I colpevoli siamo noi!
12VdA, offre ampio spazio allo sfogo dell’assessore comunale all’Istruzione e Cultura, Andrea Edoardo Paron, sul social forum “Facebook”. Non c’è spazio invece per il contradditorio, mi sembra quindi giusto riempire la lacuna. Dice Paron: «voglio ringraziare tutti coloro che negli anni 70 e 80 compravano i “bot” col rendimento al dieci per cento netto, tutti coloro che a cinquant’anni sono andati in pensione, tutti coloro che hanno beneficiato di una sanità gratuita, tutti i dipendenti della pubblica amministrazione che, grazie ai sindacati, possono dormire sonni tranquilli ed avranno la pensione». Roberto Mancini prova a ricordare al giovane amministratore che il debito pubblico italiano si aggravò negli anni ’80 con alla guida la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista. Ma Paron sembra non capire e continua: “Io so solo che, come tutti i miei coetanei, non godrò mai di uno stato sociale protettivo come la generazione dei nati prima e dopo la guerra. Avrò una pensione miserrima, una vita lavorativa precaria, la possibilità di investimenti insicuri e a bassissimo rendimento…“. Secondo il nostro assessore, dunque, la responsabilità del buco che ci sta inghiottendo è dei pensionati, dei dipendenti pubblici e di coloro che hanno usufruito della sanità pubblica (aggiungo trasporti e scuola). Ma non basta: “E’ quindi molto fastidioso che a strigliare contro il governo (il quale non può fare altro se non garantire la BCE e i tedeschi, altrimenti andiamo in rovina) ci sia chi ha 50 anni ed è in pensione, coloro che hanno la casa di proprietà comprata grazie ai grandi rendimenti dei titoli di stato, coloro che hanno il posto fisso da trent’anni.” In realtà non si capisce bene contro chi l’assessore se la prenda: da un lato sono i giovani pensionati, dall’altro chi occupa il posto di lavoro da trent’anni! Nella confusa e contraddittoria esposizione (critica i Governi anni ’70 e ’80, ma trova fastidiosi solo i “beneficiati” come, se questi non avessero mai lavorato!), non gli sfiora il dubbio che siano stati i politici a creare la voragine: le leggi, ancora, non sono i cittadini a farle (se questi ultimi hanno una responsabilità è quella di essere stati elettori di una squadra di manigoldi, ma sono pochi coloro che non si lasciano sedurre dalle promesse). Gli stessi politici che oggi occupano gli scranni del suo partito: il Pdl che in fatto di elargizione di promesse è campione. Paron mal sopporta quelli che contestano l’attuale Governo: pensionati, lavoratori, fruitori dei servizi sociali e pubblici, colpevoli di essere stati resi dei privilegiati dalla precedente Prima Repubblica che, naturalmente, con questo disastro economico nulla ha a che fare, men che meno la Seconda di Berlusconi che oggi si trova COSTRETTO a garantire la BCE (poverino!). Si lamenta in prima persona che LUI come i suoi coetanei, non avrà una pensione e sarà un precario a vita, ma LUI, a differenza di molti dei suoi coetanei, un lavoro ce l’ha (4.700 euro lordi al mese), come politico avrà la sua baby pensione (non digerisce quelli che sono andati in pensione a 20 anni, ma nessun accenno ai parlamentari-assessori-presidenti-consiglieri che ne portano a casa una dopo soli 5 anni) e farà i suoi investimenti sicuri. Mai visto un politico tirare la cinghia.
This entry was posted on 9 settembre 2011 at 04:00 and is filed under Battibecco, Berlusconi, Degrado morale, Giovani, Mala politica. You can subscribe via RSS 2.0 feed to this post's comments.
Tag: Andrea Edoardo Paron, Comune di Aosta, Democrazia Cristiana, Facebook, Partito Socialista Italiano, PdL, Roberto Mancini
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9 settembre 2011 a 10:53
paron dimentica che il suo partito (Pdl), è l’erede e ha lo stesso bacino elettorale di democrazia cristiana e partito socialista, partiti che, con la complicità dei sindacati, ci hanno portati a questa situazione. La democrazia cristiana è stata inoltre l’erede, dopo sommaria pulizia e disinfestazione, del precedente partito nazionale fascista. Il Pdl, per quanto concerne il debito pubblico, fin quando ha potuto farlo, NON ha cercato di invertire la tendenza, anzi l’ha amplificata. Insomma Paron, si dà la zappa sui piedi (è ancora giovane ed ingenuo, poverino!). Il Pdl, sedicente partito “liberale”, dovrebbe invece essere il partito più “adatto” per fare una riforma risanatrice, ma non è assolutamente in grado di partorire alcunché, se non er pasticciaccio che tutti vediamo, che condanna definitivamente berlusconi e il suo governo, e che non convince nessuno. In pratica, saranno proprio i mercati a “condannare” ed estromettere berlusconi (e non l’opposizione, che non c’è), quei mercati tanto cari allo stesso berlusconi. Non è paradossale?
