Sotto l’albero…
Ehi, sembra che Babbo Natale sotto l’albero qualcosa ci ha portato! Riceviamo da Roberto Cognetta e Stefano Ferrero e volentieri pubblichiamo.
Con una certa soddisfazione siamo lieti di annunciare la nascita del Movimento 5 Stelle Valle d’Aosta. (http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/valdaosta/) Abbiamo ricevuto, in questi giorni, una comunicazione ufficiale e possiamo così cominciare, anche qui, le attività del Movimento di liberazione nazionale.
Quando abbiamo cominciato non sapevamo esattamente cosa fare e come farlo. Fin dalle prime riunioni, organizzate tramite il meetup in quel di Chatillon e poi ad Aosta, ci trovavamo a discutere sulle cose che, secondo noi, non funzionavano, ma non sapevamo come muoverci. Il fatto che in VdA ci sia una sorta di sistema mafioso-politico nel quale o sei allineato e coperto da sponsor, oppure non esisti; dove la meritocrazia passa attraverso il legame di parentela e dell’amicizia politico-affaristica; dove vige la massima di Andreotti: “le leggi con gli amici si interpretano e con i nemici si applicano”, abbiamo cercato, tramite le nostre numerose iniziative, di portare alla luce dell’opinione pubblica gli affari che si svolgono nelle stanze del palazzo. Il sistema ci ha dapprima infiltrato e poi, non riuscendo a gestirci, ha cercato di denigrarci e di isolarci. Noi, ovviamente, questo sistema, cerchiamo di combatterlo al meglio delle nostre possibilità. Certo non è semplice, alcuni di noi ci hanno rimesso, professionalmente e spesso anche economicamente, molti si sono resi conto che abbassare la testa sarebbe più facile e più redditizio. Ma, da persone che non accettano i soprusi e le ingiustizie non molliamo.
Il nostro movimento si basa sull’assioma che “uno vale uno” e cioè che ognuno di noi è una persona e non un numero o un voto e come tale vale per ciò che fa e per ciò che esprime. Il movimento non ha capi, segreterie, presidenti, comitati o qualsiasi cosa serva per ingabbiare la volontà del singolo. La nostra è una organizzazione di persone che vuole riappropriarsi della politica e utilizzarla per il cittadino e non uno strumento contro di lui.
Quindi, dopo la notizia, rivolgiamo un semplice appello a chi non si riconosce nel sistema o a chi lo subisce: “Non sei solo, se ti unisci a noi puoi fare davvero la differenza per cambiare questo stato di cose”.
Vi aspettiamo nel Movimento per cambiare anche la nostra Valle d’Aosta.
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27 dicembre 2010 a 16:25
Bene, viste le azioni già portate avanti dai componenti di questo gruppo (v. per esempio l’inchiesta sul parcheggio dell’ospedale) c’è da avere qualche speranza. Che un soggetto veramente nuovo si stia affacciandoa nella nostra valle? Altre recenti speranze sono andate un po’ deluse… Preciso che non ho particolare stima in Grillo, ma, al di là di questo riferimento, conto molto sui soggetti che hanno deciso di impegnarsi. AUGURI!
28 dicembre 2010 a 11:07
Beppe Grillo è un grande oratore ed uno che scalda le platee con le sue polemiche. Dice molte verità e le dice con un tono duro e persecutorio. Per questo, io lo ammiro molto. Però non vedo bene lui come politico ed il suo movimento come novità per aggregare chi non si riconosce nel sistema. Perchè nella politica nella società civile, nelle istituzioni – nel bene e nel male – ci vuole anche la mediazione. Oltre ad essere onesti…
28 dicembre 2010 a 11:37
Non è tempo di mediazioni, prima occorre ripristinare il voto libero e democratico.
In un contesto talmente piccolo dove chi detiene il potere, con le buone o con le cattive, controlla, gestisce ed indirizza più del 50 per cento dei voti, non ha senso parlare di mediazione, se si vuole pensare ad una democrazia compiuta.
Ogni mediazione sa di collaborazionismo.
