E la Cogne fuma…
Fuma la Cogne sopra le nostre teste e dentro i nostri polmoni… . Riceviamo dal signor, Giampaolo Fedi e volentieri pubblichiamo.
Tag: Cogne Acciai Speciali, Inquinamento, Inquinamento dell'aria, Valle d'Aosta
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23 aprile 2012 a 13:47
mi piacerebbe saperne in merito, ho chiesto a qualche operaio Cogne e mi hanno detto che sembrerebbero i filtri non in grado, a volte, di trattenere i fumi cattivi.
23 aprile 2012 a 14:11
La Cogne non è certo un’azienda all’avanguardia…
23 aprile 2012 a 14:31
E gli investimenti in sicurezza abbassano i dividendi…
23 aprile 2012 a 15:52
io ci lavoro di fronte e TUTTI i giorni vedo questo spettacolo, più volte al giorno altro che “i filtri non in grado, a volte, di trattenere i fumi cattivi” come dice Stefano…..
23 aprile 2012 a 16:16
guardate su ANSA i dati dell’osservatorio nazionale su benessere e salute : battiamo tutti i record per tumori maschili,tumori femminili,malattie cardiovascolari,patologie correlate all’abuso di alcool e per finire in bellezza per i suicidi !! ma non preoccupatevi ,ci penserà il pirogassificatore a migliorare la qualità dell’aria valdostana. Buona salute a tutti.
24 aprile 2012 a 12:26
Ci vorrebbe un Guariniello. E dire che non è lontano….
24 aprile 2012 a 21:06
ah beh. certo che rispetto alla Signora Magistratura che ci abbiamo qui e ora, Guariniello è un altro pianeta!! come lo era Vaudano, che non smetterò mai di rimpiangere.
25 aprile 2012 a 14:42
E’ l’apologia dello sconcio: uno specchio della morale e dell’etica di chi gestisce la Cogne, di chi ci governa, e di chi dovrebbe tutelarci.
La prima difesa che abbiamo e’ fare informazione!
Poi…
17 agosto 2012 a 00:09
Riprendo questo post molto vecchio perché il tema è senz’altro di attualità visto il caso ILVA. Ebbene, stavo leggendo su un sito che si occupa di analisi epidemiologiche e chimiche la possibile natura delle nubi rossastre che, come testimonia la foto, si alzano sopra la Cogne. Ebbene: “Giacche’ la stessa ILVA stima che le sostanze non convogliate [1]emesse dai suoi stabilimenti sono quantificate in 8800 chili di IPA; 15tonnellate e 4mila chili di benzene; 130 tonnellate di acido solfidrico; 64 tonnellate di anidride solforosa e 467,7 tonnellate di Composti Organici Volatili e in 2148 tonnellate di polveri di cui 544 tonnellate all’anno sono dovute al fenomeno di slopping (fuoriuscita di gas e nubi rossastre dal siderurgico), fenomeno documentato dai periti chimici”
Che, quantitativi a parte, siano le stesse cose che respiriamo anche noi?
VI invito a leggere questa indagine a questo link e a riflettere: vogliamo davvero costruire un pirogassificatore in una realtà fortemente soggetta a fenomeni di inquinamento (Cogne, smog fotochimico ecc…)? Vogliamo davvero morire come i tarantini?
http://www.epiprev.it/attualit%C3%A0/ilva-saperne-di-pi%C3%B9#doc-perizia-chim
17 agosto 2012 a 08:08
Bravo Frank, è la stessa cosa che ho pensato io in questi giorni in seguito allo scandalo ILVA. Praticamente noi abbiamo una fonte di inquinamento DENTRO la città. Sarà un caso che le statistiche dei tumori ci vedano primeggiare in Italia…? Temo che il giorno che verrà bonificata l’area Cogne ne scopriremo delle belle(?).