Per intanto, come dice de andré, la colpa è sempre di chi muore.
p.s. paron, così giovane ed ingenuo, con la sua faccia “acqua e sapone”, mi fa tanta tenerezza!
9 settembre 2011 a 10:56
p.s.: dimenticavo, il gattopardesco passaggio indolore PNF – DC – Pdl è avvenuto grazie all’appoggio incondizionato della chiesa cattolica.
9 settembre 2011 a 12:16
Già Paron si dà la zappa sui piedi, il grafico che pubblica patuasia è una prova lampante che il disastro economico l’hanno voluto i politici che oggi sono nel PdL. Nel periodo prodiano invece si intravvede una discesa. Ma quale liberismo! Tutte le lobby professionali sono ben protette, farmacisti, taxisti in testa! Il giovane che a me non fa tenerezza per niente e che in qualità di assessore alla cultura potrebbe esprimersi meglio, colpevolizza chi oggi ha una pensione, senza sapere che quella pensione nella stragrande dei casi è un pugno di euro! Niente da dire sulla casta a cui appartiene (4.700 euro al mese!). E’ proprio vero che non c’è più ritegno e neppure la consapevolezza che ne abbiamo tutti i coglioni pieni!
9 settembre 2011 a 14:27
Proprio simpatico questo Paron, ma come gli è capitato di fare l’assessore, per merito?
9 settembre 2011 a 17:04
Borluzzi, se non sbaglio, dice che cercava lavoro …
9 settembre 2011 a 17:15
Pur non avendo nesuna simpatia per l’assessore Paron, secondo me nel merito ha ragione. L’Italia è una democrazia ed i suoi “cari” politici sono tali perchè votati dagli elettori. Ogni popolo ha i governi che si merita. Ovviamente non credo lui direttamente farà la fame, giustamente “Mai visto un politico tirare la cinghia”.
Però è lampante che le generazioni attuali e future pagheranno i debiti del passato.
Conosco pensionati andati a riposo a neanche 40 anni, dopo aver lavorato per meno di venti.
Facendo 2 conti a spanne, se campano fino ad almeno 80 anni (e glielo auguro!), con vent’anni di contributi durante i quali hanno versato un terzo dello stipendio si ritrovano ad non aver pagato neache 10 anni della loro pensione.
E gli altri 30? Paga pantalone!
9 settembre 2011 a 17:21
Vero, ma chi ha fatto la legge che ha permeso ciò? Una classe politica che aveva tutto l’interesse per farla! E così per i bot e tutto il resto. Se in valle c’è un Casinò che non produce ricchezza è per colpa di chi ci lavora o di chi ,per interessi puramente clientelari, ha regalato posti a destra e a manca? La responsabilità è della classe politica che ha sempre messo al primo posto non lo sviluppo economico, ma il proprio sviluppo. Trovare il nemico nella generazione precedente è un modo per creare un odio fra poveri e lasciare intatti i veri responsabili. Sguardo miope che non porta a niente , se non a rischiosi rancori.
9 settembre 2011 a 17:46
Questo governo non ha messo la tassa sulla patrimoniale, permette alla chiesa di non pagare l’Ici, non dimezza il numero dei parlamentari e sono i pensionati i nemici?
9 settembre 2011 a 18:08
… il Signor Paron non ha nulla da ridire sul vasto popolo degli evasori? Troppo arduo criticare una parte consistente del proprio elettorato?
9 settembre 2011 a 18:16
Trovo ingiustificato questo attacco all’Assessore Paron del quale ho stima pur non avendolo votato (ma provate ad andare un qualsiasi giorno alle 8,30 in Comune e lo troverete puntualmente nel suo ufficio a lavorare, e questo per me vale più di mille parole). In tutta la sua giovanile irruenza voleva evidenziare come se siamo arrivati a questa situazione la colpa sia da imputarsi a chi, andando in pensione a 45-50 anni, da 30 ci sta sul groppone, magari con una seconda ed una terza pensione ma guai a toccargliela!!!! Oppure, ed è un dato di fatto, sottolinea come i dipendenti pubblici, grazie a battaglie sindacali spesso ridicole, oggi godano di privilegi luculliani non concessi ai comuni mortali. Inoltre non credo che PSI e DC (con la complicità del PCI ovviamente) abbiano reso un grande servizio al paese spartendosi tutto e tutti e crendo le condizioni di un clientelismo diffuso che putroppo, anche e soprattutto nella nostra regione, è diventato un tappo allo sviluppo. Trovo inoltre assurdo che si faccia notare quanto guadagna un assessore come se questo fosse un reato commesso dallo stesso. Gli stipendi sono stati stabiliti da leggi ben antecedenti all’elezione di Paron, cosa gli si può imputare? E’ una colpa ricevere uno stipendio alto? No, piuttosto si può rimarcare come tali stipendi siano eccessivamente alti e la legge vada cambiata ma fino a quel momento per me quanto scritto da Paron rimane valido. Per di più ritengo questa voglia di interpretare, evidenziare, sezionare un post scritto su facebook al solo fine di sputtanare una persona un modo davvero originale per giudicare l’operato di un amministratore, una persona si valuta per il suo lavoro, tutto il resto sono chiacchiere.