Le persone oneste, in tutta sincerità, pensano di non andare più a votare, né a destra, né a sinistra. E sono tante.
Ben vengano le iniziative degli amici di Beppe Grillo, non lasciatevi corrompere ed infiltrare, non lasciatevi attrarre dalle sirene dei mediatori.
Quelli che in cuor loro hanno già deciso di non andare più a votare sono tanti, tantissimi.
Basterebbero uno o due rappresentanti, o sentinelle, in consiglio regionale e, forse chiedo troppo, un rappresentante in ogni consiglio comunale e la politica valdostana cambierebbe!
Molti di quanti adesso girano tronfi e sicuri di sé forse abbasserebbero la cresta.
Al momento non c’è nessuna opposizione che voglia o sia in grado di fare qualcosa di serio.
Che poi ci siano persone serie ed oneste in ogni partito e movimento politico è ovvio e scontato.
28 dicembre 2010 a 13:35
Due precisazioni fondamentali, rimandando un’analisi più dettagliata al 20 di gennaio 2011 giorno di presentazione del movimento cinque stelle della Valle d’Aosta.
Spazio alla mediazione o a qualsiasi inciucio con partiti o movimenti locali: ZERO.
Spazio al confronto e collaborazione con cittadini che avendo militato e contribuito nel corso di precedenti impegni politici, senza subire condanne penali, si siano resi conto dell’impossibilità di risolvere i problemi veri della comunità con gli attuali dirigenti delle segreterie, capi e capetti che fanno i loro affari e carriere personali a spese nostre:
NESSUN LIMITE.
28 dicembre 2010 a 14:14
Mi piacerebbe che le cose si potessero fare come dice il signor Oscar Rubio, ma temo che i tempi non lo permettano. Concordo quindi con il signor Courthoud nel ritenere i nostri tempi impossibili per la mediazione, occorre prima di tutto ripristinare la libertà di voto che non c’è più: non viviamo in una democrazia, dobbiamo mettercelo in testa! Sono certa che un paio di grillini in Consiglio regionale e comunale cambierebbero l’atmosfera! I partiti di minoranza non sono in grado di cambiare un bel niente: non hanno capito che viviamo in uno stato di emergenza dove la politica delle interpellanze è un giochino che non fa neppure il solletico. Usiamo gli strumenti democratici, ma colpiamo a fondo la pancia molle di questa madre puttana!
28 dicembre 2010 a 14:50
In principio, seguire Grillo era facile. Diceva cose sensate, poi piano piano ha avuto inizio la sindrome di onnipotenza, rifiutando tutti e tutto ciò che non viene da lui o da suoi proseliti che sposano in toto le sue tesi. Così come ci sono i berlusconiani, quelli che accada quel che accada, lui ha sempre ragione, così ci sono i grillini. Cambia solo il nome, Dio c’è, e non si chiama certo nè Berlusconi, nè Grillo. Mi spiace dirlo, ma Grillo si crede oramai l’unico tenutario del sapere. Io sono uno di quelli che ha acquistato dietro suo consiglio la famosa sfera ecologica, quella magnetica, quella che doveva, all’interno di una lavatrice sostituire il detersivo e l’ammorbidente…..
Inoltre se questo comportamento viene scambiato per opposizione seria e naturalmente non inciucista – termine che oggi va molto di moda – ma non si è capaci di avere un confronto dialettico con alcun politico, non credo che basterebbero uno o due rappresentanti grillini per cambiare la politica valdostana.
Io precedentemente, scandalizzando bruno courthoud, parlavo impropriamente di mediazione. Intendevo il dialogo con tutti,in generale. Infatti ho cominciato a disistimare Grillo quando da Parigi – con supponenza – intervenendo ad una trasmissione con Ilaria D’Amico, si è sottratto al confronto. Non si fa polica senza discutere con chi la pensa diversamente, se no si è UGUALI agli zerbini di Berlusconi
28 dicembre 2010 a 15:03
Personalmente Grillo mi piaceva quando faceva il comico e basta: era più credibile. Ma qui non si parla tanto di lui, ma di persone come Stefano Ferrero e Roberto Cognetta. Non mi interessano tanto le etichette, mi interessano gli esseri umani e loro due potrebbero creare un clima diverso, veramente diverso fra le poltrone di palazzo.
