiche unioniste a causa delle quali il Governo dovrebbe lasciar fare all’UV in Valle in quanto riferimento di una regione atipica nel contesto italico.

    Un prefetto anche presidente di giunta e con l’hobby degli interim, va combattuto con modifiche statutarie che richiedono una chiarificazione al Parlamento sul fatto che la Valle non è extraterritoriale a causa delle cagate che l’UV rappresenta a Roma.

    Ma questo è un tasto che pregiudizialmente non si vuol toccare e quindi ci si limita a denunce fini a se stesse contribuendo al mantenimento dello status quo.

  3. patuasia Says:

    Questa gestione politico-amministrativa non piace né a me né a lei, signor Borluzzi, ma abbiamo modi diversi per combatterla. Per me il francese non è all’origine di tutti i mali(la considero una lingua confinante utile da conoscere), ma altro e più precisamente la gestione affaristica e clientelare della politica. Ho capito perfettamente il suo discorso (la prego non me lo ripeta) e se non lo condivido appieno (come a lei non mi piace l’uso delle tradizioni locali per fare propaganda) non è perché ho dei pregiudizi intoccabili al riguardo, più semplicemente considero prioritarie altre problematiche. Rispetto il suo punto di vista e per questo le do un consiglio: eviti di far defluire ogni discorso entro gli argini del suo pensiero, la reiterazione ossessiva conduce al risultato opposto.

  4. giancarlo borluzzi Says:

    La differenza di vedute consiste, al di là dell’importanza che io attribuisco alla persona singola che non deve essere involontario vettore di finzioni altrui soprattutto nella società globale che caratterizza il 2012 (l’UV vuole supporre, non solo nel proprio deretano, ma anche in quello altrui, una visione condominiale), nel fatto che la battaglia va fatta a Roma e non in Valle perchè Roma ha giurisdizione sulla Valle in questioni costituzionali la cui inosservanza causa il via libera alle arroganze rossonere.
    Le problematiche giudicate prioritarie da Patuasia sono insignificanti in rapporto al conseguimento del fine, che potrei sintetizzare in un ” rendiamo la Valle una regione normale”. Ritenendo la Valle il campo di battaglia la sconfitta è certa, resta solo il rispetto per le motivazioni di chi fa harakiri.

  5. marburg Says:

    Però si vede da come è patito che ha dei pensieri…

  6. bruno courthoud Says:

    perché, qualcuno sperava che la risposta sarebbe venuta nei novanta giorni? ma allora non conoscete i nostri politici!

  7. marburg Says:

    Ma come siete cattivi! invece è tutto chiaramente spiegato da La Torre: “I 90 giorni? Era un termine convenzionale”. Dicesi 90 ma si deve intendere 180 o 360 o 900, a scelta: la matematica è una convenzione.

  8. bruno courthoud Says:

    era un termine ordinatorio, non perentorio, come dicono i giuristi: se lo rispetti va bene, se non lo rispetti fa lo stesso. Un giurista italiano di chiara fama ci spiegò un giorno di aver avuto molta difficoltà a far capire a un giurista francese la sostanziale differenza tra i due termini: certe finezze (?) sono soltanto italiane, patria del diritto (e degli azzeccagarbugli). La Torre, più modestamente, si accontenta di dire che era un termine convenzionale, in pratica che non c’era nessun termine. E perché l’hanno messo? Valli a capire questi politici!

  9. patuasia Says:

    Ancora una volta, se non bastasse, la classe politica al Governo non mantiene le promesse fatte. Dovevamo venire a capo della situazione alquanto complessa che coinvolge il consigliere Lavoyer e invece niente. Poi ci sarà l’estate e la memoria corta dei valdostani farà il resto.

  10. unoqualunque Says:

    Beh, però intanto lavoyer si è dimesso da assessore, senza essere neppure inquisito, da quello che so.
    E lo dico da assoluto non estimatore del personaggio

  11. patuasia Says:

    Sono appena uscita da un’interessante conferenza dal tema L’etica in politica, tenuta dal professor Zagrelbesky, ecco fra le cose che ha detto una in particolare mi ha colpita e cioè che l’etica in politica è confusa con la legalità. Ci sono dei comportamenti che non sono etici pur non rientrando nei reati prescritti dalla legge. In attesa di ulteriori informazioni, mi sembra il caso di Lavoyer: si è dimesso e doveva farlo proprio perché il suo comportamento non è stato trasparente come dovrebbe essere quello di un amministratore pubblico.

  12. bruno courthoud Says:

    E’ stata una delle prime osservazioni di Soltzenitzin appena sbarcato in Occidente: qui confondono l’etica e la moralità con la legalità (il rispetto delle leggi). Parole oggi più che mai vere per i nostri “politici”.

  13. unoqualunque Says:

    Assolutamente d’accordo. Infatti lavoyer, che probabilmente non ha avuto un comportamento politico etico (dico probabilmente perchè conosco la vicenda dagli articoli di giornale e non sono un giudice), si è dimesso. Se non darà le spiegazioni necessarie difficilmente tornerà al suo posto.

  14. marburg Says:

    Però il suo comportamento eticamente riprovevole non verrà sanzionato con la perdita del posto di consigliere, che mi pare che paghiamo profumatamente. Lavoyer non perde il posto; rinuncia a qualche privilegio e ne tiene ancora molti.


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