Quale privacy?


L’ex assessore Lavoyer ha sempre detto che la questione dei suoi conti bancari è una questione personale, ma c’è una legge regionale dell’11 agosto 1981, n.48 che chiede a ogni consigliere di presentare annualmente alla Presidenza del Consiglio una dichiarazione dalla quale risultino lo stato patrimoniale e tutti i redditi provenienti da attività di qualunque genere o natura. Inoltre OGNI CITTADINO può prendere visione dell’anagrafe patrimoniale con semplice richiesta scritta al Presidente del Consiglio. Questo per dire che il concetto di privacy del nostro Claudio non coincide con quello delle istituzioni.

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13 commenti su “Quale privacy?”

  1. Uno in gamba Says:

    si ma lo stesso dettato della legge esclude i conti correnti

  2. marburg Says:

    Già, è vero che a qualcuno compravano la casa vista Colosseo a sua insaputa! Si vede cha a Claudio facevano dei versamenti sul c/c senza avvertirlo…

  3. tagueule Says:

    Speriamo che non avesse debiti. Un assessore che avesse debiti risulterebbe influenzabile nelle scelte.

  4. sanglier Says:

    questa è una cazzata dai… chi non ha debiti?????
    poi dipende naturalmente da quanti debiti e come li ha fatti e perchè ha potuto farli e se sono tali da influenzarne le scelte.

  5. tagueule Says:

    Bravo sanglier. Hai detto che la mia è una cazzata e poi ti sei risposto da solo. Potevi anche evitare il post.

  6. cesara pavone Says:

    Penso che i cittadini aostani e valdostani dovrebbero far sentire la loro voce e chiedere a loro volta ai signori Lavoyer-Carradore di dimettersi. Inoltre, dato che i partiti della coalizione delll’assessora fanno orecchie da mercante, penso che i partiti dell’opposizione dovrebbero essere appoggiati dai cittadini nella richiesta di dimissioni della signora.

    Vorrei far rimarcare inoltre che Claudio Lavoyer si é dimesso da assessore ma rimane consigliere regionale e mantiene così compenso e benefici correlati.
    Non altrettanto accadrebbe se si dimettesse la signora Carradore che con le dimissioni non percepirebbe più alcun compenso.
    Aggiungo che l’operazione trasparenza messo in atto dal comune di Aosta, non include l’anagrafe patrimoniale degli amministratori

    Aostani e valdostani potrebbero ad es. far sentire tutto il loro disappunto per il comportamento della signora , con l’invio di lettere o mail, all’indirizzo mail dell’assessora che si può trovare qui:
    http://www.comune.aosta.it/it/citta-/comunicazione/operazione_trasparenza/compensi_degli_amministratori

    Io le ho inviato questa:

    Da: Cesara Pavone
    Date: 16 febbraio 2012 22:42

    Oggetto: Lei sarà sicuramente citata negli annali della Storia de la Ville d’Aoste!
    A: p.carradore@comune.aosta.it

    Buon giorno signora Carradore
    A distanza di qualche settimana constato, costernata, che lei non ha ancora ritenuto necessario dimettersi.
    Sembrerebbe che non abbia ugualmente ritenuto necessario dare qualche spiegazione riguardo alle ragguardevoli somme movimentate sul suo conto corrente,presso la BCCV ,somme non coerenti con il pur copicuo assegno mensile ( €4.700,00) che lei percepisce come assessore al Turismo, dai cittadini di Aosta.
    Complimeneti signora, lei sarà sicuramente citata negli annali della Storia de la Ville d’Aoste!
    Constato anche che il suo partito non sembra preoccuparsene!
    Mi auguro che, nella prossima tornata elettorale, se ne preoccupino almeno gli elettori
    Césarine Pavone

  7. patuasia Says:

    Grazie signora Cesara, la sua è un’ottima idea, copierò la lettera e la pubblicherò come post, invitando tutti i lettori del blog a inviarla alla Signora Carradore.

  8. gentelibera Says:

    @Taguele
    guarda che il casino Lavoyer nasce proprio dall’ estremo bisogno dell’assessore di coprire il mare di debiti contratto sin dal fallimento del Valle d’Aosta Calcio negli anni Novanta…

  9. Gargouille Says:

    @gentelibera: quanto lei afferma, se vero, getta ancora più ombre sulla vicenda. Molto imbarazzante anche perché una persona in grande difficoltà può diventare facile preda. Che tristezza un’assessore alle Finanze messo male a finanze!

  10. fiatosprecato Says:

    Mi pare che 44 milioni di euro siano difficili da giustificare anche tirando in ballo un fallimento. O avevano comprato Ronaldinho e non ce n’eravamo accorti?

  11. gentelibera Says:

    Attenzione, non vorrei essere frainteso: non intendevo certo giustificare Lav &C, ma ricondurre la vicenda agli albori cronologici. Tutto nasce negli anni Novanta dal sogno (a dir poco delirante) di Lav&C (dove C, attenzione sta anche per Walter Barbero) , che era proprio quello di trasformare in pochi anni il Valle d’Aosta Calcio in una squadra degna almeno della serie B. Vi ricordate, immagino, lo scandalo ritiri: se andate a rileggere la vicenda giudiziaria troverete tra le carte gli incontri di Lav&C con il figlio di Gheddafi inerenti fantomatiche campagne acquisti per il Valle d’Aosta Calcio. Ma questo è solo un esempio; al di là delle cene costose con i libici Lav mise in atto (e di tasca propria) una serie di investimenti fallimentari unicamente allo scopo di trasformare una squadretta di provincia (che nasceva in parte dalle ceneri dell’Aosta Calcio già fallita) in una società quotata in borsa. Risultato: un fallimento dietro l’altro, fallimenti che finirono per prosciugare i conti di Lav (ma non dei suoi soci più astuti di lui, che seppero tirarsi indietro in tempo, come Barbero). Le prime operazioni di cambio assegni di Lav risalgono al 2001 e se ne trova traccia nelle carte delle indagini sull’affaire ritiri. Certo che tutto questo getta ombre ancora più inqiuetanti sulla vicenda! Se già nel 2001 Lav era ‘scoppiato’ bancariamente, come ha potuto la BCC acconsentire, anzi in realtà aderire, a operazioni borderline sino a una cifra di oltre 40 milioni? Una prima risposta si può già trovare in alcuni nomi di firmatari di assegni girati da Lav sui suoi conti. Ma adesso è troppo presto per parlarne.

  12. patuasia Says:

    E un signore che colleziona fallimenti lo mettiamo a fare l’assessore alle finanze? Voglio un governo tecnico anche in Valle d’Aosta!

  13. Sully Says:

    soprattutto, mettiamo un tecnico competente alla Sanità!


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