28 dicembre 2010 a 16:06
Dice Stefano Ferrero:
” Spazio al confronto e collaborazione con cittadini che avendo militato e contribuito nel corso di precedenti impegni politici, senza subire condanne penali, si siano resi conto dell’impossibilità di risolvere i problemi veri della comunità con gli attuali dirigenti delle segreterie, capi e capetti che fanno i loro affari e carriere personali a spese nostre:
NESSUN LIMITE.”
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La pretenziosità di assurgere ad angeli vendicatori, moralmente, mi ha sempre creato dei problemi. Secondo voi è appropriato invocare gli angeli nei momenti di difficoltà proprio come in altri momenti gli italiani hanno sperato nell’uomo della provvidenza, oggi come ottantotto anni fa? Molti pensano di sì. A me al contrario fa venire l’orticaria.
In alcuni libri di testo si legge che si pregano questi “angeli”, ma solo nel senso che possono intercedere presso Dio a nostro favore. Dovremmo invocare gli angeli perché intercedano a nostro favore anche nella Politica? Nella mia religione non politica non ci sta alcun angelo vendicatore. Quindi non saprei risponderti, cara Patuasia, se questi due signori possono creare un clima diverso, veramente diverso fra le poltrone di palazzo e rinvio dunque la questione ad altri più preparati di me.
28 dicembre 2010 a 17:12
Nella nostra presentazione, noi di Patuasia, siamo gli angeli sterminatori. Ci piace l’idea dello sterminio dei luoghi comuni, delle cose scontate, delle vecchie abitudini. Gli angeli vendicatori non li conosciamo anche se ci piacerebbe. Non credo che bazzichino in Valle: siamo troppo provinciali e inesistenti per catturare la loro attenzione. Non crediamo neppure che i grillini si mettano in tali vesti. Perché vederli tali, signor Rubio? Perché fanno e faranno un’opposizione diversa dalla presentazione delle solite mozioni? Perché non riuscite a incasellarli nei soliti luoghi comuni? Noi, al contrario di lei, siamo curiosi di novità, perché la politica, così com’è oggi, non solo snerva, annoia. Certo non sarà sufficiente disturbare frequentemente la procura per fare politica, ma il fenomeno che mise in pensione (?) la DC si chiamava Mani Pulite.
28 dicembre 2010 a 17:25
Credo che questa risposta offenda l’intelligenza di chi scrive. Forse sarà anche il pregiudizio di avere rivelato con nome e cognome la mia vera identità a Patuasia. Bisognerebbe cercare di superare i soliti luoghi comuni che esistono nei confronti di chi non accetta il pensiero unico.
Tra l’altro il fenomeno che segnò la messa in pensione della precedente repubblica sta naufragando tra liti interne e brutte figure tra i responsabili dirigenti di quel partito che ha ereditato la paternità di Mani Pulite. Niente di nuovo all’orizzonte.
28 dicembre 2010 a 17:41
Premesso che su questa terra non esiste l’essere perfetto…..figuriamoci l’organizzazione, associazione o partito…….. credo che elemento fondante del movimento sia dare spazio al cittadino…..che da destra a sinistra….per non parlare dei partiti delle autonomie speciali ha preso e sta prendendo sistematicamente calci nei denti talvolta anche senza avere diritto di replica. Condivido l’idea di Patuasia di dare fiducia alle persone che proveranno a creare un varco nel muro di omertà che avvolge anche la politica valdostana, iniziando ad informare la gente che non sempre tutto ciò che ci raccontano dal Palazzo corrisponde alla verità assoluta…..ma che come diceva lei esistono altri punti di vista…..magari iniziando dalla trasparenza e la legalità delle decisioni assunte in nome e per conto del popolo( certo non sarebbe salvare il mondo, o fare politica Aristotelica, ma un buon punto di partenza per il futuro dei nostri figli)
Un aderente al M5S della Valle d’Aosta
28 dicembre 2010 a 22:35
Con i migliori auguri dello staf di Patuasia.
