Buco nero


Dopo aver visto le foto nel blog alpvda del Movimento a cinque stelle, mi sono venuti i brividi a pensare a chi vive in quella palazzina accanto a quelli che saranno i parcheggi destinati all’ospedale. Non devono certo dormire sonni tranquilli i condomini! Se poi si aggiunge che i lavori sono controllati e diretti dall’ingegnere Pallù, conosciuto come il progettista del ponte sbagliato e della caserma crollata, i sonni presumibilmente agitati dei vicini non potranno che trasformarsi in incubi. Ma neppure la luce del giorno potrà portare loro un po’ di conforto: la luce rende visibile l’orizzonte che, in questo caso, è una voragine che si spalanca proprio sotto al terrazzino. Qualcuno si occupa della sicurezza che sembra una scommessa che si stipula ogni giorno?

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8 commenti su “Buco nero”

  1. bruno courthoud Says:

    In un paese minimamente serio il cantiere verrebbe subito bloccato.

  2. tagueule Says:

    Inviare immediatamente un esposto in questura: la Pubblica Sicurezza sarà obbligata a constatare lo stato delle cose (per eventuali futuri contenziosi) e verificare che tutto sia in ordine secondo la legge. A me sembra semplice nella sua drammaticità. Forse è già stato fatto. Qualcuno ne sa qualcosa? (mi riferisco al nuovo stato delle cose, non alla vicenda politico-affaristica-in-odore-di-cricca nota da tempo). Che poi… anche un esposto sulle crepe dello scavo potrebbe portare a sviluppi clamorosi.

  3. bruno courthoud Says:

    ma cosa fanno il direttore dei lavori (ammesso che ce ne sia uno), il comune cui compete la vigilanza, la regione che è committente dei lavori? tutti silenti? Ma neanche un impresario al suo primo lavoro e privo di esperienza lavorerebbe in un modo così barbaro (di solito tutti sanno che la terra frana) e credo che neanche nelle tanto vituperate calabria e sicilia avrebbero il coraggio di andare avanti con un cantiere del genere.
    Occorrerebbe: sospendere subito il cantiere e metterlo immediatamente in sicurezza, successivamente monitorarlo giorno per giorno, visto che l’impresa non offre sufficienti garanzie, competenze e capacità, per lo meno per quanto riguarda tecniche di scavo e relativa sicurezza ed affidabilità dei lavori. Il tutto ovviamente a spese della società (? chi le ha dato la patente?) costruttrice.
    p.s. nella vicina francia e nella vicina svizzera, una impresa del genere avrebbe finito di costruire, quanto meno per l’ente pubblico. E il direttore dei lavori e responsabile della sicurezza dovrebbero cercarsi un’altra occupazione.


  4. Sembra quasi grottesco, in Valle arriva tutto trenta anni dopo, compresi i malaffari più evidenti e vergognosi!! Qui arriva ora ciò che fu all’Aquila cinquanta anni fa, quando si costruì con la sabbia, e quante parole si sono perse dopo il terremoto…
    Ora è il diamante dell’Europa a far tutto ciò, quindi prima o poi arriverà una mani pulite anche nella nostra felice Valle…?

  5. patuasia Says:

    Credo che questo modo di procedere faccia il paio con tutto ciò che ha preceduto l’intera faccenda. Un modo che rivela ancora una volta non solo l’ignoranza, ma la sicurezza arrogante di un sistema che considera proprio ciò che è di tutti, senza l’accortezza di perdere tempo in questioni banali come la salvaguardia di principi basilari. E’ il trionfo del berlusconismo. L’Italia ha dato segni di insofferenza, la Valle arriverà sempre in ritardo?

  6. Mistinguet Says:

    Qualche segno l’ha già dato Ayas. Adesso dobbiamo dare un buon risultato partecipando in massa ai referendum. E poi…una volta partita la frana ne vedremo delle belle.

  7. Schopenhauer Says:

    penso che ormai il disagio sia trasversale. Le persone per bene, ovunque si collochino, non riescono a digerire il livello di malaffare e mafiosità in cui siamo immersi. Le indagini che porta avanti con coraggio Tibaldi sulla melma CVA ne sono un esempio. Anche nei comuni, anche nelle maggioranze c’è chi non ne può più della consuetudine di veder mescolare l’interesse privato (proprio o dei parenti, degli amici, e degli amici degli amici) alla gestione della cosa pubblica, del tenere nascoste le carte, del far vedere lucciole per lanterne, e del badare spudoratamente a favorire i soliti noti. speriamo che questa nuova aria fresca che tira non si esaurisca presto e non venga soffocata dalla calura estiva…

  8. patuasia Says:

    Gli esperti dicono che l’estate non sarà calda…


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