L’aria pura di montagna!
Riceviamo da un nostro utente e volentieri pubblichiamo.
Invio una foto della nuvola marrone che si è sollevata sopra alla Cogne alle 9 circa del 14 febbraio.
L’ho fotografata perché faceva impressione, era molto densa e dal colore intenso: un vero attentato alla salute dei cittadini di Aosta anche in relazione alla calma di vento di quella mattina. Strano che le centraline ARPA di via Primo Maggio (vedi http://www.arpa.vda.it/index.cfm?ambiente=1,31,33,1 ) e del quartiere Dora (vedi http://www.arpa.vda.it/index.cfm?ambiente=1,31,29,1 ) non abbiano registrato anomalie.
Tag: Aosta, Arpa, Cogne Acciai Speciali, Inquinamento
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17 febbraio 2012 a 16:00
si tratta o dell’operazone di colaggio da parte del Convertitore AOD in una secchia per il trasferimento in colata continua, o della desolforazione per andare a “purificare” l’acciaio presente nel convertitore prima di mandarlo in colata continua…
la prima operazione avviene trasferendo il metallo incandescente in una secchia vuota, operazione per cui è necessario spostare la cappa di aspirazione fumi primaria, ed aspirare solamente dalla aspirazione detta secondaria (un filtro che aspira da una cappa che è fisicamente il tetto del capannone) operazione però critica perchè l’impianto di aspirazione è pesantemente sottodimensionato e quindi non assolutamente in grado di aspirare il picco di polvere che vene prodotto, ed essendo generato da una massa sottostante di acciaio liquido a 1650°C ha una velocità di salita elevata, di sicuro superiore alla velocità di captazione dei filtri, condizione che crea queste famose fumate, giornaliere…
fortuna per la CAS vuole che la Ns. regione è ventosa, quindi il fumo viene velocemente “diluito”, e le centraline al suolo non sono assolutamente in grado di rilevare quesi picchi…quella di via 1° maggio e sopravento, e quindi non rileverà mai nulla, quella al quartiere dora non riuscirà a percepire il picco, ma vedrà al massimo delle concentrazioni diluite nell’arco della giornata….
da anni ARPA dice di voler installare dei rilevatori sul tetto dell’acciaieria, per rilevare sia quantità che composizione, ma per quieto vivere la buona Assessora non ha mai preso provvedimenti….
pensate solo che la composizione delle polveri accumulate nei filtri dell’acciaieria, mediamente 15 sacchi da 1 mc di polvere al giorno per la sola acciaieria (circa 2000 kg a sacco, 30 tonn di polvere depositata dai filtri al giorno), la stessa polvere che vene emessa dal tetto e che non viene dai filtri captata, è composta per la maggior parte da metalli pesanti (Nickel e cromo tetra ed esavalente…com’è che si chiamava Erin Brokovic giusto?) ed è trattato all’interno come se fosse un rifiuto tossico nocivo al pari di Cromo esavalente, con mille precauzione ecc ecc per salvaguardare giustamente i lavoratori….ed i cittadini???,
17 febbraio 2012 a 16:09
Credo che tutto questo debba essere oggetto di una nuova battaglia, qui ci vogliono morti!
17 febbraio 2012 a 18:29
Dice bene Oxford, una delle due centraline di rilevamento dell’ARPA è sistemata sopravento, quindi per i fumi della “Cogne” è priva di qualsiasi utilità e l’altra non è in zona critica.
Come al solito invece per l’ARPA della Valle d’Aosta è tutto sotto controllo.
Abbiamo capito che la CAS gode di un trattamento di favore da parte dell’Amministrazione regionale e non solo.
Chissà perchè?
Rendiamoci conto di che tipo di controllo inutile si tratta e dei rischi a cui la salute degli Aostani è sottoposta quotidianamente in assenza di adeguati controlli.
Difficile invocare anche in questo caso l’intervento della Magistratura ma sarebbe forse l’unica via percorribile per fare chiarezza.
17 febbraio 2012 a 19:02
… l’Arpa conosce una sola risposta alle domande poste dal giornalista di turno: “…stiamo monitorando. I dati non sono ancora disponibili in numero sufficiente per elaborarli.” Mai sentito l’Arpa pronunciarsi in modo chiaro.
Dunque, oltre all’inquinamento prodotto dalla Cogne alcuni vorrebbero aggiungere pure i fumi di un pirogassificatore? La Valle rischia di diventare una vera camera a gas, vento o non vento.