30 dicembre 2010 a 09:26
Vogliamo essere un segno di speranza per i tanti cittadini che non vanno più a votare perchè disgustati dalla politica dei partiti e dei politici di professione.
Ma non perché dobbiamo essere noi le persone alle quali voi dovete affidarvi, ma perché se siamo qui adesso noi, potete esserci anche voi e quindi CONTARE di nuovo.
UNO VALE UNO.
Anche in Valle d’Aosta.
30 dicembre 2010 a 10:38
Auguri al movimento 5 Stelle. Non condivido ma vedremo cosa saranno in grado di fare… non tanto per la capacità di denuncia ma per quella di costruire il cambiamento. Sicuri che basta strillare? Con l’augurio farei anche qualche sommessa domanda ai futuri “grillini”. Pensate che i migliaia di cittadini che non votano per voi… che votano per altri partiti di opposizione… e magari per quei partiti che voi giudicate moralisticamente come “morti”… lo facciano perchè “morti” anche loro? O perchè ignoranti? O perchè corrotti in qualche modo? O, più semplicemente, perchè fanno una scelta ponderata in base ai loro valori e alle loro idee che merita rispetto? Mediazione significa innanzitutto rispetto per gli altri e serve per cercare di costruire il bene comune con il contributo di tutti… Se voi volete farlo da soli chi ci assicura che non sarà il “vostro bene”? Auguri e buon lavoro.
30 dicembre 2010 a 13:12
Quelle migliaia di cittadini di cui parla Protasoni, ci sono, nessuno lo mette in dubbio. Bisognerebbe però anche chiedere loro se sono soddistatti appieno di chi hanno votato, memori di chi, a suo tempo, andava a votare turandosi il naso.
Per quanto riguarda i cosiddetti “grillini”, se ho capito bene, non hanno nessuna intenzione di sostituire o di prendere il posto della “politica”, ma soltanto quello di provocare un utile e salutare elettroshock. Ovviamente posso sbagliarmi.
30 dicembre 2010 a 16:16
Nella palude in cui ci troviamo una brezza potrebbe creare una piccola onda seguita da altre piccole onde e formare un’increspatura della superficie. Credo sia questo lo scopo dei grillini, non certo quello di sostituire con un partito un altro partito.
Sono convinta che la loro presenza in Consiglio darebbe una scossa salutare e necessaria. Per questo noi li sosterremo pur non appartenendo al movimento e non provando una grande simpatia verso Grillo.
30 dicembre 2010 a 21:31
Si chiede il signor Protasoni perché il numero dei non partecipanti al voto aumenta ad ogni elezione?
30 dicembre 2010 a 21:47
Certo che me lo chiedo… e se lo chiedono anche in GranBretagna, in Germania e Francia… e in tutta Europa…. E negli Usa si sono dati anche una risposta e hanno vinto… Studiare la vittoria di Obama e le sue difficoltà di oggi non è un esercizio inutile… Obama come Grillo? Non direi proprio! Non mi nascondo i problemi della sinistra ma non credo che la soluzione sia quella di dare dei “morti” a chi prova a fare qualcosa di diverso… Sia chiaro: non sono generoso con i limiti e i problemi del Partito Democratico ma lavoro per risolverli… almeno ci provo.
30 dicembre 2010 a 21:48
Anche perchè ogni alternativa passa di lì!
30 dicembre 2010 a 22:32
@ fabrizio bernabe
Qualcuno potrebbe dire che il numero dei non partecipanti al voto aumenta ad ogni elezione anche perchè la gente è stufa di vedere la nascita a ripetizione di nuovi partiti o movimenti. “La gente” ora si scandalizza per gli stipendi da re Mida degli attuali politici, e perchè per voi ci dovrebbe essere più comprensione?
Eventuali vostre presenze saranno viste come ulteriori aggiunte alle attuali, perchè alla fine, populisticamente parlando, rappresenteranno politicanti di mestiere – esattamente come gli altri – che occupano gli stessi cadreghini o strapuntini. Per quegli elettori che condannano la casta da sempre in maniera qualunquista nulla cambia.
