E, se domani…
Irregolarità dell’Azienda Usl, riguardo alle norme antincendio negli ospedali valdostani. Il dito indice dell’ALP (Associazione Libero pensiero), questa volta è puntato sulla Sanità. “In Valle d’Aosta è da oltre 10 anni che non si organizza una prova di evacuazione negli ospedali. In media nelle altre regioni la fanno una o due volte l’anno – spiega il presidente dell’Alp Stefano Ferrero -, eppure i rappresentanti per la sicurezza sul lavoro del comparto sanità hanno scritto in più occasioni al direttore generale Stefania Riccardi chiedendo di verificare l’anomala situazione in cui si trovava l’azienda, anche rispetto a quanto prevede la legge». (La Stampa). In Piemonte le prove di evacuazione si tengono più o meno una volta l’anno, qui le responsabilità rimbalzano da una parte all’altra, intanto il personale, attualmente impegnato a formare una squadra di emergenza, è composto da sole quattro persone, oltretutto non ancora formate per intervenire in caso di incendio.
L’ALP presenterà il dossier al pubblico il 10 agosto alle ore 18,30 al Csv.
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Tag: Alp, Presidio Ospedaliero, Stefania Riccardi, Stefano Ferrero, USL, Valle d'Aosta
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9 agosto 2010 a 11:47
probabilmente la prova di evacuazione non era prevista tra gli obiettivi da raggiungere da parte del responsabile del relativo settore (“spoil’s system alla fonduta valdostana”, una delle più ridicole riforme messe in campo dai nostri amministratori, tutti d’accordo).
9 agosto 2010 a 12:06
4 persone (non ancora formate per l’antincendio ma questo è un dettaglio ?) per i presidi ospedalieri di aosta su tre turni. scusate, nelle divisioni non sono bravo. quante persone per turno ci sono per organizzare un intervento efficace in caso di incendi?
9 agosto 2010 a 12:23
1,3 su tre turni, 2 su due turni, sempre gli stessi? mai ferie, mai giorni di riposo?
9 agosto 2010 a 12:33
@bruno, quante sono le sedi ospedaliere di aosta? credo ci sia ancora una divisione da fare.
9 agosto 2010 a 13:03
giusto, ancora diviso due. Diciamo che praticamente il servizio non esiste, e non sa che cosa sia un incendio. Ma probabilmente il suo compito è solo quello di telefonare ai vigili del fuoco.
9 agosto 2010 a 15:03
Eppure la gente ha snobbato il problema ospedale, è contenta del servizio, ma si va a curare altrove. Ha trovato il suo compromesso. L’opposizione si è sgolata per avere un ospedale nuovo, ma non è andata oltre. Queste pecche, lo ripeto, non dovrebbe essere un libero cittadino a trovarle, ma un’opposizione efficace che non si basi solamemte sul compitino-interpellanza. Un’opposizione degna di questo nome dovrebbe giocare d’attacco e non in difesa come invece fa. Per poi lamentarsi dello scarso rilievo che ottiene sui giornali. Il signor Ferrero è da tre mesi che occupa la prima pagina della Stampa e altri quotidiani locali, perché non si limita a rimbeccare, ma cerca, va a fondo delle questioni e svela i problemi.
9 agosto 2010 a 16:27
@patuasia, giusto lo diciamo da tempo. però ragioniamo ancora legati a degli schemi che sono vecchi e che si basano su maggioranza ed opposizione. dimentichiamo una cosa importante: il cittadino, anzi i cittadini. i partiti non rispondono ai problemi ed alle sollecitazioni dei cittadini ma solo a logiche di conservazione della specie e di protezione della casta (l’elenco degli esempi è infinito).
dobbiamo iniziare a pensare non più ad una democrazia rappresentativa ma ad una democrazia partecipata, dove il cittadino è lui stesso parte attiva delle decisioni più importanti. quindi non scandalizzarti troppo se sono cittadini a porre questioni, stanno facendo il loro dovere; sono i politici che sono morti ma non lo sanno ancora.
9 agosto 2010 a 16:46
Non mi scandalizzo, anzi ho grande stima verso tutti coloro che si sentono in dovere di fare la loro parte. Ma sono ancora incapace di pensare alla massa consapevole. Mi sembra una bella utopia. Contraddetta dalla storia. Credo invece sia più opportuno, nonché più realistico, stimolare i partiti a calci nel sedere, affinchè siano costretti a prendersi le loro responsabilità, pena la pensione.
9 agosto 2010 a 16:57
non ci siamo ancora. migliorerai, ne sono sicuro 🙂
10 agosto 2010 a 09:00
Ricordo una lezione del prof. Neppi Modona, famoso giurista, ai tempi dell’università (30 anni fa) in cui il prof illustrava l’anomalia della giustizia che con le prime operazioni “mani pulite” fungeva da supplente alla funzione di controllo che sarebbe toccata alle istituzioni pubbliche, in primis. Ora vedo, con sempre maggior sconcerto, che neppure la magistratura funziona più come ci si aspetterebbe. Ora la funzione di supplenti sia delle istituzioni rappresentative sia della magistratura, in molti casi la fanno direttamente i gruppi di cittadini, come nel caso di ALP! E tanto di cappello ad ALP! siamo alla frutta!
10 agosto 2010 a 10:55
concordo con catone al 200°! spero che oggi su, La Stampa, abbiate tutti letto le miserevoli parole di giustificazione di Stefania Riccardi e la trascrizione della registrazione telefonica della giornalista Laura Secci. E’ un lampante esempio dei risultati dello spoil’s system: il dirigente, se parla, deve sempre stare dalla parte dei padroni.
Conclusione: politici (tutti)e dirigenti dell’amministrazione (tutti), quando parlano, non sono minimamente da prendere in considerazione. I loro sono solo spot, propaganda.