17 febbraio 2012 a 20:42
Chiudiamo la Cogne…Tanto….
17 febbraio 2012 a 22:53
@michelchamen: Gentile Signor Chamen, qui non si tratta di chiudere la Cogne o di lasciare a casa 800 operai circa….è sufficiente applicare la legge e imporre un sistema di filtraggio che sia adeguato allo stabilimento. Ma si sa….i filtri e la loro manutenzione costano carissimi e non tutti gli industriali sono interessati ad investire nella sicurezza dei loro dipendenti. Vada a farsi un giro all’interno dell’acciaieria Cogne e ci racconti quanto è moderno ed efficiente il piano di valutazione rischi ed il sistema di sicurezza….Inoltre sarebbe interessante che qualcuno iniziasse a fare un censimento tra gli operai che in questi anni sono morti di tumore ai polmoni o altri carcinomi (operai non fumatori, beninteso…) e sarebbe opportuno fare una statistica per vedere l’incidenza delle morti per questa patologia in rapporto ai dipendenti dell’acciaieria. Solo tra gli abitanti delle case INCIS (di fronte al palazzo regionale) sono morte decine di persone per tumori legati alle polveri sottili….qualche decennio di convivenza con l’acciaieria e questo è il risultato….Se poi ci vogliamo aggiungere a pochi Km anche il pirogassificatore… l’equazione industria siderurgica+ inceneritore = tumore è fatta…tra metalli pesanti e polveri sottili siamo ben messi. Pochi giorni fa Agnesod, direttore dell’ARPA, ha dichiarato ” l’aria di Aosta non è peggiore dell’anno scorso…”. Consolante! ma a casa mia è diverso dire che “è migliore dell’anno scorso…”. Chiediamoci come mai la Valle è la regione con il tasso nazionale più alto di decessi per tumori e perché la VdA non ha un registro a disposizione della popolazione per la casistica sull’aumento dei tumori, con particolare riferimento a quelli femminili e alle leucemie infantili. Se qualcuno vuole provare a chiedere all’USL…me lo faccia sapere…io non sono ancora riuscita ad ottenere una risposta alla faccia dello screening per la prevenzione!!!
17 febbraio 2012 a 23:14
Chamen, tutto bianco o tutto nero neh? e chi si deve respirare sta schifezza tutti i giorni?
17 febbraio 2012 a 23:32
no,ma a furia di stufare le persone magari le fabbriche chiudono e poi vediamo….le centraline dell’arpa non servono?sono messe male?Quella che è quasi sempre li nel prato della Cogne non rileva niente?Già,se ne mettiamo una proprio li sul tetto dove esce lo sbuffo magari qualcosa si registra….
Si tratta sempre di trattamenti di favore vero????
18 febbraio 2012 a 09:11
Difficile capire come possano tollerarti in Alpe, Michel sei veramente un testimonial molto scomodo io, se fossi il segretario, ti silurerei di brutto. l’aria si registra là dove ci sono le criticità altrimenti la registrazione che serve a fare? Secondo il tuo modo di pensare potremmo proporre di spostare le centraline il liguria no?
18 febbraio 2012 a 09:20
@michelchamen: ho letto bene? hai detto “a furia di stufare le persone magari le fabbriche chiudono e poi vediamo???!!!
“Stufare le persone?” Questa é la filosofia del ricatto che ha imperato in Italia, un’italia mai moderna …chiudere gli occhi sugli abusi perché intanto si mantiene l’occupazione … quel ricatto che non ha permesso finora di arrivare prima alla recente storica sentenza per il processo Eternit: tutela della salute e dell’ambiente contro occupazione!
Stufare? Non preferiresti avere ad Aosta un’azienda all’avanguandia sotto il profilo prtocesso/prodotti?
La CAS é certificata UNI EN ISO 14001:2004, chiederle di implementare la certificazione e di passare alla UNI EN 14040 (LCA, Life Cycle Assessment) per te vorrebbe allora dire stufarla, o chiedere che ad Aosta ci sia un’azienda che, citata ad esempio, diventa meta di studio, contribuendo così ad ampliare l’offerta turistica della città.
18 febbraio 2012 a 09:26
No, Miche preferisce questa fabbrica che dà posti di lavoro e che magari in futuro potrebbe essere coinvolta in un processo, meglio lavorare e morire giovani che non lavorare! Secondo lui lavorare tutelati e morire vecchi non è possibile!
18 febbraio 2012 a 09:48
Al signor Chamen poco importa, lui abita lontano dalla Cogne!
