Grande Fratello presente! (1°parte)


Il ritorno!

L’incertezza sulle condizioni della moneta unica e delle finanze europee rende difficile separare l’essenziale dall’accessorio. E’ in realtà lo scopo di queste “imprevedibili” crisi, che “minacciando di travolgerci”, ci obbligano a “provvedimenti d’urgenza”: farci accettare nella confusione quanto, se avessimo avuto tempo per pensare, avremmo forse rifiutato. L’accrescimento del differenziale di rendimento tra titoli italiani e tedeschi (il c.d. spread), che, a termine, avrebbe fatto fallire l’Italia e di conseguenza l’Europa, fa parte di questo tipo di scenario. Di fatto, l’Euro non è mai stato in pericolo: l’Euro è un mezzo potentissimo del vero potere (quello bancario) e questi non se ne priverà mai volontariamente. Doveva invece essere presentato come pericolante, affiché ai popoli europei, e a quello italiano in particolare, potesse essere somministrata una pozione indigesta.

Si è quindi creata l’”emergenza”. Si è messo alla guida della BCE un Gauleiter del vero potere, già vice-presidente di Goldman Sachs dal 2002 al 2005 (Goldman Sachs è, ricordiamolo, la banca d’affari americana che, insieme con – ma più di altre – delle stesso stampo, è stata all’origine della gigantesca truffa dei subprime). Un altro Gauleiter del medesimo calibro, già international adviser della stessa banca, è stato scelto come capo del Governo italiano. Lo scenario montato, i protagonisti in scena, lo spettacolo poteva cominciare. Lo scopo principale dell’operazione sembra essere la ricapitalizzazione delle banche italiane a totale carico dei contribuenti. Infatti, il pesante prelievo effettuato per pagare gli interessi sul debito pubblico (in gran parte detenuto dalle banche), la garanzia prestata alle obbligazioni bancarie (7 anni!), l’obbligo di utilizzare moneta elettronica per ogni trasferimento superiore a 1.000 euro (e a 500 quando da amministrazione a cittadino) presenta i caratteri di una manna per le sanguisughe:

I titoli del debito pubblico detenuti saranno ripagati, a costo di ridurre in miseria decine di milioni di cittadini: non ci sarà quindi nessuna svalutazione in conto capitale. Emettere titoli di debito propri, con la garanzia dello stato (pubblica), sarà meno oneroso e aumenterà ulteriormente i profitti (privati). Su ogni trasferimento, percepiranno una commissione (il Gauleiter si è “augurato” che la diminuiscano, ma, guarda caso, su questo il nostro non riesce a legiferare…). Detti trasferimenti, per definizione, saranno moltiplicati per un fattore importante, dopo l’abbassamento della soglia massima esente a, appunto, 1.000 euro. Lucreranno quindi ancor più di oggi sulla valuta; Risparmieranno i costi del trasporto e stoccaggio della moneta “vera” (posto che carta colorata possa così essere definita): le stime parlano di miliardi di euro. Nessuno, di fatto, potrà vivere senza avere un conto in banca. Faranno pagare tutto questo ai soliti idioti: noi.

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2 commenti su “Grande Fratello presente! (1°parte)”

  1. eddy ottoz Says:

    il solito grande complotto dpgm, insomma…

  2. Foletta2011 Says:

    Si vede, Eddy, che il denaro non è per te un problema. Probabilmente credi anche che la depressione susseguente alla crisi del ’29 (3 milioni di morti di inedia solo negli Stati Uniti, senza contare le “conseguenze collaterali” successive), di cui ci prepariamo a rivivere un’edizione irrobustita, nulla abbia a che vedere con una stretta creditizia o con il divieto di detenere oro. Prima ancora, immagino poco ti interessi conoscere l’origine della moneta e ancor meno indagare lo straordinario potere di cui dispone chi la controlla. Buon per te. Ti auguro di poter continuare così, e di non doverti fare sgradevoli domande quando sarà troppo tardi (se non lo è già).
    Perché se invece dovessi cominciare un giorno a interrogarti e magari a trovare qualche risposta, scopriresti che sì, quello è proprio il grande complotto. Nemmeno davvero tale, in realtà, poiché opera alla luce del sole. Ma certo lì risiede la causa di molte cose. Piccolo suggerimento, solo per iniziare: leggi The Mistery of Banking, di Rothbard (qui http://mises.org/resources/614). Poi torna pure a trovarci. Nel frattempo, naturalmente, saluta Babbo Natale anche da parte nostra.


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