Non sono capaci!
Interessante intervento in aula del consigliere di Alpe, Albert Chatrian, circa il rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2010. Secondo Chatrian l’analisi del rendiconto è, per una amministrazione, “un momento importante perché offre l’occasione per riflettere sulle scelte fatte, per compiere un’approfondita analisi sull’oculatezza o meno delle previsioni e delle correzioni in corso d’opera“. Ha ragione! Il rendiconto è la fotografia della macchina amministrativa regionale, ma purtroppo non viene preso nella dovuta considerazione, forse perché troppo tecnicistico e incomprensibile ai più, eppure saper valutare la gestione della “macchina” è fondamentale. Cercherò di spiegarlo in modo semplice. In fondo è come se si trattasse di una grande famiglia dove ogni anno si affronta il tema del patrimonio investito, di cosa si è sbagliato nell’anno precedente e, quindi, quali errori bisognerebbe evitare. Nell’esaminare il rendiconto della Regione 2010 si scopre che i soldi impegnati (cioè di cui si è individuata la destinazione) sono 1.780 milioni di euro, ma l’amministrazione è riuscita a liquidarne solo il 73,10%, meno ancora dell’anno precedente (74,10%). Cosa significa? Che la Regione predispone dei progetti, accoglie domande, mette da parte dei soldi e poi non li spende! L’agricoltura risulta il settore più penalizzato. Nonostante siano state dedicate, sull’ultimo numero del Peuple, ben due pagine all’Inarpa con tanto di interventi illustri: Rollandin, Isabellon, Perron, Prola e Bianquin che affrontano il tema dell’economia di montagna: “un milieu fragile qui a besoin d’etre constamment e attentivement surveillé…”, l’UV, con i suoi alleati, permette che a fronte di 82 milioni impegnati per il settore agricolo, ben 53 milioni di euro rimangano infruttuosi nelle casse regionali durante il 2010! Insomma la “macchina” non funziona: pesantezza burocratica e dilatazione esaperante dei tempi sono le principali prove di un grave “difetto organizzativo” che trova nell’incapacità politica di agevolare l’accesso ai servizi, la principale causa della bassa capacità di spesa.
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28 giugno 2011 a 06:43
E non parliamo di come NON vengono spesi i soldi che provengono dall’europa per il settore agricolo!!!!
I fondi a valere sul programma di iniziativa comunitaria (europea) LEADER +, che dovevano essere spesi nel settennio 2007-2013 NON sono ancora stati spesi NEPPURE PER UN CENTESIMO!!!!!! E siamo a metà del 2011. I GAL (Gruppi azione Locale) che la giunta ha moltiplicato da uno a tre non sono ancora operativi, ci sono stati bandi mal gestiti e altri andati deserti per la loro gestione.
“Più c’è sedie più gente si siede”, disse qualcuno quando si trattò di scegliere se mantenere un solo GAL, che nello scorso periodo (2000-2007) funzionò a meraviglia, oppure demolirlo solo perché a capo c’era Sandro Théodule, che non era più gradito a IDDU, oppure se inventarne tre. E questo è lo SCHIFOSO risultato. Ma perché nessuno chiede le dimissioni dell’assessore
(in)competente?
28 giugno 2011 a 10:24
La macchina amminstrativa regionale è un carrozzone burocratico che nei paesi sviluppati non esiste più. La burocrazia come esiste da noi serve solamente per rallentare l’economia e per tener sotto controllo tutto e tutti. Le nuove tecnologie devono soppiantare in larga scala i vecchi e costosi moduli cartacei.
28 giugno 2011 a 12:01
tutti parlano di ridurre la burocrazia invece tutti gli anni aumenta. è proprio un indicatore dell’incapacità della politica (o forse fa comodo così)
28 giugno 2011 a 13:26
bravo Pierre… fa comodo così, anche perchè sovente se vuoi che la tua pratica si velocizzi devi andare per conoscenze…chissà come mai…
28 giugno 2011 a 17:49
…così, tanto per essere chiari circa l’argomento burocrazia.
Da quando è stato adottato l’uso del PC la carta NON è diminuita e l’iter non si è accorciato.
Il personal computer è servito solo ad aumentare la quantità di carta necessaria per ottenere i medesimi risultati che, 10 o 15 anni fa, si otteneva con una deliberazione e un paio di lettere.
La burocrazia è la diretta conseguenza dell’azione politica: meno quest’ultima è chiara e più complessa sarà la procedura. E viceversa.
28 giugno 2011 a 20:48
scusate un attimo. 82 milioni di euro per il settore agricolo?? Leggo sul sito della coldiretti che in valle ci sono circa 1500 aziende per circa 16.000 ettari coltivati/pascolati (http://www.valledaosta.coldiretti.it/agricoltura-valle-d-aosta.aspx?KeyPub=GP_CD_VALLEDAOSTA_RIC%7CPAGINA_CD_VALLEDAOSTA_AC).
Questo vuole dire che teoricamente la regione ha a disposizione circa 54700 euro ad azienda!! E parliamo di aziende che per il 90% sono a conduzione familiare e non contano più di due o tre dipendenti.
54700 Euro!! Ma e’ una follia! In Piemonte o in Savoia si sognano questi soldi!