18 febbraio 2012 a 11:03
Ci fossero sostanze nocive in alta quantità sarebbero rilevate dalle centraline o no? Già ma per voi non funzionano neanche quelle.. poi sempre lì a citare Alpe.. ma in un movimento non ci possono essere idee diverse? Non ci sono mica solo verdi no?Io espongo il mio pensiero in piena libertà,non ho bisogno che un segretario venga a dirmi cosa posso o non posso dire!Ci mancherebbe!
18 febbraio 2012 a 11:10
Si,potrebbee anche cercare di migliorare la qualità ma in periodi di crisi non credo si mettano a fare grandi investimenti…piuttosto se obbligati cercano altre soluzioni ma non saprei… poi è normale che respirare aria pulita fa piacere a tutti e non solo perché abito lontano da lì non mi deve interesseranno dice Patuasia…
18 febbraio 2012 a 11:14
Volevo dire non mi deve interessare come dice Patuasia.
18 febbraio 2012 a 11:16
@Michel: a Taranto l’ILVA è lo stabilimento industriale che sta mietendo vittime una dopo l’altra e non vorrei affatto che la Cogne si ponesse sullo stesso piano.
Sono francamente stupito da questa tua assoluta cecità nei confronti del problema. Qui ci stiamo ponendo delle domande e si sta discutendo sulla soluzione più opportuna per salvaguardare posti di lavoro e salute:
a) Cos’è contenuto in quelle sempre più frequenti nuvole marroni?
b) Perché le centraline dell’ARPA non rivelano niente? Non sarebbe più opportuno collocarle in altre posizioni?
c) Perché dalla COGNE non viene diramato nessun comunicato?
d) Oxford in un post precedente penso abbia perfettamente espresso una possibile soluzione.
Michel dixit: “Ci fossero sostanze nocive in alta quantità sarebbero rilevate dalle centraline o no?”
Ti abbiamo appena detto che sono collocate male! Ma leggi i commenti per farti un’idea critica oppure ti diverti solo a punzecchiare?
@Camosciobianco: la risposta è sì… Non era forse la Zublena a dire qualcosa tipo: “Tanto di polveri ce ne sono tante, non è che cambi tanto la situazione se ne aggiungiamo qualcuna in più con il pirogassificatore”….
18 febbraio 2012 a 11:23
Come è stata decisa la collocazione delle centraline? E da chi? Non voglio dire che non mi interessi il problema come dice qualcuno,dico solo che dei controlli ci sono e quindi non saranno fatti a caso! Per le certificazioni ci saranno dei controlli o no? Fatti da chi?
18 febbraio 2012 a 12:29
@michelchamen: sono le regioni l’autorità competente in materia e sono le Regioni che provvedono a suddividere il territorio in Zone sulle quale valutare il rispetto dei valori obiettivo e dei valori limite delle emissioni in atmosfera.La zonizzazione non é data una volta per sempre ma deve essere rivista ogni 5 anni.
per approfondimenti, leggi qui:
http://www.regione.vda.it/territorio/aria_i/piano_aria_i/default_i.asp
L’ARPA , ente di supporto alle politiche ambientali delle Regioni, raccoglie ed elabora i dati ambientali.
Quanto alla tua appartenenza ad ALPE: in ogni partito ci sono persone con sensibilità differenti , ci mancherebbe, ma qui non si tratta di essere “verdi” , ed in ALPE siine certo non ce ne sono molti, ma si tratta di essere convinti che le linee guida che orientano le politiche ambientali devono puntare ad elevati standard di qualità così come ormai richiesto dalle direttive europee, non dagli ambientalisti più o meno verdi!
18 febbraio 2012 a 12:33
Vedi quello che mi stupisce in te Michel è che tu stai sempre dalla parte del padrone di turno, sempre a difendere la bontà delle scelte fatte dall’amministrazioine che sia un luogo protetto come un’area umida che sia una fabbrica sputa veleno. Nell’Alpe non ci sono solo i verdi, quindi secondo te quelli che appartenevano a Renouveau e a Vda vive sono concordi con il tuo pensiero? Se così fosse, prevedo una fuga dei simpatizzanti nelle prossime regionali. Meglio per loro se ti mettano alla porta. Dovresti iscriverti al PdL mi sembra che sia il partito che meglio rappresenta LE TUE IDEE. Sai è vero che bisogna ragionare con la propria testa, ma se uno decide di militare in un movimento dovrebbe sposarne gli obiettivi e le idee no?