9 settembre 2011 a 18:25
Paron percepisce legittimamente un certo stipendio, ma anche i pensionati, a suo tempo, sono andati legittimamente in pensione. Se nessuna colpa ha Paron del suo stipendio, nessuna colpa hanno i pensionati della loro pensione. I colpevoli sono altrove.
9 settembre 2011 a 18:36
Signor François, lei è davvero simpatico. Innanzitutto io non “sputtano” nessuno, ma critico, sottolineo contraddizioni di un uomo PUBBLICO e questo non è un diritto farlo, ma un preciso dovere di cittadina. Trova assurdo far notare lo stipendio? Ma si tratta dell’Operazione trasparenza intrapresa dal Comune di Aosta che pubblica sul suo sito i curricula e gli stipendi del personale! Ma la cosa più ghiotta che lei ha scritto è: ” è un reato avere uno stipendio alto? Gli stipendi sono stati stabiliti per legge…”. Le rispondo con lo stesso tono: è un reato avere una pensione dopo vent’anni? Anche questa è stata stabilita per legge e guarda caso proprio da quei politici che oggi sono fra i banchi del PdL!
9 settembre 2011 a 18:44
Hai detto bene, i colpevoli sono altrove, non sicuramente chi ha il coraggio dall’interno di denunciare una situazione anomala affrontando una gogna mediatica non meritata
9 settembre 2011 a 18:51
Le chiedo scusa se sono sembrato offensivo, non volevo criticare lei che spesso pone l’accento su temi di assoluto rilievo, volevo semplicemente fare notare come a volte il sistema mediatico ponga enfasi ed accenti la dove non ce n’è bisogno, oppure sugli obbiettivi sbagliati, tutto qui. Siccome ho un po di esperienza apprezzo i giovani che hanno voglia di fare, soprattutto quando si mettono in gioco e denunciano quello che non va con il candore e la schiettezza tipica della loro età
9 settembre 2011 a 19:35
prego, con c’è di che.
9 settembre 2011 a 19:49
Mi scappa da ridere leggendo che Paron sarebbe ogni giorno alle 8.30 in ufficio e ciò varrebbe, in positivo, più di mille parole.
Il metro di giudizio non è legato al numero di ore di riscaldamento di una sedia, bensì all’incisività di azione relativamente alle deleghe assessorili ricevute, incisività che deve tener conto dei valori della formazione politica di riferimento.
Ma Paron non esiste a livello di battaglie culturali pur in una regione ove i presupposti sarebbero molteplici: mai ha impostato un controcanto nei confronti di Laurent Vierin le cui azioni e prese di posizione (fantasiose quanto integraliste) vengono quotidianamente quanto dettagliatamente riportate dall’Ansa nostrana.
Non esiste perchè le regole implicite nel suo “ingaggio” (questa è la mia risposta a gloria84) prevedono il silenzio perenne verso qualunque interpretazione/iniziativa culturale dell’UV.
Una persona parcheggiata nel PDL dovrebbe, come assessore alla cultura, agire in linea al valore principale statutariamente dichiarato dal suo partito, cioè quella “prevalenza della persona sulla politica” che Laurent (che non condivido ma stimo perchè utilizza in maniera dritta l’inesistenza altrui) capovolge considerando i residenti una massa amorfa subordinata a carnevalate della politica tipo i bimbi dialettanti o i popoli minoritari includenti la vda o altre consimili barzellette.
Paron (e qui replico a bruno) faceva supplenze scolastiche l’ultima volta che mi sono seduto a 4 occhi con lui al bar e un possibile upgrading sarebbe consistito nell’incarico annuale senza immissione in ruolo (in questi chiari di luna…).