@ Patuasia
Quando uno si trova immerso in una palude di “fango” e questo giunge sino al mento, e all’improvviso si alzasse una piccola brezza che provoca un onda, questa può fare arrivare il “fango” – eufemisticamente parlando – alla bocca del malcapitato, provocando esiti letali…
1 gennaio 2011 a 20:15
@oscar
probabilmente non conosci il movimento 5 stelle o lo conosci solo superficialmente, altrimenti non perderesti tempo in commenti simili. Ti consiglio la lettura del programma del movimento e poi capirai perché non saremo mai politici di professione.
Ma forse egoisticamente a noi conviene che tu ed altri non capiscano (ancora).
2 gennaio 2011 a 22:59
@fabrizio bernabe
Io se posso vedo di non parlare a vanvera e cerco sempre di documentarmi. Se rileggi con attenzione quello che ho scritto, vedrai che non è il sottoscritto che non vuole capire, ma è quella “gente” che ormai riconosce i politici come quelli della casta. E a questo, si è giunti anche per le vostre considerazioni fantapolitiche che hanno portato a condannare la politica e a considerare comunque chi la pratica come dei deliquenti matricolati.
Io credo che non si possa fare di tutta un’erba un fascio. Penso anche, e questa è una mia valutazione, che uno stato per evolversi civilmente vada governato politicamente e non lasciato alla faciloneria populista.
13 gennaio 2011 a 16:39
Il sindaco Alemanno ha azzerato la giunta di Roma mandando a casa tutti gli assessori. Una mossa per salvare il salvabile dopo mesi di polemiche sulla pessima amministrazione, sulla parentopoli delle assunzioni e sugli ex fascisti nei posti chiave. A poco più di due anni dalla vittoria elettorale contro Francesco Rutelli e dalla sua ascesa al campidoglio, il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha sciolto la giunta della capitale mandando a casa tutti gli assessori, in vista di un possibile “rimpasto”.
Ma Alemanno non era il giusto rimedio alle buche nelle strade fatte da Veltroni? E il Grillo dov’è? Questa domanda potrebbe risultare inopportuna, ma per me è non lo è affatto. Quello che leggo da un pò di tempo in qua su questo blog, sono gli appelli del Movimento 5 Stelle Valle d’Aosta a chi non si riconosce nel sistema o a chi lo subisce. Le sollecitazioni ci dicono: ” Non sei solo, se ti unisci a noi puoi fare davvero la differenza per cambiare questo stato di cose”. Oppure: “Abbiamo ricevuto, in questi giorni, una comunicazione ufficiale da parte del Movimento 5 Stelle Valle d’Aosta e possiamo così cominciare, anche qui, le attività del Movimento di liberazione nazionale”.
Ma anche Grillo si è messo a fare un partito. Pertanto anche se ancora non lo è diventato, è instradato a fare la fine dei partiti. Di tutti i partiti. Anche di quelli di cui in parecchi, qui, si ostinano ad accusare gli altri di essere “mili-tonti”. Effettivamente Grillo faceva paura quando era un movimento. Adesso intende eleggere dei “rappresentanti”. Il “Proletariato” faceva paura quando operai nerboruti e decisi, costruivano “bocciofile” o “circoli operai”. Da quando hanno cominciato ad “eleggere parlamentari ” … dove è il “partito del proletariato”? Dove è Grillo? Persino la Lega! Faceva un pò paura. Ma è durata pochissimo nel suo stato originario, anche lei è un partito e prende i soldi da Roma ladrona.
E Grillo a Roma con tutto quello che è successo cosa dice, cosa fa? A me sembra che quella casta che lui censura in maniera così prodiga e in maniera così consistente, a Roma non abbia avuto da lui, nessun biasimo e nessuna riprovazione. A meno che mi sia sfuggito! La storia è antica, e ben nota alla sociologia: quello del “rappresentante” è un mestiere. Consentiamo (e prevediamo) che chi lo pratichi, difenda i suoi “interessi di categoria”!