E’ stato il cielo!
Nessuno sa. Nessuno chiede. Casualità. Combinazioni. Gli intrecci, gli affari, la politica valdostani sono frutto di spontanee fatalità. Il simbolo dell’associazione di Asso-Consum che ha presentato ricorso contro la commissione referendaria, è quasi uguale a quello di Forza Italia? Banale concomitanza. La presidente, Daniela Perrotta, è figlia dell’ex deputato berlusconiano, Aldo Perrotta? Una stramba congiuntura. Il governo regionale che vuole a tutti i costi il pirogassificatore è formato dall’asse Union-Pdl? Ironica coincidenza. Il Presidente Asso-Consum del Piemonte respinge ogni manovra politica. Sono stati i suoi amici sciatori a chiedergli di intercedere contro il referendum. Alberto Zucchi, coordinatore vicario del PdL locale, confessa che non ha chiesto niente a nessuno. E’ stato il cielo! Una società valdostana capitanata da amici, si è fatta avanti per la ferrovia? Nessuno nell’amministrazione sapeva. La concorrenza che aveva già avuto degli incontri con il vertice regionale, non ne conosceva l’esistenza? Eppure ha la sede nello stesso posto della concorrente. Insomma le cose in Valle d’Aosta si muovono per inerzia e nessuno si assume la responsabilità della prima spinta.
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29 novembre 2011 a 15:58
sicuramente sono solo coincidenze…Nell’ isola felice queste cose non succedono e francamente non capisco perché se ne parli. Va tutto bene, ripeto va tutto bene, Loro pensano a noi…
29 novembre 2011 a 19:34
ma è vietato fare ricorso? credevo fossimo in uno stato di diritto. E’ una materia su cui è giusto fare il referendum, ma non vedo perchè qualcuno non possa fare ricorso. D’altronde, se al referendum vince il no al pirogassificatore, cioè coloro che vogliono una regione inquinata dall’attuale discarica, si interrompe un iter, con evidenti danni economici ai soldi pubblici.
29 novembre 2011 a 20:46
non è il ricorso che è strano, è chi lo fa. se qualcuno vuol fare ricorso ha tutti i diritti ma deve metterci la faccia e non mandare le controfigure
30 novembre 2011 a 11:21
le strategie si percorrono sottobanco (nei famosi tunnel), poi si esce allo scoperto, ma mai direttamente, sempre per interposte persone (o società, possibilmente accompagnate da altra società fiancheggiatrice per distrarre: vedasi appalto funivia Courmayeur e altri).
30 novembre 2011 a 23:20
a loro insaputa
1 dicembre 2011 a 22:56
Non stupiamoci troppo. Non solo in Valle d’Aosta succedono cose di cui gli amministratori (anche in campo religioso) sono assolutamente all’oscuro. E’ appena stato arrestato l’imprenditore e boss mafioso Giulio Lampada (asse ‘ndrangheta nord-sud). Se monsignor Tarcisio Bertone lo avesse saputo prima, non lo avrebbe senz’altro nominato Cavaliere di San Silvestro! Se il sindaco di Roma Alemanno lo avesse saputo prima, non avrebbe senz’altro partecipato alla cena calabrese organizzata dallo stesso al Café de paris a Roma e non gli avrebbe stretto la mano, riverito e ringraziato!
3 dicembre 2011 a 12:45
Bongiorno amministratore delegato della nuova società che gestirà deval e vallenergie per conto della regione. Ha iniziato a rendere favori nel più classico dei “do ut des”?
3 dicembre 2011 a 14:12
basti pensare che non molto tempo fa tutta la borghesia aostana fu comperata al fascismo con la creazione della provincia di Aosta. I valdostani si sono sempre venduti a buon mercato.