Con la sola pecunia insegnamentizia si devono fare rinunce impalmando la propria bella ancora studentessa, ma facendo l’assessore, alla condizione voluta dalle circostanze (cioè tacere sempre sulle panzane rossonere in campo culturale, come Lattanzi e Zucchi fanno da sempre, comunque assecondando la loro inadeguatezza politica), si viaggia con un biglietto di classe superiore.
Paron ha optato per questa scelta, ora valida fino al 2015, per il seguito credo speri nel voto dei Francois di turno incantati dal suo burocratico sedersi alle 8.30 mattutine in ufficio a fare l’impiegato di se stesso e non il politico perchè le regole d’ingaggio così prevedono.
A libero dico che lo stipendio indicato è comunque lordo: vanno scalate le trattenute canoniche e, se non ancora completato, un tot mensile ad Alberto Zucchi che ha anticipato per Paron le spese dell’ultima campagna elettorale comprendenti i manifesti giganti in cui non c’era scritto nulla di politico: a suo modo un’anticipazione della prassi .dalle 8.30 di ogni mattina.
A Rollandin servono persone come P/L/Z che hanno disinnescato il potenziale liberale della propria formazione politica al fine di gioire della subordinata contiguità nei confronti della stanza dei bottoni.
L’intervento su facebook di Paron è la dimostrazione della bontà delle mie critiche.
Lui doveva parlare di questioni culturali, avendone la delega, evidenziando la contrapposizione nel 2011 in Valle d’Aosta del liberale PDL nei confronti dell’integralista UV, ma non ha il coraggio di farlo: per questo fugge lungo la puerile tangente del parlare di cose nazionali vecchie di decenni, seminando errori e inesattezze che comunque hanno incantato il difensore d’ufficio cui è ricorso, cioè Francois.
Non termino con gli aggettivi del caso: Patuasia me li bannerebbe.
9 settembre 2011 a 20:20
Signor François, gogna mediatica? Ma se uno si infila in facebook, facendo delle dichiarazioni pesantissime, rinforzato con un post ad personam su 12vda, cosa si aspetta?
9 settembre 2011 a 20:53
Non voglio commentare la dicussione su Paron, lo sbordante Borluzzi basta e avanza.
Voi dite che non è colpa di chi ha beneficiato dell’Italia un tempo generosa.
Forse non direttamente però sono stati loro ad eleggere la disastrosa classe politica che ha poi portato il paese all’orlo della bancarotta. Se io avessi un contabile che spende e spande i miei soldi, facendo poi montagne di debiti dopo un po’ lo caccio! Gli italiani dell’epoca non hanno mosso un dito, continuando a votare i soliti politici. Perchè? Perchè andava bene così a tutti, si è brindato e mangiato, fino a svuotare le casse. Oggi la situazione non è per niente migliore, anzi: berlusconi e c. non sono lì per volere divino ma liberamente eletti dal popolo bue che non ha fatto una piega e ha digerito una dopo l’altra tutte le enormità combinate finora (dalle leggi ad personam o ad aziendam alle puttane).
Di chi è la colpa? Della classe politica avariata? E’ troppo facile dar la colpa solo a loro, in realtà, la responsabilità è degli elettori, cioè di tutti gli italiani che hanno votato o votano politici impresentabili (di qualsiasi colore essi siano).
Se fate caso i migliori governi che l’italia abbia avuto sono stati quelli tecnici, non quelli eletti!
9 settembre 2011 a 20:57
Signor unoqualunque, dire che il suo è un discorso di un qualunquismo impressionante è dire cosa ovvia che gli ospiti mi perdonino.
9 settembre 2011 a 20:58
Ci mancherebbe che un rappresentante del PDL imputi correttamente la responsabilità del disastro in cui versa l’Italia agli ex democristiani ed ex socialisti che sono la vera anima del suo partito.
Paron recita semplicemente la solita stanca filastrocca in cui la responsabilità è un concetto astratto, semmai riconducibile ai cittadini approfittatori e non ad una classe politica impresentabile che per puri motivi clientelari ed elettorali ha tirato a campare con metodi truffaldini.
Ma il giorno del giudizio, che sarà quello dei mercati e dell’economia, si avvicina per Paron e per tutti quelli come lui. E allora anche l’assessore forse potrà mettere nell’armadio queste considerazioni da vero “statista”.
Ben inteso, qualora volesse dare l’esempio devolvendo parte del suo compenso a qualche onlus oppure rinunciandovi parzialmente sarebbe più opportuno piuttosto che continuare con i soliti bla bla…
9 settembre 2011 a 21:46
Stiamo ancora aspettando il wi-fi gratuito per tutti.
