Asino che vola!
Mangiando un pezzo di Fontina (il mio formaggio preferito, peccato che quella dolce che sa di panna non si trova quasi più), mi è tornata in mente una vecchia notizia che diceva che il nostro formaggio Dop si sarebbe imbarcato su Alitalia per dare delizia ai business palati. Sembra che non sia andata proprio così: http://www.sceltedigusto.it/public/index.php/blog-categoria/823-il-formaggio-made-in-italy-vola-al-16-ma-non-sui-voli-alitalia
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9 marzo 2012 a 14:32
Con tutta la mia simpatia per la VDA e la fontina devo dire che il Parmigiano l’ha ampiamente superata come quota di volo:
vedere verso fine articolo 🙂
9 marzo 2012 a 16:02
E’ possibile che il formaggio west coast venga offerto gratuitamente all’Alitalia da un produttore che spera di guadagnare nuovi clienti, mentre non vedo formaggeri dello stivale che offrono in dono a chicchessia quanto producono.
Notizia a suo tempo azzardata.
10 marzo 2012 a 12:39
…e soprattutto messa in giro – insieme a tante altre panzane – da Gerardo Beneyton, noto raccontapalle fin dall’adolescenza. Eppure lo tengono in piedi, lui e la sua Caseus Montanae (provate a cercare sul web o alla Camera di Commercio non esiste niente del genere) attraverso finanziamenti regionali al suo giornale: il Milieu Rural ogni volta che esce ha almeno un paio di pagine intere commissionate dalla Regione.
10 marzo 2012 a 12:43
Altro personaggio interessante…
10 marzo 2012 a 14:05
“Gerardo il bugiardo” lo chiamavano quando andava a scuola. Sembra che si fosse inventato un premio che si era poi fatto attribuire, infiocchettandolo con tutta una serie di panzane incredibili che fecero sbellicare dalle risate mezza Valle d’Aosta. e non perde il vizio: pra ha inventato un’altra creatura che si chiama caseus montanus, non caseus montanae. Finge di battersi per l’agricoltura ma i suoi terreni (tutti terreni agricoli) a quart li ha venduti per farci la villettopoli orrenda che vediamo oggi. A LAVORARE dovrebbe andare (ammesso che sappia fare qualcosa…)!!
12 marzo 2012 a 08:38
La buona Fontina esiste ancora ma ormai é diventata una nicchia e và cercata nei piccoli produttori d’alpeggio. La politica sbagliata che ha voluto ad ogni costo far chiudere le piccole latterie turnarie che esistevano in ogni piccolo villaggio valldostano per creare dei grandiosi e megacaseifici ha fatto si che la Fontina sia diventata una vera e propria schifezza, amara e che ha il gusto del fermento, poi se aggiungiamo i marchiatori che quando fanno le classifiche non hanno il coraggio di declassare i prodotti scadenti perché fanno parte del sistema marcio fatto di conoscenze che non porta a nulla. Stiamo rovinando con le nostre stesse mani un grandioso prodotto che ci é stato tramandato dagli avi. I magazzini sono stracolmi e i prezzi diminuscono. Come al solito la politica valdostana é per le cose grandi, grandi caseifici, grandi appalti, gran soldi che girano invece di difendere i piccoli e onesti produttori . Piu’ serietà nelle classifiche e ritornare a piccole produzioni di qualità questo salverebbe la Fontina ma indietro non si torna e allora Adieu alla ” bua fountigna valdotena”.