18 febbraio 2012 a 12:49
Cito: “tu stai sempre dalla parte del padrone di turno, sempre a difendere la bontà delle scelte fatte dall’amministrazioine”.
X il blog di Patuasia (o meglio x il 99% di chi ci scrive) è vero esattamente il contrario, qualsiasi scelta fatta non va.
E’ per questo che non siete credibili!!
18 febbraio 2012 a 13:09
Signor unoqualunque lei non è molto attento ai post perché, capita di rado, ma capita, quando c’è qualche cosa di buono lo segnaliamo, per ultimo il cityporto. Non è colpa di Patuasia se viviamo in un regime autoritario dove la stragrande maggioranza delle scelte operate dalle amministrazioni sono criticabili, come dimostra di essere criticabile la classe dirigente al governo. Non ci piace questo sistema e le assicuro che moltissimi condividono i nostri pareri. Se Patuasia non è credibile per lei, non assuma il ruolo di portavoce di chi non si esprime.
18 febbraio 2012 a 13:14
Certo,ma le linee e le idee sono quelle che dite voi? Bonifiche e cose varie non vanno mai bene? Dietro a tutti gli enti ci sono solo e sempre interessi privati? Se ci sono degli standard da rispettare ci saranno anche i controlli no? Poi mi piace stuzzicarvi visto che siete sempre contro tutto!!! É bello vedere come vi scaldate… 🙂
18 febbraio 2012 a 13:25
Sì, infatti visto che con lei, signor Michel, il livello della discussione scade, la considero un disturbatore (troll). Pertanto invito gli ospiti a lasciar perdere i suoi commenti (ci si scalda perché ci si sente responsabili del nostro e dell’altrui futuro), che non sono rivolti al confronto, ma solo al disturbo.
18 febbraio 2012 a 13:35
Certo,per lei i disturbatori sono quelli che non la pensano come lei è che non sostengono le sue tesi… eheheh
18 febbraio 2012 a 13:38
No, sono quelli che non apportano nulla alla discussione, riesce a fare uno sforzo di comprensione, signor Chamen? O preferisce continuare a ripetere sempre la solita solfa esattamente come fanno i troll?
18 febbraio 2012 a 14:28
@Libero: Invece per molti altri come te è più semplice nascondersi dietro ad un nick…Se sei cosi libero perchè non ti firmi come faccio io??Io si che sono libero di dire ciò che penso,che piaccia o no a chi sta su questo blog.Molte volte non sono d’accordo con ciò che viene detto perchè mi sembra che qui si giochi alla politica del no!!!E non trovo che tutto quello che venga fatto sia sempre negativo.Migliorabile senz’altro ma non sempre da buttare.
Non apporto nulla alla discussione?Ma se dopo i miei post polemici ne seguono altri in cui vengono fornite cosi tante informazioni sul quali dibattere sarà ben un apporto utile o no?
Beh buon sabato a tutti,me ne esco un pò a suonare così vi lascio tranquilli tra di voi….
Eheheeheheeh…. 😛
18 febbraio 2012 a 15:07
…@Michel: il posizionamento dei rilevatori non è così secondario, anzi risulta determinante nell’ottenere dati affidabili. E un po’ come se a uno a cui si è rotta la gamba facessero le radiografie al braccio. Una vera stupidaggine. Quindi, così come nel caso di un frattura si predispone una serie di radiografie della lesione così si dovrebbe fare altrettanto con i rilevatori dell’Arpa. Inutile metterli in zone in cui i potenziali inquinanti risultano diluiti nell’aria. Meglio piazzarli in prossimità della potenziale fonte di inquinamento, nel nostro caso la COGNE.
Vediamo di non dimenticare quanto avvenne l’anno scorso:
“ANSA) – AOSTA, 20 GENNAIO 2011 – I livelli di diossina in piazza Plouves, ad Aosta, sono doppi rispetto a quelli di Roma, mentre al Quartiere Dora il valore e’ triplo. E’ quanto si legge nelle tabelle dell’Arpa Valle d’Aosta mostrate questa mattina da Legambiente durante una conferenza stampa. L’associazione ambientalista chiede quindi l’attivazione di monitoraggi costanti e l’intervento della Regione per stabilire limiti normativi per le concentrazioni di diossine e furani nell’aria.”
Da dove arrivò questo livello anomalo di diossina? Quali sono state le conseguenze sulla popolazione? Diossina, Seveso, ICMESA, non dicono niente?
17 dicembre 2012 a 19:13
Signor Chamen a questo punto aspettiamo che le decisioni della Magistratura.