10 settembre 2011 a 00:14
Non voglio commentare gli interventi civili ed educati che per quanto critici nei confronti di Paron, e quindi contrastanti con la mia tesi, sono espressi in maniera garbata e quindi ben accetti, ma non posso assolutamente passare sopra all’intervento scomposto di Borluzzi. Il signor Borluzzi che fa sempre l’esperto mi sembra l’opinionista di numerosi talk show presenti nella tv-spazzatura, questi opinionisti parlano, danno fiato alle trombe, si presentano come tuttologi ma non sanno nemmeno cosa dicono. Nè voglio controbattere le tesi di Borluzzi, la violenza con la quale le presenta e le afferma quali dogmi inoppugnabili eseguono egregiamente il compito. Mi si permetta però di fare un cenno alla maleducazione di chi, mi par di capire, ha avuto contatti e colloqui anche di argomenti personali ed ora li sbandiera e li sbatte in piazza per mettere alla berlina qualcuno. Parlare della vita privata di una persona per colpirla nei suoi punti deboli è quanto di più basso si possa fare in una disputa politica ma siccome per lei signor Borluzzi è una abitudine.
10 settembre 2011 a 17:00
Mi fa sorridere leggere che bisognerebbe elogiare Paron perché si fa trovare al lavoro alle 8.30 puntuali! Cosa c’è di speciale in tutto questo?
Per il resto trovo a dir poco assurde le affermazioni dell’assessore che punta il dito contro chi ha usufruito di un qualcosa garantito per legge!!
Che colpa ne ha il baby pensionato di turno?
I veri colpevoli sono quelli che hanno portato il nostro meraviglioso Paese in una condizione di commissariamento come quella che stiamo vivendo oggi: i politici! Quelli che dopo anche solo un giorno di lavoro hanno diritto ad un vitalizio di 3.000 euro al mese, quelli che votano contro le mozioni dei Radicali per l’abolizione dei privilegi fiscali alla Chiesa, quelli che votano contro la mozione dell’IdV per abolire il suddetto vitalizio e potrei continuare…
Sono loro la causa dei 1900 miliardi di buco!
Insomma, dopo i “Bits” (i Beatles) e i cani e i gatti di Turi, ora ci tocca sentire le invettive di un ex militante di Azione Giovani…. Di bene in meglio, no?
10 settembre 2011 a 17:01
Naturalmente nel mio precedente post per “politici” intendo i parlamentari! E’ ovvio che un consigliere comunale non guadagna quelle cifre
10 settembre 2011 a 18:34
Caro Frank, quali sarebbero le invettive? Ti senti per caso toccato o preso in causa? E forse un ex militante di Azione Giovani ha meno diritto di parlare di uno di Rifondazione?
10 settembre 2011 a 19:21
Maurizio come quali inviettive? . Invettiva proviene dal latino “Invechi” che significa “scagliarsi contro” e, fino a prova contraria il nostro caro Paron si è scagliato contro chi ha usufruito delle pensioni anticipate…
Stai tranquillo, io giudico le persone da quello che dicono e, in questo caso Paron ha detto una valanga di idiozie… Fosse stato di Rifondazione Comunista sarebbe stato lo stesso! 🙂
10 settembre 2011 a 19:39
e aggiungo che non mi posso sentire chiamato in causa, anzi, a detta dell’assessore sarei “parte lesa” visto che ho 21 anni e a quanto pare non avrò la pensione!
Detto questo io non sparo a zero su chi ha sfruttato questa possibilità (che ritengo comunque scandalosa), bensì su una classe politica che ci ha condotti sull’orlo del baratro…
Saluti
PS: sono sempre il Frank di prima, eh!
10 settembre 2011 a 20:21
E allora perchè hai dovuto specificare che era un militante di Azione Giovani? Era una pura nota informativa? Non credo proprio
11 settembre 2011 a 06:53
“E’ colpa dei politici” e chi li ha messi lì, i politici?
11 settembre 2011 a 10:40
Maurizio sei tu che sei in malafede!!
unoqualunque: certamente non li hanno votati solo i baby pensionati!
11 settembre 2011 a 15:13
E’ ovvio che non solo responsabilità dei baby pensionati ma di tutto il paese o meglio della maggioranza degli elettori che ha votato la dc e company ed adesso continua a votare berlusconi e c.
Ha fatto comodo a molti andare in pensione a 40 anni o avere i bot al 10% ma adesso è un po’ tardi per piangere.
E’ altrettanto ovvio che i diretti responsabili siano quelli della classe politica sprecona, però stanno lì perchè sono votati.
E allora di chi è la colpa?
11 settembre 2011 a 18:47
E’ nato prima l’uovo o la gallina? Mi sembra che la discussione sia arrivata a un punto fermo e, forse, anche noi tutti, come italiani, lo siamo. Distribuire ampiamente le responsabilità significa annacquarle.
