Guste Mica Qualunque!
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Tag: Augusto Rollandin, Cetto La Qualunque, Guste MicaQualunque
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29 gennaio 2011 a 06:20
A pensarci bene più che un film sembra un incubo senza fine. Grande Pat!
29 gennaio 2011 a 10:16
Bellissima
29 gennaio 2011 a 12:12
Mi associo… Grande Pat…!
29 gennaio 2011 a 22:02
Dopo la Fiera, Guste Mica Qualunque sarà anche molto impegnato (così ci informa La Vallée)sul territorio, con i responsabili delle sezioni UV “per comprendere e conoscere l’opinione degli unionisti sulla nostra azione politica”.Eh sì, perché “il successo dell’UV passa dalle sezioni. E’ necessario che gli unionisti, gli uomini e le donne delle nostre sezioni, possano esprimere le loro opinioni sui temi più importanti della politica valdostana”.
Che bella la democrazia!
Peccato che il tutto sia solo un modo “democratico” per convincere tutte le sezioni, molte delle quali non lo sono affatto, che la decisione di Guste di cooptare nella maggioranza il Pdl deve essere assunta e poi ratificata “democraticamente” da tutta l’UV.
Nota: chi non avesse comodo andare a trovare Guste Mica Qualunque il martedì ad Aosta, potrà approfittare di questa occasione!
30 gennaio 2011 a 09:25
Democrazia? La democrazia per essere tale ha bisogno di uomini e donne capaci di ragionare con la propria testa, secondo voi la maggioranza possiede questa capacità? O è più facile per essa lasciare che sia il despota di turno a prendere le decisioni di tutti?
A me sembra che sia la seconda ipotesi a prendere il sopravvento. Dunque la visita da parte di Guste Mica Qualunque alle sezioni è pura propaganda politica e un’occasione per elargire favori. Prima voti! Poi rifletti (ma non è obbligatorio).
30 gennaio 2011 a 15:46
Spero che questa immagine faccia non solo ridere, ma anche riflettere.
2 febbraio 2011 a 10:39
Le cosiddette sezioni dell’UV non esistono più: gli iscritti storici, quelli che credevano (e credono probabilmente ancora) nei principi e negli ideali propugnati dal Movimento non ci sono più. Buona parte dei millantati 3000 iscritti sono composti da personaggi di varia provenienza che hanno preso la tessera solo per essere parte della corte. Alle riunioni partecipano solo quattro gatti, in genere sindaci o assessori comunali o beneficiati dal sistema (obbligati dunque ad essere presenti) ma il dibattito interno è morto. Ve lo dico perché conosco benissimo cosa stà succedendo nell’UV. Perfino parte delle tessere sono fasulle, ci sono Presidenti di sezione che pagano di tasca propria le tessere di quelli che non le vogliono rinnovare e lo fanno per il timore di ricevere la tirata di orecchie!
L’UV come il PDL sono MORTI
2 febbraio 2011 a 11:54
ci sono unionisti che non possono più esserlo ufficialmente, perché diffidati dalle sezioni di appartenenza, e che pagano di tasca loro le spese elettorali delle liste in cui sono stati candidati per le scorse comunali (che NON erano le liste appoggiate ufficialmente dall’UV!!) pur che non si dica in giro chele suddette spese sono state pagate da altri movimenti (tipo Alpe)… che squallore, che falsità, che trighi e intrallazzi. e in questa melma ci può forse essere del buono?
2 febbraio 2011 a 12:02
In estrema sintesi, credo di poter dire che l’UV originaria, quella dello Statuto del 1945, sia morta con l’uscita di scena di Mario Andrione, ultimo unionista. Con l’entrata in scena di Augusto Rollandin è nata la nuova UV, un comitato di affari, un morto che cammina.
Se non è così mistinguet mi contraddica, o precisi meglio la mia convinzione.
2 febbraio 2011 a 14:18
@ Mistinguet
Ognuno di questi Presidenti – dei millantati iscritti Uv – vuole continuare ad avere amici potenti. Perchè a quanto pare, con il fenomeno inflattivo abbattutosi anche sul potere, hanno capito che questo abbassa il suo peso specifico. Ed è per questo che loro – di amici – ne vogliono ancora di più potenti. Sono disposti a tutto pur di non uscire dal giro virtuoso e munifico che l’Uv tuttora assicura. Naturalmente esiste anche il “ritorno” dello “scambio” di gentilezze.
Il costo di qualche tessera non preoccupa più di tanto questi rappresentanti politici pseudo-autonomisti, giunti ormai al capolinea. Ma purtroppo fino a quando anche i dirigenti “trombati” (vedi ad es.il Cervim)continueranno a stare appecorinati ai voleri di Guste Mica Qualunque, i capolinea resteranno ancora un pochino vuoti. Ancora non si intravvedono speranze di salvezza per il popolo valdostano all’orrizzonte.