11 settembre 2011 a 19:01
E allora ben venga il commento di Paron che individua le responsabilità con precisione millimetrica, grazie Patuasia
11 settembre 2011 a 20:25
Giusto maurizio: le responsabilità sono dei politici come Paron! Grazie a te.
11 settembre 2011 a 20:34
“Distribuire ampiamente le responsabilità significa annacquarle”. Certo però dare la colpa agli altri è troppo facile. Tutti sono un poco colpevoli ed è tempo di girare pagina, ma in fretta se non è già troppo tardi!
11 settembre 2011 a 20:47
Caro libero, non dimostri di meritare il tuo nick, ritengo che un ventottenne che riesca ad arrivare a ricoprire un ruolo importante nell’amministrazione della cosa pubblica dovrebbe essere sostenuto e messo sotto campana di vetro, al contrario ti tante vecchie cariatidi che tanto male hanno fatto al nostro paese e continuano a prosperare per il solo gusto di esercitare una forma di potere che li faccia sentire ancora vivi. La tua risposta degna di un bambino dell’asilo (se alla fine avessi inserito anche la parola “pappappero” sarebbe stata perfeta) indica che non ti interessa nulla della buona o cattiva amministrazione ma solo della disputa in quanto tale, tanto per gettare un po di discredito su qualcuno, bè, a chi ha questo obiettivo non si può controbattere, continua a combattere contro i tuoi mulini a vento virtuali e buon divertimento
11 settembre 2011 a 22:57
Quindi anche la Minetti per te dovrebbe essere messa sotto una campana di vetro? E’ giovanissima ed è consigliera della Regione Lombardia!
Provocazione a parte, io tendo a giudicare le capacità di un politico non tanto per la sua età, ma per quello che fa/dice…
In questo caso Paron ha sparato a zero su tutte quelle persone che hanno usufruito delle pensioni anticipate, pertanto non mi sembra che il nostro giovane assessore abbia “individua[to] le responsabilità con precisione millimetrica” visto che chi ha avuto questo privilegio non è necessariamente un elettore dei governi autori di questo obrobrio!
In conclusione, e questo lo dico perché credo nella buona fede (posso sbagliarmi) delle persone, dubito fortemente che l’elettore medio volesse che le conseguenze di quelle decisioni potessero contribuire al disastro economico in cui versa il nostro Paese oggi…
Saluti!
12 settembre 2011 a 09:45
sinceramente da un giovane “studiato” mi sarei aspettato un ragionamento un po’ più ampio rispetto alla riproposizione delle parole del Kapo (o Kapò come piace a Lui vedasi in proposito offesa a Martin Schulz al Parlamento Europeo …), ma si sa sono un’instancabile ottimista …
ma tornando a noi, l’ordine da Roma deve essere quello, visto che oltre a Silvio & burattini, anche la Meloni sostiene la medesima tesi (http://www.generazioneitalia.it/2011/08/22/la-meloni-perde-piu-punti-di-piazza-affari-meglio-tacere/) e con questo si palesa l’attinenza nel ricordare le origini Azioniste del Nostro (Fede o malafede a parte).
12 settembre 2011 a 11:22
@ Francois.
Faccio riferimento ai coglioneschi contenuti del tuo scritto del 10 settembre ore 00.14 che leggo ora.
Sei un emerito asino in questioni esistenziali mie e nonostante ciò inventi asinate che solo un anonimo senza palle può blaterare.
Io non ho ricevuto una lira di eredità da nessuno ma oltre 20 anni fa ho iniziato a fare il mammo di due maschi che avevano 2 e 4 anni; in più avevo i miei genitori cui pure dover badare.
Conosco coppie con un solo figlio che vanno in tilt per le incombenze genitoriali: io le ho affrontate da solo, con esito positivo e in più sono vissuto ricercando nonchè cogliendo esperienze gratificanti di vita in misura superiore alla media.
L’ho fatto adattando la mia esistenza alla situazione e dovresti vergognarti di inventare puttanate nel tuo compito di difensore di un personaggio politicamente indifendibile che farebbe bene a replicare lui qui senza l’appoggio di un vile bugiardo anonimo come Francois.
Essendo questo un blog politico, devo dire che un assessore alla cultura, ancorchè comunale, comunque del più grande comune valdostano, assessore militante in un partito “liberale”, deve accettare l’incarico se si reputa atto allo scopo e se ci sono per lui le condizioni per espletare un agire “liberale” in contrapposizione a quello “illiberale” del partito più forte.
Paron non è atto allo scopo per mancanza di esperienza di vita, da lui evidenziatami in incontri il cui succo è utilizzabile in quanto lui svolge un compito politico i cui effetti si scaricano su tutti.
Di passaggio: è stato lui a raccontare ad “altri” che Zucchi gli ha anticipato le spese elettorali e io ho sentito la cosa da uno degli “altri”, non da lui.
All’età di anni 14, metà di quella di Paron oggi, i miei figli avevano, pur allevati solo da un mammo, esperienze di “cultura vissuta” (tipo, viaggi in plurimi continenti, argomento lupus in fabula) atta a superare l’assurdo culturale valdostano del “mondo che finisce a Pont”, laddove il Paron non ha tale spinta proprio per una carenza di esperienze legate non all’età, ma a un sostanziale disinteresse verso le medesime.
Il suo non necessario bollare la cartolina alle 8.30 è un fatto indicativo del personaggio: in VA un assessore alla cultura, al di là delle ovvie incombenze burocratiche, va giudicato per i lampi di genio liberale che evidenzia. Ma in regione Laurent Vierin dipinge i quadri e Paron gli confeziona le cornici.
Paron prende ordini da Zucchi che li prende da Lattanzi che fa quanto serve a Rollandin. Contrapponendomi a Rollandin, per la proprietà transitiva non posso accettare Paron.
A lui interessa lo stipendio da assessore e la linea politica gli importa nella misura in cui non preclude l’incarico assessorile; non ho nulla contro chi vive con gli stipendi della politica, ma a patto che quest’ultima non sia immolata sull’altare della sistemazione esistenziale.
Paron dovrebbe fare una cosa sola: iscriversi all’UV visto che lo contraddistingue il silenzio assenso verso la medesima.
12 settembre 2011 a 11:28
@ maurizio, dunque è sufficiente l’età anagrafica per essere un buon amministratore! Il conflitto è fra generazioni? Se hai più di 50 anni sei da rottamare se hai poco più di vent’anni da mettere sotto la campana di vetro? Ecco sono “ragionamenti” così che fanno perdere la speranza. E poi il tuo meritevolissimo Paron, se non fosse stato sorretto dai compagni di partito “vecchi” col cucco che sarebbe stato eletto! E i meriti quali sono? Giusto poco tempo fa l’annuncio che il sito del Comune sarà “rimesso a posto”, un sito orrendo, costato tantissimo. Dice il tuo meritevolissimo paron che ci sono state 400.000 visite, caspita per un sito di un Comune e capoluogo di una Regione è una cifra modesta, ci mancherebbe che non venisse visitato: non si tratta di un blog , ma di uno spazio istituzionale che dopo solo un anno ha bisogno di restauri, perché la navigazione è sofferente! Sono balle che dopo un anno debba essere ritoccato: se un sito funziona non ne ha bisogno, non subitissimo almeno. Pappappero pappappà!
12 settembre 2011 a 11:37
Chiedo scusa al signor Borluzzi per non aver dato peso al commento del signor françois: trattasi di una vera distrazione. Chiedo quindi a tutti gli ospiti di evitare di introdurre informazioni di carattere personale come ha fatto il signor françois. Per quanto riguardano il commento e la risposta stizzita e comprensibile del signor Borluzzi, non ritengo ci siano elementi di questo tipo, in quanto i fatti riportati riguardano l’aspetto politico e non privato della vita dell’assessore Paron.
12 settembre 2011 a 11:57
Patuasia, ritengo di non aver fatto altro che rivelare un aspetto vero della vita di Borluzzi che, evidentemente punto sul vivo, ha subito risposto in malo modo. La prego solo di rileggersi il post incriminato di borluzzi dove parla, lui si, della vita privata di una persona che per quanto pubblico amministratore ha comunque diritto di privacy sulle questioni personali, e cioè di stipendi precedenti alla pubblica amministrazione, desideri di lavoro, rapporti personali che nulla influiscono sulla vita pubblica di un comune, tra l’altro, come da sua stessa ammissione, per sentito dire, e quindi senza aver verificato le voci. Io invece avrei ben altre cose personali da raccontare su borluzzi ma, per un’evidente sentimento di pudore che egli non prova, le ho taciute rivelando solo quella meno “grave”. Ritengo di essermi comportato al meglio e soprattutto di non essere un anonimo come Patuasia potrà testimoniare. In ogni caso l’arrabbiatura di borluzzi dimostra due cose:
1 Che gli eventi raccontati sono veri
2 Che tali rivelazioni personali non fanno piacere, a nessuno.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
12 settembre 2011 a 15:07
Signor François, confermo che lei non è un utente anonimo. Ho riletto con attenzione il primo post del signor Borluzzi per evitare un’altra spiacevole distrazione da parte mia e mi sembra che il suo riferimento alla vita privata dell’assessore sia riconducibile alla frase “impalmando la sua ancora studentessa”, un riferimento assai blando. Per quanto concerne la voce sullo stipendio, che per altro non ha cifra, questa non è da considerarsi sfera privata.
12 settembre 2011 a 20:21
La ringrazio per la precisazione, perfetta e puntuale come sempre, nello stile asciutto che ammiro ogni volta. L’unica cosa che mi sento di controbattere è che per quanto blando il riferimento è inserito in un contesto che si presta a speculazione personale, tutto qui. Per il resto aborro ogni intromissione nella vita privata ed il mio riferimento era per fare in modo che anche borluzzi si rendesse conto di quanto è fastidioso. La ringrazio nuovamente.
13 settembre 2011 a 07:16
Non ho mai sentito una parola di politica da parte di chi oggi ha in mano il PDL in Valle: sono tre gatti dico tre che costruiscono dighe contro qualunque minaccia alla perpetuazione del loro rimanere seduti su una poltrona.
La diga comprende il tacere sulle critiche politiche che ascoltano, critiche che minano alla base la loro stessa attitudine al fare politica (nella fattispecie consistente nell’accettare la linea del padrone per poi accomodarsi vicino al medesimo) e il dire luride cazzate sul prossimo nel tentativo di delegittimarlo, manco sul lato politico (non sanno cosa dire) ma su quello personale.
E qui va sottolineata la tipologia deduttiva del Francois: lui dice, poniamo, che uno ha svaligiato un negozio.Se l’accusato ammette il fatto, significa ovviamente che l’ha svaligiato. Se nega recisamente di averlo svaligiato significa che l’ha fatto perchè lo nega con forza.
In una clinica per affetti da patologie mentali “ragionano” allo stesso modo.
Per i lettori: quanto dice il difensore d’ufficio del Paron è falso, le eredità credo siano atti notarili pubblici e non ce n’è alcuno in merito. Verificare per credere.
Patuasia, questo è un blog politico e ti prego di buttare nel cesso gli scritti ulteriori di nick Francois che dice di poter dire ma per pudore tace. Conferma della tecnica di chi non ha la preparazione necessaria per elevarsi a discorsi politici ma scrive perchè ha una tastiera sottomano.
Gloria84 chiese perchè un Paron fosse assessore, incarico pubblico i cui esiti sono sul groppone di ogni cittadino.
Courthoud chiese se Paron fosse alla ricerca di un lavoro prima di diventare assessore.
Libero fece riferimento al suo stipendio lordo che evidenziai come depurando anche della restituzione delle spese per la campagna elettorale anticipate per lui da Alberto Zucchi: l’ho scritto non per sentito dire ma perchè affermato da un autorevole personaggio in presenza di anche altri autorevoli personaggi.
Ho risposto, sapendone di più, e questo per far capire quale e perchè sarà la linea di Paron in questione nell’ “espletamento” del suo incarico.
Incarico espletando nell’ambito di paletti infissi da altri e comprendenti l’amenità per cui un assessore con delega pure all’innovazione tecnologica tacerà comunque sempre anche se il suo omologo regionale promuove, come ha promosso, un festival del medioevo, esatto contrario dell’innovazione.
13 settembre 2011 a 07:32
@ Patuasia.
Scusa la critica, ma non è giusto che tu accetti il fatto che un anonimo possa ruttare contro chi si firma ed è critico verso un personaggio pubblico pure lui identificato.
13 settembre 2011 a 07:54
Signor Borluzzi, accetto volentieri le sue scuse. Le ricordo che questo è sì un blog politico, ma è soprattutto il mio blog di cui sono responsabile. Le ripeto che il signor François non è ai miei occhi anonimo e comunque l’anonimato fa parte del gioco: io ho iniziato così. Accetto qualsiasi intervento purché non lesivo al blog stesso e agli altri ospiti, pertanto come ho fatto già con lei ho tolto le frasi pesantemente offensive nel suo post. Ne approfitto per invitare tutti al controllo. Si possono dire cose pesanti anche con garbo e ironia.
13 settembre 2011 a 14:29
Patuasia riceverà uno scritto privato in riferimento alla di lei “logica” qui sopra evidenziata: XY può scrivere qualunque cosa purchè si manifesti a chi è responsabile di un blog, anche se non a chi è oggetto delle sue invenzioni.
Inaccettabile.
Se privatamente dico a Patuasia che mi firmerò “arcibaldo” e con tale nick scrivo che XY ha fatto prostituire la madre per una settimana e con il ricavato è andato in crociera per scoparsi tranquillamente la figlia, per Patuasia è tutto ok !